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  • Redazione

Domani, mercoledì 4 luglio alle 21.30, presso la Cappella Palatina della Reggia di Caserta, la Fondazione Pietà de’ Turchini e il Napoli Teatro Festival 2018 presentano “Sirene e Ninfe Napolitane”, il concerto ideato da Paologiovanni Maione che vedrà la partecipazione del giovane ma già apprezzatissimo soprano Naomi Rivieccio (in apertura, nella foto di Vincenzo Dadda), allieva di Filippo Morace e introdotta al repertorio barocco dalla Fondazione Pietà de’ Turchini. La direzione del concerto è affidata al clavicembalista Stefano Demicheli, già alla guida dei Talenti Vulcanici, l’ensemble giovanile promosso dalla Fondazione Pietà de’ Turchini che suona su strumenti del XVI e XVII secolo e rinnova il proprio organico ogni tre anni, richiamando alle audizioni i più dotati giovani interpreti del Barocco.

“Sirene e Ninfe Napolitane”, fra i più interessanti capitoli proposti all'interno della sessione Musica del Napoli Teatro Festival 2018, si propone di esplorare la cantata da camera, punta di diamante dell’industria musicale del Barocco italiano e della sua nota disponibilità di voci leggendarie. In particolare, il concerto ripercorre i brani dedicati al mito di Partenope la quale, da Alessandro e Giuseppe Domenico Scarlatti a Giovanni Battista Pergolesi e Francesco Mancini, è affrescata come sirena, sovrana, poi creatura divina, in un costante sincretismo tra sacro e profano, votato soprattutto al tentativo di restituire alla città una narrazione mitopoietica delle proprie origini.

«In età moderna – scrive Paologiovanni Maione – la Penisola sprona un’industria musicale in cui ai professionisti dell’arte del “suono” si associano letterati e intellettuali in un dialogo proficuo che inaugura una interessante stagione all’insegna della cantata da camera. La forma, di dimensione e articolazione variabile, presenta un ampio spettro di possibilità organizzative, si va dalla performance destinata ad una singola voce con continuo a quella a tre voci con piccolo ensemble (nelle foto a seguire: la Cappella Palatina della Reggia di Caserta; il clavicembalista e direttore Stefano Demicheli con il soprano Naomi Rivieccio).

La letteratura musicale in età moderna è costellata poi da una pletora di pagine dedicate al mito di Partenope. Ospite di prologhi, serenate e cantate, presso teatri, palazzi, marine, piazze, con il canto echeggia la sua antica natura di fascinatrice pronta però a offrire i suoi servigi, in un contegno altamente edificante e devoto, anche su quelle scene dove non ha altro compito che di sottomettersi fiduciosa e implorante alla somma volontà divina. In più occasioni è interlocutrice privilegiata dei patroni cittadini e in special modo di San Gennaro a cui affida i suoi affanni e le sue speranze. La letteratura su Napoli – conclude Maione – aveva trovato notevole vigore, tra sedicesimo e diciassettesimo secolo, con eruditissime dissertazioni sulla nascita della città: il ricorso a disparate fonti antiche per stabilire il primato della fondazione aveva innescato un processo di puntuali ricognizioni finalizzate a smantellare il mito arcaico della sirena a vantaggio della più “credibile” figura regale, accantonando, seppur documentandole, tutte le altre varianti possibili. Alessandro Scarlatti e Francesco Mancini, in particolare, non rinunciano, nel corso della loro carriera, a intonare composizioni dedicate alla sirena/regina Partenope, proiettando l’immagine della capitale in un’aura mitica e musicalissima, destinata a restare cifra adamantina e inscalfibile».

Ingresso a pagamento, biglietto intero € 8, ridotto under 30/over 65 € 5. I biglietti sono acquistabili tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00 presso la Casa del Festival di Palazzo Reale, Piazza del Plebiscito 1, Caserta.

www.napoliteatrofestival.it/spettacolo/sirene-e-ninfe-napolitane-talenti-vulcanici/

biglietteria@napoliteatrofestival.it

Per informazioni presso la Fondazione Pietà de’ Turchini 081402395 e coordinamento@turchini.it www.turchini.it.

www.talentivulcanici.it

Sirene e Ninfe Napolitane”

Produzione Fondazione Pietà de’ Turchini

Progetto a cura di Paologiovanni Maione

Programma

Francesco Mancini (1672 - 1737)

La dove il bel Sebeto nel mar de le Sirene.

Cantata a voce sola e basso continuo

Giuseppe Domenico Scarlatti (1685 - 1757)

Sonata in la maggiore, K 209 per clavicembalo (Allegro)

Alessandro Scarlatti (1660 - 1726)

La nel bel sen della regal Sirena.

Cantata a voce sola e basso continuo

Giuseppe Domenico Scarlatti (1685 - 1757)

Sonata in la maggiore, K 208 per clavicembalo (Adagio e cantabile)

Alessandro Scarlatti (1660 - 1726)

Or che su legno curato.

Cantata a voce sola e basso continuo

Alessandro Scarlatti (1660 - 1726)

La dove a Mergellina bacia la riva il mare.

Cantata a voce sola e basso continuo

Giovanni Battista Pergolesi (17010 -1736)

"Dalla città vicino”

Cantata per soprano, archi e continuo

Talenti Vulcanici Ensemble della Fondazione Pietà de’ Turchini

Naomi Rivieccio

Soprano

Karolina Szewczykowska

violoncello

Elisa La Marca

tiorba

Stefano Demicheli

Cembalo e direzione

L’ensemble dei Talenti Vulcanici è nato nel 2012 da una masterclass di orchestra barocca e ha trovato nel 2013, con la produzione della Fondazione Pietà de’ Turchini. Il gruppo in organico variabile a seconda dei progetti che realizza, avvalendosi di talentuosi strumentisti entro i trentatrè anni di età, ha mosso i suoi primi passi riportando alla luce pagine musicali di Scuola Napoletana del tutto sconosciute o inedite come Il Zelo Animato di Francesco Mancini, composizioni di Paradisi per organo e orchestra, Gli Orti Esperidi di Porpora su libretto di Metastasio, lo Stabat Mater di Logroscino, il Requiem di Jommelli, un programma dedicato a Paisiello e Cimarosa per la Fondazione Ravello con Mauro Squillante come solista nel gennaio 2015, un recital dedicato a Nicola Grimaldi con la voce di Carlo Vistoli eseguito a settembre al Festival Pergolesi Spontini di Jesi e a dicembre in diretta radiofonica sul terzo canale della Rai dal Quirinale, alla presenza del Presidente Mattarella, un programma intorno a Gennaro Manna e Francesco Feo con la voce solista di Silvia Frigato nel novembre 2016, Stabat Mater di Nicola Bonifacio Logroscino con Raffaele Pe e Giulia Semenzato, La Napoli barocca della Natività con Francesca Aspromonte. Il progetto che mira a mettere a sistema le numerose esperienze didattiche portate avanti dal Centro di Musica Antica dal 1997 ad oggi, si avvale della guida musicale Stefano Demicheli, e della esperienza didattica di Elisa Citterio, Monika Toth e Marco Testori, Vanni Moretto in qualità di tutors, di Emanuele Cardi, eccellenza organistica della Campania, per l'approfondimento del repertorio per organo e strumenti. Costantemente impegnata a sostegno del talento e a favore della promozione internazionale di artisti di chiara fama, pioniera nell’aver introdotto al pubblico napoletano repertori ignoti, gruppi, solisti e cantanti provenienti da tutta Europa, la Fondazione Pietà de’ Turchini ha, con maggiore vigore negli ultimi anni, indirizzato i suoi sforzi verso la formazione e la promozione di direttori, musicisti e cantanti di più giovane generazione. All’entusiasmo di mettere a disposizione dei più meritevoli giovani musicisti l’esperienza, i contatti, il supporto organizzativo, si unisce per la Fondazione Pietà de’ Turchini la sfida di offrire a loro e ai vincitori dei concorsi di canto barocco “Francesco Provenzale” l’opportunità di scoprire l’universo musicale di Napoli, di fare della Fondazione e delle sue sedi un polo di residenza per un’esperienza di alto profilo professionale. L’organico dell’ensemble viene rinnovato con cadenza triennale attraverso nuove audizioni, l’ultima delle quali si è tenuta nel 2015 ed è stata sostenuta da oltre settanta giovani musicisti provenienti da tutta Europa.

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