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  • Paola De Simone

Sessantamila euro: questa la cifra raccolta, in via inedita, dalla salda sinergia fra un gruppo di illuminati imprenditori napoletani e il patrimonio artistico-culturale dal vivo, rappresentato in misura emblematica per l'intero Mezzogiorno dal Teatro San Carlo. Una cifra frutto di un mirato progetto di fund raising, per la prima volta messo in tali termini in campo al Lirico partenopeo e destinato a coprire le spese organizzative del Gran Ballo di Cenerentola, serata d'incontro fra il mondo delle risorse economiche, la società civile e il San Carlo organizzata per venerdì sera (ore 21) nel Foyer storico sancarliano. Obiettivo, l'acquisto di un prezioso tappeto Harlequin. Ossia, di un tappeto dall'ammortizzazione speciale destinato ai ballerini in palcoscenico e nelle sale prova, della Scuola compresa. Dunque, il tutto, significativamente per premiare la danza in linea con la più aggiornata mentalità d'Oltreoceano del nuovo direttore della Compagnia, cresciuto a Napoli e artisticamente proprio al San Carlo ma, presto, volato all'estero e in prima linea nell'American Ballet Theatre. A spiegare i dettagli dell'iniziativa, durante l'incontro stampa (sopra, nella foto di Francesco Squeglia) tenutosi stamattina in sovrintendenza con la moderazione della conduttrice e showgirl Veronica Maya, gli imprenditori che hanno sostenuto il progetto, ossia Mark Fedele, amministratore Anglo Italian School, Giovanni Lombardi, ceo Tecno srl, Massimo Riccio, amministratore Acro Texture, Paolo Scudieri, fondatore Eccellenze Campane, quindi la sovrintendente del Lirico napoletano Rosanna Purchia, Emmanuela Spedaliere, direttore Marketing e Affari Istituzionali del Teatro di San Carlo, Giuseppe Picone (nella foto a seguire), direttore del Corpo di Ballo e delle curatrici del progetto, Francesca Frendo e Carla Travierso.

Come nasce l'idea? È stato Giuseppe Picone ad aver manifestato l’esigenza di dotare il palcoscenico di un Harlequin, un tappeto da danza ammortizzante che, grazie alla peculiare flessibilità e resistenza dei materiali di realizzazione, permette di ridurre il rischio di lesioni tendinee, muscolari ed ossee: «Un atto d’amore nei confronti dei nostri danzatori - ha spiegato Picone - da un anno messi realmente sotto torchio e, dunque, meritevoli di essere valorizzati al meglio». Il prezioso tappeto sarà acquistato infatti grazie al ricavato dell’evento e grazie al contributo, offerto anche mediante il meccanismo dell’Art bonus, dai main sponsor dell’iniziativa: Acrotexture, Anglo Italian School, Eccellenze Campane e Tecno srl.

«Più che alla semplice finalità economica - ha spiegato l'étoile - l'iniziativa punta a creare, così come normalmente avviene all'estero, un più serrato e responsabile coinvolgimento della città a sostegno della progettualità del Teatro». Le curatrici Francesca Frendo e Carla Travierso hanno infatti tenuto a sottolineare, ben oltre gli standard di una tradizionale sponsorizzazione, lo speciale rapporto di elezione creatosi fra il Teatro e "cavalieri" sensibili ad una piena valorizzazione del patrimonio artistico e culturale partenopeo. «Quando si investe sul bello - ha d'altra parte commentato nell'occasione Giovanni Lombardi, ceo di Tecno srl. - si vince sempre. La crescita del nostro gruppo è fortemente legata a Napoli e alla Campania, territorio nel quale abbiamo scelto di avere il nostro quartier generale. Siamo pertanto orgogliosi e lieti di poter sostenere nell’acquisto dell’Harlequin un’istituzione culturale così importante come il Teatro di San Carlo».

Il Gran Ballo di Cenerentola si aprirà con un valzer guidato dall’étoile-direttore Giuseppe Picone, assieme ad alcuni ballerini della Compagnia della Fondazione. All’elegante serata, in abito lungo per le donne e abito scuro con cravatta nera per gli uomini, parteciperà Veronica Maya (nelle foto sopra). «Sarà un'occasione fiabesca e conviviale, fatta per divertirsi ma anche - ha ribadito la conduttrice televisiva - pensata per creare una nuova intesa fra mondi ancora troppo distanti. Si cenerà, sorseggerà e si ballerà su musiche dagli anni ’50 ai giorni nostri, con la Raoul Swing Orchestra. E ancora, nel corso della soirée, ci saranno tante sorprese per le oltre 400 signore: saranno infatti sorteggiati alcuni pregiati cadeaux messi a disposizione da Arvedo Arvedi, Capri Watch, Grimaldi Lines, Ileana Della Corte, Alessandra Libonati, M. Cilento & F.llo, Nada for Nada, Paolo Bowinkel, Pensiero Verde, Riccio Caprese, Roberta Bacarelli, Silk & Beyond, Tramontano, partner dell’iniziativa assieme agli sponsor tecnici Casata Mergè, Scaturchio e Tenuta Fontana». Gli studenti dell’IISS Serra di Napoli cureranno l’accoglienza.

Quindi le parole della sovrintendente Purchia: «Da parte del Teatro di San Carlo, del Corpo di Ballo e del direttore Giuseppe Picone porgo un sentito ringraziamento all’imprenditoria e alla società civile napoletane per aver dimostrato ancora una volta grande vicinanza al proprio Lirico. Sostenere la musica e la danza significa favorire la crescita del territorio e della sua economia, il fiorire della sua bellezza e dei suoi valori. Auspico che l’iniziativa di oggi sia di invito alle imprese napoletane e campane, dimostrando che sostenere il San Carlo è un’opportunità sia per loro che per la comunità di cui facciamo parte». Ad esprimere entusiasmo, anche Mark Fedele, amministratore di The Anglo Italian School: «È un modo efficace - ha detto - per trasmettere ai miei allievi l’importanza del patrimonio storico-artistico e culturale che il San Carlo rappresenta. Negli States si è soliti pubblicizzare ampiamente anche le cose più piccole. Qui abbiamo, invece, risorse uniche e straordinarie che dovremmo imparare a glorificare e a portare in alto con orgoglio nel mondo. Sono convinto che intervenire contribuendo alla valorizzazione del nostro patrimonio, non solo consenta di creare occupazione e impresa, ma avvicini i giovani alla cultura e alla creatività. L’Art bonus, in tal senso, è un ottimo strumento che ha creato una nuova cultura di gestione e partecipazione del patrimonio pubblico». «Acrotexture - ha commentato a seguire l’amministratore Massimo Riccio sottolineando, in merito, l'ideale apertura dei rapporti rispetto alle sovrintendenze passate - dà il proprio sostegno al Teatro di San Carlo, eccellenza senza confini e parte determinante della cultura del nostro territorio. Questa nuova iniziativa rappresenta per l’azienda il consolidarsi di una visione di partecipazione a sostegno di Istituzioni che producono bellezza e cultura, nella convinzione che l’arte debba essere fonte di ispirazione per chi produce sul territorio. Nella nostra prima campagna istituzionale "Ci vuole stoffa per l’Arte", realizzata al Museo di Capodimonte, abbiamo aperto una strada che ci rappresenta ovunque come sinonimo di cultura ed evoluzione”. «Eccellenze Campane - ha commentato infine il presidente Paolo Scudieri - sostiene da sempre le iniziative culturali del territorio e non solo. Il Teatro di San Carlo, in particolare, è un’icona di questa città e rappresenta un’occasione irrinunciabile di valorizzazione della nostra terra, così come lo sono i prodotti che tutto il mondo conosce e ci invidia».

È possibile sostenere il progetto acquistando i biglietti per il Gran Ballo di Cenerentola.

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