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Paola De Simone

«Sin da sabato a sera della scorsa settimana - riportano le cronache napoletane settecentesche del primo settembre 1722 in riferimento al 29 agosto - si dié principio alla recita dell'opera in musica in lingua napoletana intitolata Il trionfo di Bacco nel teatro de' Fiorentini, quale, e per la composizione delle parole e per quelle della musica, ha meritato un universale applauso». Si trattava, cogliendo appieno una delle radici più autentiche della cultura musicale e teatrale di Napoli, de "La festa de Bacco, commeddeja de Col'Antuono Feralintisco. Posta in musica - secondo quanto recita il libretto a stampa edito in quell'anno a Fontana Medina - da lo segnore Lonardo Vinci. Da rappresentarese a lo Triato de li Shiorentine a l'Autunno dell'anno che 'corre 1722. Addedecata a Sò Amenenzeja l'amenantissemo segnore Cardenale Mechele Federico de li conte D'Althann". Ebbene quel titolo del compositore Leonardo Vinci e quel genere, la "commedeja pe' mmuseca napoletana", ceppo fondamentale sul quale si modella l'opera buffa partenopea contaminando elementi della comicità di sempre, latina e dell'Arte, più la tradizione degli Intermezzi, torneranno per una sera grazie alla stagione della Pietà de’ Turchini che si conclude stasera (ore 20) a Villa Pignatelli nel segno di tale commedia musicale in lingua napoletana. A ricostruirla con fantasiosa e giocosa riscrittura drammaturgica, lo straordinario basso-baritono Filippo Morace (nella foto sopra), partendo dall’importante rinvenimento di alcune arie superstiti e dunque restituendo il titolo del grande compositore di Scuola napoletana dedicato appunto alla “Festa di Bacco” ma con il titolo di “Tessere da una commedeja pe’ mmuseca”. Lo spettacolo-concerto è interpretato da specialisti del Barocco diretti da Stefano Demicheli: il mezzosoprano Giuseppina Bridelli (nella foto in basso), lo stesso Morace e i Talenti Vulcanici della Pietà de’ Turchini. Il progetto assai prezioso è ideato da Paologiovanni Maione, la revisione delle partiture è di Giacomo Sances. L’appuntamento è in programma a Napoli in occasione della Notte Europea dei Musei con biglietto d’ingresso a un euro, in collaborazione con Leonardo Vinci Opera Omnia e Wine & the City per una degustazione di vini.

“La Festa di Bacco” di Leonardo Vinci, su testo del librettista maggiormente celebre per il genere, Francesco Antonio Tullio, avrebbe dunque debuttato nel 1722 al Teatro dei Fiorentini registrando un grande successo come testimoniano, oltre alle cronache citate in apertura, le riprese del ‘23 nella dimora del marchese Cesare Michelangelo D’Avalos, e del ‘32 al Teatro Nuovo. Al centro, intrecci amorosi entro un’azione arcadica ambientata nelle campagne del napoletano durante i riti propiziatori per la vendemmia quanto, in special modo, un esempio importante dal corpus delle commedie vinciane, maestro del genere comico, a noi giunto soltanto in frammentaria memoria. Le arie della “Festa di Bacco” sono custodite presso la Santini-Bibliothek di Münster in Germania.

Sabato 21 maggio 2016 - ore 20.00

Napoli, Veranda Neoclassica di Villa Pignatelli

Tessera da una commedeja pe’ mmuseca, “La Festa di Bacco” di Leonardo Vinci (1722, Napoli)

Stefano Demicheli, direttore

Giuseppina Bridelli, mezzosoprano

Filippo Morace, basso

Talenti Vulcanici della Pietà de’ Turchini

Ideazione del progetto: Paologiovanni Maione

Drammaturgia: Filippo Morace

Revisione delle partiture: Giacomo Sances

Nell’ambito della Notte Europea dei Musei

In collaborazione con: Leonardo Vinci Opera Omnia

Degustazione a cura di: Wine & the City

Biglietto d’ingresso al Museo: 1 euro (un euro)

Info: coordinamento@turchini.it oppure tel. 081.402395 (dalle 9.00 alle 15.00, dal lunedì al venerdì)

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