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Paola De Simone

A cento anni esatti dalla stretta finale d'ottobre della Rivoluzione bolscevica il Teatro San Carlo inaugura la nuova Stagione di Concerti, domani martedì 25 in data unica alle ore 20.30, affidando al Coro (preparato da Marco Faelli) e all'Orchestra della Fondazione guidati dal direttore musicale Juraj Valčuha due altissimi capolavori del Novecento russo: il Concerto in re minore per pianoforte e orchestra op. 30 di Sergej Rachmaninov, ossia il celeberrimo "Rach 3" così come sdoganato ai più nel 1996 dal successo per il grande schermo del film Shine, e la Cantata Aleksandr Nevskij per mezzosoprano, coro e orchestra op. 78 di Sergej Prokof’ev, ancor più legata alla decima arte essendo stata a suo tempo tratta dalle musiche scritte nel 1938 per il cult cinematografico firmato dal grande regista Sergej Ėjzenštejn. Solisti protagonisti delle rispettive partiture, il pianista macedone Simon Trpčeski (nella prima foto a seguire), virtuoso fra i più accreditati negli ultimi anni, e Ketevan Kemoklidze (nella seconda foto), mezzosoprano di origine georgiana, interprete per il cinema nel ruolo di Adriana Ferrarese/Donna Elvira in Io, Don Giovanni di Carlos Saura.

Il Terzo Concerto di Rachmaninov, eseguito per la prima volta negli States alla Metropolitan Opera House, il 28 novembre 1909 con lo stesso autore al pianoforte e la New York Symphony Orchestra diretta da Walter Damrosch, presenta una modernità di scrittura che ampiamente anticipa gli stili di Prokof’ev e Šostakovič, esponenti di punta della generazione successiva a quella del grande pianista e compositore. Opera densa ed immensa, lirica e al contempo virtuosistica, è tra le più amate della letteratura per pianoforte e orchestra del secolo appena trascorso, sia per l'impatto dell'architettura che per la delicatezza di un lirismo quasi da camera.

Non minore forza ma tutt'altra tempra e storia sfoggia a seguire la Cantata Aleksandr Nevskij op. 78 che Prokof’ev trasse nel 1939 dalle musiche scritte per l’omonimo film di propaganda antinazista scolpito a quattro mani, fra partitura e immagini, in straordinario binomio con il geniale Ėjzenštejn: un intreccio studiato e perfetto tra percorsi sonori e sequenze filmiche in vigorosa interazione per narrare la storia di una Russia medievale pronta a combattere, sotto la guida del principe-pescatore che dà il titolo all'opera, gli attacchi dell'esercito teutonico. In campo, timbri algidi e pungenti, acide dissonanze, suggestioni arcaiche popolari e liturgiche, accanto agli spigoli di una scoperta ironia e alla bellezza degli episodi abbinati al canto, quello di straordinario slancio eroico del Coro o quello etereo e dolcissimo del mezzosoprano. Celebre su tutte, e non meno dell'episodio della scalinata di Odessa per la Corazzata Potëmkin dello stesso regista sovietico, la scena della battaglia sul lago ghiacciato (si veda, sotto, l'estratto video da YouTube) in cui l'arco di tensione emotiva e dinamica trae vigore crescente da un ostinato strumentale di inedita plasticità timbrica, armonica e ritmica, fuoco in sinergia rara fra il piano fonico e visivo, fra il dettaglio e il molteplice.

Della Cantata di Prokof'ev, negli anni passati, se ne ricorda almeno l'esecuzione diretta da Vladimir Ashkenazy, in abbinamento al film, per le Panatenee Pompeiane edizione 1990 e, sei anni dopo al San Carlo, l'interpretazione affidata al mezzosoprano Yvonne Naef al fianco delle masse artistiche del Lirico rispettivamente guidate da un meraviglioso José Luis Basso (oggi vertice del Coro dell'Opéra di Parigi) e dal maestro Oliver von Dohnanyi, con impagabile proiezione-approfondimento sul film curata presso la Facoltà di Lettere della "Federico II" dallo straordinario Franco Carmelo Greco, dal direttore d'orchestra ospite e dall'allora direttore artistico Filippo Zigante.

Quanto all'attuale guida stabile dell'Orchestra, sul podio del San Carlo dall’estate 2016, «quest’anno Valčuha - ricordano i vertici della Fondazione - dirigerà entrambi gli appuntamenti inaugurali del Lirico di Napoli e sarà presente in stagione sia in campo operistico che sinfonico. Il 9 dicembre, infatti, aprirà il cartellone di Opera e Balletto 2017-18 con La fanciulla del West di Giacomo Puccini, nel nuovo allestimento con regia, scene e costumi di Hugo de Ana. A seguire, sarà a Napoli per Lady Macbeth nel distretto di Mcensk di Dmitrij Šostakovič, Tosca di Giacomo Puccini, Il Castello del principe Barbablù di Béla Bartók e per due concerti, con il soprano Maria Agresta quindi con il violinista Stefan Jackiw. Slovacco, classe 1976, specializzato nel repertorio del XX secolo, Valčuha ha debuttato di recente con la Chicago Symphony e con la Cleveland Orchestra».

Martedì 24 ottobre alle ore 20.30

Teatro di San Carlo

Inaugurazione della Stagione di Concerti 2017-18

Direttore: Juraj Valčuha

Maestro del Coro: Marco Faelli

Simon Trpčeski, pianoforte

Ketevan Kemoklidze, mezzosoprano

Sergej Rachmaninov, Concerto in re minore per pianoforte e orchestra Op. 30

Sergej Prokof’ev, Aleksandr Nevskij cantata per mezzosoprano, coro e orchestra Op. 78

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo

Info e biglietteria: 0817972331 – 412

www.teatrosancarlo.it

Teatro di San Carlo – via San Carlo 98f, Napoli

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