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  • Paola De Simone

Elegante, brillante, affabile, charmant. Versatile, raffinato e rigoroso. Per le sue Compagnie? È stato – come ebbe a rilasciarci nel corso di un'intervista all'Hotel Excelsior durante l'ultimo suo soggiorno partenopeo – come «una mano d’acciaio in un guanto di velluto».

Ma soprattutto, il ballerino e coreografo francese Roland Petit (nelle foto sotto), Cavaliere della Legion d'onore nel 1974, è stato un grande narratore. Il più accattivante affabulatore in danza del secolo Ventesimo. In campo, nelle trame dei suoi lavori, archetipi esistenziali quali i desideri, le sofferenze, amore e morte, le speranze dell’uomo: temi elaborati con audacia, con la freschezza dell’autodidatta, con plastica efficacia. Ed è a lui che stasera, sabato 22 luglio alle ore 20.30 e in replica fino a mercoledì 26, il Lirico napoletano dedica per il terzo tassello del San Carlo Opera Festival 2017 (realizzato per “Napoli Città Lirica” con il contributo della Regione Campania) un'intera, splendida serata presentando la nuova versione di Soirée Roland Petit, titolo applaudito lo scorso 26 giugno al Festival Internacional di Musica y Danza di Granada con la Compagnia di Balletto della Fondazione. Cardine dello spettacolo, il Pink Floyd Ballet (nelle foto d'apertura), ripreso da Luigi Bonino (storico interprete e collaboratore del grande coreografo francese) con Lienz Chang per il Corpo di Ballo del Lirico diretto da Giuseppe Picone. Étoile ospite, Maria Eichwald. Repliche il 23, 25 e 26 luglio.

La Soirée Roland Petit, per la prima volta in scena al San Carlo, vuole dunque essere un omaggio a uno dei massimi protagonisti della danza del secondo Novecento, emblema egli stesso di uno stile e di un'epoca, scomparso a Ginevra il 10 luglio del 2011. Roland Petit era nato il 13 gennaio 1924 a Villemomble, nell'Île-de-France, da padre parigino – proprietario e gestore di un caffè – e da madre genovese (una Repetto, cognome poi divenuto celebre nella produzione di scarpette per danzatori). A dieci anni entra nella scuola di danza dell’Opéra di Parigi. Qui conosce Jean Babilée (suo amico fraterno) e René Jeanmaire (Zizì, la futura, amatissima moglie e musa ispiratrice di gran parte del suo catalogo). A sedici entra nel Corpo di Ballo dell’Opéra dove trova la protezione di Lifar. Se ne andrà appena ventiduenne per dedicarsi, in piena autonomia, alla creazione coreografica e alla direzione di Compagnia. Fonda Les Ballets des Champs-Elysées e crea i suoi primi lavori importanti: Les forains, Le jeune homme et la mort, ideato e danzato da Babilée, musica di Bach e testo di Cocteau.

Nel 1948 Petit fonda una nuova Compagnia: Les Ballets de Paris e crea Carmen che, interpretata da Zizì, ad oggi resta un modello esemplare della seduzione in danza.

A seguire, negli anni ’50, per il giovane Roland si aprono le porte dorate del regno cinematografico di Hollywood: nascono le coreografie di Daddy long legs (1951, con Fred Astaire e Leslie Caron), La scarpetta di vetro (1954, sempre con la Caron), il musical Anything goes.

Nel 1972 è quindi alla guida del Balletto di Marsiglia (poi Ballet National de Marseille Roland Petit, da lui diretto fino al ’77). Fra le sue creazioni più celebri, oltre le magnifiche versioni di Coppelia (1975) e Schiaccianoci, si ricordano, Notre-Dame de Paris (1965), La rose malade (1973, musiche di Mahler), Proust, ou les intermittences de coeur (1974), L’Arlésienne (1974), La Dame de pique (1977), L’ange bleu (1985, dedicato a Marlene Dietrich), Il Gattopardo (1994), Chéri (1995, per la Fracci). Negli ultimi anni, si avvicina ad esperienze coreutico-musicali anche più moderne, con Duke Ellington e Pink Floyd. Il tutto, collaborando al fianco delle menti più vivaci del secolo scorso, da Jean Cocteau a Pablo Picasso, a Giorgio De Chirico e Yves Saint-Laurent. Quanto al San Carlo, non sono mancati puntuali incontri con la Compagnia del Lirico, con titoli quali Il pipistrello, l'energico Duke Ellington Ballet, Coppélia.

Spettacolo composito, la "Soirée" affidata alla Compagnia di Balletto della Fondazione diretta dall'étoile Giuseppe Picone, propone quattro celebri creazioni del celeberrimo coreografo francese, con i costumi di Christine Laurent, Luisa Spinatelli e Yves Saint-Laurent: in apertura, Gymnopédies, passo a due sugli omonimi pezzi per pianoforte di Erik Satie, concepito inizialmente per Ma Pavlova e poi sviluppato per Tout Satie, atto unico del 1988. Da Proust (ou les intermittences du coeur) sarà eseguito il pas de deux Morel et Saint-Loup ou le combat des anges, musiche di Gabriel Fauré, una coreografia molto fisica in cui Petit ci mostra “l’angelo” Saint Loup sedotto dal “diavolo” Morel.

Chiuderà la prima parte La rose malade, struggente creazione del 1973 per Maya Plisetskaya, sull’Adagietto della “Quinta” di Gustav Mahler. Protagonisti speciali, Maria Eichwald e Giuseppe Picone.

Inedito fin qui sul palcoscenico del San Carlo, quindi, Pink Floyd Ballet, un originale mix fra il linguaggio della danza accademica e il rock della celebre band inglese sulle note di Obscured by clouds, Careful with that Axe, Eugene, The Great Gig in the Sky, Echoes, One of these days e Money. Fu la figlia del coreografo, nel 1972 a invitarlo a realizzare una creazione sulle musiche dei Pink Floyd. Strutturato in sette quadri, il balletto colpisce in particolare per le scene corali piene di forza e di vitalismo. Il disegno luci di Jean-Michel Desiré richiama le geometrie e i fasci laser della copertina dell’album The dark side of the moon.

Soirée Roland Petit concluderà il primo anno di Giuseppe Picone in qualità di nuovo direttore della compagine coreutica sancarliana: un percorso già ricco di successi, di nuovi allestimenti e tournée (Singapore e Granada, prossimamente a Taipei e di nuovo in Spagna), dunque chiaro emblema della forte volontà dei vertici della Fondazione di sostenere e rilanciare il Corpo di Ballo sancarliano entro un quadro nazionale che solo a Napoli e in altri tre Lirici italiani ha saputo miracolosamente mantenere in piedi e in gran forma una nostra, preziosa realtà d'Arte.

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Sabato 22 luglio 2017 ore 20.30 Turno A

Soirée Roland Petit

Proust pas de deux – La Rose Malade – Ma Pavlova – Pink Floyd Ballet

Balletti di Roland Petit

ripresi da Luigi Bonino

Ripetitore Lienz Chang

Luci Jean-Michel Desiré

Costumi Christine Laurent, Luisa Spinatelli, Yves Saint-Laurent

Parte Prima

da Ma Pavlova

Gymnopédies

Interpreti: Anna Chiara Amirante, Giuseppe Ciccarelli

Martina Affaticato, Ertu Gjoni (27 luglio)

da Proust (ou Les intermittences du coer)

Pas de deux “Morel et Saint-Loup ou le combat des anges”

Interpreti: Alessandro Staiano, Stanislao Capissi

Danilo Notaro (25 luglio)

La Rose Malade

(creato nel 1973 per Maya Plisetskaya)

Adagietto dalla Quinta Sinfonia di Gustav Mahler

Interpreti Maria Eichwald, Giuseppe Picone

Claudia D’Antonio, Alessandro Staiano (25 luglio)

Parte Seconda

Pink Floyd Ballet

Obscured by clouds

Carlo De Martino / Salvatore Manzo (25 luglio)

Careful with that Axe, Eugene

Anna Chiara Amirante /Annalina Nuzzo (25 luglio)

Martina Affaticato/ Annalisa Casillo (25 luglio)

Claudia D’Antonio/ Grazia Striano (25 luglio)

Alessandro Staiano/ Pietro Valente (25 luglio)

Stanislao Capissi/ Massimo Sorrentino (25 luglio)

Ertu Gjoni / Davide Bastioni (25 luglio)

The Great Gig in the Sky – Pas de deux

Claudia D’Antonio / Sara Sancamillo (25 luglio)

Stanislao Capissi

Echoes – Pas de deux

Anna Chiara Amirante

Alessandro Staiano / Ertu Gjoni (25 luglio)

Echoes - Pas de trois

Candida Sorrentino, Carlo De Martino, Salvatore Manzo

Echoes – Assolo

Alessandro Staiano – Ertu Gjoni ( 25 luglio)

Echoes, Obscured by clouds, One of these days, Money

Corpo di Ballo

Direttore del Corpo di Ballo GIUSEPPE PICONE

CORPO DI BALLO DEL TEATRO DI SAN CARLO

Balletto su musiche registrate

Repliche

domenica 23 luglio 2017 ore 18.00 Turno F

martedì 25 luglio 2017 ore 18.00 Turno B / Abbonamento Danza

mercoledì 26 luglio 2017 ore 20.30 Turno C / D

Info e biglietteria: 0817972331 – 412

www.teatrosancarlo.it

Teatro di San Carlo – via San Carlo 98f, Napoli

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