«Alle spalle di ogni fiaba o favola musicale? C'è sempre un significato sociale, politico, esoterico». Così Peppe Barra (nella foto), per la prima volta chiamato nel ruolo di voce recitante per la celeberrima fiaba musicale Pierino e il Lupo di Prokof'ev, nonché per l'Histoire de Babar di Poulenc nel lontano maggio del 1989 alla Rai di Napoli, presentatosi in un delizioso frac rosa confetto e al fianco dell'Orchestra Scarlatti smantellata dal dicembre del '92, rifletteva sul senso di una delle più efficaci partiture didattiche della storia della musica. Partitura che il San Carlo ripropone in locandina Educational proprio con lui, in pari ruolo ma stavolta esordiente al Lirico napoletano dopo la sua "prima volta" sancarliana di poche settimane fa con il ben riuscito Njegus nella Vedova allegra di Lehár. Il tutto da domani, mercoledì 24 febbraio (ore 11.00), e fino a venerdì 26 per quattro recite: tre al mattino e una pomeridiana all’interno della serie for families.
Composta nel 1936 in soli quattro giorni e andata in scena per la prima volta il 2 maggio di quell’anno, il Pierino e il lupo op. 67 di Prokofe'v è infatti riconosciuto capolavoro del genere musicale per l'infanzia.
L'intento pedagogico è chiarissimo nell'identificazione e nella presentazione dei personaggi con determinati strumenti d'orchestra: Pierino è rappresentato dagli archi, l'uccellino dal flauto, l'anatra dall'oboe, il gatto dal clarinetto, il nonno dal fagotto, il lupo da tre corni, i cacciatori dai legni e i loro spari dai colpi di timpani. Tuttavia, accanto alla lettura didattica per i più piccoli, così come all'epoca giustamente sottolineato da Peppe Barra, è possibile intravedere per gli adulti un significato satirico puntato sulla società russa degli anni Trenta, quindi vedere in Pierino la nuova figura dell'uomo sovietico. La narrazione sarà quindi tutta nella versatile voce del cantante-attore napoletano che, alla Rai, diede grande prova nella differenziazione dei registri in relazione ai diversi personaggi della storia. Al suo fianco ci sarà l'Orchestra del Teatro San Carlo diretta da Maurizio Agostini (nella foto sotto).
Biglietto singolo euro 12
Family card (2 adulti e un bambino) euro 24
Pierino e il lupo
Musiche di Sergej Prokof'ev
Orchestra del Teatro di San Carlo
Direttore Maurizio Agostini
Voce recitante Peppe Barra
mercoledì 24 febbraio 2016, ore 11.00
giovedì 25 febbraio 2016, ore 11.00
giovedì 25 febbraio 2016, ore 18.00 for families
venerdì 26 febbraio 2016, ore 11.00
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I prossimi appuntamenti del calendario Educational:
A marzo ritorna al San Carlo il professore Musico de Musicis (da martedì 1 marzo a giovedì 3 marzo 2016), il simpatico cartone animato, che propone un viaggio musicale da Antonio Vivaldi e George Gershwin (passando per Johann Sebastian Bach, Wolfgang Amadeus Mozart, Johannes Brahms, Pëtr Il'ic Čiajkovskij, Astor Piazzolla) per la direzione di Maurizio Agostini e l'Orchestra stabile del Massimo napoletano.
In parallelo al cartellone ‘per gli adulti’, che mette in scena Falstaff di Giuseppe Verdi, da mercoledì 16 marzo 2016 ore 11.00 a venerdì 18 marzo 2016, sarà in programma, anche per i ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori, una selezione di scene dall'opera, che vanta per fonte Le allegre comari di Windsor di William Shakespeare. La regia è di Marina Bianchi, sul podio Maurizio Agostini.
Da martedì 5 aprile ore 11.30 a venerdì 8 aprile 2016 al Teatro di Corte di Palazzo Reale l’Ensemble di Ottoni del Teatro di San Carlo condurrà i ragazzi in un percorso musicale dal titolo Ottoni Fracassoni...A lezione!, all’insegna della magia e del divertimento: momenti didattici e simpatici intermezzi saranno al centro di un programma, che ha l'intento di far conoscere agli studenti un’importante sezione dell’orchestra, quella appunto degli ottoni.
Una selezione di scene dalla favola di Coppélia sarà proposta in data unica giovedì 7 aprile ore 11.00 al Teatro di San Carlo, protagonista il Corpo di ballo del Massimo, che danzerà sulle coreografie di Roland Petit (riprese da Luigi Bonino) e le musiche di Léo Delibes.
Martedì 12 aprile ore 11.30 e fino a giovedì 14 aprile, al Teatro di Corte di Palazzo Realeappuntamento con l'irriverente performance del “Cinquetto”, ovvero una formazione di cinque professori dell’Orchestra del Teatro di San Carlo (i violini Giuseppe Carotenuto, Salvatore Lombardo, Angelo Casoria, Nicola Marino con Gianni Stocco al contrabbasso) che traccerà un divertente itinerario scandito da brani della tradizione classica, passando attraverso Bach, Rossini, Mozart fino a toccare compositori romantici e moderni, in maniera ironica e con il coinvolgimento del pubblico.
Da martedì 19 aprile ore 10.00, fino a venerdì 22 aprile, un classico senza tempo della narrativa italiana, Pinocchio di Carlo Collodi, vivrà in forma di balletto, grazie alla creazione coreografica di Anna Razzi (che è anche l'ideatrice dello spettacolo), su musiche di Gaetano Panariello. Il burattino di legno che vuole diventare un bambino vero e i suoi compagni di avventure saranno interpretati dagli allievi della Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo, diretta da Stéphane Fournial. Consigliato alle scuole materne, elementari e medie inferiori.
La principessa e le 7 notine è una nuova produzione del Teatro di San Carlo su libretto e musica di Luigi Del Prete, in scena lunedì 2 e martedì 3 maggio 2016 alle ore 11.00. Protagonista il Coro di Voci Bianche del Massimo diretto da Stefania Rinaldi, per l'occasione alla guida anche dell'ensemble musicale del Teatro. Firma la regia Mariano Bauduin.
Il Coro del Teatro di San Carlo, diretto da Marco Faelli sarà protagonista di Ecor – un emoticon all'opera, (martedì 10 e mercoledì 11 maggio 2016 ore 11.00), excursus musicale alla scoperta dei più grandi autori della storia dell’Opera Lirica, raccontati da Ecor, un emoticon appassionato di musica.
In data unica sabato 29 ottobre 2016 ore 11.00, da un’idea e un progetto drammaturgico della regista Emanuela Giordano andrà in scena Le Quattro giornate di Napoli, pièce che ricostruisce momenti fondamentali della memoria storica cittadina: la cacciata dei tedeschi da Napoli nel settembre del '43. L’intento è quello di far conoscere ai ragazzi i valori della Resistenza attraverso gli episodi legati al territorio.
Infine, in data da definirsi, Il senso del Mattino, cortometraggio di Luca Apolito che racconta la storia della città di Napoli attraverso il suo giornale, il Quotidiano Il Mattino. Introduzione del direttore Alessandro Barbano.
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