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  • Redazione

Oggi, martedì 31 ottobre alla Domus Ars alle 20.30, il secondo appuntamento di Dissonanzen 2017 propone Bravade! o delle Metamorfosi. Viaggi musicali dal barocco al contemporaneo.

Sul palco della chiesa di san Francesco delle Monache i solisti dell’ensemble Dissonanzen: Tommaso Rossi, Francesco Solombrino, Lucia Bova e Ciro Longobardi, eseguiranno musiche di Alessandra Bellino, Jacob Van Eyck, Claude Debussy, François Couperin, Élisabeth-Claude Jacquet de La Guerre, Sophia Giustina Corri in Dussek (nelle foto: il flautista Tommaso Rossi con il pianista Ciro Longobardi; Tommaso Rossi con la compositrice Alessandra Bellino).

Il concerto, seconda tappa dopo l'esordio di domenica a Catania nell’ambito del Festival Magie Barocche, è anche l'occasione per presentare al pubblico napoletano il cd dal titolo Bravade, o delle Metamorfosi recentemente pubblicato da Stradivarius contenente anche altri brani di Alessandra Bellino dedicati al tema della metamorfosi e al dialogo con la musica di Jacob van Eyck (nella foto). In ascolto, un viaggio affascinante e poetico tra musiche antiche e nuove in costante dialogo. «Musiche antiche e nuove per flauto dolce, uno strumento che si conferma nella musica della Bellino ancora ricchissimo di sonorità da scoprire, di paesaggi poetici da visitare e raccontare» spiega Tommaso Rossi. Partiture in cui il flauto è concepito come canto e il pianoforte come liuto. Ma il rapporto tra passato e presente non si limita soltanto ai rimandi tra le opere di Van Eyck e quelle della Bellino. Il concerto si arricchisce di autori del ‘700 e dell’800 francese. La poetica di Debussy, con il brano Syrinx, per flauto solo, in un dialogo metaforico con la musica di Couperin, simbolo di un periodo da cui il compositore trae grande ispirazione. Élisabeth-Claude Jacquet de La Guerre Sophia Giustina Corri in Dussek, con le loro partiture per arpa e il notissimo Les Barricade Mystérieuses, brano di François Couperin, affascinante ed enigmatico rondò dalla bellezza senza tempo.

Bravade! o delle Metamorfosi

Viaggi musicali dal barocco al contemporaneo

Musiche di Musiche di Alessandra Bellino, Jacob Van Eyck, Claude Debussy, François Couperin, Élisabeth-Claude Jacquet de La Guerre, Sophia Giustina Corri in Dussek

Concerto in occasione della presentazione del CD edito da Stradivarius.

Ensemble Dissonanzen

Tommaso Rossi, flauto e flauto dolce

Francesco Solombrino, violino e viola

Lucia Bova, arpa

Ciro Longobardi, pianoforte

Costo del biglietto 5 euro

Domus Ars via Santa Chiara, 10Infoline: www.domusars.it www.dissonanzen.it

Musiche che si interrogano sull’idea della metamorfosi, quelle di Alessandra Bellino, che dialogano e ricreano quelle del Seicento di Van Eyck, compositore, organista e flautista olandese. Ne affiora un’opera di originale equilibrio e di grande seduzione. Altro centro di gravità del concerto Syrinx, la famosissima, per quanto breve, composizione di Claude Debussy per flauto solo, ispirata proprio a una delle protagoniste delle metamorfosi presenti nell’opera di Ovidio: la ninfa che per sfuggire a Pan si fece trasformare in canna, poi unite insieme dal Dio a creare uno strumento musicale, la siringa, il flauto di Pan appunto. Partendo dal forte riferimento alla Francia in programma musiche di due compositrici del Settecento che hanno scritto per arpa sola, Élisabeth-Claude Jacquet de La Guerre Sophia Giustina Corri in Dussek, per un concerto che esalta la creatività musicale femminile del passato come del presente, e il breve quanto notissimo brano di François Couperin, una delle colonne del Barocco francese, Les Barricade Mystérieuses, ricco di suggestione e di inquietudine. Il mito musicale dell’epoca di Luigi XIV, cui appartiene Couperin, fu elemento vivissimo nella poetica di Debussy. Per questo motivo si arricchisce di senso l’esecuzione dell’Hommàge a Rameau per pianoforte, di Debussy appunto, opera che rappresenta uno dei più evidenti tributi del grande compositore al passato musicale francese. In questo quadro si colloca perfettamente l’altro suo brano in programma: Sonata per flauto, arpa e viola, compresa in un gruppo di sei sonate per strumenti diversi che il compositore aveva progettato e iniziato a comporre nell’estate del 1915, che non riuscì ad ultimare per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute.

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