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Paola De Simone

Dopo il ferreo talento violinistico sfoderato lo scorso aprile per la prima volta a Napoli e al Teatro San Carlo dal figlio di Daniel Barenboim, Michael, la Stagione Concertistica del Lirico napoletano propone domenica 11 novembre in data unica alle ore 18, accanto all’Orchestra della Fondazione diretta dal proprio Direttore Musicale Juraj Valčuha (sopra, nella foto centrale), un altro debutto sulle nostre assi di uno dei più interessanti archetti stranieri d'ultima generazione che tuttavia, a dispetto del nome, non è figlio di uno dei massimi pianisti attualmente esistenti. È Valeriy Sokolov (nelle foto d'apertura e in basso), violinista ucraino nato il 22 settembre 1986 a Kharkov, aggiudicatosi nel 1999 lo Study Grant Prize al Concorso Internazionale Pablo Sarasate di Pamplona, il Grand Prix al Concorso Internazionale George Enescu nel 2005 e ad oggi interprete fra i più richiesti per le sue esecuzioni sorprendentemente mature oltre che tecnicamente brillanti per alcune delle pagine più impervie del repertorio violinistico. Nel mondo, i critici hanno scritto di lui: "Quando si parla del violinista Sokolov occorre riservargli sempre il superlativo" (Classic FM Magazine); "Sokolov offre una coinvolgente combinazione di seta e acciaio, sa cogliere la lirica dolcezza di Tchaikovsky ed è pienamente in grado di volgerla nel calore dell’emozione quando è richiesto" (CD Review, BBC Radio 3); "Sokolov ha una tecnica meravigliosa nel vero senso del termine - nulla sembra difficile, ogni nota è prodotta con estrema puliza, luminosità e calore..." (City Life, Gennaio 2010). E ancora: “La sua performance è stata ricca di contrasti, in un’alternanza di acciaio e velluto. L’ultimo movimento del concerto era pieno di energia , il suono sontuoso ed elettrizzate, drammatico ed esilarante al tempo stesso..." (Tim Homfray, The Strad, June 2011).

Non a caso è ospite delle maggiori istituzioni musicali mondiali quali Philharmonia Orchestra, Orchestre National de France, Chamber Orchestra of Europe, Royal Liverpool Philharmonic Orchestra, Royal Stockholm Philharmonic Orchestra, Orchestre National de Bordeaux Aquitaine e NDR Radiophilharmonie, Rotterdam Philharmonic Orchestra, Tokyo Symphony Orchestra, Mozarteumsorchester, Die Deutsche Kammerphilharmonie Bremen, Cleveland Orchestra e Hallé. Fra i tasselli fondamentali nel suo pur giovane itinerario? Si va dai recital al Teatro Mariinsky, ai Festival di Verbier, a Colmar, di Aspen, St. Denis e Gstaad alla prima esecuzione negli States (febbraio 2008) del Concerto per pianoforte e violino di Boris Tichenko alla Carnegie Hall. Quindi, alla registrazione dei concerti di Bartók e Čajkovskij con la Tonhalle-Orchester Zürich e David Zinman, pubblicata dall’etichetta EMI/Virgin nell'ottobre 2011, alle collaborazioni con direttori d'orchestra di primissimo piano quali Vladimir Ashkenazy, Ivor Bolton, Andrey Boreyko, Susanna Mälkki, Yannick Nézet-Séguin, Peter Oundjian, Vasily Petrenko, Kwamé Ryan, Hubert Soudant e Yan Pascal Tortelier.

Valeriy si esibisce regolarmente in recital al Théâtre du Châtelet di Parigi ed è spesso invitato all’Auditorium de Lyon per la serie “Grands Interprètes” nonché alla Wigmore Hall di Londra. Il musicista ha partecipato anche ai festival Kissinger Sommer, Lockenhaus, Ravenna e Mecklenburg-Vorpommern, e si è recentemente esibito per la prima volta al Lincoln Center, Festspielhaus Baden-Baden, Essen Philharmonie, a Vancouver e Hong Kong. Fervente interprete anche della musica da camera, Valeriy collabora regolarmente con i pianisti Kathryn Stott, Evgeniy Isotov e Igor Levit, e con i violoncellisti Leonid Gorokhove e Maximilian Hornung. Incidendo in esclusiva con la EMI/Virgin Classics, con cui nel 2009 ha pubblicato la Sonata n. 3 di Enescu assieme alla pianista Svetlana Kosenko, Sokolov sta sviluppando una discografia imponente e varia. Il suo primo concerto su DVD, il Concerto per violino di Sibelius con la Chamber Orchestra of Europe sotto la direzione di Vladimir Ashkenazy, e il film “Un violinista nato” di Bruno Monsaingeon, registrazione del recital di Valeriy a Tolosa nel 2004, hanno ricevuto critiche entusiastiche e continuano ad essere proposti di frequente su ARTE TV.

E, già solo per la stagione di quest'anno, Valeriy aveva sotto mano in repertorio: i Concerti di Čajkovskij (più Valse-Scherzo), Barber, Bartók (n. 2), Stravinskij, Beethoven, Chausson, Walton, Brahms (più Doppio per violino e violoncello), Quarto e Quinto di Mozart, Secondo di Prokof’ev, il Primo di Szymanowsky e di Sibelius, il Terzo di Saint-Saëns e dell’ucraino Valentin Bibik, la Fantasia scozzese di Bruch, il Poema ucraino e il Concerto n. 2 di Evgenij Stankovic. Quindi, essendo interamente dedicato alla Russia il programma proposto al San Carlo guardando agli anni cruciali della Rivoluzione, all'incontro fra sonorità sovietica e tradizione occidentale, ha scelto la pagina che senz'altro meglio s'attaglia. In ascolto, infatti, dopo il Valzer da concerto n. 1, op. 47 di Aleksandr Glazunov per orchestra , ci sarà il Concerto n. 2 in sol minore, op. 63 di Sergej Prokof’ev con Valeriy solista mentre in chiusura, ancora per la sola Orchestra, le Danze Sinfoniche di Sergej Rachmaninov, dell'autore ultima opera e testamento spirituale.

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Valeriy Sokolov

Violinista di origini ucraine, Valeriy Sokolov è tra i più apprezzati musicisti della sua generazione.

Collabora regolarmente con orchestre prestigiose come Philharmonia Orchestra, Chamber Orchestra of Europe, Cleveland Orchestra, Tonhalle Orchestra Zurich, Rotterdam Philharmonic, City of Birmingham Symphony Orchestra, Tokyo Symphony, Moscow Philharmonic Orchestra, Seoul Philharmonic, NAC Ottawa, Orchestre National de France e Deutsche Kammerphilharmonie Bremen, Orquestre Philharmonique de Radio France.

Lavora frequentemente con direttori come Vladimir Ashkenazy, David Zinman, Susanna Malkki, Andris Nelsons, Peter Oundjian, Yannick Nézet-Séguin, Vasily Petrenko, Herbert Soudant e Juraj Valčuha.

È ospite dei principali festival europei tra cui il festival di Verbier, Lockenhaus e Lucerna. Tra i teatri e le sale da concerto in cui si è esibito si ricordano Theatre du Chatelet, Wigmore Hall, Lincoln Center, Mariinsky Theatre, Prinzregenten Theatre di Monaco e Musikverein di Vienna. In concerto collabora spesso con l’oboista Evgeny Izotov e con il violencellista ucraino Alexei Shadrin.

Sokolov ha all’attivo numerose registrazioni con Erato Records (ex EMI Classics), con cui pubblica la Sonata n. 3 di Enescu nel 2009. La sua prima registrazione in Dvd è il Concerto per Violino di Sibelius diretto da Vladimir Ashkenazy, con la Chamber Orchestra of Europe. È protagonista del film di Bruno Monsaingeon “un violon dans l’âme / Natural Born Fiddler”, registrazione di un suo recital a Toulouse del 2004, molto apprezzato da pubblico e critica e ancora trasmesso da ARTE TV. Nel 2010 incide i concerti di Bartók, Tchaikovsky, diretto da David Zinman, con la Tonhalle Orchestra Zurich. Tra le sue esibizioni più recenti ricordiamo quella con la St Petersburg Philharmonic, NDR Elbphilharmonie Orchester, Orchestre de Paris, Philharmonia Orchestra, Singapore Symphony e Bournemouth Symphony. Sokolov ha anche tenuto una importante tournée con Lisa Batiashvili e Gautier Capuçon toccando città come Paris, Vienna, Cologne, Amsterdam e Londra.

Nella Stagione 2017/18 debutta con la MDR-Sinfonieorchestera al Festival di Lucerna e con l’Orchestre de la Suisse Romande. Ritorna ad esibirsi con la National Symphony Orchestra of Ireland e al Concertgebouw con la Noord Nederlands Orkest. È in tour negli States con la Weimar Staatskapelle (di cui è artista in residenza) e il direttore Kirill Karabits. La Stagione in corso lo vede impegnato nel debutto con la Oslo Philharmonic, Berlin Konzerthausorchester e in tournée in China. Tornerà a suonare con la New Japan Philharmonic, a La Chaux-de-Fonds, e al Southbank Centre con la Royal Philharmonic

Classe 1986 originario di Cracovia, Sokolov è tra i violinisti più importanti nati in Ukraina nell’ultimo ventennio. Ha lasciato il suo paese a 13 anni per studiare con Natalia Boyarskaya e la Yehudi Menuhin School in Inghilterra. Ha proseguito gli studi Felix Andrievsky, Mark Lubotsky, Ana Chumachenko, Gidon Kremer e Boris Kushnir. È vincitore George Enescu International Violin Competition di Bucharest, nel 2005.

Juraj Valčuha

Dall’ottobre 2016 Juraj Valčuha è Direttore Musicale del Teatro di San Carlo di Napoli, nonché Primo Direttore Ospite della Konzerthausorchester di Berlino. Inoltre è stato Direttore Principale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai dal 2009 al 2016. Nato nel 1976 a Bratislava, vi studia Composizione e Direzione, proseguendo poi gli studi a San Pietroburgo con Ilya Musin e a Parigi.

Nel 2006 debutta con l’Orchestre National de France e inizia la carriera italiana al Comunale di Bologna con La bohème. Da allora è salito sul podio delle orchestre più prestigiose quali i Münchner Philharmoniker, Gewandhausorchester di Lipsia, Staatskapelle di Dresda, Berliner Philharmoniker, le orchestre di Radio di Francoforte, NDR Amburgo, Radio Svedese, Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam, le orchestre americane di Pittsburgh, Los Angeles, San Francisco, National Symphony, New York Philharmonic, Chicago Symphony, Cleveland Orchestra, Philharmonia di Londra, Filarmonica della Scala e Orchestra dell´Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai ha effettuato tournée al Musikverein di Vienna, alla Philharmonie di Berlino, a Colonia, Monaco e Zurigo, nella stagione di Abu Dhabi Classics e al Festival Enescu di Bucarest. In campo operistico ha diretto recentemente Parsifal all’Opera di Budapest, Turandot, Elektra, Lafanciulla del West e Lady Macbeth del distretto di Mtsensk al San Carlo di Napoli, Jenůfa e Peter Grimes al Comunale di Bologna, L’amore delle tre

melarance e Faust all’Opera di Firenze. Tra gli appuntamenti di questa stagione segnaliamo il suo ritorno con la New York Philharmonic, Cleveland Orchestra, San Francisco e Pittsburgh Symphony, Philharmonia, la BBC Symphony, i Wiener Symphoniker e le Orchestre dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e dell’OSN Rai. Dirigerà Salomé al Teatro Comunale di Bologna. È stato insignito del Premio Abbiati 2018 come migliore direttore d’orchestra.

JURAJ VALČUHA / VALERIY SOKOLOV

Direttore | Juraj Valčuha Violino | Valeriy Sokolov

Aleksandr Glazunov Valzer da concerto n. 1 in re maggiore, op. 47 Sergej Prokof’ev Concerto n. 2 in sol minore per violino e orchestra, Op. 63 Sergej Rachmaninov Danze sinfoniche, Op. 45

Orchestra del Teatro di San Carlo

domenica 11 novembre 2018, ore 18.00 - Turno P

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