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Paola De Simone

Dopo l'allestimento firmato dal regista cinematografico Mario Monicelli (con scene di Nicola Rubertelli e Vera Marzot) in insolito abbinamento con il Verismo di fine Ottocento della Cavalleria rusticana di Mascagni nell'aprile 1997, e dopo la produzione di Roberto Andò del marzo 2008 diretta dal recentemente scomparso Jeffrey Tate in miglior tandem con L’enfant et les sortileges di Ravel , torna nel cartellone del San Carlo a distanza esatta di dieci anni oggi e domani (sabato 20 alle ore 20.30 e domenica 21 alle ore 18) Il castello del principe Barbablù di Béla Bartók, opera in un atto unico composta nel 1911 su testo di Béla Balázs e titolo fra i più rari quanto interessanti del teatro musicale europeo del primo Novecento. Stavolta però, e senz'altro con migliore possibilità di concentrazione sulla complessa partitura, la proposta non sarà in soluzione scenica, bensì in forma di concerto e dunque per la Stagione Sinfonica con la presenza ideale del Direttore musicale della Fondazione, Juraj Valčuha (nella foto sotto), sul podio dell'Orchestra del Teatro San Carlo. Nell'occasione, il programma d'ascolto sarà completato dalla Sinfonia n. 8 in Sol maggiore op. 88 (1890) di Antonín Dvořàk.

A rendere ulteriormente pregiato l'appuntamento, la presenza di due interpreti superlativi, il baritono Gábor Bretz e il soprano-mezzosoprano Violeta Urmana per dar voce, rispettivamente, al duca Barbablù e a sua moglie Judith (nelle foto in apertura).

Il concerto sarà trasmesso in diretta da RAI RADIO3.

Quanto alle articolate fasi della genesi (1911 con revisioni a seguire nel 1912 e nel 1918), l'idea dell'opera risale all'anno 1910, ossia quando Béla Balázs, scrittore e uomo di cinema presentò ai musicisti accomunati dagli interessi e dallo studio sulle sonorità etniche Béla Bartók e Zoltán Kodály un suo breve dramma dedicato alla sanguinaria storia uxoricida del duca Barbablù. Sarebbe stato quindi Bartók a lavorare sul soggetto grazie ad un concorso per un'opera in un atto, bandito l'anno dopo quell'incontro dal Ministero per le belle arti di Budapest. La commissione avrebbe giudicato «ineseguibile» la partitura, inoltre rilevandone la «fragile articolazione drammatica e il linguaggio musicale». Balázs avrebbe a seguire (nel 1912) pubblicato il suo dramma all'interno di un trittico contenente altri due atti (La fata, Il sangue della santa Vergine) sotto il titolo unico di "Misztériumok". Fu solo grazie alla figura di raccordo di un direttore romano attento alla produzione coeva più moderna, Egisto Tango, dal 1913 vertice del Teatro di Budapest, che la produzione prese forma concreta, riproponendo unitamente ad un'altra partitura di Bartók da lui caldamente sostenuta (il balletto A fából faragott királyfi, ossia Il principe di legno, del 1917) l'atto unico e unica sua opera Barbablù, in scena al Teatro dell'Opera della capitale ungherese il 24 maggio 1918, con Oszkár Kalmán e Olga Haselbeck nei ruoli protagonisti per la regia di Dezsó Zádo.

Al centro, la reificazione dell'impenetrabilità del mistero e del contrasto fra i mondi maschile-femminile che, in musica, dà vita a una partitura ad altissima tensione, ricca di impressioni simboliche alla Maeterlinck ma, al contempo, pregna della forza e delle acide tinte del primo Espressionismo austro-tedesco. Immenso l'organico, formato da 4 flauti con ottavino, 2 oboi, corno inglese, 3 clarinetti più clarinetto basso, 4 fagotti più controfagotto, 4 corni, 4 trombe, 4 tromboni, basso tuba, timpani, tamburo, grancassa, piatti, piatto sospeso, triangolo, tam-tam, xilofono, celesta, organo, 2 arpe e archi.

Stagione dei Concerti 2017-2018

Sabato 20 ore 20.30 - Domenica 21 gennaio 2018 ore 18.00

Béla Bartók, A kékszakàllù Herceg vara (Il castello del Principe Barbablù)

In forma di Concerto

Su libretto di Béla Balázs da una fiaba di Charles Perrault.

Opera in un atto, Op.11, BB 62 (SZ 48).

Interpreti

Barbablù, Gabor Bretz

Judith, Violeta Urmana

Antonin Dvoràk, Sinfonia n. 8 in sol maggiore, Op. 88

Direttore | Juraj Valcuha

Orchestra del Teatro di San Carlo

Biglietti

da 15 euro (Under 30) Balletto e Concerti

da 25 euro (Under 30) Opera

Biglietteria

Aperta dal Lunedì al Sabato dalle 10 alle 17.30. La Domenica dalle 10 alle 14. Festività chiusa. Nelle serate di spettacolo, la prevendita dei biglietti di altri eventi è sospesa a partire da un’ora prima dell’inizio della rappresentazione: in queste occasioni, un solo sportello sarà dedicato alla prevendita dei biglietti per altri eventi.

T +39 0817972331 - @ biglietteria@teatrosancarlo.it

On-line

E' possibile acquistare i biglietti per tutti gli spettacoli direttamente dal sito www.teatrosancarlo.it Il pagamento avviene con carta di credito e, al termine del processo, è possibile ricevere i biglietti acquistati direttamente via e-mail in modalità print@home.

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T +39 0817972412 @ promozionepubblico@teatrosancarlo.it.

Gli interpreti

Nata in Lituania, Violeta Urmana è tra le più apprezzate interpreti del repertorio tedesco e italiano. Inizia la carriera interpretando Kundry nel Parsifal e Eboli nel Don Carlo, e prosegue poi con le interpretazioni di Amelia in Un ballo in maschera, Elisabetta nel Don Carlo, Leonora ne La forza del destino, Lady Macbeth nel Macbeth, Odabella in Attila, e successivamente Aida, La Gioconda, Medea, Tosca, Norma, Iphigénie en Tauride e Ariadne auf Naxos, Brünnhilde in Siegfried, Sieglinde in Die Walküre. È ospite regolare nei maggiori teatri d'opera di tutto il mondo come il Metropolitan di New York, il Teatro Real di Madrid, il Gran Teatre del Liceu di Barcellona, ​​l'Opéra National de Paris, Deutsche Oper di Berlino, la Staatsoper di Vienna, il Teatro alla Scala di Milano, la Royal Opera House Covent Garden di Londra - e i festival di Bayreuth, Salisburgo, Aix-en-Provence, Edimburgo e il BBC Proms. Lavora con direttori d’orchestra quali Claudio Abbado, Daniel Barenboim, Bertrand de Billy, Pierre Boulez, Semyon Bychkov, Riccardo Chailly, James Conlon, James Levine, Jesus Lopez Cobos, Fabio Luisi, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Sir Simon Rattle, Donald Runnicles, Esa-Pekka Salonen, Franz Welser-Möst e Christian Thielemann. Tra i suoi impegni più recenti Il trovatore all’Arena di Verona, Aida a Boston, Vienna, Verona e al Metropolitan Opera di New York, il Requiem di Verdi a Barcellona con la London Symphony Orchestra, Edipo Re a Stoccolma, Don Carlo a Valencia. Tra i progetti futuri citiamo Aida, Il trovatore e Un ballo in maschera al Teatro alla Scala di Milano, Il trovatore a Liegi, Oedipus Rex ad Amsterdam, Elektra ad Amburgo. Nel suo repertorio concertistico compositori come Mahler, Richard Strauss, Schoenberg, Berlioz, Wagner e Verdi eseguiti nelle più famose sale da concerto d'Europa, degli Stati Uniti d'America e del Giappone. Numerose registrazioni documentano la sua carriera: La Gioconda, Il trovatore, Oberto conte di San Bonifacio, Un ballo in maschera, Aida, La forza del destino, Macbeth, Don Carlo, Andrea Chenier, Siegfried, Parsifal, Cavalleria Rusticana, Requiem di Verdi, Das Lied von der Erde e Rückert-Lieder di Mahler, Maeterlinck-Lieder di Zemlinsky, La mort de Cléopâtre di Berlioz, il Castello di Barbablù di Bartók, Rossignol di Stravinskij, brani di Strauss, Berg, Liszt. Ha inoltre interpretato il ruolo di Kundry nel film di Tony Palmer “La ricerca del Santo Graal”. Tra i numerosi premi e onoreficenze ricevute ricordiamo il Royal Philharmonic Society Award a Londra, il titolo Österreichische Kammersängerin a Vienna, l'Ordine Commendatore della Stella d'Italia nel 2014 dal Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano. Dalla sua terra d’origine riceve il premio "Granduca Gediminas di Lituania ", la laurea honoris dall'Università lituana di Musica e dal Teatro di Vilnius.

Nato a Budapest Gábor Bretz inizia la sua formazione con Stephan Czovek a Los Angeles e con Albert Antalffy a Budapest. Successivamente studia al Conservatorio Béla Bartók con Maria Fekete e all'Accademia di musica Franz Liszt con Sandor Solyom-Nagy, e ha vinto il Gran Premio Maria Callas nel 2005 ad Atene. Dopo il diploma all'Accademia Franz Liszt, si esibisce regolarmente all'Opera di Stato Ungherese dove interpreta i ruoli del titolo in Mefistofele e Le nozze di Figaro, Leporello e il ruolo del titolo nel Don Giovanni, Banquo in Macbeth, Colline ne La bohème, Don Basilio ne Il barbiere di Siviglia, Escamillo in Carmen, Gurnemantz in Parsifal, Zaccaria in Nabucco, Orestes in Elektra e Landgraf in Tannhauser al Festival di Wagner sotto la direzione di Ádám Fischer a Budapest. Altre impegni includono Escamillo in Carmen alla Bayerische Staatsoper, la Royal Opera House e il Metropolitan di New York; Colline ne La bohème alla Royal Opera House; Shaklovity in Khovanshchina all'Opera Nazionale Olandese; Phillipe II nel Don Carlos con Renato Palumbo alla Staatsoper di Amburgo, in una produzione di Peter Konwitschny; e numerose rappresentazioni nel ruolo principale ne Il Castello di Barbablù con l'Orchestra Filarmonica di Helsinki, la Bayerische Rundfunk Orchestra e la New York Philharmonic con Daniel Barenboim, Gustavo Dudamel, Ádám Fischer, Ed Gardner, Daniele Gatti, Valery Gergiev, Daniel Harding, Michele Mariotti e Esa-Pekka Salonen.

Da ottobre 2016 Juraj Valčuha svolge l'incarico di Direttore Musicale del Teatro San Carlo di Napoli, nonché quello di Primo Direttore ospite della Konzerthaus Orchester di Berlino.

Juraj Valčuha è stato Direttore Principale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai dal 2009 all’autunno 2016. Nato a Bratislava, vi studia composizione e direzione, prosegue gli studi a San Pietroburgo con Ilya Musin e a Parigi. Nel 2005/2006 dirige l´Orchestre National de France (e incide Mirra di Federico Alaleona per Naive) nonché l´Orchestre Philharmonique de Radio France. Inizia la carriera italiana al Comunale di Bologna con La bohème. Sale sul podio della Bayerische Staatsoper a Monaco con L´Elisir d´amore e le Nozze di Figaro, della Deutsche Oper di Berlino con Turandot e Madama Butterfly e del Teatro La Fenice ancora con Bohème. Seguono debutti con le maggiori compagini internazionali quali i Münchner Philharmoniker, la Gewandhaus di Lipsia, la Staatskapelle di Dresda, le orchestre americane di Pittsburg, Los Angeles, San Francisco, la National Symphony di Washington, la New York Philharmonic, la Filarmonica di Berlino, l’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam. Con l’OSN Rai effettua tournée al Musikverein di Vienna, alla Philharmonie di Berlino, nella stagione di Abu Dhabi Classics e al Festival Enescu di Bucarest. Nella Stagione 2013/2014 dirige l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, la Filarmonica della Scala, i Münchner Philharmoniker, la Philharmonia di Londra, la Pittsburgh Symphony, le Orchestre delle Radio NDR di Amburgo, WDR di Colonia, della Radio Svedese e della NHK a Tokyo. Dirige inoltre Madama Butterfly e una produzione de L’amore delle tre melarance di Prokof’ev al Teatro di Firenze. La Stagione 2014/2015 lo impegna in una tournée con l’OSN Rai che tocca Monaco, Colonia, Zurigo, Basilea e Düsseldorf. Dirige Turandot al San Carlo di Napoli e Jenůfa al Comunale di Bologna oltre ai concerti con le orchestre sinfoniche di San Francisco, Pittsburgh, Washington e Los Angeles Philharmonic, con l’Accademia di Santa Cecilia, la Konzerthaus di Berlino e i Wiener Symphoniker. Nel 2015/2016 ritrova la New York Philharmonic, la Pittsburgh e la San Francisco Symphony, la Philharmonia, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, le orchestre della Radio di Francoforte e di Amburgo e i Münchner Philharmoniker. Dirige Parsifal all’Opera di Budapest. Nel 2017 ha avuto il suo debutto con la Chicago Symphony e la Cleveland Orchestra, e ha raggiunto le orchestre di San Francisco, Pittsburgh, Montréal, nonché l’Orchestre National de France, l’Orchestre de Paris, NDR Amburgo, Konzerthaus Berlin, Philharmonia di Londra e Santa Cecilia. In campo operistico ha diretto Faust a Firenze, Peter Grimes a Bologna, Elektra e Carmen al San Carlo di Napoli. Nella stagione 2017/2018 sarà impegnato sul fronte americano con le orchestre sinfoniche di San Francisco, Detroit, Houston, Cincinnati, Minnesota e Toronto. Ritroverà la Konzerthaus di Berlino, Philharmonia di Londra, i Münchner Philharmoniker, la Radio Svedese, la NDR Elbphilharmonie a Amburgo e in tournée italiana, nonché l'Orchestra dell´Accademia di Santa Cecilia e l´Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Inaugurerà la stagione del San Carlo con La fanciulla del West, salirà sul podio per le opere Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Shostakovich, Tosca nel Festival estivo e per una serie di appuntamenti della Stagione di Concerti.

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