Data attesissima, quella di stasera (ore 21, al Teatro della Palme) in cartellone a Napoli con la seconda proposta della concertistica targata Associazione Alessandro Scarlatti che, in via del tutto eccezionale, ospita uno dei migliori direttori d'orchestra dell'attuale panorama internazionale: l'inglese Daniel Harding (nelle foto d'apertura), sin dagli esordi indicato come il grande erede di Claudio Abbado e per diletto pilota d'aerei appassionato, qui alla guida di una formazione a lui cara da sempre quale la Gustav Mahler Chamber Orchestra (nella foto in basso) per rileggere, come da programma superclassico, le ultime tre Sinfonie di Mozart, la K. 543, l'inossidabile K. 550 e la magnifica "Jupiter".
Nato a Oxford, Daniel Harding ha iniziato la sua carriera come assistente di Sir Simon Rattle alla City of Birmingham Symphony Orchestra e ha debuttato con questa formazione nel 1994. È stato quindi assistente di Claudio Abbado nei Berliner Philharmoniker con i quali ha fatto il suo debutto al Festival di Berlino nel 1996. A seguire: Direttore musicale principale della Swedish Radio Symphony Orchestra, Direttore ospite principale della London Symphony Orchestra e Music Partner della New Japan Philharmonic, Direttore artistico della Ohga Hall in Karuizawa, Giappone e recentemente insignito del titolo a vita di Conductor Laureate della Mahler Chamber Orchestra, di cui è stato, dal 2003 al 2011, Direttore principale e Direttore musicale. Fra gli altri incarichi, è stato nominato Direttore principale della Trondheim Symphony in Norvegia (1997-2000), Direttore ospite principale della Norrköping Symphony in Svezia (1997-2003) e Direttore musicale della Deutsche Kammerphilharmonie Bremen (1997-2003). È inoltre regolarmente invitato a dirigere la Staatskapelle di Dresda, i Wiener Philharmoniker, Royal Concertgebouw, l’Orchestra del Bayerischer Rundfunk, Orchestra del Gewandhaus di Lipsia e la Filarmonica della Scala. Ha inoltre diretto i Münchner Philharmoniker, l’Orchestre National de Lyon, la Oslo Philharmonic, la London Philharmonic, la Royal Stockholm Philharmonic, l’Orchestra di Santa Cecilia. Negli U.S.A. e in Canada si è esibito a capo della New York Philharmonic, Boston Symphony, Philadelphia Orchestra, della Los Angeles Philharmonic e Chicago Symphony Orchestra. Per quel che riguarda la lirica, ha inaugurato nel 2005 la stagione operistica milanese debuttando alla Scala con Idomeneo (di cui resta l'esemplare registrazione in video con relativo approfondimento storico-drammaturgico promossa da Banca Intesa), nel 2007 vi ha diretto Salome, nel 2008 Il castello del duca Barbablù e Il prigioniero, nel 2011 Cavalleria rusticana e Pagliacci premiati con il “Franco Abbiati”. La sua esperienza in campo operistico include anche Ariadne auf Naxos, Don Giovanni e Le nozze di Figaro al Festival di Salisburgo con i Wiener Philharmoniker, The turn of the screw e Wozzeck alla Royal Opera House, Covent Garden, Il ratto dal serraglio alla Staatsoper di Monaco, Il flauto magico a Vienna. Molto legato al Festival di Aix-en-Provence, vi ha diretto nuove produzioni di Così fan tutte con la regia di Patrice Chéreau, Don Giovanni firmato Peter Brook, The turn of the screw con la regia di Luc Bondy, La traviata riletta da Peter Mussbach, Evgenij Onegin da Irina Brook e Le nozze di Figaro da Vincent Boussard. Nel 2012/13 è tornato alla Scala con Falstaff e ha debuttato alla Deutsche Staatsoper di Berlino e alla Wiener Staatsoper con il Wagner dell'Olandese volante.
In campo discografico, le sue recenti registrazioni per Deutsche Grammophon della Decima Sinfonia di Mahler con i Wiener Philharmoniker e dei Carmina Burana di Orff con l’Orchestra del Bayerischer Rundfunk hanno ottenuto un vasto successo di critica. Legato in precedenza a Virgin/EMI, Harding ha registrato la Quarta Sinfonia di Mahler con la Mahler Chamber Orchestra, la Terza e la Quarta Sinfonia di Brahms con la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen, Billy Budd con la London Symphony Orchestra (Grammy Award come migliore registrazione operistica), Don Giovanni e The turn of the screw (premio Gramophone, Choc de l’Année 2002 e Grand Prix de l’Académie Charles-Cros) con la Mahler Chamber Orchestra.
Nel 2002 il Governo francese gli ha conferito il titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres, mentre nel 2012 è stato eletto membro dell’Accademia Reale Svedese di Musica. Fenomenale curriculum a parte, quale la marcia in più sul podio di Daniel Harding? Sin da quando esordì per la prima volta in Campania, quindici anni fa a Villa Campolieto per Musicalia 2001 su scelta e con la direzione artistica di Alessandro Carputi in pagine di Henze, Rihm e Brahms con un solista di pari prestigio, il violinista Renaud Capuçon, Harding sfoderò quelle che debitamente sottolineammo, così come poi riconosciute da tutti, le sue qualità distintive: vale a dire, grande lucidità analitica, senso dello stile e degli equilibri dinamici, intelligenza metrica, saldo controllo sia del dettaglio che dell'insieme, una tecnica direttoriale superba e un'onestà di approccio che, da sempre, lo hanno visto salire sul podio e alla testa delle migliori compagini del mondo con atteggiamento autentico, da meraviglioso antidivo. Dove va lui e quando dirige, grazie a Dio, non si mobilita la cronaca mondana, non gli si dedicano sale né gli si offrono lauree gratuite, ma si celebra come attraverso un rito la trasmissione di un messaggio altissimo, dalla scrittura originale in partitura all'ascolto del pubblico di oggi. Un po' come per il grande pianista Richter.
Nell'occasione, dirigerà dunque un'orchestra giovane ma prestigiosa, formata da quaranta musicisti provenienti da paesi di tutto il mondo. In tale scelta, tra l'altro, si ribadisce quel passaggio ideale di testimone fra lui e il più grande direttore d'orchestra italiano del dopo Toscanini: fondata infatti nel 1997 su iniziativa di Claudio Abbado e di un gruppo di elementi della Gustav Mahler Jugendorchester desiderosi di continuare a suonare insieme anche dopo aver raggiunto i limiti d’età dell’orchestra giovanile, la compagine si è sviluppata in breve tempo come uno degli ensemble artisticamente più interessanti e di successo del panorama della musica classica. Fra le sue residenze e le grandi tournée in tutto il mondo, l’orchestra è in viaggio per circa duecento giorni all’anno, è assolutamente indipendente, suona ai massimi livelli e, finora, si è esibita in 35 paesi di tutto il mondo. E non è un caso che la Mahler Chamber Orchestra, dopo aver sperimentato le doti come direttore principale e musicale dal 2003 al 2011 di un giovane Daniel Harding anch’egli cresciuto alla “scuola” di Abbado – dopo aver lavorato al fianco di Sir Simon Rattle – e di lì approdato come assistente del maestro italiano al podio dei Berliner Philharmoniker con cui ha debuttato nel 1996, ha deciso di nominarlo quale proprio Conductor Laureate a vita.
Si ricorda infine che, per sopraggiunti motivi di inagibilità, la prevista sede di Castel Sant'Elmo da qui in avanti sarà sostituita dal Teatro di Corte del Palazzo reale (con servizio bus da Piazza Vanvitelli a Piazza del Plebiscito) e per soli tre appuntamenti (quello di stasera e i due capitoli che rispettivamente ospiteranno l'Ensemble del Sud e l'Orchestra Accademia Mozart) dall'antica sede del Teatro Delle Palme.
Domenica 9 ottobre 2016 Teatro delle Palme – ore 21.00
Costo del biglietto Intero: 15 Euro Ridotto giovani ( under 30); 10 Euro Last minute: 3 Euro (under 25) in vendita un’ora prima del concerto.
Infoline 081 406011 www.associazionescarlatti.it info@associazionescarlatti.it
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