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Redazione

Per l'Associazione Alessandro Scarlatti, oggi giovedì 6 dicembre 2018 alle ore 20.30 al Teatro Sannazaro, il pianista Paul Gulda (nella foto d'apertura), figlio d'arte ed erede della grande scuola pianistica e interpretativa viennese, sarà protagonista del recital dedicato all'ex presidente, professor Urbano Cardarelli, proponendo il primo libro del Clavicembalo ben temperato di Bach e due capolavori mozartiani: il Rondò K. 485 e la Sonata K. 333.

Formatosi all'Accademia di Vienna, Paul Gulda ha studiato con straordinari musicisti quali il padre Friedrich Gulda (nella seconda foto) e Rudolf Serkin. Gulda padre si definiva anti-pedagogo, "perché gli allievi fanno cattiva musica, e io odio la cattiva musica", però fece un' eccezione nel 1955, a Vienna, per la tredicenne Martha Argerich, e, appunto, per suo figlio. Anche la scelta del programma assume una dimensione freudiana: «Quest’opera ha lasciato in me un segno indelebile sin dai miei 12 anni, quando potei osservare quanto mio padre vi lavorasse». Nel misurarsi con questo repertorio così carico di significati per lui, Paul Gulda ci tiene a spiegare la sua visione : «Nelle prassi esecutive allora nuove per gli strumenti a tastiera, la fantasia di Bach non si esaurisce mai: nessuna fuga è identica ad un’altra nella sua struttura. Misteriosi legami sussistono tra Preludio e Fuga, tra accoppiamenti di maggiore e minore; Leitmotive e richiami trasversali si dipanano attraverso l’intera opera. Tutti gli stili e delle forme musicali allora in uso in Europa erano familiari a Bach: l’invenzione, il ricercare, la toccata, l’allemande, il rigaudon, la polacca...il Clavicembalo ben temperato è un manuale, di strumento così come di composizione, e allo stesso tempo offre uno sguardo d’insieme su tutto ciò che all’epoca si poteva fare al "Clavier" (lo strumento preferito di Bach era in realtà il piccolo ed intimo Clavicordo)».

Dal 1982 sulle scene internazionali con concerti e produzioni, Gulda si è esibito da solista, accompagnatore, in musica improvvisata e proprie composizioni. Fra i suoi partner si trovano nomi come Zubin Mehta, Yehudi Menuhin, Martha Argerich, Heinrich Schiff, il Quartetto Hagen. Alle ore 11 del 6 dicembre Paul Gulda incontrerà gli studenti napoletani per una lezione/concerto nell’ambito del progetto della Associazione Alessandro scarlatti “Parliamo di musica per le scuole”.

Nell’ambito delle celebrazioni del centenario dalla fondazione, la Associazione Scarlatti sta dedicando diversi spazi al ricordo e alla celebrazione delle personalità che hanno concorso alla sua storia: questo concerto è dedicato alla memoria di Urbano Cardarelli, architetto urbanista e uomo di cultura, per anni protagonista nell’ambito della Associazione, della quale è stato anche, per un purtroppo breve periodo, Presidente.

Biglietti: platea e palco I° fila € 18; palco II°e III° fila € 13; ridotto giovani ( under 30) €13; last minute € 5 (under 25) in vendita un’ora prima del concerto.

Per informazioni: www.associazionescarlatti.it; info@associazionescarlatti.it

Infoline . 081 406011

Programma

Johann Sebastian Bach (1685 - 1750)

Das Wohltemperierte Klavier, Libro primo n. I – XII

Preludio e fuga in do maggiore BWV 846

Preludio e fuga in do minore BWV 847

Preludio e fuga in do diesis maggiore BWV 848

Preludio e fuga in do diesis minore BWV 849

Preludio e fuga in re maggiore BWV 850

Preludio e fuga in re minore BWV 851

Preludio e fuga in mi bemolle maggiore BWV 852

Preludio e fuga in mi bemolle minore /re diesis minore BWV 853

Preludio e fuga in mi maggiore BWV 854

Preludio e fuga in mi minore BWV 855

Preludio e fuga in fa maggiore BWV 856

Preludio e fuga in fa minore BWV 857

* * *

Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791)

Rondò in re maggiore K. 485

Allegro

Sonata in si bemolle maggiore K. 333

Allegro

Andante cantabile

Allegretto grazioso

In ricordo di Urbano Cardarelli

Il Clavicembalo Ben Temperato, primo libro di Paul Gulda

Quest’opera ha lasciato in me un segno indelebile sin dai miei 12 anni, quando potei osservare quanto mio padre vi lavorasse. Da circa quindici anni, essa mi colma di una gioia e di un entusiasmo sempre più forti, man mano che la elaboro facendola sempre più mia. La suono al pianoforte a coda, al clavicembalo, al clavicordo, alla tastiera – e i brani non smettono mai di aprirmi nuove dimensioni dell’ascolto in profondità e in spessore.

Nelle prassi esecutive allora nuove per gli strumenti a tastiera, la fantasia di Bach non si esaurisce mai: nessuna fuga è identica ad un’altra nella sua struttura. Misteriosi legami sussistono tra preludio e fuga, tra accoppiamenti di maggiore e minore; Leitmotive e richiami trasversali si dipanano attraverso l’intera opera.

Tutti gli stili e delle forme musicali allora in uso in Europa erano familiari a Bach: l’invenzione, il ricercare, la toccata, l’allemande, il rigaudon, la polacca...il Clavicembalo Ben Temperato è un manuale, di strumento così come di composizione, e allo stesso tempo offre uno sguardo d’insieme su tutto ciò che all’epoca si poteva fare al „Clavier“ (lo strumento preferito di Bach era in realtà il piccolo ed intimo Clavicordo).

E dietro tutto questo diviene udibile e percepibile un’ulteriore dimensione della musica, la sua capacità di descrivere ed esplorare il mondo, la creazione, il nostro vivere nella condizione umana, dalle cime alle profondità. Il Clavicembalo Ben Temperato è per me un microcosmo, un aiuto nel ricercare ed elaborare una vita felice.

(Traduzione: Federico Collaoni, Udine)

Paul Gulda nasce nel 1961 a Vienna; comincia a suonare il pianoforte a 9 anni. “I miei due primi maestri sono stati pianisti jazz: Pauer e Batik; mio padre, Friedrich Gulda mi ha istillato la dedizione assoluta alla musica, Leonid Brumberg, già assistente del grande Neuhaus, i principi della scuola russa; ultimamente, Rudolf Serkin mi ha offerto vero sopporto, vera bontà. Mi sono preso l´incarico di proseguire questo lavoro e in fin dei conti di offrire agli altri il suo frutto.” Dal 1982 sulle scene internazionali con concerti e produzioni, si è esibito da solista, accompagnatore, in musica improvvisata e proprie composizioni. Fra i suoi partner si trovano nomi come Zubin Mehta, Yehudi Menuhin, Martha Argerich, Heinrich Schiff, il Quartetto Hagen... Spesso ha ideato e realizzato spettacoli che uniscono testi/letteratura alla musica; inoltre, tanti spettacoli-incontri di musica classica con Jazz o musica popolare (viennese, ebraica, araba, zingara...) Dal 1998 tiene corsi di perfezionamento in molti paesi; dal 2001 al 2003 ha tenuto una cattedra di pianoforte all’università della musica di Vienna. Ha inciso una trentina di CD, di vari generi, per case come la Dt. Grammophon, Naxos, MDG ed altri. Dal 2019, serve come direttore artistico del Festivale “Musikforum” a Klagenfurt/Austria.

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