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Redazione

Successo al Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli” per il cammeo buffo Drosilla e Nesso, intermezzo del primo Settecento posto in musica dal magnifico Leonardo Leo, in allestimento ultramoderno firmato da Davide Gasparro e direzione dell'ottimo clavicembalista napoletano Pierfrancesco Borrelli. In scena, le giovani voci dei vincitori del Concorso "Belli" sul «campo da tennis più pazzo del mondo»


Sul palcoscenico dell'antico Caio Melisso soltanto una rete, due panchine bianche e palle da tennis ovunque: è «il campo da tennis più pazzo del mondo», ultramoderno, così come ideato dal regista Davide Gasparro (con scene di Elena Zamparutti, luci di Eva Bruno e costumi di Clelia De Angelis) per Drosilla e Nesso, intermezzo buffo del primo Settecento napoletano musicato da Leonardo Leo su libretto di Carlo De Palma e in questi giorni applaudito con vivo successo per la stagione del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli” (ultima replica oggi, domenica 15 settembre). Una sorta di Wimbledon su tappeto d’erba entro la quale i due protagonisti si confrontano a colpi di racchette da tennis. «Una ventata di aria fresca - commenta il Maestro Pierfrancesco Borrelli, direttore dell’Ensemble strumentale dello Sperimentale - fra colpi di teatro estemporanei e divertimento assicurato». Interpreti, Silvia Alice Gianolla (tra i vincitori della 73ma edizione del Concorso “Comunità Europea” per giovani cantanti lirici del “Belli”), Drosilla distintasi sul palcoscenico grazie anche alla vocalità cucita appositamente sul repertorio, e Paolo Ciavarelli (Vincitore della 71ma edizione del Concorso “Comunità Europea” per giovani cantanti lirici del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”), vera e propria «star del teatro comico» così come sottolineato anche dal maestro Borrelli, per un Nesso esilarante. «Al pari di una commedia di Goldoni - ha aggiunto a tal merito Borrelli - gli intermezzi napoletani sono teatro allo stato puro: un repertorio che non offre grandi possibilità per cantare, ma piuttosto un momento in cui l’interprete fa un grande esercizio di teatro. Sono necessarie qualità attoriali rilevanti per stare sul palcoscenico e questo repertorio è un’ottima scuola».

Drosilla e Nesso, è stata dunque un’occasione per riscoprire ed esaltare i gioielli di scuola musicale napoletana di cui Leonardo Leo è sicuramente uno dei principali esponenti. Ma non solo, dalla Campania anche il maestro Borrelli – nato a Massa di Somma (Napoli) e docente presso il Conservatorio di Avellino – e la cembalista Livia Guarino che si sono distinti per la grande professionalità e competenza nel repertorio.

Lo spettacolo, realizzato nell'ambito di una collaborazione pluriennale con il Centro Studi Pergolesi dell’Università degli Studi di Milano, è stato reso possibile grazie al contributo della “Fondazione Francesca, Valentina e Luigi Antonini”, che sostiene da anni questo ambizioso progetto culturale. Presente alla "prima" il Presidente del Centro Studi Claudio Toscani e il Presidente della Fondazione Antonini Camillo Corsetti Antonini, entrambi entusiasti dello spettacolo.

La 73ma Stagione Lirica Sperimentale prosegue con Operalieder Liebeslieder su musiche di Brahms, Schubert e Schumann (Villa Redenta | 18 settembre 2019, ore 21) e con il Barbiere di Siviglia firmato dalla regia di Paolo Rossi (Teatro Nuovo | 17 settembre 2019, ore 18, anche per le scuole) | 18 - 19 settembre 2019, ore 10.00 (anche per le scuole) | 20 - 21 settembre 2019, ore 20.30 e 22 settembre 2019, ore 17.00.

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