“Petite Messe Solennelle a quattro parti con accompagnamento di 2 pianoforti e harmonium. Dodici cantanti di tre sessi, uomini, donne e castrati, saranno sufficienti per l’esecuzione: otto per il coro, quattro per i soli, in tutto dodici Cherubini. Buon Dio, perdonami l’accostamento: dodici sono anche gli apostoli nel celebre affresco di Leonardo detto La Cena, chi potrebbe crederlo! Fra i tuoi discepoli ve ne sono di quelli che prendono note false!! Signore, rassicurati, sono sicuro che non vi saranno Giuda al mio pranzo e che i miei canteranno giusto e con amore le tue lodi e questa piccola composizione che, ahimè, è l’ultimo peccato mortale della mia vecchiaia, Passy, 1863”. È quanto scrive l'autore Gioachino Rossini sottolineando con impareggiabile dovizia e ironia, sul secondo frontespizio della partitura autografa (nell'immagine), i dettagli dell'ultimo suo capolavoro sacro, pagina di ieratica e apollinea quanto moderna scrittura considerata, del geniale Pesarese, un vero e proprio testamento spirituale. Il tutto, a debita distanza dal prematuro addio alle scene teatrali e strizzando l'occhio agli arguti Péchés de vieillesse ("Peccati di vecchiaia") pianistici, entro un’architettura formale dalle ampie e simmetriche proporzioni polarizzata, sin dal titolo, intorno a una figura da sempre cara all’autore, il paradosso, così come confermato dagli aggettivi in ossimoro petite e solennelle in riferimento all’aulicità e all’essenzialità del linguaggio ma, anche, alla dicotomia fra l'alta sostanza e il ridotto organico. A proporla, in apertura stasera venerdì 20 aprile alle ore 20,15, la Stagione di concerti 2018 del Maggio della Musica curata da Luigia Barati e Sergio Meomartini a firma della direzione artistica di Michele Campanella (nella foto d'apertura), in un luogo insolito quanto prezioso come la Basilica di San Pietro ad Aram (via Santa Candida, al corso Umberto I), dove sarebbe custodita l’Ara Petri, ossia l’altare su cui pregò San Pietro durante la sua venuta in città e dove battezzò Santa Candida e Sant’Aspreno, i primi napoletani convertiti.
La Petite messe solennelle sarà concertata e diretta al primo pianoforte, da Michele Campanella, accanto alla moglie Monica Leone (nella foto) al pianoforte "di ripieno", a Davide Falsino all’harmonium, a quattro valenti solisti (il soprano Linda Campanella, due giovani voci di talento quali il tenore napoletano Carmine Riccio e il mezzosoprano palermitano Adriana Di Paola, il celebre basso-baritono Simone Alaimo, nella foto a seguire) e all'Ensemble Vocale di Napoli diretto da Antonio Spagnolo.
Testata in prova generale il giorno 13, in una forma privata alla quale avrebbero assistito i rispettivi numi del grand-opéra (Giacomo Meyerbeer accanto a Daniel Auber, curatore del Coro formato dai migliori allievi del Conservatoire) e dell’opérà-lyrique (Ambroise Thomas), con pochi altri invitati, la Petite Messe fu eseguita per la prima volta il 14 marzo 1864, in una sala del palazzo del conte Pillet-Will alla rue Moncey. Quindi, con la speranza di vederla eseguita in una grande basilica e non in un contesto salottiero, Rossini ne avrebbe elaborato l’orchestrazione nel 1867.
A tal merito lo stesso Michele Campanella, nelle sue note accluse al programma osserva: "L’attributo 'petite' si riferisce non solo ad un gesto di modestia dell’autore, ma soprattutto alla formazione strumentale e vocale della composizione. Per questo motivo l’orchestrazione eseguita dallo stesso autore quattro anni dopo, 'per evitare che qualcun altro lo facesse', è un vero tradimento al senso profondo dell’originale. La scrittura pianistica, asciutta e chiara, il vero segreto di questo capolavoro, è cancellata da un’orchestrazione che al contrario, nella sua inevitabile pesantezza (il testo pianistico non è ricreato, ma soltanto trascritto), ne rende irriconoscibile il senso. Il coro, che si deve confrontare con un’orchestra di grande organico, raggiunge volentieri le ottanta voci. Rare volte nella storia della musica, con l’autorizzazione dell’autore, si è arrivati a tale misfatto. Come se non bastasse la creazione di una consuetudine esecutiva posticcia, lo spartito che è stato usato per un secolo nelle esecuzioni della versione per pianoforte non è quello originale, ma una riduzione redazionale dalla partitura orchestrale. Risultato: il pianoforte di ripieno è scomparso, il Preludio religioso è affidato all’harmonium invece che al pianoforte, molto della parte pianistica è inventata di sana pianta. Pochi anni fa la Fondazione Rossini ha autorizzato l’esame del manoscritto e si è arrivati alla sua pubblicazione".
Quanto al ruolo di concertatore, così come previsto nell'originale versione, il pianista napoletano e vertice artistico del "Maggio" quindi conclude: "Nell’anno del bicentenario rossiniano mi è stato chiesto di sintetizzare i due ruoli di concertatore e pianista in uno. Nel mio caso ho ragionato da pianista: ho posto come centro della composizione il pianoforte in modo che esso svolga la funzione di tessuto connettivo dell’intera struttura musicale. L’assenza di una guida “visiva” impone agli esecutori una grande capacità d’ascolto nei confronti di una parte che altrimenti viene considerata come “accompagnamento”. Capovolgendo gli equilibri interni del gruppo, li riordino in modo da rendere la struttura della composizione molto più coerente di quanto non sia consueto attribuirle. Non più piccolo ensemble “orchestrale”, ma piccolo complesso cameristico: un cambio fortissimo di mentalità".
La ventunesima edizione del Maggio della Musica proseguirà con sedici concerti in luoghi storico-artistico di Napoli. Dal 3 maggio al 28 giugno si terrà nella Villa Pignatelli l’integrale delle Sonate per pianoforte di Ludwig van Beethoven: «Un avvenimento di per sé di grande rilievo - sottolinea Campanella - reso ancor più significativo per l’esecuzione affidata a una squadra di pianisti tra i più importanti d’Italia», tra cui Benedetto Lupo, Roberto Plano, Filippo Gamba, Pietro De Maria e Massimiliano Damerini. Il 26 giugno, sempre a Villa Pignatelli, l’ensemble Le Voci Italiane formato da membri del Coro dell’Accademia di Santa Cecilia, si esibirà nel concerto “Viaggio a Napoli” dedicato alla tradizione partenopea classica e non solo. A settembre di inaugurerà poi la quinta edizione del “Maggio del pianoforte”, con sei recital di giovani pianisti nel nuovo contesto del Museo del Tessile e dell’abbigliamento “Elena Aldobrandini” della Fondazione Mondragone. Il pubblico in sala decreterà il miglior interprete che sarà invitato al Maggio della Musica 2019. Sempre a settembre, Massimo Andrei sarà infine protagonista al Teatro Sancarluccio di una nuova serie di “Letture in Musica – Gente di Napoli”. Il Maggio della Musica è realizzato dall’omonima associazione presieduta da Luigia Baratti, con il contributo di Mibact e Regione Campania, e con il patrocinio del Comune di Napoli.
Costo del biglietto del concerto inaugurale: 10 euro
Info e prenotazioni: tel 081 5601369 - maggiodellamusica@libero.it).
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Maggio della Musica, Stagione di Concerti 2018
Inaugurazione
Venerdì 20 aprile alle ore 20,15
Basilica di San Pietro ad Aram – via Santa Candida (zona corso Umberto I) – Napoli
Michele Campanella, concertatore e pianoforte
Monica Leone, pianoforte
Davide Falsino, harmonium
Linda Campanella, soprano
Adriana Di Paola, mezzosoprano
Carmine Riccio, tenore
Simone Alaimo, baritono
Ensemble Vocale di Napoli diretto da Antonio Spagnolo
Gioachino Rossini
Petite messe solennelle
Per soli, coro, due pianoforti e harmonium
Biglietto: 10 euro
Info: tel 081 5601369 - maggiodellamusica@libero.it - www.maggiodellamusica.it
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Giovedì 3 maggio alle ore 20
Veranda neoclassica di Villa Pignatelli – via Riviera di Chiaia, 200 (Napoli)
Festival Beethoveniano
Benedetto Lupo, pianoforte
Musiche di L. van Beethoven
Giovedì 10 maggio alle ore 20
Veranda neoclassica di Villa Pignatelli – via Riviera di Chiaia, 200 (Napoli)
Festival Beethoveniano
Roberto Plano, pianoforte
Musiche di L. van Beethoven
Giovedì 17 maggio alle ore 20
Veranda neoclassica di Villa Pignatelli – via Riviera di Chiaia, 200 (Napoli)
Festival Beethoveniano
Filippo Gamba, pianoforte
Musiche di L. van Beethoven
Giovedì 24 maggio alle ore 20
Veranda neoclassica di Villa Pignatelli – via Riviera di Chiaia, 200 (Napoli)
Festival Beethoveniano
Gregorio Nardi, pianoforte
Musiche di L. van Beethoven
Giovedì 31 maggio alle ore 20
Veranda neoclassica di Villa Pignatelli – via Riviera di Chiaia, 200 (Napoli)
Festival Beethoveniano
Pietro De Maria, pianoforte
Musiche di L. van Beethoven
Giovedì 7 giugno alle ore 20
Veranda neoclassica di Villa Pignatelli – via Riviera di Chiaia, 200 (Napoli)
Festival Beethoveniano
Massimiliano Damerini, pianoforte
Musiche di L. van Beethoven
Giovedì 14 giugno alle ore 20
Veranda neoclassica di Villa Pignatelli – via Riviera di Chiaia, 200 (Napoli)
Festival Beethoveniano
Monica Leone, pianoforte
Musiche di L. van Beethoven
Giovedì 21 giugno alle ore 20
Veranda neoclassica di Villa Pignatelli – via Riviera di Chiaia, 200 (Napoli)
Festival Beethoveniano
Andrea Padova, pianoforte
Musiche di L. van Beethoven
Martedì 26 giugno alle ore 20
Veranda neoclassica di Villa Pignatelli – via Riviera di Chiaia, 200 (Napoli)
Ensemble vocale Le voci Italiane
“Viaggio a Napoli”
Musica classica napoletana
Giovedì 28 giugno alle ore 20
Veranda neoclassica di Villa Pignatelli – via Riviera di Chiaia, 200 (Napoli)
Festival Beethoveniano
Michele Campanella, pianoforte
Musiche di L. van Beethoven
“IL MAGGIO DEL PIANOFORTE” - V EDIZIONE
Fondazione Mondragone – Museo Elena Aldobrandini del tessile e dell’abbigliamento
Piazzetta Mondragone, 18 (Napoli)
APPUNTAMENTO PIANISTICO E VISITA GUIDATA AL MUSEO
Domenica 30 settembre alle ore 11 – Anna Caterina Binda
Domenica 14 ottobre alle ore 11 – Gianluca Badon
Domenica 21 ottobre alle ore 11 – Giulia Grassi
Domenica 28 ottobre alle ore 11 – Lorenzo Bovitutti
Domenica 4 novembre alle ore 11 – Emanuele Vito De Caria
Domenica 11 novembre alle ore 11 – Luca Lione
“LETTURE IN MUSICA – GENTE DI NAPOLI” - III EDIZIONE
RASSEGNA FUORI ABBONAMENTO
Teatro San Carluccio – via San Pasquale a Chiaia, 49
Massimo Andrei, voce recitante
Eduarda Iscaro, chitarra/fisarmonica/voce
Giovedì 20 settembre, 27 settembre, 4 ottobre, 11 ottobre, 18 ottobre e 25 ottobre alle ore 18,45