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Redazione

In magnifico tandem da camera al Teatro Sannazaro di Napoli, il violinista Massimo Quarta e il pianista Pietro De Maria inaugurano stasera, per l'Associazione Alessandro Scarlatti, il loro tributo al 250° anniversario dalla nascita di Beethoven con il primo tassello dedicato all'integrale delle 10 Sonate per violino e pianoforte




Una speciale formazione in gran duo da camera, stasera giovedì 20 febbraio (ore 20.30) al Teatro Sannazaro per la Stagione Concertistica dell'Associazione Alessandro Scarlatti, perché a formarlo sono due dei migliori purosangue italiani della loro generazione: il violinista Massimo Quarta e il pianista Pietro De Maria (nelle foto) che inaugurano, nell'occasione, l’esecuzione integrale della 10 Sonate per violino e pianoforte di Ludwig van Beethoven nell’anno che ne celebra il 250° anniversario dalla nascita.

I due interpreti non hanno bisogno di presentazioni. Massimo Quarta è infatti uno dei nostri maggiori orgogli violinistici. Vincitore di numerosi riconoscimenti, tra cui il concorso internazionale di violino “Paganini” di Genova, si è esibito sui più prestigiosi palcoscenici internazionali e ha lavorato con i più importanti direttori, come Yurij Temirkanov, Myun Wun Chung, Daniele Gatti e Vladimir Yurowsky. È stato spesso gradito ospite della Associazione Scarlatti, che nelle passate stagioni gli ha affidato tour de force come le esecuzioni integrali dei Capricci di Paganini in una unica serata e delle Sonate e Partite di Bach sempre in un unico concerto. Dal 2003 si è dedicato alla direzione d’orchestra ed è attualmente Direttore principale dell’Orchestra Filarmonica di Città del Messico. Pietro De Maria, dopo aver vinto nel 1990 il Premio della Critica al Concorso Tchaikovsky di Mosca, ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali e porta avanti una intensa attività concertistica nelle maggiori istituzioni musicali del mondo con un repertorio che spazia da Bach a Ligeti.

Ognuna delle Sonate per violino e pianoforte di Beethoven è un capolavoro, originale, pieno di vitalità e del tutto idiomatico sia per il violino sia per il pianoforte, che partecipano allo sviluppo del discorso musicale su un piano di sostanziale parità, costituendo il perfetto modello di “Sonata concertante”. In programma per questo primo concerto la Sonata n. 2 in la maggiore op. 12 n. 2 , opera complessa e originale, poco apprezzata dai contemporanei dell’autore che la definirono «stranissima (…) carica di insolite difficoltà»; la Sonata n. 7 in do minore op. 30 n. 2, decisivo passo nella prospettiva di uno stile totalmente affrancato dai modelli settecenteschi e la Sonata n. 10 in sol maggiore op. 96, in cui Beethoven compie un passo indietro rispetto all'acceso sperimentalismo delle Sonate precedenti ( “a Kreutzer”) per una composizione improntata essenzialmente a criteri di regolarità e chiarezza espositiva.

Biglietti: platea e palco I° fila € 18; palco II°e III° fila € 13; ridotto giovani ( under 30) €13; last minute € 5 (under 25) in vendita un’ora prima del concerto.

Biglietti in vendita online presso il circuito Ticketonline.

Per informazioni: www.associazionescarlatti.it; info@associazionescarlatti.it

Infoline . 081 406011

Programma

Ciclo Integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Ludwig van Beethoven – primo concerto

Ludwig van Beethoven (1770 - 1827)

Sonata n. 2 in la maggiore op. 12 n.2

Sonata n. 7 in do minore op. 30 n.2

* * *

Sonata n. 10 in sol maggiore op. 96

Massimo Quarta

Ha iniziato lo studio del violino a undici anni presso il Conservatorio T. Schipa di Lecce,

proseguendo poi i suoi studi con Beatrice Antonioni al Conservatorio S. Cecilia di Roma. Successivamente si è perfezionato con Salvatore Accardo, Ruggero Ricci, Pavel Vernikov e Abram Shtern. Vincitore di numerosi concorsi - I° Premio "Città di Vittorio Veneto" 1986, I° Premio "Opera Prima Philips" 1989 - nel 1991 ha vinto il I° Premio al prestigioso Concorso Internazionale di Violino "N. Paganini" di Genova.

Lo straordinario successo ottenuto da questo importante riconoscimento lo ha portato ad esibirsi per le più prestigiose istituzioni concertistiche suonando a Berlino (Philharmonie), Parigi (Salle Pleyel, Théâtre du Châtelet), Monaco di Baviera (Philharmonie am Gasteig), Francoforte (Alte Oper), Duesseldorf (Tonhalle), Tokyo (Metropolitan Art Space, Bunka Kaikan), Warsaw Warsaw Philharmonic), Moscow (Great Hall of the Conservatory), Milano (Teatro alla Scala), Roma (Accademia di Santa Cecilia), Torino ( Auditorium del Lingotto) con direttori come Yuri Temirkanov, Myun Wun Chung, Christian Thielemann, Daniele Gatti, Daniel Harding, Vladimir Yurowsky, Aldo Ceccato, Vladimir Spivakov, Isaac Karabtvchevsky, Daniel Oren.

Presto considerato come uno dei piú importanti violinisti della sua generazione, è stato ospite di alcuni tra i maggiori festivals come Stresa, Napoli, Città di Castello, Kuhmo, Bodensee, Kfar Blum, Berliner Festwochen, Sarasota, Ravenna, Lione, Potsdam, Spoleto, Ljubjana ed il Lockenhaus "Kammermusikfest" di Gidon Kremer.

Alla sua intensa attività solistica, Massimo Quarta ha affiancato quella di direttore d'orchestra, dirigendoorchestre come la Royal Philharmonic Orchestra, l'Orchestra Filarmonica di Malaga, i Berliner Symphoniker, la Netherland Symphony Orchestra, l'Orchestra della Svizzera Italiana OSI, l'Orchestra Sinfonica di Sønderborg ( Danimarca), l'Orchestra del Teatro "Carlo Felice" di Genova, I Pomeriggi Musicali di Milano, l'Orchestra di Padova e del Veneto, la Fondazione "A. Toscanini", l'Orchestra Haydn di Bolzano, l'Orchestra da Camera dell'Accademia di S. Cecilia, presso importanti istituzioni musicali quali Unione Musicale di Torino, Serate Musicali di Milano, Associazione Scarlatti di Napoli, Philharmonie am Gasteig di Monaco di Baviera, Konzerthaus di Berlino e Rudolphinum di Praga.

Ha debuttato al Musikverein di Vienna come solista e direttore con la Philharmonia Wien e al

Concertgebouw di Amsterdam dirigendo la Netherland Symphony Orchestra. Ha registrato come direttore con la Royal Philharmonic Orchestra i Concerti di Mozart per due e tre pianoforti.

Dal 2003 al 2005 ha ricoperto la carica di Solista e Direttore Principale dell'Orchestra dell'Istituzione Sinfonica Abruzzese e dal 2006 al 2008 è stato Direttore Artistico Musicale dell'Orchestra Filarmonica de la UNAM (OFUNAM) di Città del Messico.

A Massimo Quarta sono stati conferiti il Premio Internazionale "Foyer Des Artistes" ed il "Premio

Internazionale Gino Tani per le Arti dello Spettacolo". Ha inciso per la Philips, per la Delos le "Quattro Stagioni" di A. Vivaldi con l'Orchestra da Camera di Mosca, i 24 Capricci di Paganini per la casa inglese Chandos, per la Dynamic un CD con musiche di N. Paganini, e, sempre di Paganini, l'integrale dei 6 Concerti per violino ed orchestra in versione autografa come violinista e direttore, integrale considerato "vera e propria pietra miliare per tutti gli appassionati del violino" (Il Giornale della Musica). Sempre per la Dynamic, nella veste di solista e direttore con l'Orchestra "Haydn" di Bolzano, sono stati pubblicati i Concerti n° 4 e 5 di H. Vieuxtemps.

L'aspetto rivoluzionario dato alla rilettura del repertorio Paganiniano ha conquistato il pubblico ed ha ottenuto ampi consensi dalla stampa internazionale ( Premio CHOC di "Le Monde de la Musique"), assegnandogli un posto d'onore tra i più insigni violinisti (The Strad) e definendolo " la personificazione dell'eleganza " (American Record Guide).

Massimo Quarta è docente di violino al Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano (Musikhochschule).

Suona un violino G. A. Rocca del 1840.

Pietro De Maria

Dopo aver vinto il Premio della Critica al Concorso Tchaikovsky di Mosca nel 1990, Pietro De Maria ha ricevuto il Primo Premio al Concorso Internazionale Dino Ciani - Teatro alla Scala di Milano (1990) e al Concorso Géza Anda di Zurigo (1994). Nel 1997 gli è stato assegnato il Premio Mendelssohn ad Amburgo.

La sua intensa attività concertistica lo vede solista con prestigiose orchestre e con direttori quali Roberto Abbado, Umberto Benedetti Michelangeli, Gary Bertini, Myung-Whun Chung, Vladimir Fedoseyev, Daniele Gatti, Alan Gilbert, Eliahu Inbal, Marek Janowski, Ton Koopman, Michele Mariotti, Ingo Metzmacher, Gianandrea Noseda, Corrado Rovaris, Yutaka Sado, Sándor Végh, Jonathan Webb.

Nato a Venezia nel 1967, Pietro De Maria ha iniziato lo studio del pianoforte con Giorgio Vianello e si è diplomato sotto la guida di Gino Gorini al Conservatorio della sua città, perfezionandosi successivamente con Maria Tipo al Conservatorio di Ginevra, dove ha conseguito nel 1988 il Premier Prix de Virtuosité con distinzione.

Il suo repertorio spazia da Bach a Ligeti ed è il primo pianista italiano ad aver eseguito pubblicamente l’integrale delle opere di Chopin in sei concerti. Recentemente ha realizzato un progetto bachiano, eseguendo i due libri del Clavicembalo ben temperato e le Variazioni Goldberg.

Ha registrato l’integrale delle opere di Chopin, il Clavicembalo ben temperato e le Variazioni Goldberg per DECCA, ricevendo importanti riconoscimenti dalla critica specializzata, tra cui Diapason, International Piano, MusicWeb-International e Pianiste.

Pietro De Maria è Accademico di Santa Cecilia e insegna al Mozarteum di Salisburgo. È nel team di docenti del progetto La Scuola di Maria Tipo organizzato dall’Accademia di Musica di Pinerolo.

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