Danza e ballo a Napoli: un dialogo con l'Europa (1806-1861): oggi all'Archivio di Stato partenopeo sarà presentato il volume con gli Atti del Convegno Internazionale di Studi pubblicato dalla Turchini Edizioni
Si terrà oggi, giovedì 12 maggio alle ore 16,15 presso la Sala Filangieri dell'Archivio di Stato di Napoli, la presentazione del volume "Danza e Ballo a Napoli. Un dialogo con l'Europa (1806-1861)", 452 pagine contenenti gli Atti dell'omonimo Convegno Internazionale di Studi che nel novembre 2017 ha chiamato a raccolta nella città del Golfo alcuni dei maggiori ricercatori italiani e stranieri dell'arte coreutica ottocentesca. La pubblicazione si deve ad una casa editoriale culturalmente illuminata qual è la Turchini Edizione, per la Collana Saggi a cura del Centro di Musica Antica Pietà de' Turchini, e al contributo del MIC, della Regione Campania e dell'Associazione AIRDanza.
Oltre ai saluti istituzionali di Candida Carrino, Direttrice dell'Archivio di Stato, di Federica Castaldo, Presidente del Centro di Musica Antica Fondazione Pietà de' Turchini e di Paola De Simone, Presidente di AIRDAnza, si ascolteranno le relazioni di Alessandro Pontremoli e dei Curatori Paologiovanni Maione e Maria Venuso con la moderazione di Elisabetta Testa. A seguire, le Socie Ornella Di Tondo e Noretta Nori saranno presenti con una performance teorico-pratica sulla Tarantella di Gaetano Dura.
L'incontro sarà trasmesso in diretta dalle pagine fb della Fondazione a partire dalle ore 16,15.
«Capitale, nell'Ottocento, del più esteso regno della penisola italiana, da secoli importante crocevia per la cultura del teatro e del ballo - spiegano nell'Introduzione al testo i curatori - Napoli ha costituito, fino all'Unità d'Italia, uno dei maggiori centri europei di formazione, produzione e circolazione della danza.
Questo volume dà alla luce i preziosi atti del convegno internazionale di studi Danza e ballo a Napoli: un dialogo con l'Europa (1806-1861), promosso e organizzato dall'Associazione Italiana per la Ricerca sulla Danza (AIRDanza) e dalla Fondazione Pietà de' Turchini - Centro di Musica Antica di Napoli tenutosi dal 9 all'11 novembre del 2017, in collaborazione con prestigiose istituzioni napoletane quali l'Archivio di Stato, la Biblioteca Nazionale «Vittorio Emanuele III». l'Università Suor Orsola Benincasa, il Teatro di San Carlo (MeMus). Un momento di confronto che ha costituito una nuova importante tappa per la valorizzazione del patrimonio coreografico e musicale napoletano, ma ancor più italiano.
In una panoramica ricostruttiva degli anni che vedono Napoli centro propulsore di innovazioni e grandi messe in scena, le prospettive di studio relative alla danza possono contribuire a sostenere una speculazione interdisciplinare sulle attività teatrali del tempo e aprire la strada a riflessioni utili sul piano della costruzione dell'immaginario romantico propriamente detto.
Napoli, capitale del regno più esteso della penisola e metropoli dalla popolazione più cospicua d'Italia, è il luogo in cui la tradizione francese si radica grazie alla politica. Col Decennio francese (1806-1815) e l'importazione di modelli culturali e amministrativi che determinano una modernità assoluta, si verifica sul territorio una paradossale quanto felice coesistenza di realtà differenti, grazie alla cui fusione l'area culturale partenopea diviene un unicum.
I contributi presenti in questo volume offrono i primi importanti esiti di studi articolati secondo una pluralità di oggetti di ricerca, analisi e interpretazione finora solo in minima parte toccati e che, ulteriormente sviluppati, potranno riuscire a mettere in maggiore luce il ruolo giocato dalla danza a Napoli nell'ambito della cultura coreutica italiana ed europea, che necessita, ad oggi, di una rilettura secondo criteri storiografici aggiornati. La lettura di documenti (inediti e non) secondo una metodologia interdisciplinare e trans-disciplinare ha condotto l'analisi su fonti primarie relative a teatri, balli, scuole, ballerini e coreografi, periodici teatrali, partiture, edizioni musicali con esiti spesso nuovi e che rendono giustizia di visioni cristallizzate spesso a svantaggio di una delle principali realtà artistiche d'Europa.
Oltre alle ricerche su danzatori, coreografi, repertori, visioni e notazioni per la danza, ricezione degli spettacoli coreutici, nessi tra ballo popolare e teatrale, non mancano contributi sul ballo e sulla danza in rapporto alle dinamiche dell'identità nazionale, anche in considerazione del processo risorgimentale, alle necessità autocelebrative e propagandistiche del regno francese e poi di quello borbonico. Dalla geografia della danza alle personalità più importanti quali Louis Henry, Armand Vestris, Salvatore Viganò, Fanny Cerrito, passando per temi, soggetti e idealità del romanticismo partenopeo senza tralasciare la didattica, la satira, gli almanacchi, le edizioni musicali e le strategie impresariali che hanno reso Napoli e i suoi teatri crocevia di talenti e novità spesso sconosciute alla storiografia tradizionale».
Il volume si avvale dei saggi di José Sasportes, Maria Venuso, Roberta Albano, Patrizia Veroli, Carmelo Antonio Zapparrata, Francesca Falcone, Rosa Cafiero a quattro mani con la Albano, Bruno Ligore, Annamaria Cirea, Flavia Pappacena, Nika Tomasevic, Elena Cervellati, Gunhild Oberzaucher-Schüller, Concetta Lo Iacono, Noemi Massari, Noretta Nori, di due studi di Ornella Di Tondo, di Claudia Jeschke, Paologiovanni Maione con Francesca Seller, di Paola De Simone, Madison U. Sowell, Rossella Gaglione con Domenico Prebenna, di Antonio Caroccia.
Le nutrite Appendici ai testi di Veroli, Falcone, Ligore, Maione-Seller, De Simone e Caroccia sono liberamente consultabili al link <http://www.airdanza.it/it/content/danza-e-ballo-napoli-un-dialogo-con-leuropa-1806-1861>.
Nell'occasione, grazie a una promozione speciale, sarà possibile acquistare il volume con uno sconto del 30% sul prezzo di copertina pari a 30 euro.
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