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Paola De Simone

Il maestro del Coro José Luis Basso lascia il Teatro San Carlo di Napoli per il Real di Madrid



Non è San Gennaro, avevamo scritto in altra sede in merito ai benefici necessari alla testa del Coro del Teatro San Carlo di Napoli ma, nel giro di neanche un anno, ci è andato piuttosto vicino quanto alla velocità e alla qualità dei risultati da lui messi a segno in pochissimo tempo. Peccato che, alla sua seconda nomina sancarliana partita dalla scorsa primavera, il maestro José Luis Basso lasci nuovamente il suo incarico alla Fondazione lirica partenopea per un ruolo - buon per lui - di ulteriore prestigio. Brutto colpo, invece, per il nostro Lirico.

Ecco a seguire quanto appena reso noto dal Teatro: "La Fondazione Teatro di San Carlo comunica che il Maestro del Coro José Luis Basso lascerà il proprio incarico a partire dalla Stagione 2023-2024 per ricoprire il ruolo di Maestro del Coro presso il Teatro Real di Madrid.

Basso resta in carica per tutta la Stagione 2022-23 del Teatro di San Carlo.

“Desidero pubblicamente ringraziare – dichiara Il Sovrintendente del Teatro di San Carlo Stéphane Lissner – il Maestro del José Luis Basso per il lavoro svolto in questi anni, che ha permesso una crescita e una valorizzazione importante dei nostri artisti del Coro, e per i tanti appuntamenti che ci attendono per la Stagione 2022-2023. A Basso rivolgo i migliori auguri di buon lavoro per il suo futuro a Madrid”.

Nato a Buenos Aires e di nazionalità italo-argentina, José Luis Basso ha studiato pianoforte e direzione d’orchestra presso l’Università della sua città natale. Talento musicale raro, è stato nominato maestro del coro al Teatro Argentino di La Plata, dove ha trascorso quattro anni lavorando in produzioni liriche e corali. Nel 1987, una borsa di studio gli ha permesso di proseguire la sua formazione presso la Temple University di Filadelfia. Nel 1989, ha assunto l’incarico di Maestro del coro presso il Teatro Colón di Buenos Aires. Nello stesso anno ha diretto il coro dell’Associazione Wagner di Buenos Aires e nel 1994 è diventato assistente del celebre maestro del coro del Teatro alla Scala di Milano, Romano Gandofi.

È stato poi nominato maestro del coro al Teatro San Carlo di Napoli, dove ha portato al Coro dell’opera un nuovo dinamismo: la sua direzione del Lohengrin e la Nona Sinfonia di Beethoven hanno riscontrato un notevole successo. Nel 1996 è entrato a far parte del Maggio Musicale Fiorentino dove ha preparato il coro per Parsifal diretto da Semyon Bychkov, Turandot con Zubin Mehta e Lady Macbeth di Mtsensk per il quale ha ricevuto il Premio INA-Assitalia Galileo per giovani direttori 2000. Nell’aprile 2001, ha accompagnato l’Orchestra e il Coro a Tokyo per l’inaugurazione dell’evento “Italia in Giappone 2001”. Ha realizzato diverse registrazioni per Decca tra cui Turandot, La Bohème, Tosca e Aroldo. Come maestro del coro, è stato invitato all’Opera di Shanghai, al Teatro Mariinski di San Pietroburgo e all’Opera di Lione per Aida e Carmina Burana.

Nel 2003, ha vinto un Grammy Award con il Coro del Maggio Musicale Fiorentino e il soprano Renée Fleming per l’album “Bel Canto”. Nel corso degli ultimi due decenni, ha lavorato a fianco di molti dei principali direttori mondiali: Zubin Mehta, Giuseppe Sinopoli, Claudio Abbado, Riccardo Muti, Georges Prêtre, Antonio Pappano, Seiji Ozawa, Wolfgang Sawallisch, Carlo Maria Giulini, Myung- Whun Chung, Peter Schreier, Bruno Bartoletti, Rafael Frühbeck De Burgos, Semyon Bychkov, Daniel Oren, Valery Gergiev, Stéphane Denève, Jordi Savall, Fabio Luisi, Marc Piollet, Pinchas Steinberg, Michael Boder, Sebastian Weigle, Gerd Albrecht e Josep Pons.

Dal 2004 al 2014 è stato Maestro del Coro e Consulente Artistico presso il Gran Teatre del Liceu di Barcellona,

dal settembre 2014 è stato Maestro del Coro dell’Opera di Parigi, dal maggio 2021 a oggi ha ricoperto per la seconda volta l'incarico alla guida del Coro del Teatro San Carlo di Napoli.

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