Nell’ambito del piano di valorizzazione 2018 del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, promosso dal Mibact, prosegue la seconda edizione del ciclo Miti di Musica, collaborazione fra il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e l'Associazione Alessandro Scarlatti che vedrà 4 concerti ispirati al tema del Mito, con scelte artistiche aperte alla sperimentazione, alla musica contemporanea, al rapporto tra testo e musica. Il coordinamento organizzativo per il Mann è stato seguito da Andrea Milanese e Ruggero Ferrajoli. Ed è così che oggi, giovedì 28 giugno alle ore 20.15, prende forma in terza battuta il capitolo dedicato al Mito della Notte. Notte o Nyx, divinità primordiale della mitologia greca dimorava nell'Ade e secondo Omero anche Zeus ne aveva paura; Figlia di Caos, era la personificazione della notte terrestre, in contrapposizione al fratello Erebo, che rappresentava la notte del mondo infernale. I brani scelti per questo concerto raccontano la dolcezza della notte e la sua faticosa indefinita forma e la fatale attrazione di ogni uomo (gli artisti ancor di più) a perdersi nei suoi invisibili territori.
Protagonista del concerto, che si terrà nella Sala del Toro Farnese, sarà il Coro Polifonico di Napoli Joseph Grima (nella foto), accompagnato al pianoforte da Maurizio Iaccarino e diretto da Luigi Grima. L’ensemble riprende il nome ed è dedicato alla memoria del Coro omonimo fondato nel 1969 da Joseph Grima, che per 20 anni ha portato avanti la riscoperta di preziosi frammenti del ricco patrimonio musicale italiano ed internazionale, antico e moderno attraverso l’esecuzione di opere poco conosciute o addirittura mai eseguite prima a Napoli.
Il concerto è gratuito, ingresso al Museo 2€.
PROGRAMMA
Giovedì 28 giugno 2017 – Museo Archeologico di Napoli – ore 20.15
Il mito della Notte
Johannes Brahms (1833 – 1897)
Quattro quartetti vocali op 92
Camille Saint-Saëns (1853 – 1921)
Calme des nuits
Gabriel Faurè (1845 – 1924)
Madrigal, Op. 35
Eriks Esenvalds (1977)
Stars
Morten Lauridsen (1943)
Nocturnes
Gaetano Panariello
Così è la notte
Antonello Paliotti
Canticum
Coro Polifonico di Napoli
Maurizio Iaccarino, pianoforte
Luigi Grima, direttore
Coro Polifonico di Napoli
Nel 1969 nasce l’Associazione Polifonica di Napoli che porta avanti un discorso culturale molto interessante con la riscoperta di preziosi frammenti del ricco patrimonio musicale italiano ed internazionale, antico e moderno e la riproposta di brani di repertorio. Perno principale delle attività musicali dell’associazione è il Coro Polifonico di Napoli, di cui il M° Grima è direttore sin dalla fondazione. Esso continua il cammino aperto da Emilia Gubitosi e diviene l’espressione più tangibile e immediata di un fervore operativo e creativo che trova esplicazione in un miriade di concerti in tutta Italia e in Europa. Il debutto, nel novembre dello stesso anno, fu patrocinato dall’allora Cardinale di Napoli, S.E. Corrado Ursi. Di anno in anno la stagione concertistica divenne sempre più ricca. La presenza di artisti affermati che si alternavano ai concerti del coro della Polifonica, rendevano la stagione, un appuntamento sempre più importante e atteso nel panorama musicale partenopeo.
A Joseph Grima vanno riconosciute le esecuzioni di raffinate partiture. E’ stato sempre alla ricerca di opere poco conosciute o addirittura mai eseguite, per accrescere l’interesse, di cui meritatamente era circondata la Polifonica. Fervido direttore, stimolato nel suo instancabile spirito di iniziativa, ha regalato al pubblico napoletano opere come: la prima assoluta della “Messa di Madrid” di Domenico Scarlatti, “La Pazzia Senile” di Andriano Banchieri, “ Gloria” di Vivaldi, “La Passione secondo San Matteo” di Trabaci, l’oratorio “Jephte” di Carissimi, “Te Deum” di Purcell, il “Magnificat” di Durante, la “Via Crucis” e “Missa Choralis” di Listz, monografie sui “Madrigali” di Monteverdi, “Tancredi e Clorinda” di Monteverdi, “ A Cerimony of Carols” di Britten, “Messa Pontificalis” di Perosi, “Messa in La Minore “ di Casciolini, “ Ave Maria” di Kodaly, “Notturno” e “ Pater Noster” di Verdi e altre ancora. Il sodalizio con la Polifonica durò più di venti anni.
Ancora oggi molti musicisti napoletani ricordano l’attività musicale di quel tempo fecondo. Molti sottolineano come, prima dell’avvento del computer e soprattutto di You tube, gli appuntamenti della stagione concertistica dell’Associazione Polifonica di Napoli erano, dopo quelli del Teatro di San Carlo, momento di crescita culturale ed artistica oltre che di formazione per i giovani studenti di musica.
Per rendere omaggio a chi rappresenta il capostipite di quella che ora è una fiorente attività musicale e corale a Napoli, è nostra intenzione a quasi cinquant’anni dalla sua fondazione, riprendere l’attività intellettuale e musicale attraverso la rinascita del Coro Polifonico di Napoli.