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  • Paola De Simone

Ottantotto Sonate che, pianisticamente, risultano delle vere delizie tanto per l'esecutore che per l'ascoltatore costituendo, ciascuna, dei piccoli mondi di genuina tempra partenopea, inclini al canto, ad uno stile galante più che della Mitteleuropa di tornitura mediterranea, aperti ai tipici giochi di contrasto, ritmico e chiaroscurale, quanto al semplice e qui piuttosto libero schema formale in un unico tempo bipartito dello Scarlatti figlio. Il tutto, fra armonie armonie preziose, passaggi e progressioni della migliore scuola napoletana settecentesca, strumentale e, soprattutto, operistica. Si tratta dell'integrale delle Sonate per pianoforte, ambizioso progetto di cui il pianista partenopeo Dario Candela ha appena inciso in cd (Cimarosa. Complete Piano Sonatas, vol. I) i primi 44 esempi per la prestigiosa etichetta Dynamic. Volume primo di cui domani, venerdì 18 marzo (ore 18), egli stesso parlerà proponendone una selezione di 28 numeri nella Sala Scarlatti del Conservatorio "San Pietro a Majella" di Napoli al fianco del noto critico Sandro Cappelletto chiamato ad introdurre la rara e raffinata iniziativa.

La proposta, dal titolo "Cimarosa nei luoghi di Cimarosa" presentata inoltre da Dinko Fabris, rientra nel ventaglio di manifestazioni organizzate dal Conservatorio attualmente diretto da Elsa Evangelista che, dopo la cerimonia d’avvio delle celebrazioni ufficiali per il bicentenario della morte di Giovanni Paisiello, mira a portare all'attenzione del pubblico storia e repertorio musicale di quell'aureo periodo di fine Settecento. L’evento sarà infatti incorniciato anche da un’esecuzione musicale sul prezioso pianoforte di Paisiello, donato al compositore napoletano dalla zarina Caterina II di Russia nel 1781 e conservato presso il Conservatorio di Napoli. «Il suono del tempo – annuncia il direttore Evangelista – sarà il leitmotiv delle celebrazioni paisielliane del "San Pietro a Majella": il suono ascoltato dallo stesso Paisiello, che rivivrà ad ogni concerto». Grazie al recente restauro, che lo ha riportato in vita dopo più di un secolo di oblio – grande l'emozione nell’ascoltare lo strumento durante la serata inaugurale delle celebrazioni paisielliane – saranno suonate sullo strumento originale composizioni dello stesso Paisiello (Sonata in Sol maggiore "Richiamo di caccia") e dei due suoi maestri al Conservatorio di S. Onofrio a Capuana, Francesco Durante (Studio-fuga in do minore ) e Carlo Cotumacci (tre Toccate in do minore, in la minore, in la minore), interpretate dall'organista Livio De Luca, docente del Conservatorio di Napoli.

«Le 88 Sonate per strumento a tastiera di Domenico Cimarosa – scrive Cappelletto nelle sue note al cd – provengono da copie manoscritte non autografe». Dunque, prosegue: «Incerta è la datazione» e, in aggiunta, «incertissime, probabilmente molteplici anche le occasioni compositive: personale diletto dell'autore, scopi didattici, riservate serate concertistiche, desideri velocemente esauditi di qualche nobiluomo o nobildonna incontrati nelle corti dove a lungo ha soggiornato? Nella loro brevità, una paginetta, poche battute, alcune sonate sembrano degli appunti, degli schizzi insieme conclusi e destinati a possibili futuri sviluppi». Relativamente poi all'esecuzione, pulitissima, di rara sensibilità espressiva per colori e fioriture, finanche dalle singolari scelte metriche (molto più lenta del consueto è ad esempio la n. 9 in re minore, un 6/8 secondo l'edizione curata da Vincenzo Vitale in Andantino si presume "camminato") e immaginata come un "unico racconto", Dario Candela ne spiega le coordinate essenziali: «Ho prediletto due aspetti in assoluto: il contrasto e la cantabilità. A mio avviso? Le Sonate di Cimarosa rappresentano uno scrigno di idee melodiche dove la verticalità, ridotta al minimo, è solo una stampella che regge la voce sovrana, il canto. [...] E poi c'è l'universo napoletano dei contrasti, fatto di gouaches, schizzi, bozzetti, panorami, dove alla freschezza di una vena compositiva cresciuta tra lazzi di corte e lazzari di strada si alterna, talvolta, la tenera malinconia e e l'accorata tristezza che sempre hanno fatto da pendant nella cultura di questa città». L'originale progetto cimarosiano di Dario Candela, dopo la tappa napoletana, sarà portato negli altri luoghi del grande compositore, a partire dalla città natale di Aversa per poi toccare le principali capitali europee che ebbero ad ospitarlo quali San Pietroburgo, Vienna, Varsavia e Venezia, dove Cimarosa morì nel 1801 dopo aver composto l'ultima sua opera, Artemisia, per il palcoscnico del Teatro La Fenice.

Si ricorda infine che, un’ora prima del concerto, sarà possibile visitare la mostra "Splendori della Scuola Napoletana. Giovanni Paisiello tra il Regno di Napoli e le Corti d’Europa" allestita nella Sala intitolata a Riccardo Muti.

Dario Candela. Musicista eclettico, Dario Candela si forma a Napoli (diploma di Pianoforte, Musica corale - Direzione di coro e Composizione) quindi in Francia come allievo di Aldo Ciccolini e si laurea in Lettere all'Università "Federico II", vincendo una borsa di ricerca e collaborando per progetti di ricerca musicologica. Suona da solista e in varie formazioni cameristiche collaborando in decine di concerti con i Virtuosi Italiani, i Solisti del San Carlo, Rocco Filippini, Alain Meunier, Antony Pay, Francesco Manara, Luca Signorini, e inoltre con Aldo Ciccolini, Bruno Canino e Roberto De Simone, in sedi e enti come il Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Mercadante di Napoli, Teatro de la Commedie Française di Parigi, Teatro delle Erbe di Milano, Università Bocconi di Milano, Accademia Filarmonica e Dams di Bologna, Teatro Studio Auditorium della musica di Roma, Ass. Scarlatti di Napoli, Società dei Concerti dell'Aquila e all'estero, Grecia, Francia, Germania, Slovenia, Svizzera, Stati Uniti, Argentina, Uruguay. Ha inciso per la Phoenix Classic e Naxos, ha suonato in diretta per la RadioRAI 3, RAI Educational, Radio Svezia e per Radio France e partecipato ad emissioni radiofoniche per Radio Classica, Radio Rai 3 Suite, e televisive per Canale 5. Ha partecipato a vari concorsi pianistici nazionali ottenendo 5 Primi premi. Premier prix à l'unanimité al Conservatorio Superiore Cortot di Parigi. Ha scritto musica per teatro in Francia (Winter Afternoons -premio alla creazione dal Ministero della Cultura Francese 2001; La Legende des siecles di Victor Hugo, rappresentata al Teatro della Comédie Francaise; Le viceconsul) e in Italia (Erotismo barocco, rappresentato nei teatri La Soffitta-Bologna, La Pergola- Firenze, Nuovo-Napoli). Le sue musiche per Emily L. sono state pubblicate dalle Editions Armiane ( Versailles). Ha pubblicato saggi per ESI, LIM. Ha tenuto per 3 anni un corso al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli sulla Fisiologia e Didattica pianistica, scrivendo un volume sull'argomento intitolato Il corpo e il suono (Simeoli); ha pubblicato Conversazioni con Aldo Ciccolini (Curci). Nel 2007 fonda Il Circolo Artistico Ensemble che si occupa di riscoprire la musica del Novecento Italiano con il quale svolge intensa attività concertistica, di ricerca e con il quale ha presentato al Teatro di San Carlo di Napoli il quintetto per pianoforte e archi di Mario Pilati. E' Direttore della Biblioteca sul Novecento Musicale intitolata a Mario Pilati e fondatore del Centro Italiano di Musica da Camera. Attualmente insegna Musica da Camera al Conservatorio di Cosenza.

Mostra ore 17.00: ingresso € 5,00

Concerto ore 18: ingresso libero

Info: +39 (0) 81 5644411

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