Convegno Internazionale di Studi sulla formazione musicale a Napoli per tre giorni fra la sede della Fondazione Pietà de' Turchini e il Conservatorio "San Pietro a Majella" cui si aggiunge una gemma rara, questa sera nella Chiesa di Santa Caterina da Siena in prima esecuzione moderna: la Missa Carolus Sextus Romanorum Imperator et Hispaniarum Rex di Angelo Ragazzi affidata all'ensemble Incanto di Partenope
È partito ieri, giovedì 25 e proseguirà con serrata tabella di marcia oggi e domani sabato 27 novembre a Napoli il Convegno Internazionale di studi dedicato a “La formazione musicale nel Meridione d’Italia tra viceregno e regno (sec. XVII-XIX)”, tematica centrale, in assoluto, per gli studi musicologici e prospettiva "cardine" per la didattica odierna. Organizzato dalla Fondazione Pietà de’ Turchini, in collaborazione con il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella e con il patrocinio dalle Università di Milano (Cattolica), Napoli (Federico II) e Teramo, l'evento proposto anche in diretta streaming si svolgerà accogliendo a Napoli i massimi studiosi del settore presso la Chiesa di Santa Caterina da Siena e la Sala Martucci del Conservatorio "San Pietro a Majella".
Una serrata scaletta di interventi progettata da Paola Besutti, Rosa Cafiero, Federica Castaldo, Francesco Cotticelli e Paologiovanni Maione, dedicata all’approfondimento dei molteplici aspetti collegati ad un fenomeno, storico, artistico ed antropologico e ad una prassi che ha connotato per secoli la vita e lo sviluppo culturale di gran parte dei territori del Meridione d’Italia per poi divenire modello riconosciuto nel mondo.
Ventiquattro le relazioni previste dal fitto programma della tre giorni che accoglierà gli interventi di Luca Aversano, Antonio Caroccia, Nicolò Maccavino, Anna Tedesco, Maria Rosa De Luca, Guido Olivieri, nonché quelli di una significativa rappresentanza di studiosi che presenteranno lo stato della ricerca nella realtà napoletana indagando il ruolo dei Conservatori cittadini. Tommasina Boccia, Cesare Corsi, Paola De Simone, Tiziana Grande, Marina Marino, Maurizio Rea, Francesca Seller, Paolo Sullo sono tra coloro che illustreranno le nuove strade di questa ricerca divenuta oggetto di un costante e rilevante interesse internazionale come si evidenzia nell’intervento di Nicoleta Paraschivescu incentrato proprio sui meccanismi dell’insegnamento partenopeo.
“Il convegno – sottolinea Paologiovanni Maione - si propone di approfondire il tema della formazione degli artisti dediti alla musica nel Meridione d’Italia attraverso l’analisi dedicata ai principali protagonisti di questo fenomeno culturale, cantanti, strumentisti, compositori, e ancor più ai luoghi, tra istituti regolari, “botteghe” e famiglie d’arte, in cui la loro arte si affinò raggiungendo, in molteplici casi, vette ineguagliabili”.
“Si indagherà sulle modalità di avvicinamento ai segreti dei mestieri dello spettacolo musicale – aggiunge Federica Castaldo - nella sua accezione più ampia, dal primo approccio formativo, via via sino al momento del debutto, per analizzare e comprendere le capacità imprenditoriali di questo esercito nomade capace di portare il proprio sapere nelle più disparate città d’Europa e non solo”.
In questo contesto si inserisce un momento esecutivo prezioso, questa sera alle ore 20.30 presso la Chiesa di Santa Caterina da Siena, con l’esecuzione della “Missa Carolus Sextus Romanorum Imperator et Hispaniarum Rex” di Angelo Ragazzi, in prima esecuzione moderna, affidata ad Incanto di Partenope, ensemble vocale nato in seno alla Fondazione Pietà de’ Turchini, con la direzione di Davide Troìa e Manuela Albano al violoncello, Pierfrancesco Borrelli, organo. In programma anche il “Magnificat” di Domenico Scarlatti e “Te Deum Laudamus” di Antonio Caldara. Il convegno è stato realizzato grazie al contributo concesso dal MIC - Direzione generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali.
Prenotazione obbligatoria per email a coordinamento@turchini.it Info: www.turchini.it
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