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Paola De Simone

Il cognome Barenboim, per la classica, è altisonante ma qui a Napoli sul palco del San Carlo non ascolteremo il padre Daniel, l'immenso pianista applaudito nel novembre 2016 con Schubert, Liszt e Chopin, bensì il figlio Michael (nelle foto), violinista e per la prima volta ospite del nostro Lirico (a non grande distanza, dunque, dal recital paterno) in data unica sabato pomeriggio alle ore 18 in occasione del prossimo appuntamento della locandina concertistica.

E c'è, indubbiamente, grande curiosità. Figlio d’arte e virtuoso senz'altro dalla tecnica affilata, a nostro parere ideale per la contemporanea o comunque per il repertorio più moderno, "Michael Barenboim - è stato scritto - lascia che la musica parli da sé, attraverso il suo violino". Le sue esibizioni sono state definite dai critici “straordinarie”, “assolutamente persuasive e avvincenti”. La rivista Gramophone ha scritto di lui: “L’interpretazione di Michael Barenboim trasuda vitalità e teatralità. L’anima di ogni pezzo prende vita e viene disvelata, ogni secondo racconta una storia, senza il minimo cedimento di intonazione o articolazione”.

Impegnato nel repertorio sia classico che romantico, si dedica come prevedibile stando alle peculiarità del suo violinismo anche ai compositori del XX secolo e al repertorio contemporaneo. Alle spalle vanta non a caso una lunga storia di collaborazioni con il compianto Pierre Boulez, i cui pezzi esegue regolarmente in recital solistici e con il Boulez Ensemble. Recentemente ha registrato con l’etichetta Accentus Music Anthèmes 1 e Anthèmes 2. Il suo secondo album da solista, realizzato nel gennaio 2018 contiene invece lavori di Sciarrino, Tartini, Berio e Paganini. Nella stagione in corso ha debuttato con i Berliner Philharmoniker eseguendo il Concerto per violino di Schönberg diretto da Vasily Petrenko, programma che esegue con successo anche con i Wiener Philarmoniker, la Chicago Symphony e l’Israel Philharmonic.

Per il suo esordio al Teatro San Carlo Barenboim junior proporrà la Sonata per violino in sol minore "Il Trillo del diavolo" di Giuseppe Tartini, i Capricci per violino solo op. 1 di Niccolò Paganini e due non facili emblemi del secondo Novecento con targa italiana, i Sei Capricci per violino solo di Salvatore Sciarrino e la Sequenza VIII di Luciano Berio, entrambi composti nell'anno 1976.

Si vieta la riproduzione dell'articolo e di ogni altra sua parte

TEATRO DI SAN CARLO / CONCERTISTICA

Sabato 7 aprile 2018 ore 18.00 - Turno P / Turno M Concerti

MICHAEL BARENBOIM

Giuseppe Tartini, Sonata per violino in sol minore "Il Trillo del diavolo"

Salvatore Sciarrino, Sei Capricci per violino solo

Luciano Berio, Sequenza VIII

Niccolò Paganini, Capricci per violino solo, Op. 1

Michael Barenboim lascia che la musica parli da sé, attraverso il suo violino. Le sue esibizioni sono state definite dai critici “straordinarie”, “eccitanti”, “assolutamente persuasive e avvincenti”. Impegnato nel repertorio classico e romantico, è profondamente dedito e particolarmente riconosciuto per le sue interpretazioni dei compositori del XX secolo e per il repertorio contemporaneo. Michael Barenboim ha una lunga storia di collaborazione con il compianto Pierre Boulez, i cui pezzi esegue regolarmente in recital e con il Boulez Ensemble. Recentemente ha registrato con l’etichetta Accentus Music Anthèmes 1 e Anthèmes 2. Il suo secondo album da solista, realizzato nel gennaio 2012 contiene invece lavori di Sciarrino, Tartini, Berio e Paganini. Nella stagione in corso debutta con i Berliner Philharmoniker eseguendo il concerto per violino di Schönberg diretto da Vasily Petrenko, programma che esegue con successo anche con i Wiener Philarmoniker sotto la bacchetta di Daniel Barenboim, la Chicago Symphony con Asher Fisch, e l’Israel Philharmonic con Zubin Mehta. Altri impegni della stagione in corso includono il George Enescu Festival con la Philharmonia Orchestra e la direzione di Vladimir Ashkenazy, Den Norske Opera Orchestra con la direzione di Hindoyan, la Freiburg Philharmonic e sul podio il maestro Ballon, un tour con l’Orchestra giovanile italiana e alcuni recital alla Elbphilharmonie Hamburg, al Comunale di Bologna, e alla Kumho Art Hall di Seoul. Nella stagione 2016 – 2017 debutta con la Gürzenich-Orchester Kölnper per il concerto inaugurale, poi con la BBC Philharmonic, la Philharmonia Orchestra, l’Orchestre philharmonique du Luxembourg, la Shanghai Symphony, la Guangzhou Symphony; ritorna alla Komische Oper Berlin, alla Deutsche Staatsphilharmonie alla Rheinland-Pfalz, e all’Orchestre philharmonique de Nice. Nelle scorse stagioni è apparso con la Munich Philharmonic, la Bavarian Radio Symphony, la hr-Sinfonieorchester, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestra dell’Accademia Santa Cecilia e del Maggio Musicale Fiorentino, la Filarmonica della Scala, la Tonhalle-Orchester, l’Academy of St. Martin in the Fields, la Gulbenkian Orchestra, Sla panish National Orchestra, e con il Boulez Ensemble. È impegnato regolarmente in recital in prestigiose sale da concerto come Wigmore Hall, Barbican Centre, Carnegie Hall, Dortmund Konzerthaus, Pierre Boulez Saal, Melbourne Recital Centre, e presso la Sydney Opera. Molto attivo anche in ambito cameristico, è membro fondatore dell’Erlenbusch Quartet e regolarmente ospite in festival come Lucerne Festival, Verbier, Salzburg, Rheingau Musik Festival, Beethovenfest Bonn, Aix-en-Provence, Klavier-Festival Ruhr, Granada e Jerusalem International Chamber Music Festival. Collabora con la pianista Elena Bashkirova,sua madre, e con artisti come Frans Helmerson, Julian Steckel, Guy Braunstein, e András Schiff, tra gli altri. In questa stagione si esibirà in trio con il violoncellista Kian Soltani e Daniel Barenboim in una serie di concerti alla Pierre Boulez Saal. Barenboim è anche primo violino della West-Eastern Divan Orchestra ed è impegnato in ambito accademico come titolare di cattedra di Musica da camera presso la Barenboim-Said Academy, oltre a tenere master classes in tutto il mondo.

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