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Giovedì 22 marzo alle ore 20.30, sul palco del Teatro Sannazaro per l'Associazione Alessandro Scarlatti, torna il Trio di Parma, realtà cameristica fra le più interessanti della scena nazionale e internazionale, per concludere l’esecuzione integrale dei Trii di Brahms affiancato dal corno magico di Guglielmo Pellarin.
L’ensemble, formato dal violinista Ivan Rabaglia, dal violoncellista Enrico Bronzi e dal pianista Alberto Miodini, aveva presentato nella passata stagione la prima parte del progetto incentrato su Brahms e i suoi trii per pianoforte, archi e fiati esibendosi con il primo clarinetto dell’Accademia di Santa Cecilia, Alessandro Carbonare. Quest’anno la formazione chiude il ciclo salendo sul palco con un altro ospite d’eccezione, Guglielmo Pellarin, primo corno dell’Accademia di Santa Cecilia dove ha collaborato con direttori come Pappano, Abbado, Gatti, Maazel, Masur, Inbal e Prêtre.
Nel 2000 il Trio di Parma– formato da Alberto Miodini al pianoforte, Ivan Rabaglia al volino ed Enrico Bronzi al violoncello – è stato scelto per partecipare all’“Isaac Stern Chamber Music Workshop”, alla Carnegie Hall di New York. Vincitore del “Premio Abbiati” quale miglior complesso cameristico, l'ensemble collabora con nomi di prima grandezza del panorama mondiale, inoltre realizzando in questi anni registrazioni radiofoniche e televisive per la Rai e per numerose emittenti estere.
«Avere la possibilità di approfondire in un unico progetto l’intero arco compositivo di un autore geniale come Brahms – ha dichiarato il violinista della formazione, Ivan Rabaglia – è tanto eccitante e appagante per l’esecutore quanto coinvolgente per l’ascoltatore. Si ha l’occasione di comprendere a fondo il suo percorso musicale in una visione più ampia, storica e culturale: dall’eredità schumanniana a un ideale passaggio di testimone con Schönberg, Berg e oltre».
Il programma si apre con il giovanile Trio per violino, violoncello e pianoforte op. 8. che, scritto da un Brahms appena ventenne, fu la prima opera da camera che il compositore ritenne meritevole di essere data alle stampe. Brahms riprese in mano la partitura nel 1889 per una revisione molto profonda: dei quattro movimenti solo il secondo rimase pressoché invariato, mentre gli altri tre subirono grandi modifiche e ripensamenti. Nella seconda parte si potrà ascoltare il celebre Trio in mi bemolle maggiore op. 40: l’inserimento del corno al posto del violoncello, fatto assai raro nella letteratura musicale ottocentesca, risiede sia nella natura timbrica evocativa dello strumento, sia nella vena malinconica ed extramusicale dell’ispirazione brahmsiana.
Biglietti: platea e palco I° fila € 18; palco II°e III° fila € 13; ridotto giovani ( under 30) €13; last minute € 5 (under 25) in vendita un’ora prima del concerto.
Per informazioni: www.associazionescarlatti.it; info@associazionescarlatti.it
Infoline . 081 406011
Programma
Johannes Brahms (1833 – 1897)
Trio in si maggiore per pianoforte, violino e violoncello op. 8
* * *
Trio in mi bemolle maggiore per pianoforte, violino e corno op. 40
Trio di Parma
Ivan Rabaglia violino
Enrico Bronzi violoncello
Alberto Miodini pianoforte
Guglielmo Pellarin, corno
Trio di Parma
Il Trio di Parma si è costituito nel 1990 in seno al Conservatorio "A. Boito" di Parma. Successivamente il Trio ha approfondito la sua formazione musicale con il leggendario Trio di Trieste presso la Scuola di Musica di Fiesole e l'Accademia Chigiana di Siena. Nel 2000 è stato scelto per partecipare all’Isaac Stern Chamber Music Workshop presso la Carnegie Hall di New York.
Il Trio di Parma ha ottenuto i riconoscimenti più prestigiosi con le affermazioni al Concorso Internazionale "Vittorio Gui" di Firenze, al Concorso Internazionale di Musica da Camera di Melbourne, al Concorso Internazionale della ARD di Monaco ed al Concorso Internazionale di Musica da Camera di Lione. Inoltre nel 1994 l'Associazione Nazionale della Critica Musicale ha assegnato al Trio di Parma il "Premio Abbiati" quale miglior complesso cameristico.
Il Trio di Parma è stato invitato dalle più importanti istituzioni musicali in Italia (Accademia di S.Cecilia di Roma, Società del Quartetto di Milano, Amici della Musica di Firenze, Gran Teatro La Fenice di Venezia, Unione Musicale di Torino, GOG di Genova, Accademia Filarmonica Romana,...) e all'estero (Filarmonica di Berlino, Carnegie Hall e Lincoln Center di New York, Wigmore Hall di Londra, Konzerthaus di Vienna, Sala Molière di Lione, Filarmonica di S. Pietroburgo, Music Dom di Mosca, Coliseum e Teatro Colòn di Buenos Aires, Los Angeles, Washington, Amburgo, Monaco, Dublino, Varsavia, Rio de Janeiro, San Paolo, Lockenhaus Festival, Barossa e Melbourne Festival, Orta Festival,...). Ha collaborato con importanti musicisti quali Vladimir Delman, Carl Melles, Anton Nanut, Bruno Giuranna, Alessandro Carbonare e Eduard Brunner; ha effettuato registrazioni radiofoniche e televisive per la RAI e per numerose emittenti estere (Bayerischer Rundfunk, NDR, WDR, MDR, Radio Bremen, ORT, BBC Londra, ABC-Classic Australia). Ha inoltre inciso le opere integrali per trio di Brahms per l’UNICEF, di Beethoven e Ravel per la rivista Amadeus, di Schostakovich per Stradivarius (premiato come miglior disco dell’anno 2008 dalla rivista Classic Voice), di Pizzetti, Liszt, Schumann e Dvorak per l’etichetta Concerto e di Schubert per la Decca.
Il Trio di Parma, oltre ad un impegno didattico costante nei Conservatori di Novara, Mantova e al Mozarteum di Salisburgo, tiene corsi di musica da camera alla Scuola di Musica di Fiesole.
Ivan Rabaglia suona un violino Santo Serafino costruito a Venezia nel 1740 (gentile concessione della Fondazione Pro Canale onlus) ed Enrico Bronzi un violoncello Vincenzo Panormo costruito a Londra nel 1775.
Guglielmo Pellarin
Primo Corno dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, è cresciuto in una famiglia di musicisti ricevendo i primi insegnamenti dal padre oboista e dalla madre pianista. Ha iniziato lo studio del corno a sette anni e si è diplomato con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Udine, allievo del M° G. Arvati; ha poi frequentato i corsi di Portogruaro, Ferrara, Fiesole e Pirano dove si è perfezionato con G. Corti, A. Corsini, R. Vlatkovic, I. James, M. Maskuniitty e L. Seeman, entrando infine a far parte dell’Orchestra Giovanile Italiana.
Ha collaborato con diverse orchestre tra cui l’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, l’Orchestra del Teatro alla Scala e Filarmonica della Scala e l’Orchestra Filarmonica Toscanini e con direttori del calibro di A. Pappano, C. Abbado, J. E. Gardiner, D. Gatti, V. Gergiev, D. Harding, D. Kitajenko, L. Maazel, K. Masur, D. Matheuz, Z. Metha, D. Oren, G. Pretre e S. Bichkov.
Ospite regolare di festival e stagioni concertistiche, collabora abitualmente in veste di camerista e solista con artisti ed ensemble tra cui A. Allegrini, A. Oliva, F. Di Rosa, A. Carbonare, A. Zucco, F. Lovato, L. Vignali, D. Nordio, M. Devia, M. Flaksman, H. Holliger, A. Lonquich, Trio di Parma e Ex Novo Ensemble.
Ha eseguito in prima assoluta il Concerto per corno e archi che il compositore F. Perez Tedesco gli ha dedicato. Assieme a Federico Lovato ha registrato per l’etichetta Audite: “French Music for horn and piano” - monografia dedicata alla musica francese per corno e pianoforte - che comprende la prima incisione della Sonata per corno e pianoforte di J. M. Damase; i due, insieme a Francesco Lovato, costituiscono l’Opter Ensemble, un trio che, oltre al repertorio tradizionale, esegue in esclusiva gli arrangiamenti di D. Zanettovich e F. Francescato della Serenata op. 11 di J. Brahms e del “Till Eulenspiegels” di R. Strauss.
Spesso invitato a tenere masterclasses e corsi di perfezionamento, è docente di corno presso i corsi “I Fiati” dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e presso il Conservatorio C. Pollini di Padova.
Dopo aver conseguito la Laurea in Matematica presso l’Università di Padova ha proseguito gli studi scientifici frequentando il Corso di Laurea Magistrale in Matematica presso l’Università la Sapienza di Roma.