Five with Estro: oggi in concerto, nella Chiesa di Santa Caterina da Siena a Napoli per la Fondazione Pietà de' Turchini, le nuove metamorfosi per tastiera delle pagine per archi e continuo vivaldiane secondo il saldo cimento e la deliziosa invenzione a cinque dell'Ensemble Armoniosa
Bella, nuova e interessante è la particolarissima rilettura di alcune pagine strumentali di Antonio Vivaldi proposte oggi, sabato 9 novembre alle ore 19, nella Chiesa di Santa Caterina da Siena nel solco delle grandi trascrizioni storiche per tastiera (clavicembalo o organo) a partire, in primis, dagli esempi mirabili offerti da Johann Sebastian Bach. A realizzarle, nel concerto da non perdere intitolato “Five with Estro” riprendendo il loro ultimo progetto discografico prodotto da RedDress e distribuito da Sony Music e Naxos, il clavicembalista Michele Barchi (solista nonché autore delle complesse quanto deliziose elaborazioni) e l'Ensemble Armoniosa (nel video e nella foto) formato da Daniele Ferretti all’organo, Francesco Cerrato al violino, Stefano Cerrato al violoncello a 5 corde e da Marco Demaria al violoncello di continuo.
In ascolto, pertanto, un percorso di riformulazione strumentale e stilistica che osserva in diversa combinazione i Concerti dall’Estro Armonico op. 3 al pari di altri capolavori vivaldiani quali la successiva silloge La Stravaganza (op. 4) e la Sonata sulla Follia op. 1 n. 12, affidandone il parimenti rimodulato “Tutti” a un concentrato ensemble da camera (un violino, un violoncello piccolo a 5 corde, un violoncello di continuo, un organo o un clavicembalo) da porre al fianco e a sostegno della tastiera solista prescelta.
Alla base, un complesso lavoro di ricerca e trascrizione per restituire, nel modo più efficace possibile così come sottolineato da Barchi, la stessa forza sonora “orchestrale” prevista da Vivaldi per i suoi oltre quattrocento esempi lasciati quale modello di riferimento assoluto per una forma del Concerto tripartito nata a specchio del primo Settecento veneziano in virtù di un’originalissima inventiva del linguaggio strumentale maturata proprio nel punto creativo di volta fra l’Estro e la Stravaganza.
Di qui uno spettro di metamorfosi in programma che lascia appunto ampio spazio agli estratti dall’Estro Armonico vivaldiano, alternandone la responsabilità solistica ora all’organo, ora al cembalo, o a entrambi: il Concerto n. 3 in Sol maggiore RV 310 per violino e orchestra nei tre movimenti Allegro-Largo-Allegro, come da sequenza canonica definita da Torelli e Albinoni, rimbalza in Bach sul clavicembalo ma nella tonalità di Fa maggiore quindi, in Barchi, lo strumento solista diviene l’organo conservando, significativamente, la scelta armonica d’origine. Il n. 12 in Mi maggiore RV 265, parimenti per violino con orchestra e nei tempi Allegro-Largo e spiccato-Allegro dalla viva plasticità tematica quanto di acuta cantabilità nel movimento centrale, accomuna Bach e Barchi nella scelta sia dello strumento da tasto a corde pizzicate che nel Do maggiore. Al gruppo per due violini appartengono invece, a seguire, i numeri 8, 11 (con violoncello) e 5: il primo, RV 522 in La minore e da Bach trascritto per il solo per organo, nella nuova versione in ascolto lascia intatto il dualismo, affidandone il gioco di ritmi e melodie variate alle rispettive voci dell’organo e del cembalo; il secondo, RV 565 e in Re minore per tutti, in Bach per organo ma in Barchi per cembalo, presenta stile da Concerto grosso con interessanti innesti solistici e una ben più ampia articolazione interna (Allegro-Adagio spiccato, Allegro-Largo e spiccato-Allegro) caratterizzata da fitti richiami imitativi, da un superbo baricentro fugato e da una vera e propria gara finale fra i solisti e gli strumenti in campo; quindi il terzo, RV 519 (Allegro-Largo-Allegro) in La maggiore, qui per organo e in Sol, dall’incisiva introduzione del Tutti e dalla piena valorizzazione delle risorse sia virtuose che cantabili degli archetti protagonisti.
Poi, il caso a sé della Sonata in Re minore op. 1 n. 12 "La Follia", RV 63, scritta per due violini con basso continuo e, nell’occasione, eseguita per violino, violoncello e continuo. È la bellissima opera che, con le sue venti variazioni sull’antico tema di danza di origine iberica, chiude il florilegio delle “Suonate da camera a tre, due violini o violone o cembalo” dedicate nel 1705 al conte di origine bresciana Annibale Gambara: uno straordinario lavoro di cesello che, con rara sensualità strumentale e coreutica, disegna al passo di sarabanda e intorno alla “folia”, una miriade di suggestioni imitative, timbriche, drammatiche e finanche narrative.
Infine, in rappresentanza della fondamentale raccolta di Dodici Concerti intitolata La Stravaganza, ascrivibile agli anni 1712-1713 e apparsa entro il 1715 con dedica al blasonato, ex allievo Vettor Delfino (Dolfin, secondo la forma veneziana), la scrittura per due violini del Concerto d’apertura in Si bemolle maggiore RV 383 nei tempi Allegro-Largo e Cantabile-Allegro, si traduce in un particolarissimo dialogo condiviso fra organo e violino.
La stagione della Pietà de’ Turchini proseguirà, rinnovando la pluriennale collaborazione con l’istituto Cervantes di Napoli, venerdì 15 novembre, ancora alla Chiesa di Santa Caterina da Siena, con il debutto italiano dell’ensemble spagnolo L’Apothéose, con il concerto “Al estilo italiano” ovvero “La influencia de la música italiana en la España del siglo XVIII”.
Biglietti da 10 a 7 euro. Info e prenotazioni: tel. 081402395 info@turchini.it www.turchini.it
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Five with estro
Ensemble Armoniosa
Ensemble Armoniosa Francesco Cerrato, violino Stefano Cerrato, violoncello a 5 corde Marco Demaria, violoncello di continuo Michele Barchi, clavicembalo Daniele Ferretti, organo
Programma
Concerto n° 3 in SOL maggiore RV 310 da “L’Estro Armonico” op. 3 Trascrizione di Michele Barchi. Strumento solista: organo.
Sonata n° 12 in RE minore “La Follia” op. 1 per violino, violoncello e continuo
Concerto n° 12 in DO maggiore RV 265 da “L’Estro Armonico” op. 3 Trascrizione di Michele Barchi. Strumento solista: clavicembalo
Concerto n° 8 in LA minore RV 522 da “L’Estro Armonico” op. 3 Trascrizione di Michele Barchi. Strumento solista: clavicembalo e organo.
Concerto n° 1 in SI b maggiore RV 383a da “La Stravaganza” op. 4 Trascrizione di Michele Barchi. Strumento solista: organo e violino.
Concerto n° 11 in RE minore RV 565 da “L’Estro Armonico” op. 3 Trascrizione di Michele Barchi. Strumento solista: clavicembalo.
Concerto n° 5 in SOL maggiore RV 519 da “L’Estro Armonico” op. 3 Trascrizione di Michele Barchi. Strumento solista: organo.