top of page
  • Immagine del redattore: Paola De Simone
    Paola De Simone
  • 13 ott 2017
  • Tempo di lettura: 5 min

"L’organo e l’organaro De Martino si presentano": un concerto-incontro intorno ad uno degli strumenti storici di Napoli di maggior pregio, domani sabato 14 (ore 19) nella Chiesa dalla cupola più antica della città, ossia, Santa Caterina a Formiello in zona Porta Capuana, che custodisce l'appena restaurato e perfettamente funzionante strumento a canne settecentesco di scuola napoletana, opera appunto di Giuseppe de Martino, costruttore anche dell’organo presente nella Cappella del Pio Monte della Misericordia (nella foto d'apertura la Chiesa di S. Caterina a Formiello; a seguire: l'organo De Martino, l'organista Maurizio Rea, il musicologo Paologiovanni Maione).

Il prezioso strumento, restaurato (è stato effettuato lo smontaggio di parte delle canne, la regolazione della meccanica con alcuni piccoli interventi di falegnameria per consentire il fissaggio di alcune meccaniche mal funzionanti, il controllo dell'intonazione più la riaccordatura) e inaugurato da Ton Koopman per l'Associazione Alessandro Scarlatti, sarà nuovamente in primo piano ma, stavolta, oltre al suono se ne ascolteranno anche la storia e le peculiarità organologiche grazie all'incontro di esperti e musicologi: il direttore d'orchestra Giuseppe Camerlingo, fondatore dell'Ensemble Cosarara, gli studiosi Paologiovanni Maione, Francesco Nocerino e Maurizio Rea, protagonista, quest'ultimo, anche del momento concertistico su musiche del Sei e Settecento al fianco del soprano Angela Luglio.

«Che Napoli possegga tesori inestimabili - spiegano i promotori dell'iniziativa - è un dato incontrovertibile e conosciuto, quasi un luogo comune. Ma al contrario dei luoghi comuni, che dopo qualche tempo stancano, qui è talmente vasta la materia da custodire, coltivare e valorizzare, che ne potremmo parlare per altre 20 generazioni, impiegare produttivamente almeno metà dei napoletani (giovani e meno giovani), senza diminuire il senso di stupore e meraviglia che proviamo ogni volta che ci accostiamo a uno di questi tesori. Il caso dell’organo della chiesa di Santa Caterina a Formiello a Porta Capuana è uno di questi. Costruito nel 1718, è l’unico strumento ancora esistente a Napoli firmato e datato dal grande Giuseppe De Martino, organaro della Regia Cappella e del Tesoro di San Gennaro. Ma i tesori hanno bisogno di persone che li conoscano e li sappiano valorizzare e, per fortuna, a Napoli non ne mancano».

Giuseppe De Martino fu infatti il più importante costruttore di organi del periodo Barocco a Napoli. Fu organaro della Regia Cappella e del Tesoro di San Gennaro tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento. Queste prestigiose cariche lo fecero entrare in contatto con i massimi esponenti della musica barocca napoletana, da Francesco Provenzale a Domenico Scarlatti, da Domenico Sarro a Francesco Mancini, da Cristoforo Caresana a Nicola Fago. Oltre all’organo di Santa Caterina a Formiello, tra gli strumenti noti di questo costruttore giunti sino a noi ricordiamo: l’organo della chiesa dell’Annunziata a Gaeta, l’organo del monastero delle monache benedettine a Teano (CE), attualmente a Montecassino, l’organo della chiesa della Madonna della Libera a Villa Torre (CH) e l’organo della chiesa di Santa Maria di Loreto a Montenero Valcocchiara (IS).

Prezioso anche il luogo: la Chiesa rinascimentale costruita nel XVI secolo fu detta "a formiello" (dal latino ad formis, ossia presso i condotti, presso i canali) in quanto nei suoi pressi penetrava in città l'antico acquedotto della Bolla e, a tutt'oggi, custodisce le reliquie appartenenti ai martiri d’Otranto, uccisi dai Turchi nel 1480 per non aver rinnegato la propria fede.

L'iniziativa è promossa dall'Associazione Cosarara, dall'Associazione dei Figlioli di Santa Maria di Loreto, dalla Fondazione Pietà de' Turchini e dal Centro Iniziative Didattiche Musicali NaturalMenteMusica.

14 ottobre 2017, ore 19

Chiesa di Santa Caterina a Formiello

L’organo e l’organaro De Martino si presentano

conversazione con

Giuseppe Camerlingo – Paologiovanni Maione – Francesco Nocerino – Maurizio Rea

concerto di

Maurizio Rea (organo)

con la partecipazione di Angela Luglio (soprano)

Programma

Ascanio Mayone (1570-1627) Toccata Terza Dal I volume di diversi capricci per sonare, Napoli, 1603

Luigi Rossi (1598ca -1653) O amantissime Jesu* (Trascrizione e revisione da un manoscritto della biblioteca Casanatense di Roma; Ms. 2490)

Gregorio Strozzi (1615-1687) Mascara sonata, et ballata, da più Cavalieri Napolitani, nel Regio Palazzo

Alessandro Scarlatti (1660-1725) Toccata in LaPer Organo e per cembalo, dov’è arpeggio sù l’Organo è tenuta, e dov’è tenuta sù l’Organo, sù il Cembalo s’arpeggia

Francesco Durante (1684-1755) Toccata e Giga (Trascrizione da un manoscritto della British Library; Ad.Ms. 14244)

Alessandro Scarlatti (1660 -1725) Salve Regina in do minore * (Riduzione per soprano e basso continuo dal manoscritto Bavarian State LibraryColl.mus.Max92)

Johann Adolf Hasse (1699-1783) Sonata

Giovan Battista Pergolesi (1710-1736) Sonata per Organo o Cembalo del signor Pergolesi

Gian Francesco di Majo (1732-1770) Toccata (Trascrizione da un manoscritto della Staatsbibliothek di Berlin; D-B Mus.ms.autogr. Majo, G. F. 1 M)

Leonardo Vinci(1690-1730) Vo’ solcando un mar crudele* Aria di Arbace dall’opera Artaserse (Riduzione per soprano e basso continuo da un manoscritto della Biblioteca del Conservatorio di Musica S. Pietro a Majella di Napoli, Cantate 304@13)

Tutte le trascrizioni, revisioni e riduzioni sono realizzate da Maurizio Rea

*I brani indicati con asterisco sono per voce di Soprano e Organo

Giuseppe Camerlingo, direttore d’orchestra napoletano, ha studiato Composizione con Alfredo Cece, Jacopo Napoli e Francesco d’Avalos, Direzione d’Orchestra con Franco Ferrara, Donato Renzetti e Sergiu Celibidache.

Attivo come contrabbassista dagli anni Ottanta, è stato maestro sostituto al Teatro Regio di Parma e assistente di Claudio Abbado a Ferrara, Vienna e Berlino.

Ha coltivato il repertorio sinfonico e operistico con numerose Istituzioni internazionali. Dal 2000 ha fondato l’Associazione Culturale Musicale Cosarara con la quale, con spirito interdisciplinare, persegue lo scopo della ricerca e della diffusione di musiche poco conosciute e sviluppa progetti di integrazione fra musicisti di diversi Paesi. Dal 1997 ha insegnato in diversi Conservatori italiani la Formazione orchestrale, l’Opera e la Direzione d’Orchestra.

Francesco Nocerino, organologo, studioso di fama internazionale, conosce tutti i particolari tecnici dell’organo De Martino e ci fa rivivere con l’immaginazione i momenti emozionanti in cui maestri e allievi del vicino conservatorio di Sant’Onofrio accompagnavano dalla cantoria le feste religiose. Paologiovanni Maione, musicologo apprezzatissimo in Italia e all’estero, grande esperto del teatro musicale del Settecento e delle sue connessioni con le altre arti, ci introduce alle relazioni che esistevano a Napoli fra musica di Chiesa e musica mondana. Maurizio Rea, organista titolare della Basilica Santuario del Carmine Maggiore, infaticabile studioso della musica napoletana, distintosi per apprezzate riscoperte ed esecuzioni di composizioni di Gaetano Veneziano, ha compilato un ricco programma, rappresentativo non solo della musica scritta per organo dal primo Seicento al secondo Settecento, ma anche, attraverso appropriate trascrizioni, della musica vocale sacra e profana. Per quest’ultimo scopo la splendida chiesa di Santa Caterina a Formiello risuonerà ancora della limpida voce di Angela Luglio
Angela Luglio, soprano affermato e attenta studiosa e interprete dei capolavori della scuola napoletana.
Lo strumento

Organo a muro

Costruttore: Giuseppe De Martino

Anno: 1718

Città: Napoli

Chiesa: Chiesa S. Caterina a Formiello

Due preziose cantorie, a forma di balconcino, sono collocate ai lati dell’abside, ma solo una ospita l’organo vero e proprio. L’organo reale, costruito da Giuseppe De Martino nel 1718, è posto sulla cantoria a sinistra guardando l’altare maggiore; l’organo sulla cantoria a destra è finto e le canne sono dipinte. Entrambe le casse, tipicamente barocche, sono ricche di intagli e sculture di legno, il tutto ricoperto d’oro zecchino. Il prospetto di facciata dell’organo è costituito da tre scomparti con 31 canne (11-9-11). La tastiera di quattro ottave (con prima ottava corta) è di 45 tasti (Do1/Mi1-Do5). Attualmente vi è anche una pedaliera, unita all’ottava corta grave del manuale.

La trasmissione è a meccanica sospesa e il quadro fonico è il seguente:

Principale Voce Humana

Ottava Flauto in ottava

Decimaquinta

Decimanona

Vigesimaseconda

Vigesimasesta

Tiratutti

Allo stato attuale l’organo della chiesa di Santa Caterina a Formiello è l’unico strumento, ancora esistente a Napoli, firmato e datato dall’organaro Giuseppe de Martino.

SCARICA PDF

Comments


In primo piano
RSS Feed
  • Facebook Long Shadow
  • Google+ Social Icon
Recenti

Blog by Alessandro Alberti © 2015

bottom of page