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Paola De Simone​ ​​ ​

In bilico fra storia e immaginario, astrazioni concettuali e marchi socio-politici, "La Russia, forse - per dirla con Georgij Ivanov, il poeta dei giorni della Rivoluzione di cui quest'anno ricorrono i cent'anni - non esiste”. Ed è questo il titolo con il quale stasera al Teatro Sannazaro, alle ore 20.30 per l'Associazione Alessandro Scarlatti, il giornalista Stefano Valanzuolo al fianco e in alternanza con il Quartetto Savinio (nelle foto d'apertura) ci condurrà lungo un intenso viaggio in quattro scene più epilogo fatto di parole e di luoghi sonori nati in quella terra. Un viaggio compreso fra l'Ottocento di Borodin (Quartetto in Re maggiore n. 2), il Novecento di fuoco di Stravinskij (Tre pezzi per quartetto d’archi), Šostakovič (Quartetto n. 8 in do minore, op. 110) e fino ad arrivare alla non facile scrittura della contemporanea, interessantissima compositrice oggi ottantaseienne Sofija Gubajdulina con Reflections on theme B-A-C-H, meditazione da un pugno di minuti sull'Arte della fuga bachiana composta nell'anno 2002 su commissione del Brentano String Quartet. Attraversando dunque, entro un'unica riflessione, pagine cameristiche rappresentative del genio e del dramma di una nazione quale l'Unione Sovietica.

«Il testo - spiega Valanzuolo - è strutturato secondo la tecnica del "blob" televisivo, montando in maniera assolutamente personale varie citazioni e cucendole con miei brani originali distinguibili dagli altri. L'obiettivo è inquadrare quattro momenti della storia russa (gli zar, la Rivoluzione, l'Unione Sovietica, il post-comunismo) poi evocati da altrettante pagine musicali attraverso un legame non di contenuti, bensì di epoche. Ne viene fuori, alla fine, un racconto "ciclico", che alterna momenti di stagnazione apparente ad altri molto più convulsi, in modo ricorrente e per certi versi sorprendente.

Il tentativo non è – prosegue il critico musicale di Radio3 - quello di tracciare una ministoria russa “prima, durante e dopo” la centenaria Rivoluzione. Ancor meno si è ritenuto di dover integrare l’esecuzione delle musiche, scelte a rappresentare quattro momenti storici ben distinti, con didascalie/istruzioni per l’uso che ne dichiarassero le ragioni artistiche ed espressive: il testo prova a contestualizzare, attraverso la prosa e la poesia di vari e illustri autori, il clima emotivo in cui i compositori trattati in locandina si trovarono ad operare, lasciandosi sfiorare dalle sollecitazioni della Storia o resistendovi, più o meno consapevolmente. Il risultato? Ne viene fuori un racconto che non vuole e non può trattare di politica e di Storia (semmai, di storie), ma dell’anima russa colta nelle sue molte affascinanti, nostalgiche, sfaccettature. Ricorrere all’ossimoro, come si vede, è gioco forza: non è stato - conclude - un affascinante e maestoso ossimoro, del resto, l’Unione Sovietica?».

Il compito di dare sostanza musicale all'itinerario in programma spetta quindi al Quartetto Savinio, formazione d'archi italiana nata a Napoli nell'anno 2000 che, tanto per il rigore delle esecuzioni ad oggi messe a segno con una già notevole, propria identità "storica", quanto per l'impegno delle scelte culturali, è da considerare fra le più serie e interessanti del panorama nazionale e non solo, tra l'altro capitanata com'è da un violinista e Maestro di valore vero quale Alberto Maria Ruta al fianco di Rossella Bertucci al secondo violino, di Francesco Solombrino (viola) e del sancarliano Lorenzo Ceriani (violoncello). D'altra parte la stessa denominazione dedicata ad Alberto Savinio, nome d'arte di Andrea Francesco Alberto de Chirico (fratello del più celebre Giorgio, emblema pittorico del Surrealismo), scrittore, anch'egli pittore, musicista e uomo di teatro, ne sottolinea gli intenti e lo spessore fin qui attestati da concerti memorabili (come La Notte delle Dissonanze con gli interventi recitati del grande critico e scrittore Sandro Cappelletto), da una discografia di primo livello (Decca), raffinata e non a caso pluripremiata, da una rara attenzione per le partiture di alcune delle più alte firme contemporanee (Fabio Vacchi, Azio Corghi, Matteo D’Amico, Raffaele Bellafronte, Riccardo Panfili, Roberto Molinelli) che contempla anche l'onore della prima esecuzione italiana, per l'Associazione Amici della Musica di Firenze, di Fetzen di Wolfgang Rhim, per quartetto e fisarmonica. Il concerto di stasera sarà, tra l'altro, il primo appuntamento di un complesso quanto fondamentale ciclo che il direttore artistico Tommaso Rossi intende sviluppare nei prossimi anni sulle diverse Scuole Nazionali.

Biglietti: platea e palco I° fila € 18; palco II°e III° fila € 13; ridotto giovani ( under 30) €13; last minute € 5 (under 25) in vendita un’ora prima del concerto.

Per informazioni: www.associazionescarlatti.it; info@associazionescarlatti.it

Infoline . 081 406011

Si vieta la riproduzione dell'articolo e di ogni altra sua parte

Programma

La Russia, forse, non esiste

I SCENA - UNO STARNUTO VI SEPPELLIRÀ

Scene dalla Santa Madre Russia

Aleksandr Porfir’evič Borodin (1833 – 1877)

Quartetto in Re Maggiore, n.2

II SCENA - ARRIVANO I VOSTRI

Fischia il vento, infuria la bufera

Igor Fedorovič Stravinskij (1882 – 1971)

Tre pezzi per quartetto d’archi

III SCENA – ELOGIO DELLA PALUDE

Ovvero, il giardiniere d’acciaio

Dmitrij Dmitrievič Šostakovič (1906 – 1975)

Quartetto n.8 in Do minore, op.110

IV SCENA – C’ERA UNA VOLTA L’URSS

Vite di seconda mano

Sofija Asgatovna Gubajdulina (1931)

Reflections on theme B-A-C-H

EPILOGO

QUARTETTO SAVINIO

Alberto Maria Ruta violino I

Rossella Bertucci violino II

Francesco Solombrino viola

Lorenzo Ceriani violoncello

Fondato nel febbraio del 2000 da i suoi quattro attuali componenti, il Quartetto Savinio, sin dal debutto al Teatro Diana di Napoli, si impone all’attenzione di critica e pubblico per le sue eccellenti capacità tecniche-quartettistiche ed interpretative e grazie ad affermazioni in prestigiosi Concorsi (1° premio “Concorso Internazionale di Musica da Camera di Caltanissetta, 3° Premio D. Shostakovich International Competition Moscow, Premio V. Rimbotti 2003 all’unanimità) è ospite per le più prestigiose istituzioni concertistiche italiane: Associazione Mozart Italia, Amici della Musica Firenze, Musica Insieme Bologna, Unione Musicale Torino, Università La Sapienza Roma, Accademia Filarmonica di Bologna, Lingotto Musica Torino, Fondazione Piccinni di Bari, Teatro Olimpico Vicenza, Società dei concerti di Parma, Associazione Scarlatti Napoli, Maggio della Musica, Cappella della Pietà dei Turchini, Teatro Verdi Salerno, Amici della Musica Padova, Associazione Filarmonica Umbra, Casa della Musica Parma, Università Cattolica di Roma, Festival Internazionale Citta di Castello, Festival di Ravello, Teatro Bibiena Mantova, Amici della musica di Palermo, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Festival di Portogruaro, Concerti del Quirinale trasmessi dal vivo su Radio 3 e ripreso da RaiSat e Rai3, Bologna Festival, e all’estero si è esibito in Sala Ciaikovsky Mosca, Stati Uniti, Germania, Francia, Spagna, Turchia, Brasile, Inghilterra ecc.. Il Quartetto, formatosi alla Scuola di Musica di Fiesole sotto la guida dei Maestri Piero Farulli e A. Nannoni, grazie alla “Accademia Europea del Quartetto” ha avuto modo di avvalersi dei consigli di alcuni miti del Quartetto d’archi fra cui : M° N. Brainin, M. Skampa, H. Beyerle, V. Berlinsky, Z. Gal.

Nel 2005-2006, in occasione delle celebrazioni Mozartiane, il Savinio ha ideato ed interpretato con Sandro Cappelletto il racconto-concerto “La Notte delle Dissonanze” per molti dei più prestigiosi enti italiani. Recentemente è stato invitato ad esibirsi in Quintetto con M. Campanella al concerto–evento Telethon ed ha tenuto una lunga tournèe nei Balcani. Continueranno le collaborazioni artistiche con illustri musicisti, quali i pianisti Roberto Cominati, G. Andaloro, A. Lucchesini, M. Fossi, A. Cannavale, F. J. Thiollier, B. Canino, il chitarrista G. Bandini, il clarinettista C. Giuffredi, i violisti A. Farulli, S. Braconi e B. Boano, il cornista G. Corti, il violoncellista A. Meunier. Il Quartetto è molto attivo anche nell’ambito della Musica Contemporanea collaborando con compositori quali: F. Vacchi, A. Corghi, M. D’Amico, R. Bellafronte, R. Panfili, R. Molinelli, ed è stato invitato dall’Ass. Amici della Musica di Firenze per l’esecuzione in prima assoluta italiana di “Fetzen” di W. Rhim per quartetto e fisarmonica. Nel Dicembre 2011 QS ha ricevuto a L’Aquila il Premio Carloni 2011 quale “ Miglior giovane Interprete italiano 2011”. Nel 2012-2013 il Quartetto esegue l’esecuzione Integrale dei Quartetti di L. van Beethoven per diversi Enti Concertistici Italiani e, in occasione dei 50 anni dalla nascita dei Beatles, sarà in tournee con lo spettacolo ideato assieme a G. Bandini e S. Valanzuolo “the Fool on the Hill”, per voce recitante ( M. Riondino) e quintetto con chitarra. Al Teatro della Pergola di Firenze, per gli Amici della Musica, esegue in 1° Italiana il brano FETZEN di Wolfagang Rihm.

Del Quartetto la rivista “Amadeus” ha pubblicato un CD con l’esecuzione live del “Movimento di Quartetto” del compositore F. Vacchi, mentre sulla rivista Classic Voice, Il Quartetto ha presentato l’Integrale dei Quartetti di L. Cherubini. L’Integrale dei Quartetti di Cherubini di recente uscita sul mercato internazionale con l’etichetta Stradivarius, è stato premiato dalla Stampa Italiana come CD dell’Anno 2008 Premio del Disco Classic Voice e Premio del Disco Musica e Dischi e recensito 5 stelle dalle riviste Musica, Suonare News e Amadeus; il nuovo CD DECCA “PianoQuintets” (M. Fossi piano) con Dvorak e Shostakovich ha ottenuto le 5 Stelle su Classic Voice e Amadeus. Il Quartetto ha tenuto varie Masterclasses nell’Auditorium “Niemeyer” di Ravello e dall’autunno 2012 è docente di quartetto e musica da camera nei corsi annuali di perfezionamento dell’Accademia Internazionale “Aemas” in Napoli.

STEFANO VALANZUOLO

Nato a Napoli, è iscritto all’Albo Nazionale dei Giornalisti dal 1985.

Dal 1989 è critico musicale del quotidiano “Il Mattino”. Dal 1998 firma recensioni, interviste e servizi speciali per la rivista musicale Amadeus. Collabora con Rai Radio3 (Radio3 Suite, Zazà) e con Sistema Musica.

Pubblica saggi e note di sala per le principali istituzioni musicali italiane. È coautore della guida “I luoghi della Musica”, edita dal Touring Club Italiano (2005). Dal 2008 al 2015 è stato Direttore generale e artistico del Ravello Festival, del cui staff ha fatto parte dal 2003. Nel 2005 ha ideato il festival “MozArt Box” (Palazzo Reale di Portici), assumendone la direzione artistica dalla prima edizione al 2015.

Ha firmato la riduzione teatrale della novella “Mozart in viaggio verso Praga” di Mörike, in scena per il “Maggio Mozartiano Internazionale” (Napoli, 1999). Sua anche la drammaturgia dello spettacolo musical teatrale “Le sorelle Bronte”, scelto ad inaugurare il XL Festival Internazionale del Teatro – Biennale di Venezia (2009). Ha curato le scelte musicali dello spettacolo “Il sogno dei Mille”, regia di Maurizio Scaparro (Napoli Teatro Festival Italia 2011; Teatro La Pergola, Firenze). Ha scritto soggetto e testo dello spettacolo “The Fool on the Hill”, con il Quartetto Savinio e Michele Riondino (2012).

Nel 2012 ha pubblicato il racconto di argomento calcistico “Truci a San Siro” (Edizioni Centoautori). Docente al corso di recitazione per cantanti promosso dal Teatro Stabile di Torino (2008 – 2010), ha tenuto lezioni nell’ambito dei corsi di II livello dei Conservatori di Napoli, Bari e Benevento.

Componente della giuria di numerosi concorsi nazionali e internazionali: Concorso di Musica da Camera di Trapani, Concorso di Quartetto d’archi di Bordeaux (2001, 2007, 2010), Concorso di violino “Curci” 2008, Concorso Pianistico “Thalberg” 2012, Pemio delle Arti – MIUR 2011 e 2012.

Nel 2007 ha ricevuto il Premio “Oltre l’orizzonte” dal Conservatorio di San Pietro a Majella per l’attività svolta nel contesto culturale napoletano.

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