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  • Paola De Simone

"Per l’alto profilo progettuale e pr l’efficacia qualitativa degli esiti a valenza internazionale messi a segno dal giovane ensemble paneuropeo, creato in sede con tirocinio triennale e su geometria variabile entro una vivace rete d’intesa fra gli ambiti della ricerca musicologico-scientifica, della formazione e promozione di nuovi talenti a sistema con le parallele iniziative didattiche e concorsuali attivate dal medesimo Centro di Musica Antica Pietà de’ Turchini - Fondazione con la duplice finalità di produrre e restituire, sia in sede concertistica che discografica, repertori strumentali e teatrali rari o inediti del Sei e Settecento musicale, di scuola napoletana XXXIX Premio della Critica Musicale “Franco Abbiati”: oggi alle ore 19 in diretta on line sulla pagina Facebook dell'Associazione la consegna dei riconoscimenti con il presidente Angelo Foletto, la giuria e tutti gli altri critici da piattaforma in remoto. E, fra i premiati, c'è anche Napoli, con I Talenti Vulcanici della Fondazione Pietà de' Turchini quale migliore iniziativa dell'anno

in primis".

Entra così per la prima volta e a giusto merito, nel gotha dei premiati “Abbiati”, una delle più significative realtà musicali partenopee a valenza europea nate negli ultimi anni e subito attivissima su fronti molteplici: I Talenti Vulcanici ideati da Federica Castaldo (con Stefano Demicheli alla direzione musicale, Paologiovanni Maione, Francesco Cotticelli ed altre eccellenze nel campo della prassi esecutiva e della ricerca musicologica e teatrale di statura internazionale, Emanuele Cardi alla progettazione didattica) e targa Fondazione Pietà de’ Turchini (già destinataria del prestigioso riconoscimento 23 anni fa) vincono infatti il XXXIX Premio della Critica Musicale “Franco Abbiati” assegnato dalla giuria composta da Alessandro Cammarano, Paola De Simone, Andrea Estero, Carlo Fiore, Angelo Foletto, Enrico Girardi, Giancarlo Landini, Gianluigi Mattietti, Gian Paolo Minardi, Carla Moreni, Alessandro Mormile, Paolo Petazzi, Alessandro Rigolli, Lorenzo Tozzi, riunitasi lo scorso 17 maggio eccezionalmente su piattaforma online a causa dell’emergenza sanitaria nazionale. La cerimonia di Premiazione è fissata per oggi, 30 giugno alle ore 19, parimenti in remoto alla presenza dei critici dell’Associazione presieduta da Angelo Foletto e dei vincitori ma, al contempo, aperta in via telematica a tutti, attraverso la pagina Facebook dell’ANCM (al link https://www.facebook.com/events/1641445329363819/).

Riceveranno inoltre il Premio dell’edizione numero trentanove: la Chovanščina di Musorgskij del Teatro alla Scala di Milano (direttore Valery Gergiev, regia Mario Martone, scene Margherita Palli, costumi Ursula Patzak, luci Pasquale Mari, video designer Umberto Saraceni/Italvideo Service, coreografia Daniela Schiavone) quale migliore spettacolo; L’ange de Nisida di Donizetti (Donizetti Opera - Bergamo) quale premio speciale; il maestro Kirill Petrenko quale migliore Direttore per i Concerti con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai; la novità per l’Italia “Musiche per Matera” di Georg Friedrich Haas; il regista Robert Carsen per gli spettacoli Orfeo ed Euridice e Idomeneo re di Creta all’Opera di Roma, Giulio Cesare al Teatro alla Scala, Don Carlo alla Fenice di Venezia; Federica Parolini e Silvia Aymonino rispettivamente per scene e costumi dell’Agnese di Ferdinando Paër al Teatro Regio Torino; la solista - pianista di caratura assoluta - Martha Argerich, i cantanti Asmik Grigorian e Christophe Dumaux, appunto i Talenti Vulcanici quale migliore Iniziativa musicale; il Quartetto Werther per il Premio dedicato all’illustre violista Piero Farulli e, alla Rassegna di opere da camera Micron, dedicato alle iniziative educational, il Premio “Filippo Siebaneck”.

«È la seconda volta in 23 anni di militanza musicale e culturale – commenta con orgoglio Federica Castaldo – che la Pietà de’ Turchini riceve l’Abbiati, ed entrambe le volte il riconoscimento viene assegnato a progetti “pionieristici” ed innovativi intrapresi dall’eccellenza musicale attiva a Napoli. Un segnale importante ed una grande responsabilità». E, nell’occasione, la Fondazione Pietà de’ Turchini presieduta da Marco Rossi annuncia anche la ripresa delle attività già dal prossimo mese di settembre e, ancor prima, l’uscita di un importantissimo lavoro di ricerca a complemento dei due volumi già editi nel 2009 sul Settecento: la “Storia della Musica e dello Spettacolo a Napoli: il Seicento”. Con lieve, ma inevitabile ritardo per il lockdown, il libro a cura di Paologiovanni Maione e Francesco Cotticelli per Turchini Edizioni è, infatti, da oggi distribuito in tutte le librerie. L’opera in due tomi (con appendice allegata in cd-rom) di quasi duemila pagine complessive, ricognizione intorno al Seicento, segna infatti una nuova tappa del progetto editoriale intrapreso dai due musicologi napoletani dopo il precedente lavoro dedicato al Settecento. Ad impreziosire il testo, la prefazione di Aldo Masullo, che costituisce l’ultimo scritto del grande filosofo pubblicato prima della morte. «Un lavoro di ricerca e studio – sottolinea Federica Castaldo, direttore della Fondazione Pietà de’ Turchini – che proseguirà ancora per approdare ad una futura pubblicazione, dedicata questa volta all’Ottocento».

La ricerca musicologica affidata ai migliori studiosi di riconosciuta valenza internazionale, è sempre stata d’altra parte un motore centrale per l’intensa attività concertistica e produttiva della Pietà de’ Turchini diventandone – come attestato dall'Abbiati 2020 – la chiave vincente grazie alla serietà e cura nella scelta dei programmi, degli interpreti, dei docenti e dei tanti, nuovi talenti chiamati in campo a darvi suono e forma.

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