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Paola De Simone

È un atteso ritorno, dopo il premiato successo di quattordici anni fa al Teatro di San Carlo, quello del dramma musicale Die Walküre di Richard Wagner, secondo tassello ma prima giornata in tre atti della Tetralogia Der Ring des Nibelungen Ring (L'oro del Reno “Das Rheingold” Prologo in un atto, appunto La Valchiria, Sigfrido “Siegfried” seconda giornata in 3 atti e Il crepuscolo degli dei “Götterdämmerung” terza giornata in un prologo e 3 atti) su testo dello stesso compositore e tecnica drammaturgico-musicale mirata avveniristicamente alla totalità del Wort-Ton-Drama, in scena da sabato 11 maggio alle ore 19.00 e in replica fino al 18 maggio.

In campo, dunque, la produzione modernamente sospesa in una dimensione d'arte fra l'immagine e il tempo (foto di Luciano Romano). Dimensione che, con le sue Valchirie intente a sezionare gli eroi su un tavolo da obitorio ed entro l'irrealtà della memoria, al suo varo nel 2005 conquistò infatti ben due premi Abbiati assegnati nel 2006, per le scenografie firmate da Giulio Paolini e per i costumi di Giovanna Buzzi. Sul podio dell’Orchestra del San Carlo ci sarà stavolta la bacchetta ideale del Direttore musicale della Fondazione, Juraj Valčuha.

Per comprenderne il taglio della rilettura, si riportano intanto le parole del regista Federico Tiezzi: «Ho scelto di rappresentare la storia della decadenza di una famiglia. Il riferimento porta inevitabilmente ai Buddenbrook di Thomas Mann, utilizzato come una lente attraverso la quale osservare la vicenda wagneriana. Ho pensato prima di tutto a Mann, ma potrei citare ancora Ibsen e Strindberg. È a loro che mi sono ispirato per rileggere questa Valchiria, sottraendola agli stereotipi del racconto mitologico. E per far ciò - spiega ancora il regista - mi sono servito di dettagli scenici e gestuali. Simbolico, ad esempio, è il ricorso a due tavoli, intorno ai quali si snodano il primo ed il secondo atto, veri e propri ritratti di famiglia in un interno, oltre, ovviamente, alla scelta di costumi, specie quelli femminili, che rimandano alla fine dell’Ottocento, al tempo di Freud». Mentre, per ulteriori approfondimenti, si rinvia al bel saggio sul trinomio Wagner-Tiezzi-Paolini a firma di Biagio Scuderi, a seguire allegato in pdf.

Di notevole caratura il cast di specialisti che annovera Robert Dean Smith e Magnus Vigilius nei panni di Siegmund, Liang Li e Runi Brattaberg in quelli di Hunding, Egils Silins e Tomas Tomasson interpretano Wotan, mentre Manuela Uhl e Barbara Haveman danno voce e volto a Sieglinde. E ancora, Irene Theorin e Lise Lindstrom saranno impegnate nel ruolo di Brünnhilde, Ekaterina Gubanova e Ursula Hesse von den Steinen in quello di Fricka. Completano il cast Raffaela Lintl (Gerhild), Robyn Allegra Parton (Helmvige), Pia-Marie Nilsson (Ortlinde), ancora Ursula Hesse von den Steinen (Waltraute), Alexandra Ionis (Rossweisse), Ivonne Fuchs (Seigrune), Niina Keitel (Grimgerde), Julia Gertseva (Schwertleite).

Durata complessiva dello spettacolo, quattro ore e mezza.

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/Opera

dall’11 al 18 maggio 2019

Richard Wagner/

DIE WALKÜRE

Opera in tre atti su libretto dell’autore

Prima rappresentazione: Monaco di Baviera, Nationaltheatre, 26 giugno 1870

Direttore | Juraj Valčuha Maestro del Coro | Gea Garatti Ansini Regia | Federico Tiezzi Regista per la ripresa | Francesco Torrigiani Scene | Giulio Paolini Costumi | Giovanna Buzzi Assistente ai Costumi | Maria Antonietta Lucarelli Luci | Gianni Pollini

Interpreti

Siegmund, Robert Dean Smith (11, 16 e 18 Maggio) / Magnus Vigilius (12 e 17 Maggio)

Hunding, Liang Li (11, 16 e 18 Maggio) / Runi Brattaberg (12 e 17 Maggio) Wotan, Egils Silins (11, 16 e 18 Maggio) / Tomas Tomasson (12 e 17 Maggio)

Sieglinde, Manuela Uhl (11, 16 e 18 Maggio) / Barbara Haveman (12 e 17 Maggio) Brünnhilde, Irene Theorin (11, 16 e 18 Maggio)/ Lise Lindstrom (12 e 17 Maggio)

Fricka, Ekaterina Gubanova (11, 12, 16 e 18 Maggio) / Ursula Hesse von den Steinen (17 Maggio)

Gerhild, Raffaela Lintl

Helmvige, Robyn Allegra Parton

Ortlinde, Pia-Marie Nilsson

Waltraute, Ursula Hesse von den Steinen

Rossweisse, Alexandra Ionis

Seigrune, Ivonne Fuchs

Grimgerde, Niina Keitel

Schwertleite, Julia Gertseva

Orchestra del Teatro di San Carlo

Produzione del Teatro di San Carlo

Premio Abbiati 2006 per le scene di Giulio Paolini e i costumi di Giovanna Buzzi

SERIE CREMISI sabato 11 maggio 2019, ore 19.00 - Turno A

domenica 12 maggio 2019, ore 17.00 - Turno F

giovedì 16 maggio 2019, ore 18.00 - Turno B

venerdì 17 maggio 2019, ore 19.00 - Turno C/D

sabato 18 maggio 2019, ore 19.00 - Turno M Opera e Danza

Spettacolo in Tedesco con sovratitoli in Italiano e in Inglese

Durata: 4 ore e 30 minuti circa con intervallo

È davvero singolare la rapidità (soli sei mesi!) con la quale Richard Wagner dà forma all’impianto generale di Die Walküre, quella che egli stesso riconosce come “la cosa più bella che io abbia mai composto”. In realtà, questa “fretta” è frutto di un’urgenza creativa, la stessa alla base del monumentale Der Ring des Nibelungen di cui Die Walküre è parte. Ne nasce un’opera dalla struttura drammaturgica cristallizzata nella ieratica poetica del tragico, molto lontana dalle dinamiche domestiche del dramma borghese ottocentesco. Die Walküre - attraverso il viaggio di Wotan alla scoperta di sé e la sua resa finale, la straordinaria rappresentazione del suo declino interiore e l'incipiente crepuscolo degli dèi - ci mostra Wagner nella sua forma più radicale e più lirica. Nella Stagione 2018/19 il Teatro di San Carlo ripropone il leggendario allestimento, sospeso tra teatro e immagine, firmato Tiezzi/Paolini con cui fu insignito del Premio Abbiati nel 2006.

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