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Paola De Simone

«La grande musica per tutti: in termini di varietà delle proposte in cartellone, per l'accessibilità dei prezzi, per l'apertura a diverse fasce di fruizione». È con tale slogan che Tommaso Rossi, apprezzatissimo flautista sia per il repertorio antico che per il contemporaneo e, dallo scorso giugno, nuovo direttore artistico dell'Associazione Alessandro Scarlatti di Napoli, ha siglato la prossima stagione di concerti in occasione della prima presentazione ufficiale del suo importante incarico, avvenuta stamattina in conferenza stampa a Palazzo Zevallos di Stigliano al fianco del presidente della storica Associazione, Oreste de Divitiis. Nell'illustrare il cartellone, entrambi hanno ringraziato il pubblico dei soci e gli sponsor sostenitori per poi soffermarsi sull'importanza delle iniziative laboratoriali e di formazione. Uno ScarlattiLab nato cinque anni fa con il solo segmento barocco ed ora ampliato anche al jazz e all'elettronica, cui va aggiunta un'ulteriore promozione del progetto "Musica e società" finalizzato alla divulgazione della musica in aree difficili con sede pilota alla "IC Paolo Borsellino" e prossima annualità affidata alle cure del maestro Giuseppe Mallozzi per la formazione di un coro di voci bianche più un ensemble di flauti dolci per un totale di 25 elementi, compresi fra i 7 e i 13 anni, da far interagire con l'Orchestra dei Quartieri Spagnoli. Un invito al sostegno di tali attività ribadito in video anche dal testimonial Peppe Barra e dall'adesione alla piattaforma Meridonare, prima organizzazione di crowfounding sociale del Sud nata per iniziativa della Fondazione Banco Napoli per la promozione di progetti socio-culturali e civici. Accanto alle mini-rassegne dedicate all'unione di musica e parole, alla valorizzazione degli organi storici in Campania e alla formazione degli studenti all'ascolto, quindi, il filone principale dei concerti già illustrati dalla Quinta giusta nell'articolo dello scorso 5 settembre e al via il prossimo 5 ottobre all'Auditorium di Castel Sant'Elmo. (Nelle foto sotto, i luoghi: Castel Sant'Elmo e Auditorium; il Teatro di Corte di Palazzo Reale).

Tuttavia, nell'occasione dell'incontro stampa di stamattina, il neo-direttore artistico, dopo aver apprezzato le parole d'incoraggiamento a lui porte dall'uscente Renato Bossa nel passaggio di testimone, ha

innanzitutto tenuto a sottolineare la scelta di un evento inaugurale legato al solco laboratoriale, nato unendo le risorse locali con una voce regina del jazz di caratura internazionale quale Norma Winstone che, nel 2005 alla Chiesa di S. Caterina da Siena, fu protagonista a Napoli con Marco Sannino e l'Ensemble Dissonanzen per il Centro di Musica Antica. Ensemble di cui ad oggi fa parte - di qui la felice liason - il flautista Tommaso Rossi.

Quindi l'ultima tappa della tournée della Mahler Chamber Orchestra diretta dal grande Daniel Harding, l'Orchestra Accademia Mozart (altra creatura abbadiana) e il Wiener Concert Verein per quel che riguarda gli organici più ampi. Poi il tracciato dei Quartetti con le formazioni di Cremona (al Teatrino di Corte), Venezia e il Modigliani accanto alla pianista Beatrice Rana con programma debitamente corretto rispetto alla locandina (op. 41 n. 3 e Quintetto op. 44 di Schumann), le altre formazioni da camera mentre, ancora per il canto, si segnala la presenza della voce leader del Micrologus, Patrizia Bovi, nel programma dedicato alle tre fedi (cristiana, ebraica e islamica). Inoltre, largo alle presenze napoletane d'eccellenza (napoletano è lo stesso Tommaso Rossi, tra l'altro nipote del caposcuola Vincenzo Vitale) fortemente volute quest'anno dal presidente dell'Associazione: il pianista Ciro Longobardi, lo straordinario chitarrista Aniello Desiderio, classe 1971 e «vincitore ad appena quindici anni del Premio Cuba - ricorda Rossi - con Leo Brouwer in giuria, assente da troppo tempo (18 anni) dal palco dell'Associazione», il baritono Enrico Marrucci e il pianista Gianni Gambardella con una particolarissima serata dedicata a Cervantes a 400 anni dalla morte. Infine l'accento sia sulla musica antica - con la Cappella Neapolitana di Antonio Florio più la chiusura con Rinaldo Alessandrini e il suo Concerto Italiano in omaggio a Monteverdi e alla più alta tradizione seicentesca - sia su un Novecento storico con focus sulla Prima Guerra Mondiale con musiche di Stravinskij, il tutto affidato alla narrazione di Corrado Augias e all'Ensemble del Sud diretto da Marcello Panni. Termine della stagione, il 29 marzo: «Troppo breve?» domanda il presidente de Divitiis riprendendo il parere di alcuni abbonati. «In realtà in questi giorni - risponde al termine dell'incontro - stiamo definendo i dettagli economici di un'ulteriore iniziativa che porterà in locandina altre e nuove sorprese».

Tommaso Rossi

flauto, flauto dolce e traversiere

direttore artistico dell'Associazione Alessandro Scarlatti

Tommaso Rossi si è diplomato in flauto traverso presso il Conservatorio di Napoli, sotto la guida di Pasquale Esposito, perfezionandosi in seguito con Mario Ancillotti presso la Scuola di musica di Fiesole, dove ha conseguito il diploma finale con il massimo dei voti. Ha conseguito il diploma di flauto dolce con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore sotto la guida di Paolo Capirci presso il Conservatorio di Latina, perfezionandosi con Pedro Memelsdorff in flauto dolce e con Jesper Christensen in Musica da Camera, presso la Schola Cantorum Basiliensis. Partecipa stabilmente all’attività concertistica e discografica de I Turchini di Antonio Florio con cui ha inciso per OPUS 111, Naïve, Eloquentia, Dynamic, Glossa e ha suonato in qualità di solista in numerosi Festival Internazionali (Utrecht, Barcellona, Schleswig-Holstein, Siviglia, Brema, Ambronay, Lisbona, Halle, Bruxelles, Città del Messico, Parigi, Il Cairo, Rabat, Madrid, Bergen, Vienna, Bruxelles, Settembre Musica di Torino, Accademia di Santa Cecilia, Amici della Musica di Palermo, Teatro S. Carlo, Associazione A. Scarlatti, GOG, Amici della Musica di Perugia, Festival di Zagabria, Accademia Filarmonica di Verona, Copenaghen Renaissance Festival, Opera di Losanna). Nel 2010 ha fondato l’Ensemble Barocco di Napoli con cui ha registrato un cd di sonate e cantate di Alessandro Scarlatti per voce di soprano e flauto per l’etichetta Stradivarius e ha realizzato concerti per l’Associazione “Scarlatti” di Napoli, Il festival Cusiano di Musica Antica, l’Opera Giocosa di Savona, il Festival barocco “Leonardo Leo”. Nel 2013 ha pubblicato la prima registrazione assoluta delle Sonate di Leonardo Leo per flauto dolce e basso continuo. Ha registrato con l’Ensemble Dolce e Tempesta i concerti di Nicola Fiorenza per flauto dolce e recentemente ha pubblicato per l’etichetta Stradivarius le 12 Fantasie a flauto solo di Georg Philipp Telemann. Ha studiato il flauto traversiere con Marcello Gatti, strumento con il quale si è più volte esibito in qualità di solista in campo internazionale (Arsenal di Metz, Opera di Montpellier, Opera di Losanna). Con l’etichetta Eloquentia ha registrato il concerto in sol maggiore per traverso, archi e basso continuo di Leonardo Leo. Si dedica come interprete e organizzatore da anni anche al repertorio contemporaneo. È uno dei soci fondatori e presidente dell’Associazione Dissonanzen di Napoli. Con L’Ensemble Dissonanzen ha suonato presso importanti istituzioni musicali italiane ed internazionali quali Ravello Festival, Festival Time Zones, Traiettorie di Parma, Ravenna Festival, Amici della Musica di Modena, Associazione Scarlatti di Napoli, GOG di Genova, Guggenheim Museum di New York, Festival del Cinema italiano di Annecy, Festival di Salisburgo. Con l'Ensemble Dissonanzen ha inciso per Niccolò, la Mode Records, Die Schachtel. È docente di flauto dolce presso il Conservatorio di Musica di Cosenza dove è curatore scientifico del progetto internazionale di formazione “La Follia”. Laureato con lode in storia della musica presso l'Università "Federico II" di Napoli, suoi contributi sono apparsi sulle riviste SuonoSud, Meridione e l’Acropoli. Con un suo intervento ha partecipato al XV colloquio di musicologia del Saggiatore Musicale, al recente Convegno su Niccolò Jommelli organizzato dal Conservatorio di Napoli e al convegno “Marchitelli, Mascitti e la Scuola Strumentale napoletana” organizzato dall’Istituto Abruzzese di Storia Musicale.

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