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  • Paola De Simone

Conto alla rovescia per il debutto a Napoli di una delle violoncelliste più celebri e fashion attualmente al mondo. Pronta al Barocco quanto alla contemporanea, una predilezione speciale per la cameristica dell'Otto e Novecento, pluripremiata e contesa dalle maggiori istituzioni musicali europee e d'Oltreoceano. La sua immagine, in stile anni Cinquanta, è recentemente rimbalzata ovunque accanto a quella di Cecilia Bartoli per l'originale progetto "Dolce Duello" (nelle foto a seguire) dedicato a una sfilza di duetti barocchi con l'accompagnamento su strumenti d’epoca dell’orchestra del fratello, Andrés. Ebbene, la già leggendaria violoncellista Sol Gabetta (nelle foto d'apertura), argentina dai capelli d'oro e sangue russo nelle vene, sarà protagonista del prossimo appuntamento in locandina al Teatro Sannazaro per la Stagione dell'Associazione Alessandro Scarlatti, giovedì 8 novembre al fianco del pianista Bertrand Chamayou (nella terza foto d'apertura) come di consueto alle ore 20.30. Artista carismatica, Sol si presenta per la prima volta a Napoli con una carriera artistica internazionale ormai consolidata di cui si ricordano il recente e acclamato debutto con i Berliner Philharmoniker al concerto di apertura dei BBC Proms, e il premio 'Herbert von Karajan Prize' che le è stato consegnato quest’anno al Festival di Pasqua di Salisburgo.

Vivace e cosmopolita, figlia di genitori russi trasferiti in Argentina ( «Sono partita da lì giovanissima, avevo dieci anni, il mio temperamento è più russo».), formatasi a Buenos Aires e a Madrid, è vincitrice di numerosi concorsi internazionali tra i quali il Premio della Radio Suisse Romande di Ginevra (1995), Premio Natalia Gutmann al Concorso Čajkovskij di Mosca (1998), Concorso ARD di Monaco di Baviera, “Crédit Suisse Young Artist Award” (2004). Sol Gabetta è una perfezionista del suono, e considera la comunicativa sul palcoscenico uno degli aspetti fondamentali dell’esperienza concertistica. «Certo la partitura va rispettata, ma sul palcoscenico siamo artisti, dobbiamo comunicare. La musica non può limitarsi all’esattezza filologica».

Accompagnata dal pianista Bertrand Chamayou, altro interprete con cui Gabetta suona abitualmente in recital (sopra, insieme, in un estratto-intervista per la rassegna francese Les Grands Intrerprètes), la violoncellista argentina apre il programma con i Fünf Stücke im Volkston op. 102 di Schumann in cui Sol Gabetta potrà dare ampia cantabilità al suo strumento, un prezioso violoncello veneziano di Matteo Goffriller del 1730 affidatole in concessione dalla liuteria Balthazar Soulier. A seguire, il Novecento del britannico Benjamin Britten con la Sonata per violoncello e pianoforte op. 65 che il compositore dedicò all'amico e immenso interprete Rostropovic, accompagnandolo inoltre al pianoforte per la prima esecuzione dell'opera (sopra se ne riporta l'incisione originale). In chiusura, Sonata op. 19 di Rachmaninov. Concerto, senz'altro, da non perdere.

Biglietti: platea e palco I° fila € 18; palco II°e III° fila € 13; ridotto giovani ( under 30) €13; last minute € 5 (under 25) in vendita un’ora prima del concerto.

Per informazioni: www.associazionescarlatti.it; info@associazionescarlatti.it

Infoline . 081 406011

Si vieta la riproduzione dell'articolo e di ogni altra sua parte

Programma

Robert Schumann ( 1810 – 1856)

5 Stücke im Volkston op. 102

Benjamin Britten (1913 – 1976

Sonata in do maggiore op. 65

* * *

Sergej Rachmaninov (1873 - 1943)

Sonata in sol minore per violoncello e pianoforte, op. 19

Gli interpreti

In seguito ai suoi recenti acclamatissimi debutti con i Berliner Philharmoniker e Sir Simon Rattle al Festival di Pasqua di Baden-Baden, al Mostly Mozart di New York e al concerto di apertura dei BBC Proms, questa stagione vede Sol Gabetta tornare ai Wiener Philharmoniker, alla Tonhalle-Orchester di Zurigo, al Konzerthausorchester di Berlino, ai Bamberger Symphoniker ed all’Orchestre Philharmonique de Radio France. Terrà inoltre un lungo tour europeo con la Sinfonica della Radio Finlandese e un tour della Gran Bretagna con la Sinfonieorchester Basel. In seguito Sol Gabetta tornerà a suonare con la Los Angeles Philharmonic sotto la direzione di Gustavo Dudamel e debutterà al Lincoln Center di New York per la serie ‘Great Performers’ con il suo partner di recital Bertrand Chamayou. Insieme a Bertrand Chamayou appare anche al Théâtre des Champs-Élysées ed alla Philharmonie du Luxembourg. Sol Gabetta sarà artist in residence con l’Orchestre National de Lyon e al Festival di Bad Kissingen 2018, dove suonerà nel concerto di apertura con la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen e Paavo Järvi e in un recital di musica da camera con Janine Jansen e Alexander Gavrylyuk.

Ospite molto ricercata dai principali festival, Sol Gabetta inaugurerà il Festival dello Schleswig Holstein 2018 con la NDR Elbphilharmonie Orchester e Christoph Eschenbach. La musica da camera è il centro focale di tutto il lavoro di Sol Gabetta, che questa stagione collabora con il Quartetto Hagen al Festival di Salisburgo, alla Tonhalle di Zurigo, all’Elbphilharmonie ed alla Wiener Konzerthaus. In passato è apparsa, sempre in musica da camera, alla Wigmore Hall di Londra, ai Festival di Lucerna, Verbier, Schwetzingen e Rheingau, alla Schubertiade di Schwarzenberg ed al Beethovenfest di Bonn. Sol Gabetta trova ispirazione continua da un’ampia cerchia di collaboratori ed incontri musicali che avvengono al Solsberg Festival, fiorito sotto la sua direzione artistica.

In riconoscimento dei suoi straordinari traguardi artistici, Sol Gabetta verrà premiata con un Herbert von Karajan Prize al Festival di Pasqua di Salisburgo nel 2018, dove apparirà come solista con la Staatskapelle Dresden e Christian Thielemann e in concerti di musica da camera.

Il prestigioso premio ECHO Klassik ha riconosciuto i suoi traguardi con cadenza biennale nel periodo tra il 2007 e il 2013, e di nuovo di recente nel 2016, quando è stata nominata Strumentista dell’Anno per la sua interpretazione del Concerto per violoncello n. 2 di Pēteris Vasks.

Ha inoltre ricevuto nomination ai Grammy Award, un Gramophone Young Artist of the Year Award nel 2010, un Würth-Preis of the Jeunesses Musicales nel 2012 e riconoscimenti speciali al Concorso Tchaikovsky di Mosca e al Concorso Internazionale ARD di Monaco.

Sol Gabetta continua a costruire la sua estesa discografia con SONY: la pubblicazione più recente è una registrazione dal vivo comprendente i Concerti per violoncello di Elgar e Martinů insieme ai Berliner Philharmoniker e Sir Simon Rattle/ Krzysztof Urbański.

Sol Gabetta si esibisce su violoncello di Matteo Goffriller del 1730 (Venezia), su concessione della liuteria Balthazar Soulier.

Dal 2005 insegna presso l’Accademia di Musica di Basilea.

Bertrand Chamayou si è affermato ai massimi livelli della scena musicale internazionale, grazie ad esibizioni in sale concertistiche quali il Théâtre des Champs Elysées, il Lincoln Center, la Herkulessaal di Monaco e la Wigmore Hall di Londra. Si è esibito per tutti i principali festival tra cui il Mostly Mozart di New York, il Festival di Lucerna, il Festival Internazionale di Edimburgo, il Rheingau Musik Festival, il Beethovenfestdi Bonn ed il Klavier-Festival Ruhr.

Nella stagione 2017/18 sono previsti i debutti con al Filarmonica di New York diretta da Semyon Bychkov, con la Tonhalle-Orchester di Zurigo, con i Bamberger Symphoniker, con la Staatskapelle Berlin, con l’Orchestre Symphonique de Québec, per citarne alcuni. Altri impegni di rilievo prevedono il ritorno all’Orchestre National de Belgique, alla Orquesta Nacional de España, all’Orchestre de Paris ed alla Orchestre National de France.

Bertrand Chamayou sarà in tour come solista in Sud Africa, insieme all’Orchestre Nationale du Capitole di Tolosa. Bertrand Chamayou ha collaborato con orchestre del calibro della Filarmonica di Londra, Filarmonica di Rotterdam, Deutsche Kammerphilharmonie Bremen, hr-Sinfonieorchester, WDR Sinfonieorchester di Colonia, Orchestre National de France, NHK Symphony Orchestra e la Sinfonica Nazionale Danese; più recentemente ha debuttato con la Filarmonica di Seoul, la Sinfonica di Seattle, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la Cleveland Orchestra.

Ha collaborato con con direttori del calibro di Pierre Boulez, Leonard Slatkin, Sir Neville Marriner, Semyon Bychkov, Michel Plasson, Louis Langrée, Stéphane Denève, Ludovic Morlot ed Andris Nelsons. Bertrand Chamayou si esibisce regolarmente in progetti di musica da camera, con partner del calibro di Renaud e Gautier Capuçon, Quartetto Ebène, Antoine Tamestit e Sol Gabetta. Ha aperto la stagione all’International Piano Series di Londra e sono inoltre previsti recital alla Wigmore Hall, al Kissinger Sommer Festival , al Lakeside Arts Center di Nottingham, a Monte Carlo, Vilnius, Essen, al Festival di Pasqua di Salisburgo e nella serie Great Performers del Lincoln Center di New York.

Bertrand Chamayou ha al suo attivo numerose registrazioni di successo, incluso un CD Naïve con musiche di César Franck che ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui l’Editor’s Choice della rivista Gramophone. Nel 2011 Bertrand Chamayou ha festeggiato il duecentesimo anniversario di Liszt con una registrazione dell’integrale degli Années de Pèlerinage – sempre per Naïve – poi eseguiti in recital in diverse sale di tutto il mondo. L’album ha ottenuto critiche entusiastiche e un Gramophone Choice. Unico artista ad aver vinto per quattro volte il prestigioso premio francese Victoires de la Musique, attualmente Bertrand Chamayou ha un contratto di esclusiva discografica con Warner/Erato ed ha ricevuto un ECHO Klassik 2016 per la sua registrazione dell’integrale delle opere di Ravel per pianoforte solo.

Bertrand Chamayou è nato a Tolosa; il suo talento musicale è stato presto scoperto dal pianista Jean-François Heisser, che in seguito è divenuto suo insegnante al Conservatorio di Parigi. Ha completato gli studi con Maria Curcio a Londra.

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