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Paola De Simone​ ​​ ​

Per invenzione teatrale e poetica, colpo d'occhio cromatico e dimensione coreutico-acrobatica sospesa sull'acqua vera in palcoscenico, è senz'altro una delle produzioni più belle create dal Teatro San Carlo, in felice tandem con la Fondazione Campania dei Festival e con immutato successo portata in scena a partire dal 2011 a Napoli così come all'estero. È la spettacolare quanto convincente e sensibilissima rilettura registica (sopra riprodotta in video da YouTube e nelle foto a seguire) firmata dall'originale fantasista Daniele Finzi Pasca per Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, il capolavoro verista e breve opera in due atti (qui con inserti sonori e scenici per una durata complessiva di 70 minuti senza intervallo) su libretto e partitura dello stesso compositore nato nel 1857 a Napoli alla Riviera di Chiaia e diplomatosi al "San Pietro a Majella", studiando pianoforte con Beniamino Cesi. Una rilettura vincente che torna al Lirico partenopeo in pari formula ma con altro cast a partire da oggi, domenica 3 febbraio alle ore 19, per un totale di sei recite fino a sabato 9.

Produzione bellissima, dicevamo, per definizione e interazione fra suoni ed immagini entro un'unica sfera magica fatta di ritmo, luci e note, canto, colori ed evoluzioni circensi di acrobati veri in bilico virtuoso fra trapezi e cerchi, acqua ed aria. Sospesa infatti fra i piani del circo, del sogno e di una realtà storica evocata dalle antiche note al pianoforte verticale dello stesso Leoncavallo (lo strumento originale, riscoperto allo Stabile di Potenza, è attualmente in restauro), la versione in scena gioca e incanta intersecando verità e finzione. «Un gioco di teatro nel teatro – ebbe a spiegare d'altra parte a suo tempo lo stesso Finzi Pasca – dove gli attori specializzati al proscenio non interpretano personaggi e quasi non recitano perché, in fondo, Pagliacci è questo: un gioco che ci fa interrogare sulla magia di un teatro pur di cartapesta, ma più vero del vero».

Quanto al taglio onirico, oggi l'eclettico e rinomato artista nonché egli stesso clown, scrittore e autore per le Cirque du Soleil, ribadisce: «Sogno, ma non elusione della realtà, dove il tragico epilogo è ineludibile. Pagliacci – spiega Daniele Finzi Pasca – è un titolo che sento molto vicino alla mia natura e alla mia estrazione artistica. Quando ho curato questo allestimento, ho cercato di ragionare prima di tutto sulla dimensione del pagliaccio, e ho voluto che tutti i personaggi fossero dei clown. Ho utilizzato poi la presenza degli acrobati, veri e propri doppioni dei protagonisti, per amplificare le emozioni e la dimensione di ogni singola immagine sul palcoscenico».

Stavolta, dopo l'apprezzata direzione di Donato Renzetti, sul podio dell’Orchestra, Coro (preparato da Gea Garatti Ansini) e Coro di Voci Bianche (guidato da Stefania Rinaldi) del Teatro di San Carlo, salirà Philippe Auguin. E nuove per fortuna anche le voci che, accanto agli acrobati della Compagnia Daniele Finzi Pasca, saranno quelle di Maria José Siri in alternanza con Viktoriia Chenska per Nedda, Antonello Palombi e Arsen Soghomonyan per Canio, Lucio Gallo e Dimitris Tiliakos per Tonio. Completano il cast Alessandro Liberatore e Francesco Pittari (Peppe), Davide Luciano (Silvio). Le scene sono di Hugo Gargiulo, le coreografie di Maria Bonzanigo e i costumi di Giovanna Buzzi.

A complemento, sull'edizione 2011, si allegano gli articoli a mia firma per altra testata:

Si vieta la riproduzione dell'articolo e di ogni altra sua parte

Philippe Auguin

Raffinato interprete del repertorio lirico e sinfonico Philippe Auguin ha diretto nei più prestigiosi teatri d'opera: Metropolitan Opera, Wiener Staatsoper, Deutsche Oper di Berlino, Opera Australia, Colón di Buenos Aires, Savonlinna Opera Festival, Teatro alla Scala, Royal Opera House Covent Garden, Deutsche Staatsoper, Los Angeles Opera, Grand Théâtre de Genève, New National Theatre Tokyo. Per il repertorio sinfonico, ha diretto concerti con la Staatskapelle Dresden, la Filarmonica di Monaco di Baviera, l'Orchestre National de France, la BBC Symphony di Londra, la Royal Philharmonic, il Maggio Musicale Fiorentino, Hong Kong Philharmonic, la NHK Philharmonic di Tokyo, con un repertorio che spazia dalla musica antica alle opere di Bruckner, Strauss, Stravinskij, Bartok e Mahler con attenzione ai compositori contemporanei dirigendo tra gli altri brani di Henze, Ruzicka, e Boulez. Ha appena diretto la nuova produzione di Macbeth per il Festival Verdi di Parma, tra gli altri impegni recenti e futuri: Die fliegende Höllander a Helsinki; Simon Boccanegra alla Wiener Staatsoper; Rigoletto al Savonlinna Opera Festival; La Clemenza di Tito a Barcellona; Madama Butterfly in Shangai. Console Onorario della Repubblica francese e insignito della Croce al Merito della Repubblica Federale di Germania per i suoi meriti artistici Philippe Auguin ha studiato a Vienna e a Firenze, ed è stato all’inizio della sua carriera assistente di Karajan e Solti. È stato Direttore Musicale della Washington National Opera (WNO) e del Kennedy Center Opera House Orchestra al John F. Kennedy Center for the Performing Arts (2010-2018).

Daniele Finzi Pasca

Si muove contemporaneamente in tre mondi: quello della regia teatrale, delle arti circensi e della clowneria. Nel 1983 va in India come volontario, occupandosi di malati terminali a Calcutta. Con suo fratello Marco e Maria Bonzanigo fonda la compagnia Teatro Sunil e con essa la sua particolare visione della clowneria, della danza e del teatro: una tecnica teatrale che battezzano “Teatro della carezza”. Nel 1991 scrive Icaro, un monologo che lui stesso porta in scena quasi 800 volte in 6 lingue, tuttora in tournée. Nel 2009, con sua moglie Julie Hamelin Finzi fonda Inlevitas, per cui l’opera L’Amour de Loin (Love from Afar) per la English National Opera di Londra è la prima produzione. Nel 2011, insieme ad Antonio Vergamini, Hugo Gargiulo, Julie Hamelin Finzi e Maria Bonzanigo, fonda la Compagnia Finzi Pasca per la quale crea e dirige numerosi spettacoli quali Donka. Una lettera a Čechov, La Verità, Bianco su Bianco e Per te, l’ Aida e una versione scenica del Requiem di Verdi (con il Maestro Valery Gergiev) per il Mariinsky di San Pietroburgo, Pagliacci (diretto da Donato Renzetti) e Carmen (diretto da Zubin Mehta), entrambe per il Teatro San Carlo. Firma grandi eventi come 3 Cerimonie olimpiche (per Torino 2006 e Sochi 2014, Giochi Olimpici e Paralimpici), 2 spettacoli per il Cirque du Soleil (Corteo, con 8 milioni e 400 mila spettatori in una tournée di 10 anni, ripresa nel 2018, e Luzia, in scena dal 2016), Montréal Avudo e anche la prossima Fête des Vignerons nel 2019.

domenica 3 febbraio 2019, ore 19.00 - Turno A martedì 5 febbraio 2019, ore 20.00 - Turno C/D mercoledì 6 febbraio 2019, ore 18.00 – Turno M Opera e Danza giovedì 7 febbraio 2019, ore 18.00 - Turno B venerdì 8 febbraio 2019, ore 20.00 - Fuori Abbonamento sabato 9 febbraio 2019, ore 19.00 - Turno F

Ruggero Leoncavallo

PAGLIACCI

Opera lirica in due atti su libretto dell’autore

Direttore | Philippe Auguin

Maestro del Coro | Gea Garatti Ansini

Maestro del Coro di Voci Bianche | Stefania Rinaldi

Regia | Daniele Finzi Pasca Creative Associate |Julie Hamelin Finzi

Scene | Hugo Gargiulo

Coreografie| Maria Bonzanigo

Costumi | Giovanna Buzzi

Disegno Luci | Daniele Finzi Pasca e Alexis Bowles Make up designer | Chiqui Barbé Assistente alla regia | Geneviève Dupéré

Assistente alla regia | Paolo Vettori

Adattamento coreografia acrobatica per la ripresa dell’opera | Geneviève Dupéré

Assistente Light Designer | Marzio Picchetti

Tecnici Rigger | Guillaume Menard e Matthieu Lacombe

Interpreti

Nedda, Maria José Siri (3, 5, 7 e 9 febbraio 2019)/ Viktoriia Chenska (6 e 8 febbraio 2019)

Canio, Antonello Palombi (3, 5, 7 e 9 febbraio 2019)/ Arsen Soghomonyan (6 e 8 febbraio 2019)

Tonio, Lucio Gallo (3, 5, 7 e 8 febbraio 2019)/ Dimitris Tiliakos (6 e 9 febbraio 2019)

Peppe, Alessandro Liberatore (3, 6 e 8 febbraio 2019) / Francesco Pittari (5, 7 e 9 febbraio 2019)

Silvio, Davide Luciano

Acrobati della Compagnia Finzi Pasca | Benjamin Courtenay, Catherine Girard, Danièle Béchard, Giulia Gualzetti, Helena Jans, Julie Choquette, Krin Haglund

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo

con la partecipazione del Coro di Voci Bianche del Teatro di San Carlo

Produzione del Teatro di San Carlo e Fondazione Campania dei Festival

Spettacolo in Italiano con sovratitoli in Italiano e in Inglese

Durata: 1 ora e 10 minuti circa senza intervallo

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