Esattamente un anno fa avevano dato forma a un folgorante capitolo dedicato alla grande scuola musicale russa, interpretando pagine di Borodin, Stravinskij, Šostakovič e della contemporanea Gubajdulina. E, con la nuova stagione dell'Associazione Alessandro Scarlatti, tornano domani, giovedì 29 novembre, al Teatro Sannazaro (ore 20.30) per il secondo appuntamento sulle scuole nazionali, dedicato stavolta ai tre giganti della musica romantica e tardoromantica austro-tedesca, Schubert, Schumann, Brahms ma, soprattutto, presentandosi per la prima volta a Napoli in rinnovata, splendida formazione. Sono i componenti del Quartetto Savinio - Alberto Maria Ruta al primo violino, Rossella Bertucci al secondo, l'ottimo violista Edoardo Rosadini in new entry e il violoncellista Lorenzo Ceriani (nella prima e terza foto) - che nell'occasione saranno affiancati da un asso ad ancia semplice, Calogero Palermo, primo clarinetto dell’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam. In programma, il Quartettsatz in do minore D. 703 di Franz Schubert, il Quartetto in la maggiore op. 41 n. 3 di Robert Schumann e, per il brano climax che vedrà affiancati il QS e Calogero Palermo (nella foto centrale), il Quintetto op. 115 di Brahms. In realtà la presenza degli strumenti a fiato nel catalogo da camera del compositore di Amburgo, per quanto rara nell’arco dei ventotto prodotti musicali messi a segno fra il 1850 e il 1894, andava a siglare nella vita del compositore due fondamentali fasi esistenziali e creative corrispondenti, rispettivamente, agli anni 1864-1865 con relative suggestioni emotive legate ai paesaggi della Foresta Nera e al profondo dolore per la morte della madre, quindi al 1891, momento di svolta verso l’ultima maturità in parallelo alla scelta esclusiva di due specifici strumenti – il corno e il clarinetto – pur entro un ampio itinerario elaborativo che, sappiamo, avrebbe privilegiato le sonorità del pianoforte quale base di sperimentazione e amalgama fra timbriche distinte. Ebbene, l’esito maggiormente prezioso della seconda tra le due fasi è senz’altro riconoscibile nel Quintetto in si minore op. 115, capolavoro composto quale secondo tassello delle opere con clarinetto che andarono a formare il bel quadrifoglio brahmsiano ispirato dallo straordinario Richard von Mühlfeld, solista virtuoso e musicista eccellente entrato a far parte dall’anno 1873 dell’orchestra di corte diretta da Hans von Bülow nella reggia del duca Georg Wettin nella città di Meiningen, in Sassonia. Stando infatti alla testimonianza di una lettera scritta nel maggio 1890 dal dottor Theodor Billroth – celebre chirurgo e amico carissimo del compositore – Brahms aveva deciso di concludere la propria carriera compositiva con un Quintetto per soli archi, l’op. 111, per poi dedicarsi definitamente alla lettura, ai viaggi e agli amici. Tuttavia fu proprio il contatto con un simile talento a far cambiare fortunatamente idea al compositore di Amburgo che diede così vita ai suoi ultimi quattro gioielli cameristici – il Trio op. 114, appunto il Quintetto op. 115 e le due Sonate op. 120 – legati dalla presenza del clarinetto in organico. A sollecitarne lo slancio creativo in un Brahms ormai quasi sessantenne erano state, non a caso, le frequentazioni con Mühlfeld, conosciuto anni addietro, ascoltato sia nel Quintetto di Mozart che nel Primo Concerto di Weber e, dati gli esiti mirabili, da lui stimatissimo. Letteralmente conquistato dalle virtù esecutive del musicista allora trentacinquenne, Brahms ripercorse al suo fianco gran parte della letteratura clarinettistica, per poi rientrare a Vienna. Di lì a breve in estate a Bad Ischl, la rinomata località termale di villeggiatura della nobiltà austro-tedesca, nella Salzkammergut, sarebbero nati i primi due capolavori sollecitati dall’esperienza di Meiningen: il Trio in la minore op. 114 e il più noto Quintetto op. 115, portati rapidamente a compimento nel corso dell’estate 1891 ed insieme eseguiti in via ufficiosa il 24 novembre di quell’anno con lo stesso autore al pianoforte solo per il Trio, Mühlfeld ovviamente al clarinetto e, agli archi per l’op. 115, Joachim al violino, due componenti dell’Orchestra di Meiningen rispettivamente al secondo violino e alla viola, quindi Hausmann, già presente nell’op. 114, al violoncello. Opere dunque destinate a concludere il catalogo cameristico brahmsiano nel 1894 toccando i vertici ottocenteschi della letteratura per clarinetto nonché suggellando la stessa intesa fra un interprete e l’autore orientata alla massima valorizzazione dello strumento sia sul piano dell’agilità tecnica che dell’espressività simbolica, proprio come era avvenuto nell’ultimo catalogo mozartiano con l’eccezionale clarinettista Anton Stadler. Sempre prezioso, a tal merito, quanto scritto da Brahms a Clara Schumann, in quei giorni da Ischl: “La baronessa Heldburg ti avrà detto di un Trio per pianoforte, violoncello e clarinetto e di un Quintetto per quartetto d’archi e clarinetto. Sono felicissimo al pensiero di sentire questi due brani a Meiningen. Non hai idea di un clarinettista di lì di nome Mühlfeld. È il migliore strumentista a fiato in assoluto che io conosca”. Ufficialmente l’op. 115 fu presentata in prima esecuzione pubblica a Vienna, alla Großer Musikvereinsaal, il 5 gennaio 1892.
Si vieta la riproduzione dell'articolo e di ogni altra sua parte
Biglietti: platea e palco I° fila € 18; palco II°e III° fila € 13; ridotto giovani ( under 30) €13; last minute € 5 (under 25) in vendita un’ora prima del concerto.
Per informazioni: www.associazionescarlatti.it; info@associazionescarlatti.it
Infoline . 081 406011
Programma
Franz Schubert (1797 – 1828)
Quartettsatz in do minore D. 703
Robert Schumann (1810 - 1856)
Quartetto in la maggiore op. 41 n. 3
* * *
Johannes Brahms (1833-1897)
Quintetto in si minore per clarinetto e archi op. 115
Quartetto Savinio
Alberto Maria Ruta, violino
Rossella Bertucci, violino
Edoardo Rosadini, viola
Lorenzo Ceriani, violoncello
Calogero Palermo, clarinetto
Fondato nel febbraio del 2000, il Quartetto Savinio sin dal debutto si impone all’attenzione di critica e pubblico per le sue eccellenti capacità tecniche-quartettistiche ed interpretative, e, grazie ad affermazioni in prestigiosi Concorsi (1° premio "Concorso Internazionale di Musica da Camera di Caltanissetta, 3° Premio Shostakovich International Competition Moscow, Premio Rimbotti 2003 all’unanimità), è ospite per le più prestigiose istituzioni concertistiche italiane: Associazione Mozart Italia, Amici della Musica Firenze, Musica Insieme Bologna, Unione Musicale Torino, Università La Sapienza Roma, Accademia Filarmonica di Bologna, Lingotto Musica Torino, Teatro Olimpico Vicenza, Società dei concerti di Parma, Ass. Scarlatti Napoli, Maggio della Musica, Cappella della Pietà dei Turchini ,Teatro Verdi Salerno, Amici della Musica Padova, Associazione Filarmonica Umbra, Casa della Musica Parma, Università Cattolica di Roma, Festival Internazionale Citta di Castello, Festival di Ravello ,Teatro Bibiena Mantova, Amici della musica di Palermo, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Festival di Portogruaro, Concerti del Quirinale trasmessi dal vivo su Radio 3 e ripreso da RaiSat e Rai3, Bologna Festival, e all’estero si è esibito in Sala Ciaikovsky Mosca, Stati Uniti, Germania, Francia, Spagna, Turchia, Brasile, Inghilterra ecc.. Il Quartetto, formatosi alla Scuola di Musica di Fiesole sotto la guida dei Maestri Piero Farulli e Andrea Nannoni, grazie all' "Accademia Europea del Quartetto", , ha avuto modo di avvalersi dei consigli di alcuni miti del Quartetto d'archi fra cui : M° Norman Brainin, Milan Skampa, Hatto Beyerle, Valentin Berlinsky. Inoltre ha ideato ed interpretato con Sandro Cappelletto due concerti racconto: “La notte delle Dissonanze” e “Shostakovich, amico del popolo?” riscuotendo un enorme consenso di critica e pubblico. Il Quartetto è molto attivo anche nell’ambito della Musica Contemporanea collaborando con compositori quali: Fabio Vacchi(con incisione per la rivista Amadeus di “Movimento di Quartetto”) Azio Corghi, Matteo D’Amico, ed è stato invitato dall’Associazione Amici della Musica di Firenze per l’esecuzione in prima assoluta italiana di “Fetzen” di Wolfagang Rhim per quartetto e fisarmonica. Nel 2013-2014 il Quartetto Savinio ha iniziato l’esecuzione Integrale dei Quartetti di Beethoven per diversi Enti Concertistici Italiani e, in occasione dei 50 anni dalla nascita dei Beatles, sarà in tournee con lo spettacolo ideato assieme a Gianpaolo Bandini e Stefano Valanzuolo “The Fool on the Hill”, per voce recitante, quartetto e chitarra. Ricca di successi è la produzione discografica infatti, l’ Integrale dei Quartetti di Cherubini uscita sul mercato internazionale nel 2008 con l’etichetta Stradivarius,è stata premiata dalla Stampa Italiana come CD dell’Anno 2008, Premio Classic Voice, Premio Musica e Dischi e recensito 5 STELLE dalle riviste Musica, Suonare News , Amadeus, ed anche il nuovo cd Decca con i Quintetti con pianoforte di Dvorak e Shostakovich (Matteo Fossi piano) ha ricevuto 5 Stelle da Classic Voice e Amadeus. Nel Dicembre 2011 quartetto ha ricevuto a L’Aquila il Premio Carloni 2011 quale “ Miglior Giovane Interprete italiano 2011”.
Tra i più recenti impegni da segnalare il debutto al prestigioso Gasteig Munich e l’invito a tenere MasterClass presso il Conservatorio Profesional de Musica Osuna Siviglia.
Dal 2013 il quartetto tiene Masterclass di musica da camera presso la Accademia Aemas .
Dal dicembre 2017 la nuova viola del quartetto è Edoardo Rosadini, violista e direttore d’orchestra.
Calogero Palermo è primo clarinetto presso la prestigiosa Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam. Giovanissimo ricopriva già tale ruolo nell’Orchestra del Teatro Bellini di Catania, successivamente nell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma e nell’Orchestre National de France Vincitore del Concorso Internazionale Jeunesses Musicales di Bucarest e di numerosi altri riconoscimenti avuti nei più importanti concorsi clarinettistici italiani, svolge un’intensa attività concertistica che lo ha portato ad esibirsi in vari paesi dell’Europa, Asia, Africa e America, collaborando con prestigiosi direttori come: Kurt Masur, Mariss Jansons, Valery Gergiev, Sir Colin Davis, Yuri Temirkanov, Daniele Gatti, Herbert Blomstedt, John Eliot Gardiner, Daniel Harding, Andris Nelsons, Iván Fischer, Neemi Järvi, Charles Dutoit e Riccardo Muti. Ha inciso per la B.M.G. Ricordi, Riverberi Sonori, Fonè, Accord for music-Roma, Trio Zecchini, Wicky Edition, Cristal Records, Gutman Records, Brilliant Classics, BIS Record e A.I.C. Numerose sue esecuzioni sono state trasmesse da varie emittenti radiofoniche e televisive: RAI, Radio Vaticana, Televisione Nazionale Rumena, Radio Clásica RNE, Radio France, RadioTre, France Musique, RaiTrade e NPO Radio 4. Tra gli autori che hanno creato musiche a lui dedicate, Luis Bacalov, Renato Chiesa, Claudio Cimpanelli, Antonio Fraioli e Nunzio Ortolano. Affianca all’attività concertistica quella didattica che lo vede impegnato in numerosi Corsi di Alto Perfezionamento e Master Classes sia in Italia che all’estero: Mozarteum Salzburg, CRR de Paris, University of Gothenburg, Conservatoire de Lyon, Tokyo University of the Arts, Malmö Academy of Music, Conservatori Liceu de Barcellona, IMEP Institut Supérieur de Musique et de Pédagogie de Namur.
E’ autore del testo didattico Soli d’orchestra per clarinetto con accompagnamento pianistico.
Viene regolarmente invitato nelle giurie dei più importanti concorsi internazionali per clarinetto. Calogero Palermo suona con clarinetto Buffet Crampon modello RC Prestige.