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  • Paola De Simone

La meravigliosa violinista classico-romantica Isabelle Faust che incontra il Giardino Armonico del barocchista Giovanni Antonini (il 22 ottobre per una grande inaugurazione) sul doppio progetto dedicato all'integrale dei Concerti di Mozart e alle Sinfonie di Haydn entro un raro tandem appena premiato da ben due Gramophone Classical Music Awards; Peppe Barra che narra Poulenc e reinventa su commissione della Scarlatti il Carnevale degli animali di Saint-Saëns (9 novembre) al fianco di due notevolissimi pianisti del Mezzogiorno (Dario Candela e Pasquale Iannone) con il Circolo Artistico Ensemble.

Poi un'altra violinista mondiale, Viktoria Mullova (16 novembre) "dirottata" in singolare ensemble (violino, violoncello, chitarra e percussioni) su repertori brasiliani di confine, un omaggio a Monteverdi con Michel Godard, il virtuoso in chiave jazz dell'antico serpentone (7 dicembre), altra strana coppia con il medievalista ensemble Micrologus e il Daniele Sepe Und Rote Jazz Fraktion (21 dicembre) per un viaggio attraverso il tempo in Kronomakia, poi altra puntata jazz ma su un prezioso Settecento napoletano rivisitato (Cambiamo l'Aria, l'11 gennaio) con il Marco Sannini Quartet e il fenomenale sax di Javier Girotto. Inoltre, sul fronte italiano, uno dei più interessanti archetti della sua generazione, Massimo Quarta, in chiusura (19 aprile) con il Novecento storico di Messiaen, Bartók e Poulenc, quindi tanti valorosi artisti del Mezzogiorno d'Italia sempre su articolati progetti musicali: dall'eccellente Quartetto Savinio, ai pianisti Francesco Libetta, Costantino Catena, Leonardo Colafelice secondo premiato al Cleveland e allievo della scuola pugliese di Iannone; dal "Pollini della chitarra" Aniello Desiderio all'impeccabile Cappella Neapolitana di Antonio Florio con le voci di Pino De Vittorio e di Valentina Varriale.

E ancora: mostri sacri quali il pianista Stephen Hough (1 marzo) e il violoncellista Steven Isserlis con il pianista Olli Mustonen (18 gennaio), due soprani barocchi "doc", Roberta Invernizzi e Maria Grazia Schiavo, rispettivamente in cimento sul Cinque-Seicento e sul repertorio otto-novecentesco di Francia (nelle rispettive foto d'apertura: la violinista Isabelle Faust e Il Giardino Armonico di Giovanni Antonini; sopra, la violinista Victoria Mullova, il pianista Francesco Libetta. A seguire: il Quartetto Savinio, il Quartetto Indaco, Michel Godard).

Poi, gruppi di varia estrazione (Spira Mirabilis per un singolare primo piano sulla Sesta Sinfonia di Beethoven, Sentieri Selvaggi più l'eccezionale Carlo Boccadoro con una sfida anglo-americana per portare la Contemporanea al grande pubblico, il Trio Sitkovetsky, il Trio Gaspard, il Trio di Parma con l'asso Guglielmo Pellarin, primo corno dell'Orchestra di Santa Cecilia, il Quartetto Indaco attivo nelle dimore storiche (nelle foto: Spira Mirabilis, Sentieri Selvaggi).

Dunque, nomi d'alto calibro sia italiani che stranieri del panorama concertistico internazionale, una consapevole attenzione verso alcuni dei migliori artisti del nostro Sud, uno sguardo a 360 gradi sui diversi repertori in termini sia cronologici che di genere o di stile e una nuova apertura, a preludio dall'8 al 25 ottobre fra Domus Ars e Cinema Astra, sulla sperimentazione contemporanea. Ma anche, e innanzitutto, una vivace interazione progettuale pronta a rendere unici e praticamente imperdibili i 23 concerti in locandina, da quest'anno (inaugurazione esclusa) tutti di giovedì con orario anticipato alle 20.30 e, per la prima volta, al Teatro Sannazaro di via Chiaia.

In più, per i giovani under 30, una promozione senza precedenti, con abbonamento dal costo di appena 50 euro per l'intero cartellone compreso fra il prossimo 22 ottobre e il 19 aprile.

Forte e vincente riteniamo pertanto la svolta impressa con il primo vero e proprio cartellone firmato, dopo il primo anno di lavoro per la storica Associazione Alessandro Scarlatti, da Tommaso Rossi, flautista in prima linea tanto per il Barocco che per la Contemporanea, appassionato ricercatore, docente in Conservatorio e, stando agli esiti già ad oggi centrati, realmente valente direttore artistico, debitamente titolato e dunque con tutte le carte in regola. Il risultato? La vivace intelligenza della Stagione 2017-2018, presentata ieri mattina dal presidente Oreste de Divitiis e appunto dal vertice artistico Rossi (nelle foto sotto) nella platea del Teatro che ospiterà da quest'anno l'intera programmazione dal cuore della centralissima via Chiaia.

«Fra i desideri per il nuovo anno - ha precisato il presidente de Divitiis in esordio, dopo aver ringraziato i soci e i giornalisti intervenuti all'incontro stampa - avevo chiesto un maggiore coinvolgimento dei musicisti napoletani, un certo anticipo sulla presentazione per poter dare il via già in questi giorni alla campagna abbonamenti e un'ulteriore estensione del calendario. Tutti obiettivi andati a segno unitamente a un grande sforzo per sostenere ulteriori traguardi qualitativi che, spero, non sfuggano al pubblico e ad eventuali, nuovi sponsor».

A Tommaso Rossi, quindi, il compito di spiegare con dovizia di dettagli la Stagione. In prima battuta, il preambolo dedicato in ottobre alla sperimentazione contemporanea: quattro differenti prospettive (tre alla Domus Ars, l'ultima al Cinema Astra, con posto unico a 5 euro) rispettivamente giocate, la prima, in collaborazione con il Ravenna Festival (8 ottobre) sull'avanguardia russa firmata dalla straordinaria Sofia Gubaidulina con l'ensemble di contrabbassi Ludus Gravis e il solista-concertatore Daniele Roccato, la seconda e la terza su un doppio Stockhausen a dieci anni dalla morte (Il mistico, il 14 ottobre con l'Ensemble Dissonanzen; Il rivoluzionario, il 15 con lo ScarlattiLab/Electronics) e, la quarta, sulla sonorizzazione dal vivo in prima assoluta, con targa Edison Studio, della mitica "Corazzata Potëmkin" di Ėjzenštejn (25 ottobre al Cinema Astra), ai più resa celebre dalla parodia fantozziana (nelle immagini, la locandina e una scena dal film originale).

Poi, da domenica 22 ottobre, si entra in Stagione: «In apertura - illustra il direttore artistico - un prestigioso appuntamento denso di significati: la grande violinista Isabelle Faust al fianco de Il Giardino Armonico diretto da Giovanni Antonini eseguirà dal vivo per il pubblico napoletano due dei cinque concerti di Mozart recentemente incisi integralmente in un cofanetto pluripremiato dalla critica internazionale; il programma è completato da due Sinfonie di Haydn, autore cui il gruppo italiano sta dedicando un progetto ventennale che prevede la registrazione di tutte le sue sinfonie. A seguire la proposta di eccellenti pianisti italiani come Francesco Libetta, definito da Aldo Ciccolini uno dei più dotati interpreti della sua generazione, Leonardo Colafelice, a soli diciotto anni finalista alla XIV edizione del Concorso Arthur Rubinstein di Tel Aviv dove ha ottenuto 3 premi speciali, e Costantino Catena (nella foto sotto), da poco Yamaha Artist e protagonista di notevolissime uscite discografiche per l’etichetta giapponese Camerata, si passeranno il testimone tra novembre e dicembre in tre recital tutti focalizzati sul repertorio virtuosistico romantico».

Seguono nel mese di novembre due progetti appositamente commissionati dall’Associazione Scarlatti: «Il primo, il 9 novembre 2017, vede indiscusso protagonista l’attore Peppe Barra (nella foto sotto) impegnato, con il Circolo Artistico Ensemble in un originale progetto su L’Histoire de Babar di Poulenc e sul Carnevale degli animali di Saint-Saëns, che verrà replicato al Teatro Verdi di Salerno; il secondo, il 23 novembre 2017, è un viaggio musicale e testuale compiuto dal critico musicale Stefano Valanzuolo e dal Quartetto Savinio nel repertorio quartettistico russo tra Ottocento e Novecento, primo appuntamento di un ciclo che si svilupperà nei prossimi anni sulle diverse scuole nazionali, puntando su Ungheria e Boemia.

Completano la prima parte della stagione concertistica tre progetti legati all’incontro tra esperienze musicali inconsuete: il 7 dicembre un imprevisto omaggio alla musica di Claudio Monteverdi da parte del jazzista/compositore Michel Godard, virtuoso del serpentone, particolare strumento antico e d'uso per lo più ecclesiastico, antenato del basso tuba, qui trasformato in strumento contemporaneo; imperdibile l’appuntamento del 16 novembre con Viktoria Mullova, punto di riferimento assoluto del concertismo internazionale, che guida il suo eterogeneo gruppo in un omaggio musica tradizionale brasiliana suggestivamente denominato “Stradivarius in Rio”; infine il 21 dicembre l’originale incontro tra il gruppo di musica medioevale Micrologus e il musicista napoletano Daniele Sepe, nel ritorno a distanza di dieci anni del progetto Kronomachia, che sintetizza nel titolo, efficacemente, proprio questo incontro/scontro dialettico tra passato e presente.

(Nelle foto: Daniele Sepe, l'ensemble Micrologus, Javier Girotto, Steven Isserlis)

Il 2018 sarà aperto dal quartetto jazz di Marco Sannini che, con la guest star Javier Girotto, rielaborerà a suo modo la Scuola napoletana del ‘700 nel concerto intitolato”Cambiamo l’aria”.

Il 18 gennaio 2018 avremo l'onore di ospitare un duo stellare: quello del violoncellista inglese Stephen Isserlis al fianco del pianista/compositore svedese Olli Mustonen: i due grandi solisti saranno impegnati in un programma prevalentemente novecentesco che ha come baricentro, sempre nella ricorrenza della Rivoluzione d'ottobre, la musica russa;

il 22 febbraio l’orchestra Spira Mirabilis, straordinario complesso-laboratorio che suona senza direttore basando il proprio lavoro sulla capacità di relazione e di interplay tra i singoli componenti, punta ai massimi livelli con l’esecuzione della Sesta Sinfonia, "Pastorale" di Beethoven. Il 22 marzo il Trio di Parma prosegue il progetto sui Trii di Brahms con il prestigioso cornista Guglielmo Pellarin.

Il 29 marzo, altro appuntamento imperdibile con il funambolico trio formato da tre chitarristi: Aniello Desiderio, Zoran Dukic e Costas Cotsiolis, basato sulle eccezionali qualità tecniche di ciascuno ma anche su uno straordinario affiatamento musicale ed umano».

Passando poi allo strumento "voce": «I soprani Roberta Invernizzi e Maria Grazia Schiavo - prosegue Tommaso Rossi - saranno impegnate in due concerti molto diversi che mettono in luce aspetti diversi della vocalità; la prima, una delle più affermate interpreti della musica antica, è impegnata il 25 gennaio 2018, con i liutisti Ugo Di Giovanni e Craig Marchitelli, in un raffinato programma che spazia nel repertorio inglese del ‘600 mentre la seconda - in questi giorni in scena alla Scala di Milano per il Tamerlano di Händel diretto da Mehta, con Placido Domingo (ndr) - accanto al pianista Maurizio Iaccarino proporrà, il 15 marzo, un percorso lungo la melodia francese, tra fine ‘800 e inizio ‘900.

Infine il violinista Massimo Quarta, punto di riferimento del concertismo italiano e da sempre legato alle attività dell’Associazione Scarlatti (Settimane di musica d’insieme) con la pianista Stefania Redaelli, eseguirà, per il concerto di chiusura della stagione concertistica il 19 aprile, autori del ‘900 storico come Bartòk, Poulenc e Messiaen mentre il celebrato pianista Stephen Hough proporrà il 1° marzo un programma dedicato a Claude Debussy nel centenario della scomparsa, completato dall’"Appassionata" di Beethoven (nelle foto: i soprani Roberta Invernizzi, Maria Grazia Schiavo, Valentina Varriale; in basso, la Cappella Neapolitana diretta da Antonio Florio).

Significativa inoltre è la presenza di ensemble cameristici per la prima volta a Napoli come l’Ensemble Sentieri Selvaggi diretto da Carlo Boccadoro e del Trio Sitkovetsky.

Sentieri Selvaggi, in scena il 1 febbraio 2018, è oggi uno dei migliori ensemble europei per il repertorio contemporaneo, nato con lo scopo di avvicinare la musica contemporanea al grande pubblico. Il Trio Sitkovetsky, atteso l’8 febbraio, è una delle formazioni cameristiche più interessanti del panorama internazionale, paragonato sulla stampa al mitico Trio Beaux Arts».

Assai significativa, entro una simile varietà di proposte, si rivela inoltre la volontà di valorizzare costantemente il repertorio napoletano del ‘700, così come leggibile attraverso il consolidato rapporto con la Cappella Neapolitana diretta da Antonio Florio, protagonista la scorsa stagione di uno dei capitoli di maggiore pregio e ora, impegnata il 12 febbraio 2018, di un divertente quanto scatenato poutpourri intitolato “Festa napoletana” con la presenza delle voci soliste di Giuseppe De Vittorio e Valentina Varriale.

Uno spazio importante viene infine aperto a giovani formazioni cameristiche di rilievo, per la prima volta a Napoli. Si inaugura un’intesa con il progetto "Le Dimore del Quartetto", iniziativa a livello nazionale che risponde concretamente alla necessità di formazione dei giovani quartetti d’archi valorizzando il patrimonio artistico e architettonico del nostro Paese, rappresentati quest’anno dal Quartetto Indaco – finalista al Premio Borciani – mentre certamente apprezzato sarà il debutto del Trio Gaspard, premiato alla International Jospeph Joachim Chamber Music Competition di Weimar».

SCARLATTI CONTEMPORANEA

Scarlatti Contemporanea è la nuovissima proposta dell’Associazione Alessandro Scarlatti, che dedica 4 appuntamenti ai nuovi linguaggi musicali. La rassegna ruota attorno a due direttrici fondamentali, legate a un duplice anniversario: da un lato il centenario della Rivoluzione Russa, dall’altro il decennale della scomparsa di Karlheinz Stockhausen.

Al centenario della Rivoluzione Russa del 1917 sono dedicati il primo e l’ultimo evento, che vedono la presenza, rispettivamente, dell’ensemble di contrabbassi Ludus Gravis, diretto da Daniele Roccato e di Edison Studio, il collettivo di compositori elettronici impegnato nella sonorizzazione dal vivo del grande classico del cinema muto, La corazzata Potëmkin, la cui colonna sonora live, commissionata dalla Cineteca di Bologna, verrà presentata in prima assoluta mercoledì 25 ottobre al Cinema Astra in collaborazione con l’Università Federico II, ArciMovie e Paralleo 41. Se nell’operazione musicale di Edison Studio è chiaro il riferimento al tema della Rivoluzione d’Ottobre e alla Russia, nel concerto di Ludus Gravis - domenica 8 ottobre alla Domus Ars - i richiami avvengono in maniera indiretta. La presenza di composizioni di Sofia Gubadulina sono un riferimento a un’artista che, formatasi nell’ideologia sovietica (è nata nel 1931) è riuscita a sviluppare un suo stile del tutto originale, fino ad essere bollata come “irresponsabile” dal regime comunista, riuscendo però, nel progressivo allentarsi della politica totalitaria dell'URSS, a evitare le persecuzioni cui era stato sottoposto, tra gli altri, Šostakovič, che, peraltro, fu uno dei suoi primi estimatori.

A Karlheinz Stockhausen, nel decennale della scomparsa, è dedicato un vero e proprio focus di due giornate sabato 14 e domenica 15 ottobre presso la Domus Ars in collaborazione con l’Associazione Dissonanzen e con il patrocinio del Goethe Institut Neapel. Il primo concerto è imperniato sull’incontro tra il virtuoso clarinettista Michele Marelli, oggi tra i più accreditati interpreti a livello internazionale della musica di Stockhausen, che ha seguito dapprima come allievo e poi come interprete di riferimento; Agostino Di Scipio, compositore di fama internazionale e responsabile dello ScarlattiLab/electronics; l’Ensemble Dissonanzen, storico organico cameristico, che da circa 25 anni produce e promuove la musica contemporanea nella città di Napoli.

Stockhausen è stato forse il compositore del XX secolo più difficile da definire, da incasellare in una precisa appartenenza stilistica: tema del primo dei due appuntamenti, intitolato Stockhausen il Mistico, è un percorso attraverso brani caratterizzati da un forte afflato metafisico: Uversa per corno di bassetto ed elettronica fa parte dell’opera monumentale Klang, all’interno del quale rappresenta la sedicesima ora, associata al colore arancione. Il secondo concerto, che abbiamo intitolato, Stockhausen il Rivoluzionario, sviluppa due aspetti del pensiero di Stockhausen che sono perennemente connessi nella sua opera: da un lato il riferimento alla tradizione tedesca presente nei Klavierstücken; dall'altra la forza innovativa della pura sperimentazione sonora di Gesang der Jünglinge e ancor più di Mikrophonie I. La realizzazione dei brani è il frutto dell'attività dello Scarlattilab\electronics, uno dei tre contenitori laboratoriali dell'Associazione Scarlatti. Questo laboratorio promuove la ricerca e la sperimentazione nell’ambito della musica contemporanea, curando sia la nascita e lo sviluppo di progetti compositivi, sia la costruzione e crescita dei processi esecutivi della nuova musica elettronica. Affidato ad Agostino Di Scipio e Giancarlo Turaccio, si avvale in quest’occasione anche della collaborazione di Maria Cristina De Amicis.

PARLIAMO DI MUSICA per le scuole

Inaugurato nella stagione 2016-2017, l ’esperimento di creare un linguaggio che possa raggiungere e coinvolgere i giovani in età adolescenziale ed accompagnarli in una esperienza di contatto con un repertorio musicale per loro spesso inesplorato, ha portato risultati inaspettati in termini numerici, coinvolgendo circa 1500 ragazzi e un totale di 10 istituti del territorio regionale tra Scuole Medie e ai Licei che hanno partecipato ad un totale di 5 lezioni/concerto interagendo con gli artisti protagonisti di concerti della stagione concertistica dell’Associazione Scarlatti.

Per il periodo 2017/2018 questo esperimento viene ampliato a 6 appuntamenti: mettere in relazione la musica con le materie di studio, allo scopo di allargare l’insieme delle competenze, provocare un ascolto consapevole e attento sono gli obiettivi fissati per l’anno in corso sulla base dell’esperienza acquisita; creare schede informative adeguate e questionari multi-risposta per valutare l’impatto del progetto sono le strategie operative scelte, da quest’anno avvalendosi anche della collaborazione di studenti universitari tirocinanti frutto di un’intesa con l’Università Federico II e l’Istituto Universitario Orientale. A questo progetto partecipano anche gli studenti del Liceo Umberto I e del Liceo Musicale Palizzi-Boccioni, impegnati in un percorso di alternanza scuola/lavoro, finalizzato alla comunicazione degli eventi musicali.

IL PROGETTO “MUSICA E SOCIETÀ”

La Associazione Alessandro Scarlatti fin dal lontano 2008 ha intrapreso una serie articolata di progetti dedicati al mondo dell’infanzia. Il progetto di partenza “La musica in mano ai criaturi” è nato con l’intento di avvicinare alla musica i bambini fin dai 3 anni d’età; successivamente si è sviluppato nella formazione del un coro del voci bianche “Gli angiulilli di Napoli” in collaborazione con la IC Paolo Borsellino. A partire dal 2011 le attività si sono sviluppate nel “Progetto Musica e Società”, vincitore per il triennio 2013/2015 di un bando della Fondazione con il Sud.

Dopo più di 5 anni, con il periodo 2017/2018 si conclude consensualmente la collaborazione con la IC Paolo Borsellino - ormai autosufficente per quanto riguarda l’educazione musicale - e si apre un nuovo rapporto con una scuola che abbraccia la platea del quartiere della Sanità: la IC Casanova-Costantinopoli. Presentandosi ad una nuova platea scolastica si applicherà la prassi già sperimentata con successo, tenendo ben saldi gli obiettivi di miglioramento generale dell’autostima, della capacità di lavorare in gruppo e non ultimo del rendimento scolastico attraverso un utilizzo della esperienza musicale di gruppo. Le attività si concentreranno sulla formazione di un coro di voci bianche, chiamato “Coro MusiCasanova”, di circa 30 bambine e bambini, continuando a seguire le linee generali del cosidetto “metodo Abreu”.

TANTE NOVITÀ

Molte le novità per la Associazione Alessandro Scarlatti e per il suo modo di proiettarsi verso la città e verso il suo pubblico: prima fra tutte la nuova sede dei concerti che, dopo i movimentati avvenimenti dell’anno scorso, si consolida nel Teatro Sannazaro, piccolo gioiello ottocentesco nel centro della città, e profondamente legato alla storia della associazione che qui realizzò la primissima edizione della Musica d’Insieme nel 1971. Saranno a disposizione degli abbonati convenzioni con i garage Morelli e Gran Garage a via Cappella Vecchia.

Anche l’orario dei concerti viene anticipato alle ore 20.30, mentre la assoluta maggioranza degli appuntamenti ( tranne 2..) sono previsti di giovedì.

Nuovissima anche la veste grafica di manifesti e programmi di sala, affidati alla agenzia Babeladv di Alessandro Leone. Rinnovato il sito internet, attivissime le due pagine Facebook che superano i 2.000 followers, un canale YouTube dedicato principalmente a far conoscere i risultati artistici dei progetti Musica e Società, ScarlattiLab e Parliamo di Musica, un canale Instagram con foto dei concerti, e un canale Soundcloud raggiungibile tramite il nostro sito dove verranno caricati clip dal vivo dei nostri concerti.

Proseguirà la collaborazione con “Il cartellone musicale” di Radio3 - che offre ogni sera un concerto o un'opera in diretta o in differita dai cartelloni della maggiori istituzioni musicali italiane, dai festival, dalle rassegne più prestigiose - con la diffusione di registrazioni di concerti della nostra Stagione Concertistica, come già avvenuto nella scorsa stagione con i concerti live di Cappella Neapolitana e Concerto Italiano di Rinaldo Alessandrini.

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