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  • Paola De Simone

Torna da stasera al Teatro San Carlo la Norma di Bellini nell'allestimento "druidico" di fuoco e luna firmato dal regista Lorenzo Amato nel febbraio 2016 per il Lirico napoletano, con le bellissime scene di Ezio Frigerio e i costumi di Franca Squarciapino. Nel ruolo della sacerdotessa protagonista si alterneranno i soprani Maria Josè Siri e Angela Meade. Sul podio, che in quell'occasione fu dell'immenso Nello Santi, recentemente scomparso, salirà Francesco Ivan Ciampa, giovane erede della migliore tradizione lirica italiana


A distanza di quattro anni esatti torna da stasera e con repliche fino a giovedì 20 febbraio al Teatro San Carlo la Norma di Vincenzo Bellini, nell'applaudito allestimento a suo tempo firmato dal regista Lorenzo Amato, consulente per la Direzione artistica e Programmazione interno alla stessa Fondazione, con le splendide scene di Ezio Frigerio e i costumi di Franca Squarciapino (foto di Luciano Romano) .

Completamente diverso stavolta il cast, capitanato non dalla belcantista sublime Mariella Devia, bensì dalle diverse ma non meno interessanti voci in alternanza per il ruolo del titolo dei soprani Maria Josè Siri e Angela Meade, la prima di nuovo al San Carlo dopo aver interpretato Nedda nei bellissimi Pagliacci versione Finzi Pasca, la seconda recente Ermione. Il tutto diretto dalla migliore giovane promessa italiana del podio, Francesco Ivan Ciampa che, anche lui di ritorno alla testa di Coro (preparato da Gea Garatti Ansini) e Orchestra Lirico napoletano, rileggerà la partitura in quella felicissima occasione diretta dall'immenso Nello Santi, interprete fra i massimi sul podio della nostra tradizione operistica scomparso giovedì scorso. E al quale immaginiamo, si spera in unione con la grandissima Mirella Freni spentasi domenica, sarà dedicata la prima rappresentazione di oggi.

Completano la compagnia, Fabio Sartori e Mikheil Sheshaberidze in alternanza nei panni di Pollione, Annalisa Stroppa e Silvia Tro Santafè per il ruolo di Adalgisa, Fabrizio Beggi e Ildo Song per Oroveso, Fulvia Mastrobuono (Clotilde) e Antonello Ceron (Flavio).

Per chi non avesse visto lo spettacolo nel febbraio 2016 ricordiamo che il taglio scenico-registico non propone la solita Norma belliniana neoclassica, più romana che druidica, ma un immenso affresco di fantasia dalle suggestioni possenti, sospeso in chiave universale e romanticissima nella storia come nel tempo entro la chiave prospettica di un elemento Natura che è rito e foresta, atmosfera lunare e fiamme, amore puro o sacrilego, immenso sacrificio.

«Norma - spiega il regista Lorenzo Amato - si muove su un binario universale e senza tempo, quello della lotta tra la ragion di stato, il potere religioso e il privato che qui non corrono paralleli, ma si sovrappongono, prima di tutto nella musica e di pari passo nel libretto; ciò significa lavorare su personaggi molto complessi e su continui corti circuiti. Altrettanto complesso il ruolo de il Coro. Personaggio o insieme di personaggi veri e partecipi che, a volte però, assume anche quell’identità che era propria di quello Greco: ne è un esempio il delicato momento della cabaletta di Norma, quando, davanti a tutti (una situazione scenicamente assai poco credibile), la protagonista evoca e rivive il suo amore per Pollione. Ecco, in quel momento ho pensato che il coro da personaggio divenisse la coscienza stessa di Norma, che la richiama al suo dovere, alla ragion di stato. Di conseguenza - conclude Lorenzo Amato - anziché spostare artificialmente indietro il coro e avanti Norma, come solitamente accade, ho scelto di collocare l’eroina al centro di un cerchio astratto di artisti del coro che, trasfigurati, la soffocano, ricordandole le sue responsabilità, e dal quale Norma, donna innamorata, cerca di liberarsi: un cortocircuito che andava messo in risalto».

Al margine si segnala un cambio improvviso alla "prima" per il ruolo di Adalgisa: per una sindrome influenzale che ha colpito l’interprete prevista, Annalisa Stroppa, questa sera ascolteremo al suo posto Silvia Tro Santafé.

Si vieta la riproduzione dell'articolo e di ogni altra sua parte

Dal 12 al 20 febbraio 2020

Vincenzo Bellini

NORMA

tragedia lirica in due atti su libretto di Felice Romani, dalla tragedia “Norma ou l'infanticide” di A. Soumet

Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 26 dicembre 1831

Direttore | Francesco Ivan Ciampa

Regia | Lorenzo Amato

Assistente alla Regia | Paolo Vettori

Scene | Ezio Frigerio

Costumi | Franca Squarciapino

Assistente ai Costumi | Anna Verde

Luci | Vincenzo Raponi

Interpreti

Norma | Maria Josè Siri / Angela Meade (14 e 16 febbraio)

Adalgisa | Annalisa Stroppa / Silvia Tro Santafé (14 e 16 febbraio)

Pollione | Fabio Sartori / Mikheil Sheshaberidze (14 e 16 febbraio)

Oroveso | Fabrizio Beggi / Ildo Song (14 e 16 febbraio)

Clotilde | Fulvia Mastrobuono

Flavio | Antonello Ceron

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo

Produzione del Teatro di San Carlo

mercoledì 12 febbraio 2020, ore 20.00 - Turno A

venerdì 14 febbraio 2020, ore 20.00 - Fuori Abbonamento

sabato 15 febbraio 2020, ore 19.00 - Fuori Abbonamento

domenica 16 febbraio 2020, ore 17.00 - Turno F

martedì 18 febbraio 2020, ore 20.00 - Turno C/D

giovedì 20 febbraio 2020, ore 18.00 - Turno B

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