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Paola De Simone

Oggi come allora, esattamente un secolo fa l'8 aprile del 1919, in pari luogo e sempre nel segno della musica sacra antica, il via ai concerti celebrativi per i "100 anni di musica ininterrotta" dell'Associazione Alessandro Scarlatti, istituzione musicale portante della Napoli concertistica. Si terrà infatti stasera, domenica 7 aprile (ore 20.30) nella basilica di San Paolo Maggiore, proprio nel giorno e nella stessa cornice dove si realizzò il primo concerto della propria storia con l'azione sacra in recitar cantando Rappresentatione di Anima et di Corpo di Emilio de' Cavalieri, l'evento inaugurale fra i sette prescelti dall'Associazione Alessandro Scarlatti con il sostegno di Scabec per festeggiare il traguardo straordinario dei suoi primi 100 anni dalla fondazione.

Protagonista, uno dei migliori gruppi specializzati nel repertorio, il magnifico Ensemble Odhecaton diretto da Paolo Da Col (nelle due foto d'apertura), Premio della Critica Musicale Italiana "Franco Abbiati" 2017 quale migliore ensemble e, nell'occasione, protagonista di un programma intitolato “Musica Dei donum”, polarizzato attorno ai cardini sui quali incominciò il cammino della gloriosa Associazione partenopea. Dunque, il repertorio polifonico del XVI secolo, con una forte presenza di compositori di area napoletana come Gesualdo da Venosa e Scipione Stella ma anche quella di musicisti come Orlando Di lasso che furono profondamente influenzati dalla musica popolare napoletana (le villanelle), nonché poi un riferimento alle grandi scuole romana (Pierluigi da Palestina), fiamminga (Jacques Arcadelt, Giaches de Vert) e veneziana (Giovanni e Andrea Gabrieli). Insomma un viaggio affascinante, in bilico tra musica sacra e profana, in mezzo ai cangianti stili del Rinascimento europeo sarà il degno saluto, l’appassionato omaggio ai cento anni della più antica associazione musicale del Mezzogiorno.

Nel presentare in conferenza stampa il calendario, parallelo alla coda della Stagione principale di concerti al Teatro Sannazaro, il presidente Oreste de Divitiis ha tenuto a sottolineare il percorso sin qui compiuto dall'Associazione, illuminato da sempre mosso da un profondo impegno formativo e sociale, unitamente a una grande passione, quella del pubblico, dei soci, dei presidenti avvicendatisi nel tempo, da Gianni Eminente a Urbano Cardarelli e Lucio Sicca, dei direttori artistici. Il tutto a cominciare, naturalmente, da una straordinaria figura di donna e musicista, motore infaticabile, un secolo fa, della Scarlatti: Emilia Gubitosi, indiscussa protagonista della musica corale a Napoli agli inizi del ‘900. Il Coro dell’Associazione Scarlatti, da lei fondato, fu uno straordinario strumento di diffusione musicale, arrivando a raggruppare, nei circa ’50 anni di attività (1919-1968) circa 3.000 persone. Su questo ancora scrive Franco Michele Napolitano: «Quando nella primavera del 1919 Maria De Sanna ed Emilia Gubitosi lanciarono l’idea di fondare una società corale, nell’ambiente musicale partenopeo l’iniziativa fu accolta da ironici sorrisi di scetticismo […] Purtroppo i napoletani, psicologicamente individualisti per eccellenza, pur amando in modo superlativo l’arte dei suoni ed essendo dotati di una pronta e squisita musicalità, poco sentono la poesia e la bellezza del canto collettivo. In simili condizioni ambientali, nelle quali nessuno era riuscito a spuntarla, avrebbero vinto due donne? […] In breve tempo un forte nucleo di volenterosi cantori, addestrato ed allenato da assiduo ed intenso studio, era pronto al cimento e l’otto aprile 1919, nella Chiesa di San Paolo Maggiore, sotto la direzione di Giovanni Tebaldini aveva luogo il promo concerto che fu un successo ed un’affermazione». E sempre il presidente de Divitiis ha tenuto a ricordare i tasselli più importanti del percorso sin qui compiuto, compresa la battaglia per conquistare la distinzione di Ente Morale: dai primi passi in Conservatorio delle attività corali, da camera e sinfoniche al passaggio in Rai dell'Orchestra (sopra nella foto in bianco e nero, scattata nell'antica Sala Scarlatti del Conservatorio di Napoli poi distrutta dal drammatico incendio del 1973), dalla Musica d'Insieme al Luglio a Capodimonte, e fino agli ScarlattiLab, quindi alle puntuali stagioni concertistiche con ospiti sempre di primissimo livello oltre al costante occhio di riguardo per i giovani talenti, in special modo partenopei. E fino alla targa conferita alla Scarlatti con l'ambito riconoscimento del Presidente della Repubblica.

(Nelle foto: Giovanni Sollima, Simone Gramaglia, il Quartetto Adorno, il Quartetto Esmé, il Quartetto Mitja)

A seguire in calendario, illustrato parimenti in conferenza stampa dal direttore artistico, Tommaso Rossi: tra il 24 e il 28 aprile tornerà la formula della Musica d’Insieme a Villa Pignatelli in soluzione completamente rinnovata. Nel solco di uno dei principi fondanti delle primissime edizioni, ossia il confronto sullo stesso brano musicale di giovani allievi accanto a solisti di fama mondiale, l’Associazione propone di costruire un progetto intorno tre giovani quartetti interni alla Rete "Le Dimore del Quartetto". L’idea, in collaborazione artistica con il vertice della Rete, il violista Simone Gramaglia, consiste nell'affiancare ai giovani quartetti sia musicisti di livello internazionale che interpreti napoletani e campani che realizzeranno, nelle prove aperte al pubblico come nello spirito delle felicissime Settimane di Musica d’Insieme, progetti musicali pensati per l’occasione. Il progetto immaginato vede la presenza, come musicista leader, del grande violoncellista Giovanni Sollima, il quale si alternerà con tre giovani quartetti nel corso della settimana e con alcuni cameristi di grande livello. I quartetti scelti sono il Quartetto Adorno, il Quartetto Mitja e il Quartetto Esmé (formato da giovani interpreti coreane che vivono a Berlino, terranno anche un concerto nel Castello dei Conti di Acerra sostenuto dal Comune di Acerra come azione di decentramento in linea con la storia della musica d’insieme) cui si aggiungeranno nel corso delle 6 giornate di prove aperte gratuitamente al pubblico e ai 3 concerti serali i violisti Francesco Solombrino e Simone Gramaglia (violista del Quartetto di Cremona e anche responsabile artistico del progetto “Le Dimore del Quartetto” ) e il pianista Costantino Catena. Giovanni Sollima è certamente la personalità giusta per riprendere un discorso interrotto come quello delle Settimane di Musica d’Insieme, che tanta importanza ha avuto nella vita musicale napoletana e nazionale. Oltre a essere un vero virtuoso del violoncello, è anche un compositore fuori dal comune, che grazie all’empatia che instaura con lo strumento ha costruito un linguaggio personale che mescola con efficacia tutte le epoche, dal barocco al “metal”. Scrive soprattutto per il violoncello e contribuisce in modo determinante alla creazione continua di nuovo repertorio per il suo strumento. Le Settimane di Musica d’Insieme, svoltesi tra il 1971 e il 1982, sono state d'altra parte una delle iniziative di maggiore successo per il loro respiro internazionale: solisti italiani e stranieri, con la guida di Salvatore Accardo e Gianni Eminente, si riunivano per studiare, concertare ed eseguire “musica d’insieme” dei più svariati autori e dal più inconsueto organico strumentale. Ne derivò uno straordinario interesse da parte del pubblico, soprattutto giovanile, che cominciò ad acquisire nuova familiarità con pagine di musica da camera ritenute “difficili” o dimenticate. Infatti, il pubblico era ammesso anche alle prove, nelle ore diurne.

Altro tassello, le 359 candeline per Alessandro Scarlatti: l’attenzione costante dell’Associazione Scarlatti per la musica antica, che è stata elemento trainante, nelle intenzioni dei fondatori Emilia Gubitosi e Franco Michele Napolitano, dello slancio iniziale che ha portato alla fondazione dell’Associazione stessa. Protagonista eccellente sarà l'Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone, giovedì 2 maggio alle ore 20.30 al Museo Diocesano di Donnaregina Nuova. In programma, i Concerti grossi di Alessandro Scarlatti che l'Accademia Bizantina ha registrato per la etichetta Arts e due Concerti grossi after Domenico Scarlatti di Charles Avison, autore settecentesco che in queste composizioni trasfigurò alcuni temi delle Sonate di Scarlatti, a testimonianza della stima da subito tributata al figlio di Alessandro a Londra.

Si prosegue quindi con il progetto dello ScarlattiLab Barocco che, giovedì 9 maggio nella Cappella della SS. Trinità dei Pellegrini alle ore 18.30, presenterà uno spettacolo curato da Dinko Fabris, con la voce narrante di Elisabetta Piccolomini, intento a ripercorrere sulla base di testi autentici (lettere e l'autobiografia della sovrana Cristina di Svezia, figura mecenatistica centrale per la corte romana e per Alessandro Scarlatti nello specifico) il rapporto con Stradella che portò alla creazione dell'unico testo per musica scritto dalla regina, lo scenario della serenata scenica "La forza delle stelle" o "Il Damone", che verrà eseguito dai giovani musicisti dello ScarlattiLab guidati da Antonio Florio. Completa la rassegna, martedì 14 maggio alle ore 20.30 al Teatro Mercadante, in collaborazione con l’Ente Teatro Stabile di Napoli, il recital di due grandi interpreti: Salvatore Accardo al violino e Michele Campanella al pianoforte (nell'ultima foto). Altrettanto memorabile il programma eseguito, con la Sonata di Franck e la Sonata n. 7 in la maggiore di Beethoven. Il concerto intende celebrare l’attività di due musicisti che sono stati tra i protagonisti della storia recente dell’Associazione Scarlatti, attraverso una presenza costante nelle stagioni concertistiche. A corollario, la mostra documentale e d’archivio che si inaugurerà a Villa Pignatelli il prossimo autunno grazie alla promozione e al sostegno della Scabec entro il ventaglio di iniziative volute dalla Regione Campania per le Celebrazioni del Centenario dell’Associazione Scarlatti. La mostra è un viaggio multimediale che parte dal 1919 e racconta, attraverso l’Associazione Scarlatti, la storia e i personaggi che hanno animato la vita culturale di Napoli dal primo dopoguerra ad oggi.

Biglietti: il concerto è gratuito. L’ingresso, fino ad esaurimento posti, è esclusivamente su prenotazione telefonica ai recapiti 800 600 601 da fisso, 081 19737256 da mobile ed estero

Per informazioni: www.associazionescarlatti.it; info@associazionescarlatti.it

Infoline . 081 406011

Programma

Odhecaton Ensemble

Paolo Da Col direttore

Musica Dei Donum

Jacques Arcadelt (1504/5-1568)

Corona aurea, a 5 in 2 parti

Giovanni Pierluigi da Palestrina (ca. 1525-1594)

Sicut cervus/Sitivit anima mea, a 4

Fratres ego enim, a 8

Exultate Deo, a 5

Giovanni Maria Nanino (1544-1607)

In diademate capitis Aaron

Orlando di Lasso (1532-1594)

Saccio ’na cosa, a 4

Madonna mia pietà, a 4

Allalà pia calia, moresca a 4

Musica Dei donum optimi, a 6

Giaches de Wert (1535-1596)

Vox in Rama, a 6 (II Libro dei mottetti a cinque voci, 1581)

Orlando di Lasso

Concupiscendo concupiscit, a 6

Scipione Stella (secc. XVI-XVII )

O vos omnes, a 5

(Hymnorum ecclesiasticorum liber I, Napoli 1610)

Carlo Gesualdo da Venosa (1566-1613)

Peccantem me quotidie

Ave dulcissima Maria

(Sacrarum cantionum quinque vocibus Liber primus, Napoli 1603)

Giovanni Gabrieli (1557-1612)

Lieto godea, madrigale a 8

Andrea Gabrieli (ca. 1553-1585)

Sento, sent’un rumor/Alla battaglia, battaglia vocale a 8

(per la celebrazione della vittoria nella battaglia di Lepanto, 1571)

Ensemble Odhecaton

Sin dal suo esordio nel 1998, ha ottenuto alcuni dei più prestigiosi premi discografici e il riconoscimento, da parte della critica, di aver inaugurato nel campo dell’esecuzione polifonica un nuovo atteggiamento interpretativo, che fonda sulla declamazione della parola la sua lettura mobile ed espressiva della polifonia. L’ensemble vocale deriva il suo nome da Harmonice Musices Odhecaton, il primo libro a stampa di musica polifonica, pubblicato a Venezia da Ottaviano Petrucci nel 1501. Il suo repertorio d’elezione è rappresentato dalla produzione musicale europea tra Quattro e Seicento. Odhecaton riunisce alcune delle più scelte voci maschili italiane specializzate nell’esecuzione della musica rinascimentale e preclassica sotto la direzione di Paolo Da Col. L’ensemble ha registrato quattordici CD, dedicati rispettivamente a musiche di Gombert, Isaac, Josquin, Peñalosa, ai maestri della Picardie, ai compositori spagnoli e portoghesi attivi nel Seicento nelle isole Canarie, a Palestrina, Monteverdi, Carlo Gesualdo, Orlando di Lasso e Alessandro Scarlatti e Loyset Compère. Con questi programmi è ospite nelle principali rassegne in Europa e America e ha ottenuto i maggiori riconoscimenti discografici: Grand prix international de l’Académie du disque lyrique, diapason d’or de l’année, 5 diapason (Diapason), choc (Classica), disco del mese (Amadeus e CD Classics), CD of the Year (Goldberg), Editor's choice (Gramophone). Odhecaton ha prodotto l’Amfiparnaso di Orazio Vecchi, con la partecipazione dell’attore Enrico Bonavera e le scene disegnate da Lele Luzzati. Negli ultimi anni Odhecaton ha rivolto grande parte del proprio impegno interpretativo alla musica sacra di Claudio Monteverdi e al repertorio contemporaneo (Sciarrino, Scelsi, Pärt, Rihm). Nell’anno 2010 ha conseguito due diapason d’or con le registrazioni “O gente brunette” e “Missa Papae Marcelli” di Palestrina; quest’ultimo CD ha ottenuto un notevole successo presso la critica. Il CD dedicato alla “Missa in illo tempore” di Claudio Monteverdi (Ricercar), insignito dei premi diapason d’or de l’année, choc e Grand prix international de l’Académie du disque lyrique, contiene la prima registrazione mondiale di tre mottetti inediti del compositore. Le ultime realizzazioni discografiche comprendono la registrazione integrale dei Mottetti di Gesualdo a cinque voci (diapason d'or settembre 2014), il CD Roland de Lassus, Biographie musicale vol. IV, La vieillesse, (5 diapason gennaio 2015), opere sacre di Alessandro Scarlatti Odhecaton (choc di Classica ottobre 2016 e Editor's choice di Gramophone gennaio 2017), la “Missa Galeazescha” di Compère (diapason d’or ed Editor's choice novembre 2017). Per le celebrazioni monteverdiane del 2017 Odhecaton ha partecipato all’esecuzione del film documentario per la televisione ARTE «Monteverdi, aux sources de l’Opéra» con regia di Philippe Béziat e ha realizzato una nuova registrazione dedicata alla produzione sacra della maturità del compositore cremonese (Monteverdi in San Marco, Arcana). All’ensemble è stato conferito nel 2018 il Premio Abbiati della critica musicale italiana per le sue esecuzioni, che la giuria ha indicato quale «paradigma di stile, chiarezza espositiva e nobilitazione degli spazi sonori nei quali risuonano».

Paolo Da Col

Ha compiuto studi musicali al Conservatorio di Bologna e musicologici all’Università di Venezia. Sin da giovanissimo ha orientato i propri interessi al repertorio della musica rinascimentale e preclassica, unendo costantemente ricerca ed esecuzione. Ha fatto parte per oltre vent’anni di numerose formazioni vocali italiane, tra le quali la Cappella di San Petronio di Bologna e l’Ensemble Istitutioni Harmoniche. È docente presso il Conservatorio di Trieste. Dal 1998 dirige l’ensemble vocale Odhecaton. Ha collaborato con Luigi Ferdinando Tagliavini alla redazione della rivista L’Organo, e in qualità di critico musicale con varie riviste specializzate; ha diretto il catalogo di musica dell’editore Arnaldo Forni di Bologna, è curatore di edizioni di musica strumentale e vocale, autore di cataloghi di fondi musicali e di saggi sulla storia della vocalità.

BREVE STORIA DELLA ASSOCIAZIONE ALESSANDRO SCARLATTI

L’Associazione Alessandro Scarlatti, ente morale dal 1948, fu fondata nel 1918 (il primo concerto fu realizzato nel 1919), con la finalità di far conoscere la musica antica italiana, che in quel periodo andava incontro ad un vero e proprio revival. Tra i fondatori della Scarlatti non furono soltanto musicisti come Emilia Gubitosi, più tardi affiancata da Franco Michele Napolitano o come Giovanni Tebaldini, ma anche scrittori come Salvatore Di Giacomo e persone di cultura come Maria De Sanna. La Manifestazione inaugurale fu la prima esecuzione moderna di un oratorio di Emilio de’ Cavalieri: La Rappresentazione di Anima et di Corpo l’8 aprile 1919 nella chiesa di San Paolo Maggiore. L’idea di dare all’associazione il nome del grande compositore palermitano era venuta da Salvatore Di Giacomo, amico di Emilia Gubitosi, come racconta egli stesso, in uno scritto introduttivo alla pubblicazione di tutti i programmi di sala di quegli anni.

A cento anni dalla sua fondazione l’Associazione Alessandro Scarlatti rappresenta un pilastro della vita musicale napoletana: in questo lungo periodo essa ha formato intere generazioni all’ascolto della musica, inventando anche geniali soluzioni organizzative come le Settimane di Musica d’Insieme o addirittura creando vere e proprie compagini orchestrali, come l’orchestra Alessandro Scarlatti, fondata nel 1949 all’interno delle attività dell’Associazione, e dal novembre del 1956 entrata a far parte dei complessi stabili della Radiotelevisione italiana, impegnandosi, oltre che nella stagione sinfonica pubblica, anche nel Luglio musicale a Capodimonte e nell’Autunno musicale napoletano.

All’Associazione Scarlatti si deve anche la capillare valorizzazione dei luoghi d’arte della città di Napoli e della Campania e il certosino recupero del patrimonio organistico regionale con una rassegna specifica giunta oggi al ventesimo anno di attività. Negli ultimi anni è cresciuto l’impegno dell’Associazione Scarlatti per la valorizzazione dei giovani talenti, in particolare di quelli provenienti dai conservatori del Sud. Sono stati creati ben tre progetti (ScarlattiLab barocco, ScarlattiLab jazz, ScarlattiLab electronics) che, sotto la guida di tutor di assoluto livello artistico e didattico mirano alla creazione di progetti inediti nei rispettivi ambiti (musica barocca, jazz e musica elettronica). Da alcuni anni l’Associazione dedica ampio spazio della sua attività a progetti di formazione musicale nelle scuole (Progetto MusiCasanova) e a rassegne concertistiche dedicate specificamente al pubblico degli studenti (Parliamo di Musica per le Scuole), agendo anche nell’ambito dei progetti di alternanza scuola/lavoro.

100 ANNI DI MUSICA ININTERROTTA

Le iniziative pensate per celebrare il centenario dell’Associazione vogliono sintetizzare in una serie di concerti di grande livello artistico alcune linee programmatiche che caratterizzano da sempre l’attività dell’istituzione: la musica da camera, la musica antica e la musica sacra.

IL PROGRAMMA DI CELEBRAZIONI DEL CENTENARIO DELL'ASSOCIAZIONE SCARLATTI È REALIZZATO GRAZIE AL SOSTEGNO E ALLA PROMOZIONE DELLA REGIONE CAMPANIA ATTRAVERSO LA SCABEC, SOCIETÀ REGIONALE PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI

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