Oggi, giovedì 14 febbraio (ore 20.30) al Teatro Sannazaro, concerto/omaggio allo scrittore Jo Nesbø con il chitarrista napoletano Marco Cappelli e con targa Associazione Alessandro Scarlatti per un programma insolito: “ The NesbøProject/Norwegian Landscapes”. Sul palco, oltre al Marco Cappelli Acoustic Trio, formato da Marco Cappelli (chitarra), Ken Filiano (contrabbasso) e Satoshi Takeishi (percussioni), anche Shoko Nagai (bandoneon e live elettronics) e Oscar Noriega (clarinetti), e l’attore Andrea Renzi come voce recitante (nelle foto).
Con “Norwegian Landscapes” Marco Cappelli sceglie i racconti oscuri e inquietanti di Jo Nesbø per concludere la sua trilogia dedicata al romanzo noir, dopo “Les Nuages en France” dedicato a Fred Vargas e “Le stagioni del Commissario Ricciardi” ispirato a Maurizio De Giovanni. «Questo terzo esperimento – dichiara l’autore Cappelli – sceglie il noir scandinavo di Jo Nesbø, autore che presenta una vena di maggior crudezza rispetto ai suoi colleghi francesi e italiani. Registrando il nostro terzo disco, il suono che abbiamo dunque immaginato richiedeva una tessitura più densa. Da qui l’estensione del trio a quintetto, con l’aggiunta dei clarinetti di Oscar Noriega e la leggera elettronica suonata su disco da Dj Olive e dal vivo da Shoko Nagai, che aggiunge anche la fisarmonica. Ciò che mi ha colpito di più della poetica di Nesbø? É il taglio psicologico dei personaggi - prosegue - forse più ancora del meccanismo giallistico pieno di suspense dei suoi romanzi. Dunque questa direzione musicale è ben servita dal linguaggio improvvisativo in cui questa band si distingue particolarmente, offrendo spunti sempre nuovi di sviluppo ai temi scritti».
Se esistessero le rockstar in letteratura, Jo Nesbø sarebbe indubbiamente una di esse. Norvegese, cinquantanove anni e libri pubblicati in una quarantina di lingue. è oggi l’alfiere mondiale del romanzo scandinavo, dal sapore sporco, con protagonisti personaggi dalla moralità vacillante, e dalle poco ortodosse quanto efficaci capacità investigative. Nei romanzi della serie di Harry Hole, il biondo detective alcolizzato si muove tra una Oslo violenta ed i luoghi più disparati: dall’Australia a Bangkok fino al Congo. Il ritratto che ne scaturisce è quello di una capitale norvegese decisamente lontana dagli stereotipi, dove il crimine si annida nelle strade scure e nelle periferie.
Il concerto, ispirato alla sua opera, è articolato in due serie di brani che scorrono parallelamente: sette brani composti intervallati da sei interludi improvvisati in un susseguirsi di atmosfere coerenti e al tempo stesso disomogenee, nelle quali q non solo le due anime – quella più libera e quella composta – si inseguono, ma al contempo si guardano l’un l’altra in un gioco di specchi. Una proposta che avvicina due mondi – quello della letteratura e quello della musica – che hanno il potere formidabile di creare mondi immaginari.
Biglietti: platea e palco I° fila € 18; palco II°e III° fila € 13; ridotto giovani ( under 30) €13; last minute € 5 (under 25) in vendita un’ora prima del concerto.
Per informazioni: www.associazionescarlatti.it; info@associazionescarlatti.it
Infoline . 081 406011
Programma
THE NESBØ PROJECT
Musiche liberamente ispirate all’universo noir di Jo Nesbø
Il concerto è ispirato al CD “Norwegian Landscapes “ di cui riportatiamo la track list ‘58
Harry Hole’s Mood
Norwegian landscapes #1
Escape ti Hong Komg
Norwegian landscapes #2
Finding Rakel
Norwegian landscapes #3
Bad Hunt
Norwegian landscapes #4
Marcia del potere marcio
Norwegian landscapes #5
Oleg’s gamble
Norwegian landscapes #6
Asajev song: hommage to Igor
Marco Cappelli, chitarre Ken Filiano, contrabasso Satoshi Takeishi, prcussionji Oscar Noriega, clarinetti Shoko Nagai bandoneon, live electronics Andrea Renzi, voce recitante
Marco Cappelli è ormai da anni protagonista di un singolare percorso artistico che, dopo studi accademici di ottime referenze (Conservatorio di S. Cecilia di Roma e successivamente Musik Akademie di Basilea con Oscar Ghiglia), lo vede passare con disinvoltura dall'esecuzione della scrittura musicale più rigorosa alla pratica dell'improvvisazione. Dalla rosa delle sue collaborazioni (Anthony Coleman, Michel Godard, Butch Morris, Mauro Pagani, Jim Pugliese, Enrico Rava, Marc Ribot, Adam Rudolph, Elliott Sharp, Giovanni Sollima, Markus Stockhausen, Cristina Zavalloni ...) emerge il respiro internazionale e trasversale della sua attivita` concertistica: e` difatti regolarmente ospite sia in stagioni concertistiche di musica classica e contemporanea che in festival di jazz e di improvvisazione, tanto come solista che in diverse combinazioni di ensemble. Ha inciso per l'etichetta americana Mode Records, che nel 2017 ha pubblicato il suo settimo cd), nonche` per la Tzadik diretta da John Zorn.
Attivo dai primi anni '80, il contrabassista Ken Filiano ha dato il suo contributo a dozzine di albums, la maggior parte dei quali vanno sotto l'etichetta di "jazz creativo", dal post-bop alla free improvisation. Impegnato attivamente nella didattica, ha insegnato presso l' University of New Mexico (Albuquerque), la New York State University (Buffalo), la UCLA, e la Rutgers University. Nel 2002 Filiano ha realizzato il suo primo cd come leader per Clean Feed, dal titolo Subvenire, seguito da Dreams from a Clown Carin quartetto con i sassofonisti Tony Malabye Michaël Attias ed il batterista Michael T.A. Thompson. Tra le sue innumerevoli collaborazioni merita particolare menzione il suo recente ingresso nell'ultimo quartetto guidato da Anthony Braxton.
Batterista, percussionista e arrangiatore Satoshi Takeishi e` nato a Mito, Giappone. Ha studiato presso il Berklee College of Music di Boston, USA. Dopo gli studi, interessato alla musica sud-americana ha vissuto per 10 anni in Colombia, dove ha suonato con i piu` importanti musicisti del paese. Attualmente continua la sua esplorazione multiculturale, spaziando dall'elettronica ad un particolarissimo set di percussioni da lui stesso approntato: vive e lavora a New York, dove e` tra i piu` richiesti improvvisatori della della ricchissima scena musicale della Grande Mela.
Clarinettista, sassofonista, polistrumentista e compositore, Oscar Noriega vive a Brooklyn dal 1992. Ha lavorato con Lee Konitz, Anthony Braxton, Gerry Hemingway, Dewey Redman e Paul Motion. Attualmente suona con Tim Berne’s Snakeoil, Endangered Blood (Chris Speed, Jim Black, Trevor Dunn) e co-dirige con Jacob Garchek, la "Banda De Los Muertos", progetto ispirato alla musica popolare per banda messicana.
Shoko Nagai è compositrice, pianista e fisarmonicista, nonchè esperta di live electronics. Nata in Giappone ha studiato alla Berkley School di Boston dove studia Jazz e Musica Classica, adattando la sua maestria a diversi tipi di tastiere. Trasferitasi a New York nel 1999, ha suonato con John Zorn, Ikue Mori, Marc Ribot, Miho Hatori (Cibo Matto), Butch Morris, Elliot Sharp e molti altri. La sua attività concertistica la ha portata ad esibirsi su prestigiosi palcoscenici in molti paesi tra cui: Svezia, Italia, Austria, Francia, Svizzera , Olanda, Giappone, Israele, Brasile e USA. Shoko Nagai ha scritto musica per film e inciso dischi come band leader nonché` diretta da musicisti del calibro di Erik Friedlander e Frank London.La sua ultima presenza in Italia risale al 2015 con il debutto presso il Napoli Teatro Festival di “Sonata per il Commissario Ricciardi” di Maurizio De Giovanni con Andrea Renzi.
Andrea Renzi debutta come attore teatrale ed è tra i fondatori delle compagnie Falso Movimento e Teatri Uniti. È stato protagonista dei principali spettacoli di Mario Martone fra i quali 'Rosso Texaco' (1980), 'Otello' (1983), 'Il desiderio preso per la coda' (1985), 'I Persiani' (1990), 'Riccardo II' (1993), 'I sette contro Tebe' (1996) di Toni Servillo, 'Le false confidenze' (1998) e 'Tartufo' (2000). È stato autore, interprete e regista di “Sangue e Arena” (1984), Premio Narni Opera Prima. Nel 1997 ha diretto e interpretato al Festival di Benevento 'Rosencrantz e Guildenstern sono morti', dal quale è stata tratta una versione video, realizzata con un gruppo di attori-bambini. A teatro ha lavorato inoltre con Elio De Capitani, Marco Baliani, Leo De Berardinis. Nel 2000 ha ricevuto il Premio Salvo Randone per la sua attività di interprete. Nel 2001 ha diretto Roberto de Francesco e Toni Servillo ne 'Le avventure di Pinocchio'. Per il cinema, con la regia di Mario Martone , ha interpretato "Morte di un matematico napoletano", Gran Premio della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia 1992, ed è stato protagonista di "Teatro di guerra" presentato al festival di Cannes 1998, e, con la regia di Giovanni Fago , di "Sulla spiaggia al di là del molo" presentato al Festival di Berlino 2000. È apparso ne “Le fate ignoranti” di Ferzan Ozpetek, in concorso al Festival di Berlino.