Nuovo passo in avanti per far leva sull'annosa questione della stabilizzazione dei precari nelle Fondazioni Lirico-sinfoniche italiane. Questione rilanciata e rimbalzata da Napoli dopo la lettura pubblica di una mozione di protesta ad opera di due esponenti del Ballo del Teatro San Carlo, in apertura la sera della prima del bellissimo Lago dei cigni firmato da Ricardo Nuñez, e dopo l'acceso confronto fra i sindacati e la sovrintendente del Massimo partenopeo Rosanna Purchia durante la domenica di Pasqua nel tentativo, riuscito, di far rientrare lo sciopero che oggi avrebbe bloccato la trasferta di Coro e Orchestra al Municipale di Salerno destinata a riproporre, in terza battuta, la Messa da Requiem di Verdi.
Ricevuto il sostegno della Uilcom Campania e chiesta la solidarietà sia del governatore Vincenzo De Luca che il sindaco Luigi de Magistris, la protesta a tutela della dignità degli artisti si è infatti sentire ora dalla Capitale rivolgendosi direttamente al Vicepremier Luigi Di Maio, Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, quindi al Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Alberto Bonisoli. Ai citati onorevoli è stata infatti appena sottoscritta e inviata da Roma, con protocollo n. 98 e data di oggi mercoledì 24 aprile, la richiesta per una rapida e definitiva soluzione legislativa a firma dei vertici dell'Anfols, l'Associazione Nazionale delle Fondazioni Lirico-sinfoniche, dunque del presidente Cristiano Chiarot e del vice presidente Anfols nonché sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo, Francesco Giambrone, unitamente alle firme dei Segretari Nazionali Emanuela Bizi (Slc-CGIL), Luigi Pezzini (Fistel-CISL), Giovanni Di Cola (Uilcom-UIL) ed Enrico Sciarra (Fials-CISAL).
Questo il contenuto della richiesta siglata e condivisa: "Illustri Ministri, con la presente siamo a ribadire la necessità di un intervento legislativo finalizzato a far fronte all’incertezza ed alle notevoli difficoltà venutesi a creare nelle Fondazioni Lirico Sinfoniche in tema di gestione dei rapporti di lavoro a tempo determinato. Un’urgente definizione per via legislativa resta, a nostro parere, l’unica ipotesi percorribile per evitare la paralisi del settore, regolando le esigenze di flessibilità tipiche della produzione artistica nel rispetto dei principi di tutela espressi dalla Corte di Giustizia Europea con la sentenza C-331/18 del 25 ottobre 2018 e favorendo lo stabile inserimento del personale da tempo impiegato nelle Fondazioni Lirico Sinfoniche. Restiamo a disposizione per un incontro, qualora si rendesse necessario al fine di definire positivamente la vicenda. L’occasione è gradita per porgere i nostri migliori saluti".