Dopo Il Castello del principe Barbablù, un’altra intensa pagina di Béla Bartók sarà proposta nel concerto del 26 gennaio (ore 20.30; replica sabato 27 ore 18.30) nell’interpretazione di Salvatore Accardo che, accanto a Juraj Valčuha sul podio della straordinaria Orchestra del Teatro San Carlo (in sostituzione dell'inizialmente previsto Zubin Mehta), imbraccerà il suo Guarneri del Gesù “Hart” del 1730 per dare voce al Concerto n. 2 del compositore ungherese. In apertura le Galántai tàncok (Danze di Galánta) di Zoltán Kodály altro grande esponente della scuola nazionale ungherese, eseguite in apertura di concerto e la Sinfonia n. 4 di Ludwig van Beethoven che chiuderà la serata (nelle foto in apertura, il violinista Salvatore Accardo e il direttore Juraj Valčuha).
Il Concerto fu composto da Béla Bartók nel 1938 su commissione del violinista Zoltán Székely ed eseguito per la prima da Székely stesso, il 23 marzo 1939 ad Amsterdam, dall’Orchestra del Concertgebouw diretta da Willem Mengelberg. In esso il musicista non abbandona la sua ispirazione rapsodica e popolaresca, sebbene componga la sua pagina su un tessuto armonico e su una linea melodica assai complesse, utilizzando una rigorosa elaborazione strutturale. La straordinaria bravura compositiva di Bartók non lo fa mai eccedere in un gioco di pedanteria formale, ma anzi rivela sempre nelle sue pagine una grande freschezza e spontanea fluidità ideativa.
In apertura, le Danze di Galánta che Zoltán Kodály scrisse nel 1933 per l’80° anniversario della fondazione della Società Filarmonica di Budapest. Galanta è un piccolo borgo ungherese che aveva una celebre banda in cui i musicisti erano zingari e dove Kodály trascorse parte della sua infanzia. Da queste reminiscenze infantili e da alcune danze ungheresi scritte in un quaderno pubblicato a Vienna nel 1800, Kodály trasse ispirazione per le sue danze di Galanta, composizione di struttura formale molto libera, suddivisa in cinque episodi, in cui l'autore ungherese mette in campo tutta la sua maestria compositiva, utilizzando uno schema tematico assai ricco, un’orchestrazione elaborata e brillante in cui si conserva tutto il fascino del colore virtuosistico zigano.
Chiude il concerto la Sinfonia n. 4 in si bemolle maggiore op. 60 di Ludwig van Beethoven.
Composta nell’autunno del 1806, la Quarta Sinfonia fu eseguita per la prima volta pubblicamente a Vienna il 15 novembre 1807.
Insieme alla Settima, questa Sinfonia si può annoverare tra le opere di Beethoven più luminose, all’apparenza le meno problematiche.
Infatti, una Sinfonia così serena nasce in un periodo di grazia, di felicità di Beethoven, ovvero nel periodo in cui il compositore tedesco si fidanza con Therese von Brunswick.
Tuttavia si tratta di una calma apparente durante la quale, come afferma il Premio Nobel per la Letteratura nel 1915 Romain Rolland, “Il leone è innamorato e ritira gli artigli. Ma sotto i giuochi, la fantasia e la tenerezza della Sinfonia si intravvede la terribile forza, l’uomo capriccioso e collerico”.
Infine, una particolarità: al concerto del 27 gennaio assisteranno 150 ragazzi dell’Orquesta Juvenil Grillitos Sinfonicos (nelle due foto accanto), formazione sudamericana proveniente dal Paraguay e dall'Argentina, qui a Napoli nell’ambito del gemellaggio con l’Associazione ScalzaBanda, la banda musicale di ragazzi del quartiere Montesanto nata 6 anni fa con l’obiettivo di realizzare un percorso d’integrazione sociale attraverso la pratica musicale collettiva. Il progetto coinvolge attualmente 75 bambini e ragazzi dai 5 ai 18 anni provenienti da contesti socio-economici e culturali molto diversi, che caratterizzano un territorio fortemente eterogeneo come il centro storico di Napoli ed in particolare il quartiere Montesanto. Fra i docenti di varia estrazione, anche alcuni sancarliani aggiunti.
Nel 2013 la ScalzaBanda ha dato vita ad un gemellaggio internazionale con l’Orquesta Juvenil
Grillitos Sinfonicos. I giovanissimi talenti sudamericani tornano a Napoli dal 25 al 29 gennaio per condividere una emozionante settimana musicale con tale, piccola realtà musicale partenopea.
Biglietti
da 15 euro (Under 30) Balletto e Concerti
da 25 euro (Under 30) Opera
Biglietteria
Aperta dal Lunedì al Sabato dalle 10 alle 17.30. La Domenica dalle 10 alle 14.
Festività chiusa. Nelle serate di spettacolo, la prevendita dei biglietti di altri eventi è sospesa a partire da un’ora prima dell’inizio della rappresentazione: in queste occasioni, un solo sportello sarà dedicato alla prevendita dei biglietti per altri eventi.
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On-line
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Stagione dei Concerti 2017-2018
Venerdì 26 ore 20.30 - Sabato 27 gennaio 2018 ore 18.00
Direttore | Juraj Valčuha
Violino | Salvatore Accardo
Orchestra del Teatro di San Carlo
Zoltán Kodály, Galántai tàncok (Danze di Galánta)
Béla Bartók, Concerto per violino e orchestra n. 2
Ludwig van Beethoven, Sinfonia n. 4 in si bemolle maggiore, op. 60
Gli Interpreti
Salvatore Accardo ha esordito in pubblico a 13 anni eseguendo i Capricci di Paganini. A 15 ha vinto il Primo Premio al Concorso di Ginevra e due anni dopo è stato il primo vincitore assoluto dall’epoca della sua istituzione del Concorso Paganini di Genova. Il suo vastissimo repertorio spazia dalla musica barocca a quella contemporanea. Compositori quali Sciarrino, Donatoni, Piston, Piazzolla, Xenakis gli hanno dedicato loro opere. Suona regolarmente con le maggiori Orchestre e i più importanti Direttori, affiancando all’attività di Solista quella di Direttore d’Orchestra. In questa veste ha lavorato con le più importanti orchestre europee ed americane.
La passione per la musica da camera e l’interesse per i giovani lo hanno portato alla creazione del Quartetto Accardo nel 1992 e all’istituzione dei corsi di perfezionamento per strumenti ad arco della Fondazione W. Stauffer di Cremona nel 1986 insieme a Bruno Giuranna, Rocco Filippini e Franco Petracchi. Ha inoltre dato vita nel 1971 al Festival Le Settimane Musicali Internazionali di Napoli in cui - primo esempio assoluto - il pubblico era ammesso alle prove, e al Festival di Cremona, interamente dedicato agli strumenti ad arco. Nel 1987 ha debuttato con grande successo come Direttore d’orchestra e successivamente ha diretto, fra l’altro, all’Opera di Roma, all’Opéra di Monte Carlo, all’Opéra di Lille, al Teatro di San Carlo a Napoli, al Festival Rossini di Pesaro, oltre a numerosi concerti sinfonici. Oltre alle incisioni per la Deutsche Grammophon dei Capricci e dei Concerti per violino di Paganini con Charles Dutoit, Salvatore Accardo ha registrato per la Philips le Sonate e le Partite di Bach per violino solo, l’integrale dell’opera per violino e orchestra di Max Bruch con Kurt Masur, i concerti di Čajkovskij, Dvořák, Sibelius con Colin Davis, il concerto di Mendelssohn con Charles Dutoit e quelli di Brahms e Beethoven con Kurt Masur. Varie altre incisioni sono il frutto della collaborazione con le etichette ASV, Dynamic, EMI, Sony Classical, Collins Classic e Foné. Nel corso della sua prestigiosa carriera Salvatore Accardo ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Premio Abbiati della critica italiana per le sue eccezionali interpretazioni. Nel 1982 il Presidente della Repubblica Pertini lo ha nominato Cavaliere di Gran Croce, la più alta onorificenza della Repubblica Italiana. Il Conservatorio di Pechino lo ha nominato Most Honorable Professor ed è stato insignito dell’ordine “Commandeur dans l’ordre du mérit culturel”, la più alta onorificenza del Principato di Monaco. Nel 2002 gli è stato conferito il prestigioso premio Una vita per la Musica. Lo scorso Giugno il Kennedy Center di New York gli ha attribuito la “Gold Medal for the Arts 2017”. In occasione delle celebrazioni del Bicentenario Paganiniano si è esibito in tutto il mondo suonando i 24 Capricci con il “Cannone”, violino di Guarneri Del Gesù appartenuto a Niccolò Paganini. Alla fine del 1996 Accardo ha ridato vita all’Orchestra da Camera Italiana (OCI), formata dai migliori allievi ed ex allievi dei corsi di perfezionamento dell’Accademia W. Stauffer di Cremona. Con loro ha inciso, nel corso del 1997, per la Warner Fonit “Il violino virtuoso in Italia” e “I Capolavori per violino e archi,” dischi che segnano il debutto discografico dell’OCI.
Nel corso del 1999 Accardo ha realizzato, in collaborazione con EMI Classics e l’Orchestra da Camera Italiana, la registrazione dell’integrale dei Concerti per violino e orchestra di Paganini; per Foné il Concerto per la Costituzione e nel 2003 l’Integrale delle opere per violino di Astor Piazzolla in 3 super audio cd. Dal 2007 ad oggi ha realizzato per Foné la seconda incisione delle Sonate e Partite per violino solo di J. S. Bach, la terza incisione dei 24 Capricci di Paganini (edizione originale) e la terza incisione delle Quattro Stagioni di A. Vivaldi (edizione Urtext) con l’OCI.
Tra il 2011 e il 2014 sono usciti per Deutsche Grammophon tre cofanetti dal titolo “L’Arte di Salvatore Accardo: una vita per il violino”, ritratto musicale dell’artista che raccoglie alcuni tra i più famosi brani della letteratura violinistica di ogni epoca. Inoltre nel dicembre 2014 Decca ha pubblicato il cofanetto “In Concert”, che raccoglie concerti per violino eseguiti dal Maestro per Philips Classics, insieme a numerose registrazioni disponibili per la prima volta in CD.
Nell’ambito di un vasto progetto editoriale, le Edizioni Curci hanno pubblicato i Concerti per violino n. 3, 4 e 5 di Mozart (riduzione per violino e pianoforte), il Concerto op. 35 di Ciajkovskij e il Concerto op. 61 di Beethoven nella revisione e diteggiatura di Salvatore Accardo. Seguiranno gli altri concerti mozartiani e il Concerto op. 77 di Brahms.
Salvatore Accardo suona il violino Guarneri del Gesù “Hart” del 1730.
Da ottobre 2016 Juraj Valčuha svolge l'incarico di Direttore Musicale del Teatro San Carlo di Napoli, nonché quello di Primo Direttore ospite della Konzerthaus Orchester di Berlino.
Juraj Valčuha è stato Direttore Principale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai dal 2009 all’autunno 2016. Nato a Bratislava, vi studia composizione e direzione, prosegue gli studi a San Pietroburgo con Ilya Musin e a Parigi. Nel 2005/2006 dirige l´Orchestre National de France (e incide Mirra di Federico Alaleona per Naive) nonché l´Orchestre Philharmonique de Radio France. Inizia la carriera italiana al Comunale di Bologna con La bohème. Sale sul podio della Bayerische Staatsoper a Monaco con L´Elisir d´amore e le Nozze di Figaro, della Deutsche Oper di Berlino con Turandot e Madama Butterfly e del Teatro La Fenice con La Boheme. Seguono debutti con le maggiori compagini internazionali quali i Münchner Philharmoniker, la Gewandhaus di Lipsia, la Staatskapelle di Dresda, le orchestre americane di Pittsburg, Los Angeles, San Francisco, la National Symphony di Washington, la New York Philharmonic, la Filarmonica di Berlino, l’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam. Con l’OSN Rai effettua tournée al Musikverein di Vienna, alla Philharmonie di Berlino, nella stagione di Abu Dhabi Classics e al Festival Enescu di Bucarest. Nella Stagione 2013/2014 dirige l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, la Filarmonica della Scala, i Münchner Philharmoniker, la Philharmonia di Londra, la Pittsburgh Symphony, le Orchestre delle Radio NDR di Amburgo, WDR di Colonia, della Radio Svedese e della NHK a Tokyo. Dirige inoltre Madama Butterfly e una produzione de L’amore delle tre melarance di Prokof’ev al Teatro di Firenze. La Stagione 2014/2015 lo impegna in una tournée con l’OSN Rai che tocca Monaco, Colonia, Zurigo, Basilea e Düsseldorf. Dirige Turandot al San Carlo di Napoli e Jenůfa al Comunale di Bologna oltre ai concerti con le orchestre sinfoniche di San Francisco, Pittsburgh, Washington e Los Angeles Philharmonic, con l’Accademia di Santa Cecilia, la Konzerthaus di Berlino e i Wiener Symphoniker. Nel 2015/2016 ritrova la New York Philharmonic, la Pittsburgh e la San Francisco Symphony, la Philharmonia, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, le orchestre della Radio di Francoforte e di Amburgo e i Münchner Philharmoniker. Dirige Parsifal all’Opera di Budapest. Nel 2017 ha avuto il suo debutto con la Chicago Symphony e la Cleveland Orchestra, e ha raggiunto le orchestre di San Francisco, Pittsburgh, Montréal, nonché l’Orchestre National de France, l’Orchestre de Paris, NDR Amburgo, Konzerthaus Berlin, Philharmonia di Londra e Santa Cecilia. In campo operistico ha diretto Faust a Firenze, Peter Grimes a Bologna, Elektra e Carmen al San Carlo di Napoli. Nella stagione 2017/2018 sarà impegnato sul fronte americano con le orchestre sinfoniche di San Francisco, Detroit, Houston, Cincinnati, Minnesota e Toronto. Ritroverà la Konzerthaus di Berlino, Philharmonia di Londra, i Münchner Philharmoniker, la Radio Svedese, la NDR Elbphilharmonie a Amburgo e in tournée italiana, nonché l´Orchestra dell´Accademia di Santa Cecilia e l´Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Inaugurerà la stagione del San Carlo con La fanciulla del West, salirà sul podio per le opere Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Shostakovich, Tosca nel Festival estivo e per una serie di appuntamenti della Stagione di Concerti.