In apertura della sua stagione lirica numero 72, il Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” di Spoleto, diretto da Michelangelo Zurletti, presenterà domani in prima mondiale Lontano da qui, opera lirica inedita su libretto di Riccardo Fazi commissionata appositamente per l’occasione dallo Sperimentale (con il supporto di Ernst von Siemens Music Foundation) al trevigiano Filippo Perocco (nella prima foto), 46 anni, diplomato in organo e composizione al Conservatorio "Benedetto Marcello" di Venezia e in direzione d’orchestra alla Civica di Milano, balzato in primo piano con Aquagranda, il dramma in musica che, proposto per l'inaugurazione della stagione lirica 2016-17 della Fenice e vincitore del Premio Abbiati di quell'anno, ne ha consacrato il nome fra i compositori più interessanti della sua generazione e della scena contemporanea. La regia è di Claudia Sorace, con Fazi cofondatrice di Muta Imago mentre, la direzione tecnica e i video, sono di Maria Elena Fusacchia.
Dirige l’Ensemble strumentale del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto e l’Ensemble L’arsenale il Marco Angius. L'interpretazione è affidata alle voci di Daniela Nineva (mezzosoprano), Livia Rado (soprano) e Emanuela Sgarlata (soprano). L’opera, dedicata agli abitanti della Valnerina e coprodotta con la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, andrà in scena al Teatro Caio Melisso di Spoleto (7 e 8/09, ore 20.30 | 09/09 ore 17.00) e al Teatro La Cavallerizza di Reggio Emilia (28/09, ore 20.30 | 30/09, ore 18.00). Fra gli appuntamenti a seguire, dal 14 al 16 settembre, anche un cammeo napoletano con la prima esecuzione della nuova edizione critica curata da Eric Boaro de La furba e lo sciocco di Domenico Sarro (l'autore che, con il suo Achille in Sciro, inaugurò nel 1737 il San Carlo), diretto da Pierfrancesco Borrelli e con la regia di Andrea Stanisci. In totale, 5 nuove produzioni per 23 rappresentazioni fra Spoleto e il territorio umbro
L’idea di Lontano da qui? «Nasce dal suono delle campane - spiega l'autore della partitura - strumento legato fortemente al territorio e alle parti più intime di noi. Le campane - continua Perocco - scandiscono la vita in ogni luogo». In scena solo due donne: una figlia (Livia Rado) e sua madre (Daniela Nineva). La Natura, assente fisicamente, si fa quindi presenza vocale con Emanuela Sgarlata. Sono queste le protagoniste di Lontano da qui, opera che racconta il prima e il dopo di un evento drammatico. La trasformazione che segue ad un qualcosa che cambia».
(Nella foto sopra, la regista Claudia Sorace; il direttore d'orchestra Marco Angius. In basso, Villa Redenta e da sinistra: Riccardo Fazi, Maria Elena Fusacchia, Filippo Perocco, Claudia Sorace, Daniela Nineva, Maria Chiara Grilli, Livia Rado e Emanuela Sgarlata).
Quanto all'articolazione interna, il primo atto si apre su scene di vita quotidiana. «Apparentemente - precisa la regista Claudia Sorace - tutto sembra in quiete: il sole sta per tramontare come sempre e come sempre profumano i fiori. La natura si mostra serena, racchiusa nel suo eterno, ciclico movimento fatto di ritorni. La sera, è quella uguale a ogni altra. Tra le case, fatte antiche, di pietre e di stucco, ce n'è una: tra le sue mura, la voce di una figlia. Si sfila dalle lenzuola, esce dal letto, torna in bagno, si bagna il viso, entra in cucina, dove la televisione è ancora accesa…». Poi l’evento. Il velo cade. Note di frammentazioni e frantumazioni. La routine delle protagoniste si stravolge, ma il meccanismo si avvia di nuovo. La svolta. Lontano da qui è un tentativo di ricominciare. Riprendere quello che è stato, riavvolgere il nastro, come in un film, catalogare, rimettere in ordine e poi andarsene, scappare, correre quanto più forte possibile. «Se il tempo veramente è ciclico - continua la Sorace - perché non provare a tornare indietro? Perché non cercare di riavvolgere il nastro? Forse, se si riuscissero a compiere gli stessi gesti, si potrebbe tornare lì, prima che tutto accada. Forse, se si rifacesse tutto perfettamente uguale, si potrebbe partire, andare via, uscire da questo tempo e mettersi in strada. Lontano da qui».
Info segreteria@tls-belli.it.
Teatro Caio Melisso, Spoleto
Venerdì 7 settembre ore 20,30
Sabato 8 ore 20,30
Domenica 9 alle 17,00
Filippo Perocco
Compositore, direttore e organista.
http://www.filippoperocco.com/wordpress/
Ha partecipato al 40° e 41° Ferienkurse von neue Musik Darmstadt. E’ stato composer in residence all’ European Centre for the Arts di Dresda, all’American Academy in Rome e visiting composer presso Boston University, Tufts University, New York University, Conservatorio di Lugano Nel 2009 riceve il Fulbright Grant. Sue opere sono commissionate da Biennale Musica di Venezia, ENPARTS, Eclat, Siemens Foundation, La Fenice, Villa Romana, Mata Festival, Tilt Brass, Milano Musica, Sentieri Selvaggi, Taschenopern Salzsburg, Klang21, Incontri Asolani, Teatro Olimpico di Vicenza, Finestre sul ‘900, Divertimento ensemble, ExNovo, Brighton Festival, Kaida, VokalensembleNeueMusik, Astra concerts, Altri Canti, Brinkhall Summer Concert, ECHO. I suoi lavori sono eseguiti da Holland Symphonia, Dresdner Sinfonikern, Young Janáček Philharmonic Orchestra, Sinfonia Varsovia Orchestra, Orchestre National de Lorraine, Orchestra d’Archi Italiana, ORT, Orchestra Mitteleuropa, ModernArtEnsemble, Orchestra del Teatro La Fenice, Dresden Sinfonietta, Virtuosi Italiani, Vocal Modern, CoroinCanto, Ixion, Aleph, Argento, Knights, Accroche Note, Algoritmo, Kaida, ExNovo, Astra Choir, e trasmesse da Radio di Belgrado, NPS, WQXR, SBS, BBC, RAI, Polski Radio. Presente in rassegne internazionali tra le quali Gaudeamus, Manca, Aspekte Salzsburg, Time of Music, Acanthes, Warsaw Autumn, Musica Strasbourg, Nuova Consonanza, Contemporanea Udine, Theatre Dunois Paris, Musica/Realtà, Cantiere di Montepulciano, BEAMS, Zèppelin, Axes, De IJsbreker, Logos Foundation Ghent, Tufts New Music Festival, Rencontres Lunel, C. N. de la Música México, New London Wind Festival, Boston Harp Festival, Review of Belgrade. Come direttore ha collaborato con: Orchestra del Teatro Comunale di Bologna Neue Vocalsolisten, EuropaChorAkademie, United Instruments of Lucilin, Mannheimer Schlagwerk, Argento, ACME, Ecce, Metropolis, Venice Biennale, Mata Festival, AngelicA, New Music Brandeis, Harvard University, Northeastern University. E’ cofondatore e direttore artistico de L’arsenale (Treviso). E’ pubblicato da ArsPublica e Doblinger.