Il bel pianismo di Paolo Restani oggi al Teatro Diana di Napoli grazie al Maggio della Musica.
Ultimo allievo di Vitale, il pianista spezzino e artista Steinway apre la rassegna "Solopiano" interpretando gli autori cult del suo repertorio: Rachmaninov, Liszt e Chopin. Domenica 25 ottobre sarà intanto recuperato il recital inaugurale del duo Campanella-Leone
Grazie al Maggio della Musica e al suo focus pianistico programmato ex novo al Teatro Diana di Napoli, torna un pregevolissimo solista italiano del pianismo internazionale, ultimo allievo del maestro Vincenzo Vitale e da diversi anni assente dalle scene partenopee. È Paolo Restani (nelle foto) che di fatto, dopo il rinvio al 25 ottobre del concerto inaugurale affidato al direttore artistico Michele Campanella in coppia con la moglie Monica Leone, apre in grande stile la rassegna "Solopiano", oggi alle ore 19 sul palcoscenico di via Luca Giordano, tra l'altro interpretando alcuni capisaldi della propria carriera: cinque Preludi di Sergej Rachmaninov, il Franz Liszt delle reinvenzioni da Wagner (Parsifal) e Verdi (Aida e Trovatore) più un poker Chopin diviso fra tre Notturni e la mitica Polacca "Eroica" op. 53.
Un pianismo italiano d'eccellenza, quello di Paolo Restani, che raccontiamo citando l'incipit del nostro primo piano con intervista pubblicato lo scorso anno al link <https://paoladesimone.wixsite.com/laquintagiusta/single-post/2019/07/15/paolo-restani-radici-percorsi-e-traguardi-di-un-eccellente-pianista-italiano-ultimo-allie>, in data 15 luglio 2019.
Un pianismo energico e brillante, di autenticità rara quanto di altissima scuola, saldo erede della più nobile matrice italiana accanto a una personale maturazione tecnico-espressiva di apertura e caratura internazionali, ben a segno in trentotto anni di illustre carriera concertistica fra recital, musica da camera, al fianco di alcune delle migliori orchestre sia nazionali che estere.
E diciamo pure, con orgoglio, dalle radici partenopee, nella limpida perfezione del tocco e nell'originale forza del pensiero come del suono. Perché Paolo Restani, il bellissimo talento spezzino oggi cinquantaduenne che sorprese davvero tutti al suo debutto ad appena 16 anni sul palco dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia a Roma e, a seguire nel gennaio 1988, sostituendo improvvisamente il grande Alexis Weissenberg in Sala Verdi a Milano per le Serate Musicali suonando le Variazioni su tema dell'Eroica di Beethoven e i 12 Etudes d’exécution transcendante di Liszt, ha alla base una forte componente napoletana essendo stato lui l'ultimo e più giovane allievo, qui privatamente a Napoli nella casa sul Golfo a Mergellina, del mitico Maestro Vincenzo Vitale lungo l'asse diretto di una discendenza didattica facente capo a Brugnoli, Rossomandi, Cesi, al mitico Thalberg. E fino al più importante ramo parigino diplomandosi nel 1932 all'École Normale de Musique con Alfred Cortot.
Ebbene dopo quelle lezioni preziose, grazie a una sensibilità musicale e a una solidità tecnica senz'altro speciali, il talento ligure emergente ne avrebbe fatta tanta di strada, tenendo recital e concerti praticamente ovunque in Italia e nel mondo: Carnegie Hall di New York, Grosser Musikvereinsaal di Vienna, Konzerthaus di Berlino, Prinzregententheater di Monaco di Baviera, Rheingoldhalle di Mainz, New Congress-Hall di Innsbruck, International Performing Arts Centre di Mosca, Sala Grande della Filarmonica di San Pietroburgo, Teatro Colon e Teatro Coliseo di Buenos Aires, Londra, Bruxelles, Francoforte, Istanbul, Beirut, Santiago del Cile, Montevideo, Dubai, Kuwait City, Manama.In Italia: Milano (Teatro alla Scala, Auditorium La Verdi), Roma (Quirinale, Auditorium del Parco della Musica, Teatro dell’Opera, Auditorio di Via della Conciliazione, Teatro Sistina), Napoli (Teatro San Carlo, Teatro Augusteo, Politeama), Venezia (Teatro La Fenice), Trieste (Teatro Verdi), Verona (Arena), Bologna (Teatro Comunale), Firenze (Teatro Comunale, Teatro della Pergola), Torino (Teatro Regio, Auditorium RAI), Bari (Teatro Petruzzelli), Genova (Teatro Carlo Felice), Palermo (Politeama). E sotto la direzione di alcune delle bacchette più prestigiose quali Roberto Abbado, Gerd Albrecht, Piero Bellugi, Christian Benda, Yoram David, Vladimir Delman, Claus Peter Flor, Heiko Mathias Forster, Lu Jia, Lothar Koenigs, Gerard Korsten, Julian Kovatchev, Gustav Khun, Uroš Lajovic, Yoel Levi, John Nelson, John Neschling, Gunter Neuhold, Daniel Oren, Massimo Pradella, Donato Renzetti e, in primis, il parimenti vitaliano Riccardo Muti, che lo dirige nel Secondo Concerto di Liszt con l’Orchestra Filarmonica della Scala, nella produzione sinfonica di Lélio ou Le Retour à la vie op. 14b di Berlioz accanto a Gérard Depardieu (voce recitante) e al Konzertvereinigung Wiener Staatsopernchor. Immenso, inoltre, il suo repertorio, dal Barocco di Bach ai nostri giorni. La predilezione per i capolavori del Romanticismo e del Novecento storico lo porta ad affrontare l’opera omnia pianistica di Brahms, la maggior parte delle composizioni di Chopin, Debussy, Ravel, Rachmaninov, le integrali degli Studi di Chopin, Scriabin, Liszt nonché l’intera produzione per pianoforte e orchestra di Beethoven, Field, Chopin, Liszt, Čajkovskij, Saint-Saëns, Casella. E fino al minimal di Michael Nyman, per il quale ha tenuto a battesimo la prima esecuzione italiana di The Piano Concerto per pianoforte e orchestra, tratto dalla colonna sonora del film premio Oscar Lezioni di Piano di Jane Campion. Dal 2018 è Artista Steinway.
La rassegna “Solopiano” prosegue il 22 ottobre con Carmen Sottile, 17 anni, vincitrice dell’edizione 2019 del contest per talenti under 35 “Il Maggio del Pianoforte” parimenti promosso dal Maggio della Musica. La giovane pianista siciliana proporrà un programma interamente romantico diviso fra Chopin e Liszt. Domenica 25 ottobre alle ore 18 sarà quindi recuperato il concerto inaugurale con il duo pianistico formato da Michele Campanella e Monica Leone, inizialmente previsto per giovedì 8 ottobre, il 29 ottobre sarà ospite Massimiliano Ferrati con un percorso monografico dedicato a Mozart mentre, in chiusura, il 4 novembre si esibirà Caterina Barontini, altra finalista ripescata dal “Maggio del Pianoforte”, per Mendelssohn e Grieg.
I concerti si svolgeranno nel rispetto della normativa vigente in materia di contenimento del contagio da Covid-19.
Costo del biglietto: 15 euro – Info e prevendite: botteghino Diana 0815567527 oppure online sui siti web del Teatro Diana www. teatrodiana. it oppure di Azzurro Service www. azzurroservice. net
Teatro Diana - via Luca Giordano 64, Napoli
Giovedì 15 ottobre, ore 19
Paolo Restani, pianoforte
Sergej Rachmaninov, 5 Preludi
Preludio op. 32 n. 10 in si minore
Preludio op. 32 n. 12 in sol diesis minore
Preludio op. 32 n. 5 in sol maggiore
Preludio op. 32 n. 6 in fa minore
Preludio op. 3 n. 2 in do diesis minore
Richard Wagner-Franz Liszt, Feierlicher Marsch aus Parsifal S. 450
Giuseppe Verdi-Franz Liszt, Aida: Danza sacra e duetto finale S. 436
Giuseppe Verdi-Franz Liszt, Miserere du Trovatore S. 433
Fryderyk Chopin, Tre Notturni op. 9 n.1, n. 2 e n. 3
Fryderyk Chopin, Polacca in la bemolle maggiore op. 53 “Heroique”
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