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Redazione

Primo piano sul Settecento buffo napoletano con il nuovo appuntamento in locandina per la 72ma Stagione Lirica Sperimentale del Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” di Spoleto dopo il successo dell’opera Lontano da qui di Filippo Perocco su libretto di Riccardo Fazi e con la regia di Claudia Sorace/Muta Imago. Da oggi, venerdì 14 settembre alle ore 21 e per il weekend (sabato 15 settembre allo stesso orario e domenica 16 settembre, alle ore 17.00) va infatti in scena al Teatro Caio Melisso di Spoleto, l'Intermezzo La furba e lo sciocco, di Domenico Sarro su libretto di Tommaso Mariani. Il tutto, nell’ambito della collaborazione con il Centro Studi Pergolesi dell’Università degli Studi di Milano.

Il nuovo allestimento de La furba e lo sciocco, in prima rappresentazione nell’edizione critica di Eric Boaro, sarà diretta dal Maestro Pierfrancesco Borrelli (nella foto in basso) su regia e scene di Andrea Stanisci, costumi di Clelia De Angelis e luci di Eva Bruno (accanto uno scatto durante le prove). Nel cast, il soprano Susanna Wolff ed il baritono Paolo Ciavarelli, accompagnati dall’Ensemble strumentale del Teatro Lirico Sperimentale. La produzione è resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Francesca, Valentina e Luigi Antonini.

Risalente al 1731, La furba e lo sciocco è un intermezzo buffo di Domenico Sarro (o anche Sarri), compositore pugliese nato a Trani nel 1679 e formatosi a Napoli (dove morirà nel 1744) nel Conservatorio di S. Onofrio, con Angelo Durante. Vicemaestro e poi maestro della Real Cappella di Napoli, autore di titoli d'opera molteplici (circa 40 i lavori) che ne affermarono il nome sia in Italia che all'estero. Fra i maggiori titoli, una Didone abbandonata (1724) su libretto di Metastasio con la celebre Marianna Benti-Bulgarelli detta "La Romanina", l'Achille in Sciro metastasiano che il 4 novembre 1737 ebbe a inaugurare il Teatro S. Carlo e, ancora, Candaule re di Lidia (1706), I Gemelli rivali (1713), Arsace (1718), Alessandro Severo (1719), Ginevra di Scozia (1720), Artemisia (1721), La Finta pellegrina (1734), Rosaura (1738). Scrisse inoltre musica sacra e numerose pagine strumentali fra Oratori, Cantate a 3 voci, Serenate, un Concerto per due violini, flauto, viola, violoncello e basso.

Protagonisti dell'Intermezzo, una signora costretta dalla povertà a cercare un marito nobile e ricco più un conte evidentemente abbastanza stupido e tronfio da cascare nella sua rete. Ad esprimere la tipologia dei due personaggi, secondo un meccanismo onomastico tipico del genere, sono gli stessi nomi. Infatti, la Furba si chiama Madama Sofia (dunque “sapiente”) e lo Sciocco, invece, Conte Barlacco (“tutto nel mondo è burla”). Dalla trama si può subito capire come la scena sarà sicuramente molto movimentata, a maggior ragione per la presenza di due mimi che ce ne faranno vedere delle belle.

Teatro Caio Melisso, Spoleto

Venerdì 14 settembre ore 21.00

Sabato 15 ore 21.00

Domenica 16 alle 17.00

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