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Paola De Simone

Prende spunto dalla sua ultima pubblicazione, "Quisquilie e pinzillacchere. Storia di un musicista napoletano raccontata ad un amico" recentemente edita dalla Castelvecchi, l'appuntamento di domani venerdì 18 maggio (ore 18) che vedrà tornare per la stagione concertistica del "San Pietro a Majella" il pianista napoletano Michele Campanella (nella foto d'apertura) sul palco del Conservatorio oggi diretto dal maestro Carmine Santaniello e dal quale, poco più di mezzo secolo fa, è partita la sua storia musicale.

Nel testo presentato lo scorso dicembre alla Biblioteca Nazionale di Napoli, 153 domande formulate dal collega e amico Riccardo Risaliti fanno saltar fuori, fra risposte e battute, ricordi e pensieri a quattro mani, svelando e raccontando in dialogo tasselli di un'intera carriera vista dall'insigne interprete napoletano dall'alto dei suoi splendidi settant'anni.

E su tale base prenderà forma "variata" il capitolo proposto domani pomeriggio nella Sala Scarlatti del Conservatorio partenopeo, a ingresso gratuito, dove parimenti in dialogo il maestro Michele Campanella racconterà dopo la presentazione del volumetto al fianco di Giovanni Oliva, coordinatore artistico della Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano e del Festival Spinacorona, pagine musicali e pagine di ricordi in una sorta di improvvisazione tra voce e pianoforte. Un "dialogo senza regole e senza remore", in cui musiche e parole si inseguiranno e si incontreranno per un musicista che da cinquant’anni è alla ricerca del suono. Otto i capitoli compresi fra l’"Apprendimento" e la "Ende vom Lied", la fine della canzone citando lo Schumann dei Fantasiestücke op. 12 (n. 8), entro i quali corre un'intera vita musicale: dagli anni della formazione all’incontro con il maestro Vincenzo Vitale e l’ingresso in Conservatorio, tredicenne al quarto anno; dalla sua famiglia alla propria esperienza didattica e d’ascolto, alle nuove generazioni. E fino ad arrivare, al termine, al pensiero-sigla «Non mi chiamate pianista, preferisco il termine “musicista”: con il primo si pensa alle mani, con il secondo al cuore e al cervello».

Michele Campanella

Allievo del conservatorio di Napoli e del maestro Vincenzo Vitale, Michele Campanella è considerato internazionalmente uno dei maggiori virtuosi e interpreti lisztiani. Ha affrontato in oltre 50 anni di attività molte tra le principali pagine della letteratura pianistica. Michele Campanella è un artista di temperamento assai versatile. Questa sua caratteristica lo ha portato ad avvicinare autori quali Clementi, Weber, Poulenc, Busoni, Rossini, Brahms, Ravel e Liszt.

Ha suonato con le principali orchestre europee e statunitensi, collaborando con direttori quali Claudio Abbado, Aldo Ceccato, Gianluigi Gelmetti, Eliahu Inbal, Charles Mackerras, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Georges Prêtre, Esa-Pekka Salonen, Wolfgang Sawallisch, Thomas Schippers, Hubert Soudant, Pinchas Steinberg, Christian Thielemann. È frequentemente invitato in paesi quali Australia, Russia, Gran Bretagna, Cina, Argentina ed è stato ospite dei festival internazionali di Lucerna, Vienna, Praga, Berlino.

Negli anni recenti si è molto sviluppata l’attività di direttore-solista con le più prestigiose orchestre italiane, come l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’ORT-Orchestra della Toscana, l’Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, I Virtuosi Italiani, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. All’attività di musicista, Campanella affianca quella di scrittore. Nel 2011 Bompiani ha pubblicato il libro Il mio Liszt. Considerazioni di un interprete, un omaggio letterario che il pianista ha voluto dedicare al suo autore di riferimento. Nel 2017 Castelvecchi pubblica Quisquilie e pinzillacchere. Storia di un musicista napoletano raccontata a un amico, a cura di Riccardo Risaliti.

Dal 2010 è direttore artistico del Maggio della Musica di Napoli. Nell’ottobre 2015 ha festeggiato i cinquant'anni dal debutto al Teatro di San Carlo, a Napoli. Nel 2017 Campanella ha creato il festival "Spinacorona, passeggiate musicali napoletane", che ha ottenuto uno straordinario successo di pubblico. Nel 2018 è stato insignito della Laurea Honoris Causa in Discipline della Musica e dello Spettacolo. Storia e Teoria dall’Università degli Studi di Napoli Federico II.

www.michelecampanella.it

CONSERVATORIO DI MUSICA SAN PIETRO A MAJELLA DI NAPOLI

I CONCERTI DEL CONSERVATORIO 2018

venerdì 18 maggio 2018 - Sala Scarlatti ore 18

"Michele Campanella torna in Conservatorio"

Via San Pietro a Majella, 35 - 80138 (Napoli) info@sanpietroamajella.it

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