Bei nomi, tanta qualità, una varietà di proposte che spazia dal Barocco alla Contemporanea, toccando anche il jazz e la tradizione d’arte napoletana. Inoltre, prezzi speciali (per gli under 30 resta lodevolmente fermo a 50 euro l’intero abbonamento da 23 concerti) più un occhio di riguardo per compositori e interpreti di marca partenopea.
Mentre, per gli eventi celebrativi veri e propri in occasione dei cent’anni di attività appena compiuti bisognerà attendere la successiva programmazione o, comunque, gli annunci di primavera. Intanto, per scaldare i motori prima della Stagione vera e propria, meritano attenzione i cammei proposti dal 3 al 10 ottobre, tutti sulla musica contemporanea, e al Conservatorio “San Pietro a Majella”, per ascoltare le musiche del recentemente scomparso Francesco d’Avalos, interpretate dall’ottimo pianista napoletano Francesco Caramiello accanto al Quartetto Noûs e al soprano Leslie Visco, più relativa Tavola rotonda; la sonorizzazione live del film “Vedi Napule e po’ mori!” datato 1924 (al Cinema Hart); un’esclusiva creazione del Maestro Roberto De Simone, vivamente ringraziato al termine della conferenza per aver regalato nell’anno del centenario della Scarlatti il suo nuovo lavoro dal titolo “Talvolta nel corso dell’eternità”: al centro, il tema del naufragio (quello del Titanic, con una rielaborazione di un testo di Hans Magnus Enzesberger) e la cultura del ’68 (con testi di Bob Dylan), interpreti, Valeria Crippa (voce recitante), Adria Mortari e Raffaello Converso (voci), il Sonora Chamber Ensemble e Eugenio Ottieri (direttore).
È quanto annunciato ieri mattina in conferenza stampa dai vertici dell’Associazione Alessandro Scarlatti di Napoli – il presidente Oreste de Divitiis e il direttore artistico Tommaso Rossi – presentando nel dettaglio il cartellone della nuova Stagione, al via dal 18 ottobre prossimo al Teatro Sannazaro con il meraviglioso gruppo barocco l’Europa Galante diretto da Fabio Biondi per le quattro Ouvertures o Suites per orchestra di Bach quindi, con cadenza settimanale il giovedì alle ore 20.30, sul palco del Teatro di via Chiaia fino all’11 aprile 2019 con il debutto a Napoli del britannico Carducci String Quartet (Nelle foto: l'Europa Galante diretta da Fabio Biondi, Shlomo Mintz, Sol Gabetta; due immagini di Roscoe Mitchell, il Maestro Roberto De Simone; a seguire, uno scatto durante la conferenza stampa, I Virtuosi di San Martino, La Cappella Neapolitana diretta da Antonio Florio, il Quartetto Savinio e il Quartetto Carducci).
«La Scarlatti nacque un secolo fa per il recupero e la diffusione della musica antica italiana, inaugurando infatti il proprio cammino con la Rappresentazione di Anima et di Corpo di Emilio de’ Cavalieri (Roma, anno 1600, e azione sacra dalla cui prefazione saltò fuori l’archetipica definizione del “recitar cantando” fiorentino, alle origini dell’opera, ndr) che Tebaldini diresse l’8 aprile del 1919 nella Chiesa di San Paolo Maggiore. Ecco perché, oltre al respiro europeo giocato dal capitolo d’apertura – ha spiegato Tommaso Rossi – la locandina presta quest’anno particolare attenzione agli Scarlatti padre e figlio (concerto del clavicembalista Enrico Baiano, il 13 dicembre) ma, anche, a una Serenata (Marc’Antonio e Cleopatra) del Sassone di Scuola napoletana, Johann Adolf Hasse, che segnò l’esordio partenopeo sia dell’autore che del mitico castrato Farinelli, tra l’altro nell’anno della morte del compositore al quale è dedicato il nome della nostra Associazione. A darvi forma, il 31 gennaio, la Cappella Neapolitana di Antonio Florio grazie alla collaborazione con l’Opera di Clermont-Ferrand. Due concerti, questi ultimi, interni al progetto intitolato Napoli 1725, inserito nella programmazione dell’Anno Europeo del Patrimonio 2018. Il repertorio barocco, e in particolare Bach, è presente ancora nel primo dei due concerti che il 24 gennaio 2019 la violinista Suoyen Kim dedicherà alle Sonate e Partite per violino solo (mentre il secondo concerto è previsto nel dicembre 2019), e in quello che il pianista Paul Gulda dedicherà al primo volume del Clavicembalo ben temperato (6 dicembre)».
Maggiore spazio arriva anche per la forma del quartetto che, da sempre anima della storica istituzione da camera, tocca quest’anno i cinque appuntamenti con i graditi ritorni dell’Artemis e del Belcea (rispettivamente 12 e 26 marzo), del Savinio che stavolta in nuova formazione (il 29 novembre, accanto al leader Alberto Maria Ruta, alla violinista Rossella Bertucci e al violoncellista Lorenzo Ceriani ci sarà la new entry Edoardo Rosadini, violista toscano dalla rara sensibilità musicale) e in unione con il clarinettista Calogero Palermo, prosegue il ciclo iniziato l’anno scorso sulle scuole nazionali con la triade austro-tedesca Schubert, Schumann e Brahms, quindi il Terpsychordes (7 febbraio) per Haydn, Beethoven e Schubert mentre il citato Carducci interpreterà Mendelssohn, Philip Glass (Quartetto n. 5, del 1991) e Britten. Fra gli ospiti non mancheranno, ovviamente, solisti “mondiali”, sia italiani che stranieri, come il violinista Shlomo Mintz e la violoncellista Sol Gabetta (rispettivamente il 30 ottobre e l’8 novembre), due grandi interpreti della chitarra come Manuel Barrueco e Aniello Desiderio accompagnati da due eccellenti orchestre italiane come I Solisti Aquilani e l’Orchestra da Camera di Perugia (15 novembre e 3 aprile). «In questo caso – aggiunge Tommaso Rossi - il programma nasce dalla precisa volontà di collaborazione con l’Associazione Amici della Musica di Perugia, di cui quest’orchestra è espressione, auspicando che si possa realizzare in pieno l’obiettivo di una rete nazionale per la circuitazione di progetti musicali frutto dell’intesa artistica tra le principali associazioni italiane». E, proseguendo con la cameristica, si segnalano ancora il Sestetto Stradivari (17 gennaio) e il duo formato dalla violinista Hae-Sun Kang (solista dell’Ensemble Intercontemporain) e da Ciro Longobardi, impegnati in un interessantissimo excursus nel repertorio novecentesco (21 marzo).
Quanto al pianoforte, le scelte di quest’anno porteranno sul palco la grande star dagli occhi a mandorla Mitsuko Uchida (7 marzo) in recital monografico schubertiano (Sonate D. 537, D. 840 e D. 960), la giovanissima quanto straordinaria emergente Mariam Batsashvili (22 novembre), BBC New Generation Artist per il 2016/2017 e (il 10 gennaio) l’ormai affermato Davide Cabassi, vincitore nel 2005 del top-prize alla Van Cliburn Piano Competition (i tre interpreti nelle foto). «Per quanto riguarda il consueto quanto necessario sguardo dedicato a repertori meno consueti o di confine – conclude il flautista e direttore artistico - segnaliamo il concerto (25 ottobre) del trio formato dal sassofonista americano Roscoe Mitchell (fondatore negli anni ’60 del leggendario gruppo di improvvisazione Art Ensemble of Chicago e oggi apprezzato compositore e docente nelle Università americane) con Michele Rabbia e Gianni Trovalusci, il progetto Norwegian Landscapes (14 febbraio) del chitarrista Marco Cappelli ispirato ai gialli dello scrittore norvegese Jo Nesbö, che si avvarrà della “complice” presenza in scena dello scrittore Maurizio De Giovanni, la serata che Marco Beasley e Antonello Paliotti dedicheranno a Salvatore Di Giacomo (28 febbraio) con un preciso riferimento alla figura che ispirò Emilia Gubitosi (nella foto sotto, tratta dall'Archivio dell'Associazione Alessandro Scarlatti) nella scelta del nome con cui battezzare la costituenda associazione Alessandro Scarlatti.
Proprio a Emilia Gubitosi, attraverso un excursus sulla produzione corale italiana antica e moderna – e anche con l’innesto di due prime esecuzioni assolute di brani dei compositori contemporanei di scuola napoletana Gaetano Panariello e Patrizio Marrone – sarà dedicato l’appuntamento conclusivo del 2018 (20 dicembre), affidato all’Ensemble Vocale di Napoli diretto da Antonio Spagnolo: un doveroso tributo alla donna che ebbe la forza e la tenacia di scommettere sul Coro e di fondare per poi portare avanti per un cinquantennio quella che oggi è la più antica associazione concertistica del Mezzogiorno. Associazione che si affaccia sulla soglia del suo centesimo anno di vita con la consapevolezza di rappresentare, come scriveva Il Mattino del 9 aprile 1919, a commento del concerto inaugurale, “la realizzazione di propositi estetici inconsueti, alti, nobilissimi” in una città dove è “così difficile essere dei realizzatori. In ispecie quando si tratta di musica pura che non sia di teatro o di strada”».
L’Associazione, grazie al suo centenario, partecipa all’Anno Europeo del Patrimonio Culturale e risulta inserita dal Mibact nell’Agenda Europea degli eventi che celebrano questo anniversario; inoltre ha ottenuto il riconoscimento di Archivio di interesse Storico da parte del Mibact ed è stata ammessa al “Progetto di digitalizzazione, fruizione e conservazione del patrimonio culturale di archivi e biblioteche” della Regione Campania.
Infine, oltre alla rassegna sulla Contemporanea, le altre attività: il ciclo "Parliamo di Musica per le Scuole" (terza edizione), con due progetti di alternanza Scuola-Lavoro per il Liceo Classico Umberto I e il Liceo Musicale Palizzi–Boccioni, il progetto "MusiCasanova" finalizzato a creare un coro di voci bianche e un ensemble di flauti dolci coinvolgendo gli alunni delle scuole elementari dell’Istituto Comprensivo Casanova, "Scarlatti presenta…" al via dal 24 ottobre (ore 18) alla Feltrinelli di Piazza dei Martiri presentando, in prima battuta e approfittando della presenza a Napoli di Roscoe Mitchell, il volume dedicato alla storia dell’Art Ensemble of Chicago, ossia La grande musica nera - Storia dell’Art Ensemble of Chicago di Paul Steinbeck.
Si vieta la riproduzione dell'articolo e di ogni altra sua parte