Oggi, venerdì 16 marzo alle ore 18.00 sul palcoscenico del Massimo napoletano, ancora un appuntamento cameristico per la Stagione concertistica: protagonisti, il Quartetto d’archi del Teatro di San Carlo (nella prima foto) con Ermanno Calzolari, prima parte del Lirico, al contrabbasso (nella foto a seguire). In programma, la Sonata a quattro n. 6 in do maggiore per due violini, violoncello e contrabbasso di Gioachino Rossini (omaggio al compositore di cui ricorrono i 150 anni dalla morte), il Quartetto n. 17 in re maggiore di Gaetano Donizetti e il Quartetto n. 4 in do minore op. 18 di Ludwig van Beethoven.
Il Quartetto d’Archi del Teatro di San Carlo, formato dalle prime parti, Cecilia Laca, Luigi Buonomo, Antonio Bossone e Luca Signorini ha eseguito per il Teatro di San Carlo e per il Festival di Ravello opere di Mozart, Schubert, Ravel, Šostakovič. Si è inoltre esibito al Festival di primavera di Budapest e, precedentemente, a Hong Kong per l’Arts Festival 2013, al Museo di Capodimonte a Napoli in un Concerto Straordinario in Onore del Presidente dello Stato di Palestina Abu Mazen, oltre a tenere concerti a Parigi, Amburgo e San Paolo del Brasile.
Ermanno Calzolari, primo contrabbasso dell'Orchestra del Teatro di San Carlo, svolge da anni un’intensa attività concertistica nel repertorio da camera, spaziando dal Barocco alla musica contemporanea. Ha suonato insieme a Gary Karr e in duo con Franco Petracchi e Salvatore Accardo. È primo contrabbasso dell'Orchestra da Camera Italiana con la quale svolge numerose tournée (Stati Uniti, Sud America, Cina, Corea, Giappone, Germania, Francia, Spagna, Marocco). È docente di Contrabbasso presso il Conservatorio di Musica “San Pietro a Majella” di Napoli.
Primo brano in programma, la Sonata a quattro n. 6 di Gioachino Rossini, composta dal Pesarese appena dodicenne, divisa in tre movimenti: Allegro spiritoso, Andante assai, Tempesta. Proprio nell’ultimo movimento, per la prima volta, Rossini sperimenta un meccanismo musicale teatrale, quello della descrizione di un temporale, che lo vedrà in seguito primeggiare con esiti eccellenti.
Composto a Napoli nel 1836, il Quartetto n. 17 in re maggiore di Donizetti è il penultimo scritto dall’autore. Nel corso dei quattro movimenti (Allegro, Larghetto, Minuetto e Allegro) si apre in un’aura sospesa e misteriosa, ma il clima diventa rapidamente più disteso per alludere ad atmosfere vagamente haydniane. Donizetti però riesce in questo lavoro ad attualizzare gli archetipi del genere attraverso la propria personale sensibilità teatrale ed un gusto inequivocabilmente italiano.
Ultimo brano in scaletta, il Quartetto n. 4 in do minore di Beethoven, composto tra il 1798 e il 1800 con dedica al Principe Franz Joseph Maximilian von Lobkowitz. La tonalità del do minore, la stessa della Sonata "Patetica" e della Sinfonia n. 5, sta a indicare, al di là degli schemi formali classici utilizzati, un pathos e una tensione drammatica che percorre l'intera composizione.
Gli interpreti
Quartetto d’archi del Teatro di San Carlo
Cecilia Laca - Violino
Luigi Buonomo - Violino
Antonio Bossone - Viola
Luca Signorini – Violoncello
Il Quartetto d’archi del Teatro di San Carlo unisce, nel comune denominatore del genere cameristico, la qualità artistica e professionale delle prime parti dell’Orchestra del Lirico napoletano: Cecilia Laca, Luigi Buonomo, Antonio Bossone e Luca Signorini. Già vincitori di concorsi internazionali, i musicisti portano in dote al Quartetto un ricco bagaglio di esperienze individuali da solisti, ospiti nelle sale da concerto più importanti della scena internazionale, forti anche dell’esperienza come prime parti all’interno della compagine stabile del Lirico. Un percorso tecnico ed espressivo condiviso, che porterà i quattro artisti alla maturazione di una personale intenzione interpretativa, partendo proprio da quelle naturali affinità musicali consolidate nel tempo al San Carlo. La formazione ha così approfondito il repertorio dedicato al quartetto d’archi, forma che incarna più di ogni altra la vocazione cameristica degli strumenti ad arco, nel segno di una piena consonanza di suono, stile e visione esecutiva. La versatilità del repertorio mostra la capacità del Quartetto di muoversi con duttilità tra epoche e autori diversi, spaziando con disinvoltura da Haydn, Mozart, Schubert a Schumann, Borodin, Smetana e Verdi fino a Martucci, Debussy, Ravel,Webern, Bartòk e Šostakovič, in esecuzioni molto apprezzate. Il quartetto si è imposto all’attenzione del pubblico intraprendendo un’intensa attività concertistica quale ospite regolare delle più prestigiose associazioni e festival italiani: Musica Insieme di Bologna, Ravenna Festival, Festival Mozart di Rovereto, GOG di Genova, Unitre di Roma, Società dei Concerti di Milano, Amiata Piano Festival, Serate al Tramonto di Capri, Mantova Chamber Music Festival, Teatro Cucinelli di Solomeo, Bicentenario Verdiano al Bonci di Cesena. Impegnato anche in tappe internazionali, come ad Hong Kong, San Francisco, Parigi, Amburgo e San Paolo del Brasile, è ospite regolare di rassegne e festival come il Beirut Chants Festival, il Ravello Festival, il Valcerrina Festival, il Giffoni Film Festival di Vallepiana, il Festival “Jeux d’Art” di Tivoli. Nel concerto dal titolo “Festa per il Teatro di San Carlo”, in occasione delle Celebrazioni Verdiane per il bicentenario della nascita del compositore, la formazione ha eseguito proprio sul palcoscenico del Lirico l’unico lavoro cameristico di Giuseppe Verdi: il Quartetto per archi composto nel 1873 a Napoli per le prime parti dell’orchestra sancarliana, eredi naturali della scrittura verdiana. Di particolare interesse è l’impegno del Quartetto per la Pace in Medio Oriente. Lo dimostra, infatti, l’importante conferma che la formazione ha avuto con il concerto al Museo di Capodimonte a Napoli, alla presenza straordinaria del Presidente palestinese Abu Mazen. Tra le collaborazioni di successo, oltre a quella con Bill T. Jones, coreografo tra i più riconosciuti nel panorama della danza contemporanea, il Quartetto sta sviluppando un intenso sodalizio artistico con alcuni dei più interessanti pianisti della scena attuale, come Enrica Ciccarelli, Orazio Maione, Stefania Mormone, Milana Strezeva, oltre alla già conosciuta frequentazione cameristica con il pianista napoletano Michele Campanella. Accolte da un felice consenso di pubblico e di critica le esecuzioni dei quintetti di Giuseppe Martucci e di Robert Schumann, e da ultima quella del quintetto di Franco Alfano, con cui il Quartetto è sempre più presente nell’ambito di rassegne e stagioni concertistiche, oltre che nei festival musicali più acclamati a livello internazionale.
Ermanno Calzolari si è diplomato giovanissimo con il massimo dei voti al Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino sotto la guida del M.° Plinio Bologna e successivamente si è perfezionato con il M° Franco Petracchi alla Scuola di Musica di Fiesole e all’Accademia “Walter Stauffer” di Cremona. Raffinato interprete del suo strumento, svolge da anni un’intensa attività concertistica nel repertorio da camera, spaziando dal barocco alla musica contemporanea, affiancando nomi prestigiosi come Salvatore Accardo, Franco Petracchi, Rocco Filippini, Massimo Quarta, Sergio Azzolini, Radovan Vlatkovic. Da solista ha suonato con il quartetto di contrabbassi insieme a Gary Karr e in duo con Franco Petracchi. Attualmente continua il suo percorso solistico esibendosi in duo con Salvatore Accardo. Vincitore di numerosi concorsi, è stato Primo Contrabbasso dell’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari, ha suonato con l’Orchestra Alessandro Scarlatti della Rai di Napoli, con l’Orchestra del Teatro Massimo di Catania, con l’Orchestra della Regione Toscana, quella della Radio Svizzera Italiana di Lugano e con la Filarmonica “Arturo Toscanini”. È Primo Contrabbasso del Teatro San Carlo di Napoli. Invitato da Salvatore Accardo, è Primo Contrabbasso dell’OCI (Orchestra da Camera Italiana) con la quale svolge numerose tournée nelle più importanti sale da concerto italiane e di tutto il mondo (Stati Uniti, Sud America, Cina, Corea, Giappone, Germania, Francia, Spagna, Marocco). È in corso di pubblicazione (edizioni San Pietro a Majella) un’incisione discografica con musiche di Luigi Boccherini e Giovanni Bottesini.
È docente di Contrabbasso presso il Conservatorio di Musica “San Pietro a Majella” di Napoli.
Venerdì 16 marzo 2018 ore 18.00 - Turno P / Turno M Concerti
QUARTETTO D'ARCHI DEL TEATRO DI SAN CARLO
Violino | Cecilia Laca Violino | Luigi Buonomo Viola | Antonio Bossone Violoncello | Luca Signorini
Contrabbasso | Ermanno Calzolari
Gioachino Rossini | Sonata a quattro n. 6 in do maggiore per 2 violini, violoncello e contrabbasso
Gaetano Donizetti | Quartetto n. 17 in re maggiore
Ludwig van Beethoven | Quartetto n. 4 in do minore op. 18