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Paola De Simone

A Palazzo Donn’Anna, in prima assoluta per la Fondazione Culturale Ezio De Felice e produzione esclusiva dell’Associazione Talenti Vulcanici, il magnifico mezzosoprano Teresa Iervolino dà voce e forma a “Jate sospiri mieje”, prezioso itinerario fra le più celebri canzoni d'arte napoletane con l’Ensemble Scherza l’Alma di Mauro Squillante


Omaggio pregevolissimo e splendidamente sposato nel luogo che l'accoglie sul canto d'arte napoletano, oggi sabato 23 novembre in prima assoluta a Palazzo Donn’Anna (ore 19) , con il concerto “Jate sospiri mieje” prodotto in esclusiva dall’Associazione Talenti Vulcanici nella splendida cornice del Teatro della Fondazione Culturale Ezio De Felice. A darvi forma e voce, il mezzosoprano Teresa Iervolino (nelle foto), fra le più interessanti interpreti liriche, per timbro e tecnica, di nuova generazione. Sarà infatti la giovane interprete romana per nascita ma napoletana per formazione, meritatamente applaudita nella recente Ermione di Rossini al San Carlo, la protagonista del prossimo progetto speciale della Fondazione Pietà de’ Turchini: una straordinaria interprete in esclusiva per un programma musicale pensato a quattro mani con il musicologo Paologiovanni Maione. Progetto in cui l’artista, negli ultimi anni in prima linea sulle più autorevoli scene europee, presenterà un recital di canzoni napoletane, tra malinconia e rimembranza, gioco e invenzione, quale autentico e commosso tributo alla sua terra di elezione.

In ascolto, alcune delle pagine più significative del percorso storico canoro partenopeo fra le quali “Marechiaro” (di Francesco Paolo Tosti e Salvatore Di Giacomo), “Fenesta Vascia” (musicata da Guglielmo Cottrau), “La Danza” (di Gioacchino Rossini) e così via fino a “Me voglio fa ‘na casa” di Gaetano Donizetti, “Santa Lucia luntana” di E.A. Mario, “Miezz o’ grano” (di Edoardo Nicolardi ed Evemero Nardella), solo per fare qualche esempio. Il celebre mezzosoprano sarà accompagnato dall’Ensemble Scherza l’Alma formato da Giuliana De Donno (arpa viggianese), Leonardo Massa (violoncello e calascione), Peppe Copia (chitarra barocca e battente), Mauro Squillante (calascioni, mandolino, e maestro concertatore).

«Jate suspiri mieje - sottolinea Paologiovanni Maione - evoca la malìa di uno struggimento che coniuga la malinconia alla rimembranza. È il viaggio di una giovane voce che, commossa, ripercorre la propria terra d’elezione attraverso la sua musica ed i suoi canti, nel bisogno di un ricordo da condividere con generosità. Chitarre, mandolini, arpa, archi e vaghissime percussioni avvolgono questo percorso fatto di lunghe melodie e teatralissime ballate scelte per questa festa, uno “spasso” assai serio di una cantante disposta a offrire il proprio “tesoro” a coloro che sapranno coglierne le sfumature e i palpiti».

Teresa Iervolino, comincia giovanissima, nel 2008, la sua carriera. Nel 2012 vince il 63° ASLICO, il concorso per giovani cantanti lirici d’Europa. A questo premio fanno seguito tantissimi altri riconoscimenti, nazionali ed internazionali, che le aprono le porte dei maggiori templi della lirica come, tra i tanti, il Regio di Torino, il San Carlo di Napoli, lo Chatelet di Parigi, il Duch National Opera di Amsterdam, la Fenice di Venezia, la Scala di Milano, l’Operà de Paris, diretta in ruoli da protagonista da Roberto Abbado, Donato Renzetti, Christophe Rousset, Riccardo Chally, Marco Armiliato, Daniel Oren. Nel prossimo futuro sarà alla Staatsoper di Berlino, all’Accademia Nazionale Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano, al Liceu di Barcellona per la “Semiramide” di Rossini.

Con la Pietà de’ Turchini, diretta da Stefano Demicheli, ha debuttato nel repertorio barocco con un recital su Nicola Grimaldi e, diretta da Marcello Di Lisa, con “La Iole” di Nicola Porpora.

Ingresso libero solo su prenotazione scrivendo alla email a coordinamento@turchini.it (entro le ore 12.00 di venerdì 22 novembre). Info: tel. 081402395 www.turchini.it

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