top of page
Paola De Simone

Tecnica brillante e un raro talento musicale riconoscibili nell'esatto incontro fra la lucentezza di ogni parametro della scrittura pianistica in pentagramma e una vivace sensibilità timbrico-espressiva nel ritagliare con sapiente autenticità sonora pensiero e significati, significanti e stilemi. È quanto emerge dagli esiti performativi fin qui messi a segno con unanimi riconoscimenti e consensi da Luca Lione, calabrese di Cassano all’Ionio, classe 1991, fra i migliori pianisti italiani d’ultima generazione uscito dalla grande squadra del Maestro Vincenzo Marrone d’Alberti presso il Conservatorio "Carlo Gesualdo da Venosa" di Potenza (in tre anni 60 premi per suoi tredici allievi), con biennio coronato da lode e menzione d’onore (discutendo un'ampia tesi dal titolo "Formule romantiche nel pianismo di Robert Schumann: Sonate o Fantasie ... che importa il nome!") più, in parallelo, una collezione costante di primi premi fra le maggiori competizioni nazionali e internazionali, d'Italia e in Europa.

Lo scorso settembre è stato applaudito nella prestigiosa Cappella Palatina della Reggia di Caserta in virtù del concerto vinto con il primo Premio assoluto al XVII Concorso Pianistico Internazionale "Leopoldo Mugnone". E ora, per la prima volta, potremo ascoltarlo anche a Napoli grazie al "Maggio del Pianoforte" firmato dalla direzione artistica di Michele Campanella, domani mattina alle ore 11 nella veranda del Museo del tessile e della moda “Elena Aldobrandini”, in piazzetta Mondragone. Occasione, l'ultimo dei sei appuntamenti dell'avvincente contest, al termine del quale avverrà lo spoglio delle votazioni assegnate quest'anno dal pubblico e, immediatamente a seguire, la proclamazione del vincitore che avrà il privilegio di suonare nella rosa dei grandi nomi direttamente nella prossima stagione del "Maggio della Musica", a Villa Pignatelli.

Ampio e ben articolato sia nello stile che nella tecnica, per comprenderne le risorse e le peculiarità d'esecuzione, è il programma proposto in locandina da Luca Lione: si parte dal Barocco tedesco di Johann Sebastian Bach con il Preludio in si minore ma, in realtà, filtrato a doppia luce attraverso la prospettiva più originale e moderna offertane dalla raffinatissima versione rielaborata nel primo Novecento dal pianista, compositore e direttore d'orchestra Alexander Siloti, esponente fra i massimi della scuola russa, autore di oltre 200 arrangiamenti e trascrizioni da Vivaldi, Beethoven, Liszt, Čajkovskij e appunto Bach, nonché promotore di opere, talenti e di eventi di portata storica quali i Ballets russes di Diaghilev-Stravinskij nella Russia sovietica, in Europa e a New York. E ancora, docente alla Julliard School e, sempre in America, leggendario esecutore nel 1930 dei Concerti di Liszt con Toscanini sul podio. Quindi, in seconda battuta, il Classicismo purissimo di Franz Joseph Haydn con la Sonata Hob. XVI/52 mentre due diversi aspetti dell'Ottocento romantico prenderanno forma fra la Ballata n. 2 in si minore di Franz Liszt e la Polacca-Fantasia op. 61 di Fryderyk Chopin. In chiusura, una pagina di estrema difficoltà tecnico-interpretativa di Alexandr Scriabin con la Sonata n. 5 in fa diesis maggiore, op. 53, anno 1907 (scritta in appena sei giorni, dall'8 al 14 dicembre) e blocco unico di tre movimenti (Allegro. Impetuoso. Con stravaganza; Presto con allegrezza; Allegro fantastico) a più dinamiche (languido, sottovoce, misterioso affannato, quasi tromba, imperioso, presto tumultuoso esaltato) e ad altissima quota. In campo, una vertigine emotiva e di pensiero come poche, in bilico fra mistero e follia, estasi e furore, in chiara liaison con il suo "Poema" secondo quanto scolpito in calce alla pagina dalla seguente, emblematica e misticheggiante epigrafe: "Je vous appelle à la vie, o forces mysterieuses! / Noyées dans les obscures profondeurs / De l'esprit créateur, craintives / Ebauches de vie, à vous j'apporte l'audace".

Costo del biglietto: 15 euro.

Info e prenotazioni: 392 91 61 691 - 392 91 60 934 - maggiodellamusica@libero.it

Si vieta la riproduzione dell'articolo e di ogni altra sua parte

Domenica 11 novembre alle ore 11

Museo del Tessile e dell’Abbigliamento “Elena Aldobrandini” (piazzetta Mondragone 18, Napoli)

Luca Lione, pianoforte

Johann Sebastian Bach - Alexander Siloti, Preludio in si minore

Franz Joseph Haydn, Sonata Hob. XVI/52

Franz Liszt, Ballata n. 2 in si minore

Fryderyk Chopin, Polacca-Fantasia op. 61

Alexandr Scriabin, Sonata n. 5 op. 53

Luca Lione

Nato a Cassano all’Ionio (CS) nel 1991 e recentemente segnalato in una recensione del quotidiano La Repubblica come nuova promessa del concertismo italiano, Luca Lione consegue la laurea di I livello presso il Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza con il massimo dei voti e la lode quindi, nel luglio 2017, conclude gli studi di biennio a indirizzo interpretativo–compositivo presso il Conservatorio “Gesualdo da Venosa” di Potenza laureandosi con lode e menzione d’onore sotto la guida del Maestro Vincenzo Marrone d’Alberti, docente da cui riceve le più alte conoscenze della fenomenologia musicale e della tecnica pianistica di scuola Matthay-Taubman.

Attualmente si sta perfezionando a Colonia con la grande pianista americana Nina Tichman, allieva di Wilhelm Kempff. Ha inoltre frequentato le lezioni di alcuni prestigiosi interpreti della scena concertistica internazionale quali: Aldo Ciccolini, Benedetto Lupo, Andrej Pikul, Angel Condè, Giacometta Marrone d’Alberti, Bruno Mezzena, Irina Voro, appunto la Tichman e il pianista Cristiano Burato, figura essenziale per la sua crescita musicale.

Nel corso dei suoi studi ha frequentato inoltre le lezioni di musica da camera con i Maestri Laura Pontecorvo, Giuliano Mazzoccante, Antonello Cannavale, Giulio Giurato, Francesco De Zan e Antonio Bossone. La sua intensa e particolarmente apprezzata attività concertistica lo ha portato ad esibirsi in diverse città italiane ed estere risultando, in parallelo, vincitore di oltre venti concorsi nazionali e internazionali fra i quali si citano, almeno, il Concorso pianistico “La Palma d’oro” di San Benedetto del Tronto, il Premio Pianistico “A.M.M.I.” di Salerno e il Gran Prize Virtuoso Vienna 2018. Lo scorso febbraio ha ricevuto anche un premio al talento (borsa di studio più targa) conferitogli dal Senatore della Repubblica Italiana, Fabrizio Bocchino.

Di recente è stato citato nel libro di Luca Ciammarughi “Da Benedetti Michelangeli alla Argerich” fra la “meglio gioventù” italiana. Fra i suoi prossimi impegni figurano recital a Madrid, Colonia, Strasburgo, Amsterdam e Vienna presso la Gläserner Saal della prestigiosa Wiener Musikverein.

In primo piano
RSS Feed
  • Facebook Long Shadow
  • Google+ Social Icon
Recenti
bottom of page