La musica come Naturlaut, voce della Natura, e l'impianto sinfonico come mimesi di un universo sonoro che, per esprimersi, necessita di un organico dalle proporzioni impressionanti. E, nel mezzo, un fiume in piena: quello dell'alto sinfonismo di Gustav Mahler, scolpito nei dieci lavori al passaggio fra Otto e Novecento contaminando il tradizionale contenitore formale con elementi e concetti innovativi per rigenerare febbrilmente, quanto nel profondo, le tematiche della Romantik. Inoltre, marce ironiche e sussulti violenti o improvvisi, tracciati enigmatici e ampio ricorso al contrappuntismo, luttuosi presentimenti sonori quali i tre colpi di martello (rimasti due attraverso le tre revisioni) e suggestioni profetiche mentre, in primo piano, si osserva inermi alla parabola dell'umano destino e alla disfatta dell'eroe, accanto a qualcosa che ha sempre parlato di lui. Della sua vita, secondo quanto ci raccontano i pentagrammi dell'immensa Sinfonia n. 6 in la minore, dal compositore stesso intitolata “Tragica”, proposta in locandina per la Concertistica al Teatro San Carlo questa sera, sabato 8 giugno alle ore 20.00 e in turno pomeridiano domani alle ore 18.00, con l’Orchestra della Fondazione guidata dal proprio Direttore musicale Juraj Valčuha (nelle foto di Luciano Romano). Direttore che ritorna di nuovo sul podio sancarliano dopo il recente, pieno successo della wagneriana Die Walküre.
Scritta fra il 1903 e il 1904, con prima esecuzione ad Essen nel 1906 sotto la bacchetta dello stesso autore, la Sesta di Mahler si rivela infatti partitura gravida di segnali grotteschi e di gesti che irrompono improvvisi (temi, ritmi, armonie, timbri), quali sintomi di un dramma universale a specchio e anima del mondo mahleriano: nella prima estate del 1904 la moglie Alma aveva dato alla luce una seconda bambina, Anna Justine, nata dunque nei giorni della Sesta e della ripresa dei Kindertotenlieder sui testi di Friedrich Rückert, quasi unendoli al cupo messaggio della Sinfonia. Negli anni a seguire, una catena di sciagure: la morte della primogenita Maria, la prima diagnosi della disfunzione cardiaca che avrebbe portato il compositore (nel 1911) alla fine prematura della propria esistenza, le dimissioni al vertici dell'Opera di Vienna per beghe locali. D'altra parte, oltre alle note, è così che Alma descrive il legame fra la "Tragica" e quei giorni carichi di oscuri presagi: «Quell'estate bella, felice, senza conflitti. Alla fine delle vacanze Mahler mi suonò la Sesta Sinfonia, ormai completa. Dovevo rendermi libera da tutti i lavori di casa, aver molto tempo a disposizione per lui. Salivamo di nuovo a braccetto nella sua casupola nel bosco, dove eravamo sicuri di non esser disturbati, in mezzo agli alberi. Tutto ciò si svolgeva sempre con grande solennità. Dopo aver abbozzato il primo tempo, Mahler era sceso dal bosco e aveva detto: "Ho tentato di fissare il tuo carattere in un tema - non so se mi è riuscito. Ma devi lasciarmi fare". È il grande tema pieno di slancio del primo tempo della Sesta Sinfonia. Nel terzo tempo [in realtà secondo, lo Scherzo] descrive i giochi senza ritmo delle bambine che corrono traballando nella rena. È spaventoso: le voci infantili diventano sempre più tragiche, e alla fine non resta che una vocina lamentosa che va spegnendosi. Nell'ultimo tempo descrive se stesso e la sua fine o, come ha detto più tardi, quella del suo eroe. "L'eroe che viene colpito tre volte dal destino, il terzo colpo lo abbatte, come un albero"».
Oltre ottocento le battute del Finale e sovra misura, oltre che inusuale, l'organico orchestrale formato da un ottavino e 4 flauti, 4 oboi più corno inglese, clarinetto piccolo, 4 clarinetti e clarinetto basso, 4 fagotti, controfagotto, 8 corni, 6 trombe, 4 tromboni, basso tuba e l'intero esercito di percussioni con timpani, glockenspiel, campanacci, tamtam, campane, martello, xilofono, grancassa, piatti, triangolo, tamburo militare, tamburello, frusta e nacchere, più celesta, 2 arpe e archi.
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sabato 8 giugno 2019, ore 20.00 - Turno S – Turno M Concerti domenica 9 giugno 2019, ore 18.00 - Turno P
JURAJ VALČUHA
Direttore | Juraj Valčuha
Gustav Mahler
Sinfonia n. 6 in la minore "Tragica"
Orchestra del Teatro di San Carlo
Juraj Valčuha Dall’ottobre 2016 Juraj Valčuha è Direttore Musicale del Teatro di San Carlo di Napoli, nonché Primo Direttore Ospite della Konzerthausorchester di Berlino. Inoltre è stato Direttore Principale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai dal 2009 al 2016. Nato nel 1976 a Bratislava, vi studia Composizione e Direzione, proseguendo poi gli studi a San Pietroburgo con Ilya Musin e a Parigi.Nel 2006 debutta con l’Orchestre National de France e inizia la carriera italiana al Comunale di Bologna con La bohème. Da allora è salito sul podio delle orchestre più prestigiose quali i Münchner Philharmoniker, Gewandhausorchester di Lipsia, Staatskapelle di Dresda, Berliner Philharmoniker, le orchestre di Radio di Francoforte, NDR Amburgo, Radio Svedese, Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam, le orchestre americane di Pittsburgh, Los Angeles, San Francisco, National Symphony, New York Philharmonic, Chicago Symphony, Cleveland Orchestra, Philharmonia di Londra, Filarmonica della Scala e Orchestra dell´Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai ha effettuato tournée al Musikverein di Vienna, alla Philharmonie di Berlino, a Colonia, Monaco e Zurigo, nella stagione di Abu Dhabi Classics e al Festival Enescu di Bucarest. In campo operistico ha diretto recentemente Parsifal all’Opera di Budapest, Turandot, Elektra, La fanciulla del West e Lady Macbeth del distretto di Mtsensk al San Carlo di Napoli, Jenůfa e Peter Grimes al Comunale di Bologna, L’amore delle tremelarance e Faust all’Opera di Firenze. Tra gli appuntamenti di questa stagione segnaliamo il suo ritorno con la New York Philharmonic, Cleveland Orchestra, San Francisco e Pittsburgh Symphony, Philharmonia, la BBC Symphony, i Wiener Symphoniker e le Orchestre dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e dell’OSN Rai. Ha diretto Salome al Teatro Comunale di Bologna. È stato insignito del Premio Abbiati 2018 come migliore direttore d’orchestra.
Dopo questo appuntamento, Juraj Valčuha sarà nuovamente impegnato sul podio del Massimo napoletano sabato 22 giugno per dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro di San Carlo e l’Orchestra della Rai di Torino nell’esecuzione, in un’unica giornata, di tutte le 9 Sinfonie di Beethoven.