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Paola De Simone​ ​​ ​

Il napoletanissimo Vesuvio e, dall'altra parte del Golfo, l'emblema francese della Tour Eiffel. C'è dunque qualcosa di nuovo che si specchia nella delicata Bohème di Puccini nata nel 2012 all'interno dei laboratori artistici di San Giovanni a Teduccio a firma del giovane regista partenopeo Francesco Saponaro con scene e costumi di Lino Fiorito, pertanto alla luce in scena non solo di una tonda luna bianca e delle soluzioni curate da Pasquale Mari ma, alle radici, di un legame sempre più profondo con lo spazio postindustriale degli ex stabilimenti della Cirio, ormai da anni sede degli allestimenti scenografici e dei laboratori, nonché in relazione con il tessuto sociale stratificato quanto brulicante di vita della periferia di Napoli Est (nei tre bozzetti di Fiorito in apertura). Riproposta per il San Carlo Opera Festival nel 2015 e ancora nel dicembre 2016 con le rispettive Mimì di Irina Lungu ed Erika Grimaldi, sempre fermi restando gli obliqui tetti parigini ma già in realtà partenopei inondati di delicate tinte pastello, la terza proposta in cartellone della Stagione 2018-2019 del Teatro San Carlo rende dunque maggiormente esplicito lo sguardo in parallelo fra i due mondi rinnovando al contempo il cast i ruoli dei protagonisti da affiancare alle compagini artistiche della Fondazione - Orchestra, Coro (curato da Gea Garatti Ansini) e Coro di voci bianche (guidato da Stefania Rinaldi) - nell'occasione dirette dal giovane ma già affermato Alessandro Palumbo. Karen Gardeazabal si alternerà quindi con Lana Kos nel ruolo della protagonista Mimì, Giorgio Berrugi e Francesco Pio Galasso in quelli di Rodolfo, Hasmik Torosyan e Valentina Mastrangelo daranno voce e forma alla capricciosa Musetta, Simone Alberghini e Filippo Polinelli si alterneranno nelle vesti di Marcello, Enrico Maria Marabelli e Francesco Verna in Schaunard, Giorgio Giuseppini e Vladimir Sazdovski in Colline. Il tutto andrà in scena per sette recite da mercoledì 16 gennaio (ore 20) al 22.

«Ritorno con emozione al capolavoro di Puccini per il Teatro di San Carlo di Napoli» afferma in merito Saponaro (accanto, nella foto di Michele Crosera) che, di recente, ha firmato con successo la doppia regia dell'originalissimo dittico Ehi Giò composto dal giovane e interessantissimo Vittorio Montalti in abbinamento alle rare Villi pucciniane per la recente inaugurazione lirica al Maggio Fiorentino. E aggiunge: «Per questa Bohème mi confronto con la versione integrale del titolo, cercando di giungere al cuore e all’essenza del racconto. In questo percorso ritrovo - per le scene e i costumi - il segno d’artista, lieve e astratto, di Lino Fiorito e la sapienza di Pasquale Mari che fa della luce il contrappunto chiaroscurale allo svolgimento drammatico».

In questa lettura dell’opera – approdata per la prima volta al Teatro di San Carlo nel 2016 - Mimì è una donna del popolo, di una classe subalterna al potere e ai vizi dei cinici viscontini; il finale dello spettacolo, in cui le spoglie della donna vengono sottratte persino all’abbraccio estremo di Rodolfo per essere condotte in corteo funebre dai suoi amici del popolo delle periferie metropolitane, è un gioiello di poesia sociale. Le scene e i costumi di Lino Fiorito rimandano a una Parigi senza tempo: una pedana trasversale ricorda i tetti della capitale francese dove Puccini immaginò la tragica storia d'amore di Rodolfo e Mimì. «Ma potrebbero anche essere i tetti di Napoli» aveva azzardato all'epoca il regista Francesco Saponaro che appunto dalla periferia partenopea, di San Giovanni a Teduccio, era partito nel con la sua «Bohème popolare» attraverso un workshop di teatro sociale aperto ai ragazzi di quell'area oltre la città.

Si vieta la riproduzione dell'articolo e di ogni altra sua parte

Alessandro Palumbo

Ha compiuto i suoi studi pianistici presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, sotto la guida di Aida Fino e Michele Fedrigotti, e si è perfezionato con Tiziano Poli e Danilo Lorenzini. Di quest’ultimo, oltre che assistente alla docenza, è stato allievo di composizione. Dal 2012 al 2014 ha frequentato il corso di Direzione d’Orchestra con il M° Göckeritz presso la Hochschule di Rostock e ha studiato con il M° Renzetti. Durante il biennio 2009/2011 si è specializzato come Maestro Collaboratore per cantanti al Centre de Perfeccionament Plácido Domingo presso il Palau de Les Arts di Valencia, guidato da maestri di fama internazionale come Alberto Zedda, Roger Vignoles, Jocelyn Dienst-Bladin, José Miguel Pérez Sierra, Klaus Sallmann, Carmen Santoro, Gianni Fabbrini e Alejandro Zabala. Dopo aver debuttato con successo alla testa dell’Orchestra Sinfonica di Tenerife, nella produzione di Don Quichotte di Massenet nel 2014 e in quella di Hänsel und Gretel di Humperdinck nel 2015, è tornato all’Opera di Tenerife nel 2016 per dirigere il progetto dell’Opera Studio, Don Pasquale di Donizetti, con la regia di Stefania Bonfadelli. Nel 2016, inoltre, debutta nella produzione di Turandot di Puccini realizzata da AsLiCo con la regia di Silvia Paoli, raggiungendo un totale di circa 130 repliche. Nella stagione 2017 ha diretto l’orchestra del Teatro Lirico di Cagliari nella produzione L'Ape Musicale di Da Ponte, regia Davide Garatin, produzione del Teatro Lirico di Cagliari. Prossimamente dirigerà all’Opera de Tenerife in tre diverse produzioni de La Traviata.

Francesco Saponaro

Nel 1995 fonda e co-dirige la compagnia Rossotiziano lavorando alla reinvenzione dei classici e alla messa in scena di biografie di artisti visivi e uomini di scienza. Collabora con la compagnia Teatri Uniti ed è stato regista assistente di Toni Servillo. Ha ideato e diretto spettacoli di successo in Italia e all'estero integrando differenti linguaggi espressivi a partire dai testi di grandi autori tra cui: Shakespeare, Eschilo, Seneca, Bernhard, Havel, Pirandello, Čechov, Beckett, Puccini, Shostakovich, Pascali, Pasolini, Kafka, De Filippo, La Capria, Patroni Griffi, Moscato e Pau Mirò di cui ha diretto la versione italiana e spagnola del pluripremiato Chiòve. Ha fatto parte del Comitato Artistico del Teatro Stabile di Napoli. Attualmente è nel Comitato Scientifico della Fondazione De Filippo. Ha diretto, tra gli altri, la versione cinematografica di Chiòve, il documentario Come un eroe del Novecento e, per Rai-Cinema, La voce dei Crociati, Il canto del Bosforo, in occasione del trentennale della scomparsa di Eduardo De Filippo Eduardo, la vita che continua e Eduardo e i burattini. In lirica ha diretto Manon Lescaut per il Teatro Nazionale di Danimarca, Il segreto di Susanna, La Bohème a Vigliena e La Bohème per il Teatro di San Carlo di Napoli, Il medico dei pazzi per il Teatro La Fenice di Venezia, Carmen di Bizet per la Fondazione Teatro delle Muse di Ancona, il dittico Ehi Giò-Le Villi inaugurazione stagione lirica 2018-'19 del Maggio Musicale Fiorentino.

Stagione d’opera e danza 2018 / 2019

gennaio 2019

mercoledì 16, ore 20.00, giovedì 17, ore 18.00, venerdì 18, ore 20.00,

sabato 19, ore 17.00 e ore 21.00, domenica 20, ore 17.00, martedì 22, ore 20.00

Giacomo Puccini

La bohème

Opera in quattro quadri

Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica

da Scènes de la vie de bohème di Henri Murger

Direttore | Alessandro Palumbo

Maestro del Coro | Gea Garatti

Regia | Francesco Saponaro

Scene e Costumi | Lino Fiorito

Luci | Pasquale Mari

Assistente alla Regia | Veronica Bolognani

Assistente alle Scene | Fabio Marroncelli

Assistente ai Costumi | Anna Verde

Mimì, Karen Gardeazabal (16, 18 e 19 gennaio - ore 21 - 22 gennaio) / Lana Kos (17, 19 gennaio - ore 17 - 20 gennaio) Rodolfo, poeta, Giorgio Berrugi (16, 18 e 19 gennaio - ore 21 - 22 gennaio) / Francesco Pio Galasso (17, 19 gennaio - ore 17 - 20 gennaio) Musetta, Hasmik Torosyan (16, 18 e 19 gennaio - ore 21 - 22 gennaio) / Valentina Mastrangelo (17, 19 gennaio - ore 17 - 20 gennaio) Marcello, pittore, Simone Alberghini (16, 18 e 19 gennaio - ore 21 - 22 gennaio) / Filippo Polinelli (17, 19 gennaio - ore 17 - 20 gennaio) Schaunard, musicista, Enrico Maria Marabelli (16, 18 e 19 gennaio - ore 21 - 22 gennaio) / Francesco Verna (17, 19 gennaio - ore 17 - 20 gennaio) Colline, filosofo, Giorgio Giuseppini (16, 18 e 19 gennaio - ore 21 - 22 gennaio) / Vladimir Sazdovski (17, 19 gennaio - ore 17 - 20 gennaio) Benoît, il padrone di casa / Alcindoro, Matteo Ferrara Parpignol, Enrico Zara

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo con la partecipazione del Coro di Voci Bianche del Teatro di San Carlo

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