Una delle più apprezzate violiniste al mondo, interprete d'eccellenza in special modo per il repertorio romantico e moderno, accanto a un gruppo italiano barocco di massima caratura internazionale, insieme, sul comune progetto discografico e concertistico d'incontro e confronto iperclassico: l'integrale dei Concerti di Mozart. Ed è da tale, particolarissima quanto vincente unione fra la straordinaria violinista classe 1972 Isabelle Faust (nella prima foto d'apertura) e il meraviglioso Giardino Armonico fondato quindi diretto da Giovanni Antonini (nella seconda foto) che parte il nuovo cartellone da 23 appuntamenti della storica Associazione Alessandro Scarlatti di Napoli a firma del direttore artistico Tommaso Rossi, domani domenica 22 ottobre alle ore 20.30 nella nuova sede del Teatro Sannazaro, appunto ospitando i prestigiosi interpreti protagonisti del progetto, realizzato per la casa discografica Harmonia Mundi e vincitore del Gramophone Awards 2017, e proponendo all'ascolto il primo e l'ultimo dei cinque Concerti per violino e orchestra mozartiani composti nell'unico, miracoloso anno 1775 entro una rapida evoluzione stilistica partita dal modello vivaldiano e in breve approdata a una inedita ricchezza di sonorità e di mezzi espressivi.
«Amo l'idea - dichiara in merito la violinista tedesca Isabelle Faust - di mostrare l'incredibile progresso che ci fu nell'arco di pochissimi mesi nel modo mozartiano di scrivere concerti. Mozart corre forte nella composizione, raggiungendo nel Quinto un acme di bellezza». Completano il programma due Sinfonie (la Palindrome e la Passione) di Haydn, autore cui il Giardino Armonico sta dedicando particolare attenzione all’interno di un progetto che prevede l’incisione di tutte le sue Sinfonie entro il 2032. «Haydn ha scritto 104 Sinfonie - spiega spiega Giovanni Antonini (nella foto), flautista e fondatore de Il Giardino Armonico - ed è in corso il monumentale progetto discografico, o la missione, di inciderle tutte con la collaborazione della Fondazione Joseph Haydn di Basilea, con l'etichetta indipendente Alpha. Progetto possibile anche grazie all'intervento di un mecenate belga. L'iniziativa, di cui sono direttore artistico, è stata denominata "Haydn2032": l'intento, o la speranza, è pubblicare l'integrale delle Sinfonie entro quell'anno, celebrando così il trecentesimo anniversario della nascita del compositore austriaco, nato appunto nel 1732».
Il Giardino Armonico, recentemente apprezzato a Palazzo Zevallos di Stigliano per la Fondazione Pietà de' Turchini (al link http://paoladesimone.wixsite.com/laquintagiusta/single-post/2017/05/27/La-Pietà-de-Turchini-a-Palazzo-Zevallos-doppio-centro-con-le-mirabilia-di-un-Barocco-di-sublime-bellezza-a-segno-con-successo-nei-due-concerti-gioiello-affidati-rispettivamente-agli-ensemble-italiani-Il-Giardino-Armonico-di-Giovanni-Antonini-e-La-Risonanza-di-Fabio-Bonizzoni), si è formato a Milano nel 1985 ed è tra i più apprezzati gruppi musicali specializzati nell’esecuzione con strumenti d’epoca. Ensemble fra i più creativi e, al tempo stesso, più rigorosi per la musica barocca attualmente al mondo in virtù di una continua ricerca filologica che garantisce grande attenzione e rispetto verso le partiture originali. Straordinaria, quindi, la carriera di Isabelle Faust che, dopo aver vinto i prestigiosi concorsi Leopold Mozart e Paganini in tenera età, è stata invitata a suonare con le orchestre più importanti del mondo, tra cui Berliner Philharmoniker, Orchestra of the Age of Enlightenment, Boston Symphony Orchestra, NHK Symphony Orchestra di Tokyo. Il suo repertorio spazia dalle opere di Bach a compositori contemporanei quali Ligeti, Lachenmann e Widmann, sia in qualità di musicista da camera sia come solista con prestigiose orchestre o, come in questo caso, ensemble d’epoca.
Isabelle Faust suona lo Stradivari "Bella Addormentata" (1704) che, come racconta la musicista, «per centocinquant'anni fu dimenticato nella casa di un'aristocratica famiglia in Germania senza che nessuno lo toccasse. Quando nel Ventesimo secolo venne alla luce, lo definirono "The Sleeping Beauty". È rifinito, flessibile, versatile. Ha corde di budello che oggi non si usano più e sono molto più adatte a Mozart rispetto a quelle di metallo adottate nei violini costruiti adesso».
Biglietti: platea e palco I° fila € 18; palco II°e III° fila € 13; ridotto giovani ( under 30) €13; last minute € 5 (under 25) in vendita un’ora prima del concerto.
Per informazioni: www.associazionescarlatti.it; info@associazionescarlatti.it
Infoline . 081 406011
Programma
Franz Joseph Haydn (1732 – 1809)
Sinfonia in sol maggiore Hob. I:47 „Palindrome“
Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791)
Concerto per violino e orchestra n.1 in si bemolle maggiore K. 207
* * *
Franz Joseph Haydn
Sinfonia in fa minore Hob. I:49 “La Passione”
Wolfgang Amadeus Mozart
Concerto per violino e orchestra n.5 in la maggiore K. 219
Isabelle Faust, violino
Il Giardino Armonico
Giovanni Antonini, direzione
ISABELLE FAUST
Isabelle Faust cattura l’attenzione dei suoi ascoltatori grazie a profonde e fedeli interpretazioni, basate su un’approfondita conoscenza del contesto storico delle opere ma anche su una puntuale attenzione all’attuale prassi esecutiva. In giovane età Isabelle Faust è stata vincitrice dei prestigiosi concorsi Leopold Mozart e Paganini ed è stata in seguito invitata ad esibirsi con le principali orchestre del mondo, tra cui i Berliner Philharmoniker, la Boston Symphony Orchestra, la Sinfonica NHK di Tokyo, la Freiburger Barockorchester e la Chamber Orchestra of Europe. Il 2016 segna il suo primo anno in qualità di “Artistic partner” della Mahler Chamber Orchestra. Isabelle Faust si esibisce in un repertorio molto ampio che spazia da J.S. Bach fino ai compositori contemporanei quali Ligeti, Lachenmann e Widmann. Sempre desiderosa di esplorare nuovi orizzonti musicali, Isabelle Faust è a suo agio sia come musicista da camera sia come solista delle più importanti orchestre sinfoniche e da camera. A testimonianza della sua versatilità, in aggiunta ai grandi concerti del repertorio classico Isabelle Faust interpreta anche opere quali i "Kafka Fragments" di Kurtag con la soprano Anna Prohaska o l’Ottetto di Schubert su strumenti d’epoca. Nell’arco delle prossime stagioni suonerà in prima esecuzione numerose nuove opere per violino e orchestra, tra cui Concerti di compositori quali Ondrej Adamek, Marco Stroppa, Oscar Stranoy e Beat Furrer. Nel corso della sua carriera Isabelle Faust si è esibita o ha registrato regolarmente con rinomati direttori d’orchestra quali John Eliot Gardiner, Philippe Herreweghe, Daniel Harding, Bernhard Haitink e Andris Nelsons. Negli ultimi anni Isabelle Faust ha sviluppato una intensa collaborazione con il compianto Claudio Abbado, suonando e registrando sotto la sua direzione. Il loro CD con i Concerti per violino di Beethoven e Berg con l’Orchestra Mozart ha ricevuto un "Diapason d'or" (Francia), un "Echo Klassik" (Germania), un "Gramophone Award 2012" (Gran Bretagna) così come un "Record Academy Award" (Giappone). Isabelle Faust ha inciso diversi dischi per l’etichetta Harmonia Mundi insieme al suo partner abituale Alexander Melnikov. Questi includono il loro ultimo album con le Sonate per violino e pianoforte di Brahms e precedentemente i Trii per pianoforte di Schumann.
La registrazione dei Concerti per violino di Mozart con Il Giardino Armonico e Giovanni Antonini e le sonate per violino e fortepiano con Kristian Bezuidenhout sono state pubblicate nella stagione 2016/17.
IL GIARDINO ARMONICO
Il Giardino Armonico, fondato a Milano nel 1985 e diretto da Giovanni Antonini, è oggi uno dei più noti e apprezzati gruppi specializzati nell'esecuzione con strumenti originali. L’organico varia da tre a trenta musicisti secondo le esigenze di partitura, e il repertorio è incentrato soprattutto sulla musica strumentale e vocale del Sei e Settecento.
Il Giardino Armonico è regolarmente ospite delle più importanti sale da concerto e festival internazionali, prendendo parte anche a numerose produzioni operistiche tra cui L’Orfeo di Monteverdi, La serva padrona di Pergolesi, Ottone in Villa di Vivaldi e Agrippina, Il Trionfo del Tempo e del Disinganno, La Resurrezione di Händel e infine Giulio Cesare in Egitto con Cecilia Bartoli al Festival di Salisburgo nel 2012.
Il Giardino Armonico affianca alla concertistica una non meno intesa attività discografica.
Per molti anni ha inciso in esclusiva per Teldec Classics, conseguendo grande successo e ricevendo numerosi riconoscimenti internazionali per le registrazioni di musiche di Vivaldi, Bach e altri compositori del Settecento.
Per la casa discografica francese Naïve sono stati pubblicati La Casa del Diavolo, i Concerti per violoncello di Vivaldi con Christophe Coin, e in seguito l'opera Ottone in Villa di Vivaldi, disco premiato con il Diapason d'Or nel 2011.
Sono inoltre da ricordare i Concerti per violino di Vivaldi con Viktoria Mullova per l'etichetta inglese Onyx.
Dopo il successo di The Vivaldi Album realizzato nel 2000 con Cecilia Bartoli per Decca Classics (premiato con il Grammy Award), il gruppo ha realizzato in esclusiva con Decca/L’Oiseau-Lyre l’integrale dei Concerti Grossi op. VI di Händel e la cantata Il Pianto di Maria con Bernarda Fink.
Nel 2009 una nuova collaborazione con Cecilia Bartoli ha portato alla realizzazione di Sacrificium (Decca), disco di platino in Francia e Belgio e premiato del Grammy Award.
Sempre per Decca sono stati pubblicati gli album Alleluia (marzo 2013) e Händel in Italy (ottobre 2015) con il soprano Julia Lezhneva, entrambi con grande successo di pubblico e critica.
Con l’etichetta Alpha Classics - Outhere Music Group nel 2016 l’ensemble ha pubblicato Serpent & Fire con Anna Prohaska ricevendo nel 2017 l’ICMA “baroque vocal” e l’album Telemann (CD e LP) vincendo il Diapason d’Or nel gennaio 2017.
La registrazione di cinque Concerti per violino di Mozart con Isabel Faust segna l’intensa collaborazione con la grande violinista (Harmonia Mundi, 2016).
L’ensemble partecipa inoltre al progetto ventennale Haydn2032 a favore del quale è stata creata la Haydn Stiftung Basel per sostenere l'incisione dell’integrale delle Sinfonie di Haydn (Alpha Classics), insieme ad una serie di concerti in alcune capitali europee con programmi tematici incentrati su questo affascinante repertorio. Nel novembre 2014 è stato pubblicato il primo album La Passione vincendo l’Echo Klassik nel 2015. Il Filosofo realizzato nel 2015 è stato Choc de Classica de l’Année. Il terzo volume Solo e Pensoso (agosto 2016), e il quarto Il Distratto (marzo 2017) sono disponibili anche in LP.
L’ensemble ha collaborato con artisti di fama internazionale, tra i quali Giuliano Carmignola, Sol Gabetta, Katia e Marielle Labèque e Giovanni Sollima.
I progetti futuri includono una nuova tournée e la registrazione de La Morte della Ragione: un progetto incentrato sulla nascita della sensibilità barocca in Europa, che al contempo ricerca di una nuova esperienza di ascolto. Nel 2018 proseguirà inoltre la collaborazione con la violinista Patricia Kopatchinskaja con un nuovo programma che sperimenta la feconda tensione tra passato e futuro, accostando l’accuratezza filologica alla musica contemporanea.
GIOVANNI ANTONINI
Nato a Milano, compie gli studi musicali presso la Civica Scuola di Musica e si perfeziona presso il Centre de Musique Ancienne di Ginevra.
È tra i fondatori dell’ensemble Il Giardino Armonico che dirige stabilmente dal 1989 e con il quale ha tenuto concerti in tutta Europa, Stati Uniti, Canada, Sud America, Australia, Giappone e Malesia, sia come direttore sia come solista al flauto dolce e flauto traverso barocco.
Ha collaborato con artisti di fama internazionale quali Cecilia Bartoli, Isabelle Faust, Viktoria Mullova, Giuliano Carmignola, Giovanni Sollima, Sol Gabetta, Katia e Marielle Labèque, Kristian Bezuidenhout.
Noto per la sua raffinata interpretazione del repertorio classico e barocco, è invitato regolarmente come direttore ospite presso le orchestre più prestigiose come i Berliner Philharmoniker, Concertgebouworkest di Amsterdam, Tonhalle di Zurigo, Mozarteumorchester Salzburg, Orquesta Nacional de España, Gewandhaus Orchester di Lipsia, Kammerorchester Basel. È stato inoltre invitato a dirigere presso il Teatro alla Scala di Milano (Alcina, 2009), il Festival di Salisburgo (Giulio Cesare in Egitto, 2012; Norma, 2013 e 2015), il Teatro dell’Opera di Zurigo (Alcina, 2014 e 2016; Le Nozze di Figaro, 2016; dirigerà Idomeneo, re di Creta nel 2018).
In ambito discografico sono numerosi i progetti realizzati con Il Giardino Armonico, tra i quali spiccano le incisioni per Teldec Classics dedicate a Vivaldi (da ricordare Le Quattro Stagioni), J.S. Bach (Concerti Brandeburghesi), Biber, Locke e ad altri compositori del Settecento. Per Naïve ha inciso l’opera Ottone in Villa di Vivaldi. Negli ultimi anni con Il Giardino Armonico e con la partecipazione di importanti solisti ha pubblicato con Decca Classics, Harmonia Mundi e Alpha Classics - Outhere Music group.
Ha registrato Norma di Bellini con Cecilia Bartoli (Decca Classics, 2013).
Per Sony BMG l’integrale delle Sinfonie di Beethoven con la Kammerorchester Basel, di cui sono già state pubblicate le prime otto.
Da settembre 2013 Giovanni Antonini da è Direttore Artistico del Festival Internazionale Wratislavia Cantans di Breslavia (PL), dove è stato insignito del Wroclaw Music Award (categoria musica classica) per l’elevata qualità artistica della programmazione.
E’ inoltre direttore artistico e musicale di Haydn2032, il progetto ventennale per cui è stata creata la Haydn Stiftung Basel e che prevede la registrazione integrale delle Sinfonie di F.J. Haydn con Il Giardino Armonico e la Kammerorchester Basel (etichetta Alpha Classics – Outhere Music group)
I primi quattro volumi sono stati realizzati con Il Giardino Armonico: La Passione (novembre 2014), Il Filosofo (maggio 2015), Solo e pensoso (agosto 2016), Il Distratto (marzo 2017). L’Homme de Génie, il primo volume inciso con la Kammerorchester Basel, sarà pubblicato nel 2017.
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