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  • Redazione

La Fondazione Pietà de’ Turchini sarà presente a Napoli Città Libro, prima edizione del Salone del Libro e dell'Editoria di Napoli che aprirà le sue porte dal 24 al 27 maggio 2018. “Niccolò Jommelli, Le stagioni” è il titolo dell’evento, giovedì 24 maggio alle ore 17 (Sala del Chiostro Open del Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore) nell’ambito del quale la Fondazione guidata da Federica Castaldo e Marco Rossi presenterà con l'ultimissimo volume la sua casa editrice, Turchini Edizioni, e la collana discografica “Protagonisti e Miti della Scuola Musicale di Napoli”, realizzata in collaborazione con l’etichetta Arcana del gruppo Outhere.

Saranno presenti il fotografo Mimmo Jodice, autore delle suggestive immagini che fanno da copertina agli album, Paologiovanni Maione, membro del comitato scientifico della Fondazione Pietà de’ Turchini e docente di Storia della musica presso il Conservatorio "San Pietro a Majella" di Napoli, la direttrice artistica Mariafederica Castaldo. Modera il dibattito il critico musicale del Mattino, Stefano Valanzuolo, mentre la violoncellista Manuela Albano eseguirà alcune danze dalle Suites di Bach. La Fondazione Pietà de’ Turchini sarà presente con il suo stand (la posizione è B46) a Napoli Città Libro giovedì 24 dalle ore 16 e venerdì 25 dalle 10 alle 20, mentre domenica 27 la chiusura è prevista per le 18. I biglietti sono acquistabili sul posto o su www.napolicittalibro.it.

“Le stagioni di Niccolò Jommelli” è inoltre il titolo dello studio monografico promosso dalla Fondazione Pietà de’ Turchini con l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e il Comune di Aversa, con la direzione scientifica di Francesco Cotticelli e Paologiovanni Maione, posto a conclusione delle celebrazioni per il trecentesimo anniversario nel 2014 della nascita dell’illustre musicista aversano. Un anno di conferenze internazionali e una lunga fase di approfondimento delle scoperte storiche e scientifiche hanno infine portato alla realizzazione di un testo che senz'altro andrà a costituire una pietra miliare della riflessione musicologica sull’eredità della Scuola Musicale Napoletana.

«Il volume è il frutto di una collaborazione internazionale nata dal coordinamento con il Conservatorio Francesco Cilea di Reggio Calabria, la Fondazione Pietà de’ Turchini, la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, il Comune di Aversa e il progetto Divino Sospiro di Lisbona. – spiega lo storico della musica Paologiovanni Maione (nella foto a seguire) – raccogliendo i contributi scientifici dei maggiori studiosi del Settecento europeo. La scelta metodologica è stata quella dell’interdisciplinarietà, con l’incrocio, coerente ma sfidante, della Storia, della Storia dell’Arte, oltre che naturalmente della Musicologia e Storia della Musica, nel segno della ricostruzione della variegata curva della vita e dell’evoluzione artistica del compositore di Aversa, nonché del suo apporto, fondamentale quanto meno noto di altri, nel processo di rinnovamento drammaturgico del Melodramma, di certo non inferiore a quello operato negli stessi anni a Vienna da Christoph Willibald Gluck». A firmarne la curatela accanto ai professori Maione e Cotticelli, Maria Ida Biggi e Iskrena Yordanova. Fra gli autori dei saggi si citano: Giulio Sodano, Riccardo Lattuada, Marina Marino, Antonio Caroccia e Francesca Seller, Rosa Cafiero e Giulia Giovani, Paolo Sullo, Giacomo Sances e Giacomo Sciommeri, Roberto Scoccimarro, Paola De Simone e Nicolò Maccavino, Beatrice Alfonzetti, Bruno Forment, Francesca Menchelli-Buttini, Maria Ida Biggi, Giovanni Polin, Lorenzo Mattei, Rosy Candiani, Anthony DelDonna, Lucio Tufano, Teresa Chirico e Michael Pauser. Oltre agli scritti dello stesso Paologiovanni Maione e di Francesco Cotticelli.

Fondata nel 2003, la Turchini Edizioni si connota per lo spiccato interesse nel campo delle discipline della musica e dello spettacolo, attraverso la pubblicazione di saggi, edizioni critiche di partiture, volumi miscellanei su tematiche afferenti ai vari aspetti delle arti della scena. L’idea fondante deriva dalla consapevolezza che la valorizzazione del patrimonio musicale e teatrale napoletano, soprattutto quello relativo ai secoli XVII e XIX, sia essenziale e funzionale ad una maggiore comprensione e valorizzazione di fenomeni di altri centri europei ed extraeuropei, con cui Napoli da sempre ha dialogato. Ulteriore caratteristica è quella di avere privilegiato motivi e protagonisti della scena e della vita musicale finora poco sondati.

Tra i progetti più ambiziosi e di ampio respiro, si segnalano la realizzazione della collana di volumi dal titolo “La Storia della musica e dello spettacolo a Napoli dal Cinquecento al Novecento”, con particolare riferimento alla realizzazione del terzo volume dedicato al Settecento, a cura di Paologiovanni Maione e Francesco Cotticelli, e il progetto di pubblicazione dell’opera omnia di Francesco Provenzale. Ai piani editoriali di partiture e saggi si affiancano i progetti di digitalizzazione dei giacimenti bibliografici e archivistici quali, ad esempio, quello che riguarda la librettistica della commedia settecentesca per musica, in via di completamento. Tra le iniziative più recenti vi è inoltre una collana dedicata alla didattica e alla divulgazione di metodi e strumenti pedagogici funzionali alla diffusione della musica anche tra i principianti.

«La Turchini Edizioni – spiega Mariafederica Castaldo (nella foto accanto) – nasce per garantire spazio alle pubblicazioni in grado di analizzare, con metodologie corrette e un opportuno equilibrio tra la saggistica e divulgazione, la ricchissima e secolare esperienza dei palcoscenici napoletani, allora come oggi immagine vivida e positiva delle energie e del talento di un intero territorio. Tuttavia, l’alta qualità scientifica delle nostre iniziative assicura ai volumi della Turchini Edizioni una circolazione che si estende ben oltre i confini territoriali e nazionali, grazie soprattutto alla rete di interlocutori di rango e centri di ricerca internazionali. Oltre al volume su Jommelli abbiamo pubblicato, sempre nel 2017, la partitura inedita, a cura di Gaetano Pitarresi, de “Gli Orti Esperidi - Componimento drammatico in due parti”, composta da Nicola Porpora a Napoli nel 1721. Di prossima presentazione la doppia operazione di “Musica in Purgatorio”, con un volume critico, a cura di Giacomo Sances, dedicato alla vita musicale nella chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco dalla fondazione alla fine del XVIII secolo, al quale si affiancherà l’edizione, a cura di Emanuele Cardi e con l’apparato storico di Giacomo Sances, delle partiture dei compositori settecenteschi Gennaro e Gaetano Manna, rinvenute proprio negli archivi della chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco».

Presso l’evento "Niccolò Jommelli, Le stagioni" e lo stand della Fondazione Pietà de’ Turchini a Napoli Città Libro sarà inoltre possibile conoscere e acquistare “Protagonisti e Miti della Scuola Musicale di Napoli”, la collana discografica, a cura della Fondazione Pietà de’ Turchini, realizzata in collaborazione con l’etichetta Arcana del gruppo Outhere.

Il progetto, che può fregiarsi dell’apporto creativo dei leggendari scatti di Mimmo Jodice, cui si deve la scelta di alcune delle sue opere per le copertine dei dischi, ha avuto il suo esordio nel 2015 con la realizzazione del primo CD “Arias for Nicolino”, interpretato dal controtenore Carlo Vistoli, accompagnato dall’Ensemble Talenti Vulcanici diretti dal clavicembalista Stefano Demicheli. “Arias for Nicolino” è dedicato alla produzione, scritta di proposito da geni del calibro di Alessandro Scarlatti, Giovanni Battista Pergolesi e il George Frideric Händel del "Rinaldo", per la voce di Nicola Grimaldi, nato a Napoli nel 1673 e conosciuto in tutta Europa col diminutivo di "Nicolino", voce sublime, attore provetto, regista e direttore musicale, antesignano della tradizione controtenorile partenopea prima di Farinelli, Caffarelli e Carestini.

A seguire, la pubblicazione di “The Fairy Genius” (Arcana, 2017), con l’Ensemble Aurora di Enrico Gatti, dedicato alla produzione strumentale e al repertorio violinistico napoletano tra il XVII e il XVIII secolo. L’ultima creatura è “Lux in Tenebris” (Arcana, 2017), con la voce solista di Silvia Frigato e l’esecuzione dell’Ensemble Talenti Vulcanici, diretti da Emanuele Cardi, che suonano le musiche settecentesche della liturgia della Settimana Santa composte da Gennaro e Gaetano Manna e da Francesco Feo. In corso di stampa l’album con l’esecuzione dello “Stabat Mater” di Nicola Bonifacio Logroscino, con protagoniste le voci di Giulia Semenzato e Raffaele Pe, accompagnati dall’Ensemble Talenti Vulcanici sempre diretti da Demicheli (nelle foto al centro). Infine, a settembre 2018, il progetto “Protagonisti e Miti della Scuola Musicale di Napoli” farà tappa ad Alessano, in Salento, per la registrazione del disco dedicato alle cantate da camera intorno al mito di Partenope, con pari organico strumentale e direzione accanto al soprano Naomi Rivieccio.

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