Pronta al nastro di partenza la nuova Stagione dell'Associazione Alessandro Scarlatti di Napoli che giovedì 21 inaugura la sua prima mezza stagione al Teatro Delle Palme con l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Marco Angius e con il violino di Anna Tifu per le Stagioni di Vivaldi "recomposed" da Max Richter
Dopo mesi e mesi di programmazioni a vista, al pari di tutte le altre realtà dello spettacolo, l'Associazione Alessandro Scarlatti è pronta per inaugurare, giovedì 21 ottobre alle ore 20.30 al Teatro Delle Palme, la sua prima “mezza stagione”. In discontinuità con una tradizione di oltre 100 anni, si è infatti deciso di dividere in due parti la propria offerta concertistica, presentando in abbonamento 7 concerti tra ottobre e dicembre 2021. La seconda parte della Stagione Concertistica partirà a Gennaio 2022.
Per l'occasione, sarà ospite dell'apertura al Teatro Delle Palme l’Orchestra di Padova e del Veneto, diretta da Marco Angius (nella foto al lato) per dar suono e forma all’Adagietto dalla Quinta Sinfonia di Gustav Mahler, piccolo capolavoro per arpa e archi, a “Un guardare senza confini”, brano di Alvise Zambon vincitore dell’ultimo concorso di composizione Francesco Agnello e al controverso brano post-minimalista del compositore britannico nato in Germania Max Richter “Vivaldi recomposed”. Violino solista per quest'ultima creazione elaborata sulle celeberrime Quattro Stagioni, la bella e brava Anna Tifu (nella foto d'apertura). Nata a Cagliari nel 1986, la Tifu intraprende lo studio del violino sotto la guida del padre all’età di sei anni. “Uno dei talenti più straordinari che mi sia capitato di incontrare. Quello che impressiona, in maniera particolare, è la maturità del suono, la capacità di intendimento e la velocità di apprendimento, che sono assolutamente al di fuori dell’ordinario”: così Salvatore Accardo, suo maestro, riferisce di lei. “Non può essere considerata una bambina prodigio perché aggiunge alla tecnica straordinaria la maturità di espressione e di fraseggio di una vera musicista”, aggiunge il celebre pianista Radu Lupu, dopo averla ascoltata in giovanissima età.
Ricomporre le Quattro stagioni di Vivaldi appare un'idea folle. Far convivere ambient music con il più popolare concerto della storia della musica, un sacrilegio. Eppure stando al milione di preferenze di Spotify il pubblico ha più che gradito questo Vivaldi smaltato d'avanguardia che Max Richter, compositore tedesco cresciuto in Inghilterra da quattro anni in pianta stabile a Berlino, ha pubblicato in un cd nel 20214. “Non c'era bisogno di riscrivere Vivaldi, sono d'accordo " dice Richter in una intervista "ma si trattava di un'esigenza personale. Sono sempre stato innamorato delle Quattro stagioni, fin da piccolo. Poi crescendo ho incominciato a sentirle ovunque, nei centri commerciali e negli ascensori, nelle segreterie telefoniche e in pubblicità. A un certo punto ho smesso di amarle, le ho odiate anzi. Riscriverle è stato come guidare attraverso un meraviglioso paesaggio conosciuto usando una strada alternativa per apprezzarlo di nuovo come la prima volta". Nel 2018 Max Richter ha scritto la colonna sonora dell’Amica geniale, la fiction ispirata ai romanzi di Elena Ferrante.
Un sottile filo conduttore lega il brano di Richter a quello di Alvise Zambon: “Nel caso di “Un guardare senza confini”, sono partito da una riflessione: - spiega Zambon in una intervista - in quale modo, oggi, si potrebbe scrivere un lavoro al pari delle Stagioni di Vivaldi, tenendo in considerazione il nostro tempo, ossia il presente nel quale siamo immersi e il nostro universo sonoro? A sua volta questa domanda ne ha generata un'altra: in quale modo gli stimoli interni ed esterni si influenzano reciprocamente, e in quale modo noi, al centro dell'ascolto, plasmiamo questi fenomeni? Ho lavorato così sull'idea della diffrazione, traducendola in termini compositivi in una figura musicale unica e subito riconoscibile all'ascoltatore che genera altre figure simili a quella originaria, che a sua volta si trasformano attraverso un processo di sviluppo in altro, proprio come succede quando si lancia un sasso in uno stagno e le onde generate si amplificano e si allontanano progressivamente dall'origine.”
Il concerto fa parte di un tour nazionale che toccherà le città di Milano per la Società dei Concerti, Lamezia Terme per AMA Calabria, Messina per l'Accademia Filarmonica, Catania per l'Associazione Musicale Etnea, Padova per la Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto, Pescara per la Società del Teatro e della Musica Luigi Barbara, Bari per la Camerata Musicale Barese, L'Aquila per la Società Barattelli: 8 appuntamenti tra il 20 ottobre al 31 ottobre nell'ambito del progetto “Circolazione musicale in Italia” del CIDIM Comitato Nazionale Italiano Musica.
Biglietti: platea € 25; galleria € 20; ridotto giovani under 25 anni €12
Biglietti in vendita online presso il circuito Ticketonline.
Per informazioni: www.associazionescarlatti.it; info@associazionescarlatti.it
Infoline . 081 406011
Programma
GUSTAV MAHLER (1860 - 1911) Adagietto per arpa e archi dalla Quinta Sinfonia ALVISE ZAMBON(1988)
Un guardare senza confini Brano vincitore Concorso Nazionale di Composizione Francesco Agnello – V° edizione
MAX RICHTER (1966) Vivaldi Recomposed Spring Dolce - Largo e pianissimo sempre - Allegro Summer Allegro non molto – Adagio – Presto Autumn Allegro - Adagio molto – Allegro Winter Allegro non molto – Largo. Molto rubato - Allegro ma leggero
ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO
Fondata nell’ottobre 1966, in oltre 50 anni di attività l’Orchestra di Padova e del Veneto si è affermata come una delle principali orchestre italiane.
Unica Istituzione Concertistico-Orchestrale attiva in Veneto, l’OPV realizza circa 120 tra concerti e opere liriche ogni anno, con una propria Stagione a Padova, concerti in Regione e per le più importanti Società di concerti e Festival in Italia e all’estero.
La direzione artistica e musicale dell’Orchestra è stata affidata a Claudio Scimone (dalla fondazione al 1983), Peter Maag (direttore principale, 1983-2001), Bruno Giuranna, Guido Turchi, Mario Brunello (direttore musicale, 2002-2003), Filippo Juvarra. Nel settembre 2015 Marco Angius ha assunto l'incarico di direttore musicale e artistico.
L’OPV annovera collaborazioni con i nomi più insigni del concertismo internazionale, tra i quali si ricordano S. Accardo, M. Argerich, V. Ashkenazy, I. Bostridge, R. Chailly, G. Gavazzeni, R. Goebel, P. Herreweghe, C. Hogwood, S. Isserlis, L. Kavakos, T. Koopman, R. Lupu, M. Maisky, Sir N. Marriner, V. Mullova, O. Mustonen, A.S. Mutter, M. Perahia, I. Perlman, S. Richter, M. Rostropovich, K. Zimerman.
Accanto all'esperienza sinfonica l’Orchestra si è distinta anche nel repertorio operistico, riscuotendo unanimi apprezzamenti in diversi allestimenti di Don Giovanni, Le nozze di Figaro, Così fan tutte e Il flauto magico di Mozart, Orfeo ed Euridice di Gluck, Il barbiere di Siviglia, Il turco in Italia e La Cenerentola di Rossini, Norma e I Capuleti e i Montecchi di Bellini, L’elisir d’amore, Don Pasquale, Lucrezia Borgia, Lucia di Lammermoor di Donizetti, Rigoletto e Il Trovatore di Verdi, La vedova allegra di Lehár.
Nella Stagione 2015/2016, su ideazione di Marco Angius, l’OPV ha ospitato Salvatore Sciarrino come compositore in residenza realizzando il primo ciclo di Lezioni di suono, esperienza che si è poi rinnovata nelle Stagioni successive con Ivan Fedele, Giorgio Battistelli e Nicola Sani. Sempre nel 2016, l’esecuzione integrale delle Sinfonie di Beethoven dirette da Angius nell’ambito del “Ludwig van Festival” è stata accolta da un eccezionale consenso di pubblico e di critica, confermato nel 2017 con l’integrale delle Sinfonie di Schubert.
Negli ultimi anni l'Orchestra ha ampliato il proprio impegno in ambito educational, sviluppando programmi innovativi per il pubblico delle famiglie e dei bambini e percorsi di formazione dedicati alle scuole dell'infanzia.
L’Orchestra è protagonista di una nutrita serie di trasmissioni televisive per Rai 5 con i quattro cicli di Lezioni di suono, con Immortali Amate integrale dei concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven, con Inori di Stockhausen e Sconcerto di Battistelli con Elio, oltre che di una vastissima attività discografica che conta più di 60 incisioni per le più importanti etichette. Tra le pubblicazioni più recenti i Concerti per pianoforte e orchestra di C.P.E. Bach con Orazio Sciortino (Amadeus); i Concerti per violino e orchestra di Mozart con Sonig Tchakerian (Universal); Quodlibet con musiche di Castiglioni, Abyss con musiche di Donatoni, An Mathilde con musiche di Dallapiccola e Togni e L’Arte della fuga di Bach/Scherchen (Stradivarius), Altri volti e nuovi 1 e 2 dedicati all'opera di Salvatore Sciarrino (Decca Italia); Sogni con la prima incisione mondiale dei Wesendonck-Lieder di Wagner nella traduzione italiana di Arrigo Boito (Brilliant Classics), tutti diretti da Marco Angius.
L’OPV è sostenuta da Ministero della Cultura, Regione del Veneto e Comune di Padova.
ANNA TIFU
Vincitrice nel 2007 del prestigioso concorso internazionale George Enescu di Bucharest, Anna Tifu è considerata una delle migliori interpreti della sua generazione.
Nata a Cagliari, ha iniziato lo studio del violino all’età di sei anni sotto la guida del padre e a suonare in pubblico a 8 anni, vincendo il primo premio con Menzione Speciale di Merito alla Rassegna di Vittorio Veneto.
A undici anni ha debuttato come solista con l’Orchestra National des Pays de la Loire e l’anno dopo, all’età di 12 anni, debutta alla Scala di Milano con il Concerto n.1 di Max Bruch.
All’età di quattordici anni vince il 1° premio al Concorso Internazionale Viotti Valsesia e nello stesso anno vince il 1° premio al Concorso Internazionale M.Abbado di Stresa. Si diploma appena quindicenne al Conservatorio di Cagliari con il massimo dei voti e la Menzione d’Onore.
Ha studiato con Salvatore Accardo all’Accademia Walter Stauffer di Cremona e successivamente all’Accademia Chigiana di Siena dove, nel 2004, ottiene il Diploma d’Onore.
Viene ammessa, all’età di 17 anni, al Curtis Institute di Philadelphia dove ha studiato con Aaron Rosand, Shmuel Ashkenazy e Pamela Frank e successivamente si perfeziona Parigi dove ottiene il diploma superiore di Concertista.
Si è esibita con alcune tra le più prestigiose Orchestre Nazionali ed Internazionali come l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra Nazionale della RAI di Torino, Orchestra della Fondazione Arena di Verona, Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova, Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini, Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, Simòn Bòlivar Orchestra del Venezuela, Stuttgarter Philarmoniker, Dortmunder Philharmoniker, George Enescu Philarmonic Orchestra e Radio Orchestra di Bucharest, Lithuanian Chamber Orchestra, Munich chamber Orchestra, KZN Philarmonica di Durban, Israel Philharmonic soloists, Prague chamber Orchestra, Orchestra Filarmonica del Qatar e al fianco d’importanti direttori, tra i quali Yuri Temirkanov, Gustavo Dudamel, Diego Matheuz, David Afkham, Juraj Valcuha, Mikko Franck, John Axelrod, Christoph Poppen, Justus Frantz, Cristian Mandeal, Horia Andreescu, Sergiu Commissiona, Lü Jia, Giampaolo Bisanti, Julian Kovatchev, Hubert Soudant, Gèrard Korsten, Gabor Ötvös.
Gli impegni più prestigiosi recenti e futuri includono concerti al George Enescu Festival di Bucharest con l’Orchestra RAI di Torino e Juraj Valcuha, tournèe in Russia, sempre con l’Orchestra RAI, concerto con Gustavo Dudamel e la Simòn Bòlivar Orchestra del Venezuela, inaugurazione della Stagione a Genova, Teatro Carlo Felice dove, per l’occasione, si è esibita con il famoso violino Guarneri del Gesù detto “IL CANNONE” appartenuto a Niccolò Paganini, inaugurazione a Venezia, Teatro La Fenice con Diego Matheuz, concerto inaugurale della Stagione Fondazione Società dei Concerti di Milano dove è regolarmente invitata, inaugurazione della Stagione a Verona per gli Amici della Musica, concerto allo Stradivari Festival di Cremona, dove si è esibita in uno spettacolo insieme all’Etoile Carla Fracci, concerti all’Auditorium Parco della Musica di Roma insieme a Yuri Temirkanov e l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia e l’inaugurazione della Stagione a Parigi, con l’Orchestra Filarmonica di Radio France, diretta da Mikko Franck.
Recente è il suo debutto per la casa discografica Warner Classics, in duo con il pianista Giuseppe Andaloro.
Ha collaborato con musicisti come Maxim Vengerov, Yuri Bashmet, Ezio Bosso, Enrico Dindo, Julien Quentin, Giuseppe Andaloro, Pekka Kuusisto, Mario Brunello, Michael Nyman, Boris Andrianov, l’Etoile Carla Fracci, l’attore John Malkovich e Andrea Bocelli, il quale nel 2011 ha invitato Anna come solista ospite in numerosi concerti in Italia, Egitto e Stati Uniti.
Ha tenuto concerti a rinomati festival come il Tuscan Sun Festival, Festival de Musique Menton, Ravello festival, Al Bustan di Beirut e il George Enescu festival dove è regolarmente invitata, oltre che presso celebri sale da concerto come la Scala di Milano, Auditorium Parco della Musica di Roma, Sala Verdi di Milano, Great Hall di San Pietroburgo, Tchaikovsky Concert Hall di Mosca, Konzerthaus di Dortmund, Konzerthaus di Berlino, Beethoven-Saal di Stoccarda, Teatro La Fenice di Venezia, Rudolphinum Dvorak Hall di Praga, Ateneo e sala Palatului di Bucharest, Madison Square Garden di New York, Staples Center di Los Angeles, Auditorium Simòn Bòlivar di Caracas.
Anna Tifu è stata testimonial della campagna pubblicitaria 2011 di Alitalia, assieme a Riccardo Muti, Giuseppe Tornatore ed Eleonora Abbagnato.
In occasione del solstizio d’Estate 2020, L’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e Anna Tifu - che per l’occasione indossa tre abiti Fendi Couture - eseguono l’Estate, tratta dalle Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi per il progetto Anima Mundi de La Maison Fendi online in streaming. Le è stato assegnato il Premio Donna 2020 Paul Harris Fellow dal Rotary Club Milano Sempione.
Suona il violino Antonio Stradivari “Marèchal Berthier” 1716 ex Napoleone della Fondazione Canale di Milano.
MARCO ANGIUS
Direttore d’orchestra e d’ensemble. Ha diretto Ensemble Intercontemporain, London Sinfonietta, Tokyo Philharmonic, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, Teatro La Fenice, Maggio Musicale Fiorentino, Comunale di Bologna, Slovenian Philharmonic, Orchestre de Nancy, Orchestre Orchestra del Teatro Massimo, Orchestra Sinfonica Siciliana, Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, Orchestra Verdi di Milano, Orchestra della Svizzera Italiana, Orchestre de Lausanne, Orchestra della Toscana, Pomeriggi Musicali, Luxembourg Philharmonie, Muziekgebouw/Bimhuis di Amsterdam.
Con l’OSN Rai di Torino ha condotto una tournée russa nell’ottobre 2015 (con diretta televisiva da Mosca per Rai5) e un omaggio a Pierre Boulez per il suo novantesimo compleanno (Rai Nuova Musica 2015 con l’integrale delle Notations per orchestra e il Livre pour cordes); sempre con l’Orchestra Rai ha diretto le edizioni di Rai Nuova Musica dal 2006 al 2020. Ha vinto il Premio Amadeus per Mixtim di Ivan Fedele (2007) di cui ha anche inciso tutta l’opera per violino e orchestra sempre con l’OSN Rai, oltre a una ricca discografia che comprende, tra l’altro, opere di Sciarrino (tra cui Luci mie traditrici, Canzoni del XX secolo, Cantare con silenzio, Le stagioni artificiali, Studi per l’intonazione del mare), Nono (Risonanze erranti e Prometeo), Schönberg (Pierrot lunaire), Evangelisti (Die Schachtel), Dallapiccola, Togni, Battistelli (L’imbalsamatore), Donatoni (Abyss), Bach (Die Kunst der Fuge), Adámek (con l'Ensemble Intercontemporain per l’etichetta Wergo), Wagner (Languire a Palermo).
Marco Angius ha inaugurato la Stagione 18/19 dell’Opera di Firenze, la 16/17 del Teatro La Fenice (Aquagranda di Filippo Perocco/Premio Abbiati 2017), oltre a Káťa Kabanová di Janáček al Teatro Regio di Torino con la regia di Carsen (2017), Pelléas et Mélisande al Teatro Regio di Parma (2021) dove ha pure diretto il Prometeo di Luigi Nono nella nuova edizione critica (2017), Luci mie traditrici e Aspern di Sciarrino, Jakob Lenz di Wolfgang Rihm e Don Perlimplin di Bruno Maderna (al Comunale di Bologna), La volpe astuta di Janáček, L’Italia del destino di Luca Mosca e La metamorfosi di Silvia Colasanti (entrambi al Maggio Fiorentino), Medea di Dusapin e Il suono giallo di Solbiati (entrambi Premio Abbiati al Comunale di Bologna), Alfred, Alfred di Franco Donatoni, Il diario di Nijinsky di Detlev Glanert. Tra i principali impegni del 2017 l’inaugurazione e chiusura del Festival Milano Musica 2017, l’inaugurazione della Biennale Musica di Venezia 2017 con Inori di Stockhausen, la prima assoluta di Fammi udire la tua voce di Guarnieri allo Sperimentale di Spoleto.
Già direttore principale dell’Ensemble Bernasconi dell’Accademia Teatro alla Scala e direttore ospite dell’Hermes Ensemble di Anversa, nel settembre 2015 è stato nominato direttore musicale e artistico dell’Orchestra di Padova e del Veneto con la quale ha diretto l’integrale delle Sinfonie di Beethoven e Schubert, Die Kunst der Fuge di Bach/Scherchen, il ciclo Lezioni di suono per Rai5. E’ autore anche di numerosi saggi critici e tre libri sulla musica d’oggi: Riverberazioni (Il Poligrafo, 2021), Come avvicinare il silenzio (Il Poligrafo 2007-2021), Del suono estremo (Aracne, 2014).
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