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Redazione

Ancora una Traviata ma nuova e preziosa, quella allestita al Teatro San Carlo da martedì 27 febbraio (ore 20.00, con repliche fino a domenica 4 marzo), per la regia di Lorenzo Amato, consulente alla direzione artistica e programmazione della Fondazione. Sul podio di Orchestra e Coro del Lirico, Daniel Oren.

Una Traviata che, oltre all’originalità della chiave di lettura adottata dal regista, avrà una messa in scena intenta a richiamare direttamente la più alta tradizione pittorica ottocentesca. Infatti le scene di Ezio Frigerio sono interamente dipinte a mano, realizzate dai Laboratori artistici del Teatro San Carlo (nelle immagini d'apertura, se ne riportano i bozzetti firmati da Frigerio). Costumi di Franca Squarciapino e nessuna costruzione o derivazione da fonti digitali, ma solo altissimo artigianato dove il confine con l’arte è assai labile.

Ci racconta in merito Frigerio: «Abbiamo voluto riprodurre uno spettacolo senza artifici avveniristici, senza proiezioni, scegliendo una scenografia dove tutto è affidato alle mani leggere ed eleganti di alcuni artisti, che non vedremo in palcoscenico ma che appassionatamente lavorano nei laboratori del San Carlo. Senza di loro lo spettacolo sarebbe stato impossibile. La modernità sta solo nel semplice marchingegno della “pioggia”. Vera, di vera acqua che costantemente cade dovunque velando di malinconia l’atmosfera e segnando col suo fluire lento il trascorrere di questo dramma».

Il cast vedrà alternarsi nel ruolo di Violetta Valéry Maria Mudryak, classe 1994, già Violetta al San Carlo nella stagione ’16-17 e Francesca Dotto, recentemente sul palcoscenico dell’Opera di Roma per La traviata firmata da Sofia Coppola. Alfredo Germont avrà il volto e la voce di Vincenzo Costanzo e Leonardo Cortellazzi e atteso ritorno è quello di Vladimir Stoyanov nei panni Giorgio Germont (in alternanza con Fabian Veloz) mentre Giuseppina Bridelli sarà Flora.

Un Matador d’eccezione sarà Giuseppe Picone, direttore del Corpo di Ballo del San Carlo, che danzerà sulle coreografie di Giancarlo Stiscia.

Interamente incentrata sull’irreparabile fuga del tempo e sulla sofferenza, fisica e morale di Violetta, è la regia di Lorenzo Amato che afferma: «Concepire e mettere in scena La traviata non è stato un lavoro preparato a tavolino con lucida razionalità, piuttosto una riflessione sulla malattia, il tempo che scorre via inesorabile, l’amore, la violenza delle convenzioni sociali, l’ipocrisia, il sacrificio e infine la morte. Al centro dello spazio scenico, su un fondale trasparente come un vetro, la pioggia scorre implacabilmente per l’intera durata dello spettacolo, filtrando la visione delle grandi tele pittoriche che descrivono gli ambienti. Un elemento che potrebbe essere visto come semplice metafora di una Parigi grigia, fredda e piovosa, ma che per me rappresenta molto di più: straniamento, allusione, stato d’animo, dolore, fino a quell’offuscamento della vista che le malattie particolarmente debilitanti provocano in ciascuno di noi».

La prova generale di domenica 25 febbraio (ore 18) è aperta al pubblico, con incasso devoluto alla Museo delle Arti Sanitarie, Farmacia Storica degli Incurabili, nell’ambito del progetto “Il San Carlo per il sociale”.

Dal sito ufficiale del Teatro San Carlo si apprendono e qui si ricordano, intanto, alcune importanti notizie: ossia, la vendita attualmente già in corso per il Concerto di Peppino Di Capri (sezione Extra), in data unica il 21 maggio nella storica Sala principale, con prezzi compresi fra i 100 euro della poltronissima e i 35 per la balconata; quindi la possibilità di acquistare sin da ora l'attesissimo Così fan tutte inaugurale della prossima Stagione lirica, in tandem con Vienna e la doppietta Muti (25 novembre - 4 dicembre 2018, tuttavia senza specifica del cast vocale) con biglietti da 1000 euro (poltronissima e palco reale alla prima recita o 1200 per la poltrona oro) a 450 per V e VI fila, con prezzi a diminuire per le recite successive. Inoltre: moltiplicate le recite della Traviata già programmate dal 29 maggio al 6 giugno, con 8 date supplementari (10, 12, 13, 15, 16, 17, 19, 20 giugno 2018) mentre il Nabucco è posticipato ai giorni 9, 10, 12, 13, 14 ottobre 2018. Rinviato a data da destinarsi, invece, un importante titolo previsto in ottobre, ma oggi non più presente nella Stagione al citato link: è L’Amour des trois oranges (L'amore delle tre melarance) di Prokof'ev, opera purtroppo fra le più interessanti del cartellone di quest'anno e che, si spera, ritroveremo in uno dei prossimi calendari del piano di programma triennale. Infine, in data odierna, è stato appena pubblicato il bando (a seguire se ne riporta il pdf) per la manifestazione d'interesse destinata alla selezione del ruolo di Direttore di Scena del Lirico napoletano.

Maria Mudryak (Violetta Valéry)

Kazaka di nascita e naturalizzata italiana, nasce nel 1994. Inizia a studiare canto e pianoforte nella sua città natale, Pavlodar (Kazakistan), per poi frequentare il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano dove si diploma con il massimo dei voti all’età di 18 anni. Partecipa a numerosi concerti in ambito internazionale, in Russia, Kazakistan, Germania, Polonia, Ucraina e Italia. Nel 2013 è semifinalista al concorso Belvedere ad Amsterdam, finalista al concorso Benvenuto Franci a Pienza dove vince il Premio Progetto Giovani della Fondazione del Teatro Carlo Felice di Genova. Nello stesso anno vince il secondo premio Voce femminile nonché il premio del pubblico al concorso lirico Magda Olivero. È vincitrice del 65° Concorso per Giovani Cantanti Lirici d’Europa del Circuito AsLiCo e prende parte Young Singers Project del Festival Operistico di Salisburgo. Nella scorsa stagione ha debuttato come Susanna ne Le Nozze di Figaro di Mozart al Teatro Carlo Felice di Genova. Gli impegni recenti e futuri includono: Norina in Don Pasquale e Giulietta ne I Racconti di Hoffmann a Bergamo, Como, Cremona, Jesi, Pavia e Vilnius, Musetta ne La bohème a Ravenna, Vilnius e Mumbai e Mimì al Teatro d’Opera di Astana, si esibisce poi ne Le Nozze di Figaro al Petruzzelli di Bari e al San Carlo di Napoli, La Scala di seta a Liegi, La traviata per il Maggio Musicale Fiorentino, al Carlo Felice di Genova e al San Carlo di Napoli, Adina ne L’Elisir d’Amore a Ravenna e a Piacenza con la regia del Maestro Leo Nucci, La Vedova Allegra e Un Ballo in maschera a Pechino, Turandot a Shaanxi. Prende parte ad una serie di concerti a Piacenza e Mantova, accanto al Maestro Leo Nucci. Canta in Faust a Melbourne e Rigoletto a Liege.

Francesca Dotto (Violetta Valéry)

Nata a Treviso, consegue la maturità classica e si diploma in flauto traverso al Conservatorio di Bologna nel 2006. Nel 2007 intraprende lo studio del canto con il soprano Elisabetta Tandura e nel 2011 si classifica al primo posto al Premio nazionale delle arti indetto dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e si diploma con lode e menzione d’onore al Conservatorio di Castelfranco Veneto. Nel 2012 è finalista al Concorso Voci Verdiane a Busseto, al Concorso Corradetti a Padova, vince il secondo premio al Concorso Callas a Verona e debutta al Teatro La Fenice a Venezia interpretando il ruolo di Musetta ne La bohème. La stagione 2013 inizia con la ripresa della produzione de La bohème (Musetta) alla Fenice, prosegue con il debutto nel ruolo del titolo nella Lucrezia Borgia di Donizetti al Teatro Verdi di Padova e ne La traviata (Violetta) al Teatro Verdi di Sassari. Interpreta questo ruolo verdiano in alcuni teatri italiani e stranieri, in diverse riprese alla Fenice, al Petruzzelli di Bari, al Filarmonico di Verona e ad Atene; seguono poi le interpretazioni Musetta (La bohème) alla Fenice e Donna Anna (Don Giovanni) ad Atene e alla Fenice. Debutta come Fiordiligi in Così fan tutte al Festival dei due mondi a Spoleto diretta da James Conlon. È ancora Musetta ne La bohème al Teatro Petruzzelli di Bari, e torna alla Fenice ne La traviata diretta da Nello Santi. Tra gli impegni recenti e futuri è Violetta in nuove produzioni al Teatro dell’Opera di Roma, con la regia di Sofia Coppola e i costumi di Valentino, e a Firenze; torna a Roma per una nuova produzione di Così fan tutte, a Venezia per Mimì ne La bohéme e Donna Anna in Don Giovanni. Ricordiamo il debutto alla Staatsoper di Vienna nella Stagione 2016/17, Viaggio a Reims e Traviata a Tokyo.

Vincenzo Costanzo (Alfredo Germont)

Tra i più giovani tenori del panorama lirico italiano. Nato nel 1991, inizia la formazione musicale all’età di sei anni nel Coro delle Voci Bianche del Teatro di San Carlo di Napoli, debuttando come solista ad undici anni. Conduce lo studio del pianoforte e solfeggio per poi diplomarsi in Conservatorio, parallelamente agli studi universitari conseguendo la laurea in Ingegneria Informatica. Studia canto con il Maestro Ferraresi e successivamente con il Maestro Berti. Lavora con alcuni grandi registi e direttori di fama internazionale e nel 2014 ha vinto l’Oscar della Lirica come Tenore New Generation. È ospite all’AIDS Gala tenutosi presso la Deutsche Oper di Berlino, dove fa il suo debutto interpretando Alfredo ne La traviata e nel luglio 2016 prende parte alla speciale produzione di Nabucco in scena alla Reggia di Caserta con il Maestro Nucci e il Direttore Oren. Debutta ufficialmente nel mondo dell’opera nel dicembre 2012 in Macbeth al Teatro Carlo Felice di Genova, sotto la direzione di Battistoni. Interpreta la stessa opera al suo debutto alla Dutch Opera Theatre di Amsterdam. Nel luglio 2013 è Rodolfo in Luisa Miller a Busseto diretto da Donato Renzetti con la messa in scena teatrale di Leo Nucci, in occasione del Bicentenario Verdiano. Si esibisce nello stesso ruolo a Piacenza, Ravenna e Madrid; lo stesso anno debutta come Alfredo Germont ne La traviata diretta da Daniel Oren alla Guangzhou Opera House, in un allestimento della Royal Opera House di Londra. Interpreta Alfredo sui palcoscenici europei fino all’Opera di Astana diretto da Francesco Ivan Ciampa. Nel 2014 è Gabriele Adorno in Simon Boccanegra con la regia di Riccardo Canessa a Piacenza; nello stesso anno si esibisce come Pinkerton in Madama Butterfly al Maggio Musicale Fiorentino diretto da Juraj Valčuha, a La Fenice di Venezia, La Verdi di Milano e a Piacenza; ritorna nei panni di Pinkerton all’Opera di San Francisco nel 2016, segnando così il suo debutto negli Stati Uniti. Interpreta per la prima volta Rodolfo ne La bohème a Palermo nel 2015 per poi portare questo ruolo ad Ancona e recentemente alla Staatsoper di Berlino. Nel 2016 a Piacenza ha debuttato in Un Ballo in maschera. Tra i suoi prossimi impegni ricordiamo Un Ballo in maschera a Grange Park in Alresford, Tosca a Liegi, Macbeth a Parma, La bohème a Palermo e Madama Butterfly a Venezia.

Leonardo Cortellazzi (Alfredo Germont)

Nato a Mantova è laureato in Economia e Commercio e diplomato in canto con Lelio Capilupi al Conservatorio di Parma. Nel 2006 vince il Concorso internazionale Giuseppe Di Stefano per il ruolo di Ferrando nel Così fan tutte di Mozart e debutta al Luglio Musicale Trapanese. Nel 2007 inizia il suo impegno con l’Accademia d’arti e mestieri del Teatro alla Scala durante il quale partecipa tra l’altro al Concerto Pucciniano diretto dal M° Chailly, ai Vesperae solennes de confessore di Mozart diretti dal M° Chung e canta nel Così fan tutte diretto da Ottavio Dantone. Successivamente ha cantato tra l’altro al Teatro Comunale di Bologna, Don Giovanni di Mozart, Pagliacci di Leoncavallo e Risorgimento di Ferrero, al Teatro La Fenice di Venezia, Lucia di Lammermoor (Arturo), Don Giovanni e Così fan tutte di Mozart, al Teatro alla Scala, Le nozze di Figaro, Le convenienze ed inconvenienze teatrali, Il ritorno di Ulisse in patria (Telemaco), L’occasione fa il ladro (Conte Alberto) e Don Pasquale (Ernesto), all’Egandin Festival, Anna Bolena (Percy), al Rossini Festival di Wilbad Don Giovanni di Pacini, a Reggio Emilia, Modena e Treviso, L’occasione fa il ladro di Rossini (Conte Alberto), a Sassari, Lucia di Lammermoor (Arturo) e nel Circuito Lirico lombardo, Il cappello di paglia di Firenze di Rota e Il flauto magico (Tamino). Attivo in campo concertistico è stato apprezzato interprete del Requiem, della Messa dell’Incoronazione e della Missa Brevis KV 192 di Mozart, della Messa in do maggiore di Beethoven, della Cantata Erschallet, ihr Lieder di Bach, del Gloria RV 588 di Vivaldi e del Nisi Dominus di Haendel.Tra gli ultimi impegni L’elisir d’amore all’Opera di Massy e al Teatro Filarmonico per la Fondazione Arena di Verona, il Dido and Aeneas (protagonista) al Teatro Ristori a Verona sempre per la Fondazione Arena, Il caso Makropulos (Vitek) al Teatro La Fenice, Don Giovanni di Mozart all’Engandin Festival a St. Moritz, Falstaff (Fenton) al Teatro Verdi di Busseto per il Teatro Regio di Parma e al Teatro Petruzzelli di Bari, Pagliacci (Arlecchino) ad Avignone, Don Pasquale a Clermont Ferrand, Limoges, Avignon e Vichy, il Requiem di Mozart e L’elisir d’amore al Teatro di San Carlo a Napoli, Armida di Traetta al Festival della Valle d’Itria, La traviata (Alfredo) al Teatro La Fenice a Venezia, L’incoronazione di Poppea (Nerone) al Teatro alla Scala e Dido and Aeneas a Firenze. Tra gli impegni recenti e futuri: Roméo et Juliette (Tybalt) all’Arena di Verona, Il diario di uno scomparso e La traviata al Teatro La Fenice di Venezia, La vedova allegra a Cagliari, Il trionfo del tempo e del disinganno al Teatro alla Scala, L’elisir d’amore a Muscat, Falstaff, Zenobia in Palmira a Napoli, La Mirandolina a Venezia e L’Incoronazione di Poppea al Teatro alla Scala.

Vladimir Stoyanov (Giorgio Germont)

Bulgaro, compie gli studi di canto all’Accademia di Musica di Sofia, perfezionandosi alla Scala e successivamente presso l’Accademia bulgara d’arte e cultura Boris Christoff, a Roma, sotto la guida del celebre basso Nicola Ghiuselev. Inizia l’attività operistica come membro stabile della compagnia dell’Opera di Plovdiv in Bulgaria. Per la calda ed estesa vocalità baritonale si distingue tra gli interpreti del repertorio italiano ed in particolare in quello verdiano. Nel 1998 si esibisce per la prima volta in Italia nel ruolo del titolo in Macbeth di Verdi al Teatro San Carlo di Napoli. Questo debutto italiano lo porta a calcare i più importanti palcoscenici internazionali tra i quali: Bolshoi di Mosca, Metropolitan di New York, La Scala di Milano, Teatro Real di Madrid, La Fenice di Venezia, Teatro de las Bellas Artes di Città di Messico, Liceu di Barcellona, Opera di Roma, Regio di Torino, Regio di Parma, Massimo di Palermo, Opernhaus di Zurigo, Staatsoper di Berlino, Deutche Oper di Berlino, Staatsoper di Monaco di Baviera, Staatsoper di Amburgo, Maggio Musicale Fiorentino, San Francisco Opera House, Arena di Verona, Filarmonico di Verona, Tel Aviv Opera House, Concertgebouw di Amsterdam, Staatsoper di Vienna, Opera Bastille di Parigi, Royal Opera House di Stoccolma, Municipale di Santiago del Cile, Center of Performing Arts di Pechino (Cina), National Theatre di Tokyo (Giappone). Collabora con importanti direttori d’orchestra, trai quali: Zubin Mehta, Daniel Oren, Jurij Temirkanov, Sergei Osawa, Mariss Jansson, Placido Domingo, Riccardo Muti, Myung Whun Chung, Marco Armiliato, Donato Renzetti, Philippe Jordan, Gianluigi Gelmetti, Stefano Ranzani, Evelino Pidò nonchè con prestigiosi registi quali: Hugo de Ana, Franco Zeffirelli, David Mc Vicar, Robert Carsen, Stefan Herheim, Emilio Sagi, Ignacio Garcia, Pier Luigi Pizzi, Stefano Poda, Leo Muscato. Sotto la direzione di Myung Whung Chung è Renato in Un Ballo in maschera, opera inaugurale della stagione 2017/18 al Teatro La Fenice di Venezia.

Fabio Veloz (Giorgio Geremont)

Baritono, nativo di Ayacucho (Argentina), inizia gli studi musicali alla Scuola di Insegnamento artistico nella sua città natale. Successivamente entra a far parte dell’Instituto Superior de Arte del Teatro Colón di Buenos Aires perfezionandosi con artisti quali Scherril Milnes e Gabriel Bacquier. Al Teatro Metropolitan di New York è stato impegnato nelle produzioni di Lucia di Lammermoor e Otello. Il suo debutto europeo avviene al Teatro Verdi di Trieste con Macbeth a cui fanno seguito Pagliacci al Teatro della Zarzuela di Madrid, Rigoletto al Teatro Comunale di Modena, Gojescas al Teatro Regio di Torino, Lucia di Lammermoor e I Puritani al Teatro Comunale di Modena ed al Teatro Municipale di Reggio Emilia, Otello, Cavalleria rusticana e Pagliacci a Santiago del Cile e a Metz. È stato premiato dall’Associazione dei Critici Musicali Argentini come il miglior cantante argentino dell’anno. Collabora con direttori come Bernacer, Callegari, Palumbo, Pidò, Ranzani, Renzetti, Steimberg e registi quali De Hana, Ozpetek, Lombardero, Cura, De Rosa.

I recenti impegni includono le interpretazioni di Falstaff e Traviata nonché le partecipazioni alle produzioni di Andrea Chenier, La traviata, Tosca, Macbeth, Pagliacci, Otello, Don Carlos, Falstaff, La Forza del destino al Teatro Colón di Buenos Aires.

Lorenzo Amato

Nato a Roma, consegue giovanissimo il diploma di solfeggio e quello di V° anno di Pianoforte Principale presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma sotto la guida di Sergio Perticaroli, con il quale prosegue gli studi fino a interromperli poco prima dell’esame di VIII° anno. Nel 1998 si laurea con lode in Storia della Musica (Facoltà di Lettere) presso l’Università La Sapienza di Roma sotto la guida di Pierluigi Petrobelli (Accademico dei Lincei, Direttore dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani) con una tesi di laurea sulla recitazione nel melodramma interpretata attraverso l’analisi della partitura musicale. Nel 2003 debutta come regista al Todi Arte Festival con Oberon, di Ugo Chiti, ripreso a Parigi, al Teatro Studio des Champs Elysèes per la rassegna ETI Les Italiens e al Teatro Eliseo di Roma. Nel luglio 2004 mette in scena Risveglio di Primavera, di F.Wedekind, evento di apertura del Todi Arte Festival. Nel 2005, dirige Buca di sabbia, di M.Walczak. Nel 2006 è chiamato a condurre un corso di perfezionamento per attori presso il Teatro Eliseo di Roma. Nel 2007 debutta nella regia lirica con La Rondine, per il 53° Festival Puccini, ripresa poi all’Opera di Nizza, l’opera è pubblicata e distribuita in tutto il mondo da Naxos. Dal 2008 intraprende una stretta collaborazione con Daniel Oren per il quale firma numerose regie, in Italia e all’estero: Il Barbiere di Siviglia, Tosca, Madama Butterfly, La cavalleria Rusticana, Pagliacci, Rigoletto. Nel 2012 per il San Carlo di Napoli dirige La Bohème. Nel 2014 al Teatro Massimo di Palermo dirige una nuova produzione di Don Giovanni. Nel settembre 2014 torna al San Carlo dove, per la prima volta in tempi moderni, mette in scena l’opera Don Checco, di Nicola De Giosa. Lo spettacolo è in coproduzione con il Festival della Valle D’Itria dove viene ripreso nel luglio 2015. Nel febbraio 2016, sempre al San Carlo di Napoli, firma la regia di una nuova produzione di Norma, avvalendosi della collaborazione di Ezio Frigerio per le scene e di Franca Squarciapino per i costumi. Con lo stesso team artistico, Lorenzo è stato invitato per dirigere due prime assolute per Astana Opera House: Madama Butterfly (aprile 2016) e Carmen (novembre 2017). All’attività di regista, Lorenzo ha sempre affiancato quella dell’organizzazione e della direzione artistica. Dal 1999 al 2007 collabora alla realizzazione artistica de “I Concerti di Capri”, Festival di musica da camera nella cornice del Chiostro Piccolo della Certosa di San Giacomo. Dal 2007 al 2012, Lorenzo è direttore artistico della stagione di prosa del Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno. Da gennaio 2013 a dicembre del 2014 è chiamato a ricoprire l’incarico di consulente artistico presso la Fondazione Teatro Massimo di Palermo.

LA TRAVIATA

Opera in tre atti

libretto di Francesco Maria Piave dal dramma di Alexandre Dumas La dame aux camélias.

Direttore | Daniel Oren / Maurizio Agostini (3 marzo ore 20) Regia | Lorenzo Amato Scene | Ezio Frigerio Costumi | Franca Squarciapino Luci | Fiammetta Baldiserri Coreografia e Aiuto regia| Giancarlo Stiscia

Assistente alle scene | Riccardo Massironi Assistente ai costumi | Anna Verde

Interpreti Violetta, Maria Mudryak / Francesca Dotto (28/02 – 02/03 – 03/03 ore 20)

Alfredo Germont, Vincenzo Costanzo /Leonardo Cortellazzi (28/02 – 02/03 – 03/03 ore 20) Flora Bervoix, Giuseppina Bridelli Annina, Michela Petrino Giorgio Germont, Vladimir Stoyanov/ Fabian Veloz (28/02 – 02/03 – 03/03 ore 20) Flora Bervoix, Giuseppina Bridelli Gastone, Orlando Polidoro Il barone Douphol, Roberto Accurso Il marchese D’Obigny, Nicola Ebau Il dottor Grenvil, Francesco Musinu Matador, Giuseppe Picone/ Giuseppe Ciccarelli (3/03)

Nuova Produzione del Teatro di San Carlo

Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo

Martedì 27 Febbraio 2018, ore 20 - Mercoledì 28 Febbraio 2018, ore 20 - Giovedì 1 Marzo 2018, ore 18 - Venerdì 2 Marzo 2018 ore 20 - Sabato 3 Marzo 2018 ore 16 e ore 20 - Domenica 4 Marzo 2018 ore 17 - Turno F

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